BARI: IL COMMIATO DI MALVANO

E' un addio malinconico quello di Franco Malvano. Bari gli è entrata nel cuore, e lo si legge nei suoi occhi carichi di emozione mentre riceve dalla stampa, come regalo di commiato, il volume che gli ricorderà per sempre la città di San Nicola. Una città difficile, che lui ha dovuto gestire, dal punto di vista dell'ordine pubblico e della lotta al crimine, in uno dei momenti più delicati della sua storia. Una fase di transizione da lui gestita con grande professionalità. Malvano ora torna nella sua Napoli, da questore finalmente. Una promozione, va detto, resa possibile anche dal gran lavoro svolto da tutti i collaboratori della Questura barese ai quali, Malvano, riconosce i giusti meriti.

CONVEGNO CONFCOOPERATIVE

BARI: La legge è quella numero 142 ed è del 3 aprile 2001. Una legge importante e che, soprattutto, era stata molto attesa: riguarda la definizione del ruolo del socio lavoratore in relazione alle cooperative e, oggi, torna a far parlare di sé. I rappresentanti delle Confcooperative Puglia si sono incontrati per riesaminarla, proporre innovazioni e indicare prospettive. La 142 tutto sommato piace, piace all'assessore regionale al lavoro Andrea Silvestri e a Giacomo Ruggirei, presidente delle confederazione pugliese. Ma modifiche, per migliorarla, si possono e si devono attuare. Il legislatore, quindi, pare aver riconosciuto un ruolo fondamentale alle cooperative, ma occorre fare attenzione al rapporto che si stabilisce con il mondo dell'economia. E per rivalutare ancor di più la loro posizione all'interno del mercato, c'è chi si augura che ulteriori modifiche, per rivalutare in pieno e rilanciare il ruolo delle cooperative, si attuino davvero il più presto possibile.

RAPPORTO 2002 PUGLIA - BANCHE IMPRESE

Non è bocciata, ma neppure promossa. La Puglia è stata semplicemente rimandata. D'altronde il rapporto realizzato dall'osservatorio regionale banche imprese di Economia e finanza per conto della regione Puglia, è più che chiaro: sono molti gli elementi che indicano quanto il settore produttivo del tacco d'Italia sia in ascesa, ma altrettanti i fattori che sottolineano quanto questa crescita sia selettiva. L'economia pugliese, negli ultimi anni, ha presentato luci e ombre, alternando momenti positivi ad altri negativi. Il trend è in salita e la nota più lieta è data proprio dall'aumento dell'occupazione. Cresce la produttività del settore alimentare, di quello dell'abbigliamento e delle calzature, bene il commercio, ma solo quello all'ingrosso, mentre è stabile l'economia della vendita al dettaglio. Così come il turismo: nessun problema , anzi crescita per il settore alberghiero, ma solo di alta categoria, mentre quello, chiamiamolo così, di tipo economico, non ha gli stessi risultati. Ed ecco, da questi elementi, saltar fuori il paradosso: i fattori di crescita sono anche quelli che determinano una frenata della produttività e dello sviluppo economico pugliese. Pare che a non funzionare siano le piccole e medie imprese: il motore del fermento produttivo, ma allo stesso tempo così concentrate nella piccola produzione da non riuscire a competere sul mercato estero. Un quadro che, stando al resoconto dell'osservatorio regionale, si può comunque migliorare. Gli imprenditori conoscerebbero la situazione molto bene ed avrebbero già individuato strategie di miglioramento: la prima è il recupero della dimensione aziendale, poi c'è il riposizionamento sul mercato e infine l'aggregazione tra imprese.

Ritorna all'indice delle NEWS