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CONSIGLIO COMUNALE BARI
Assalto al consiglio comunale di Bari, ieri sera, da parte di un gruppo
di lavoratori socialmente utili impegnati nella raccolta dei rifiuti.
Il loro contratto e' in bilico. Alla scadenza, fra sei mesi, potrebbero
non riottenerlo e per questo chiedono garanzie per la prosecuzione del
rapporto di lavoro, che, peraltro, gli viene pagato una miseria: appena
400 euro al mese. Mentre era in corso il dibattito sull'assestamento del
bilancio, una donna ha scavalcato la recinzione e si e' diretta con fare
minaccioso verso gli scranni della giunta. E' stata bloccata dai vigili
urbani. Contemporaneamente un uomo ha minacciato di darsi fuoco. La seduta
e'stata sospesa per dar modo ad una delegazione di manifestanti di incontrarsi
con l'assessore all'ambiente Roca. Subito dopo e' ripresa.
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BRUCIO'LA MOGLIE: CONDANNATO
E' stato condannato a 23 anni di carcere Domenico Cipriani, il guardiano
di ville di 44 anni di Bitonto che il 18 aprile 2000 uccise la moglie,
Rita Cozzella, dandole fuoco dopo averla violentata. Il raptus di follia
- compiuto in un trullo nelle campagne di Mariotto - fu dettato dal rifiuto
della donna di ritornare a vivere insieme con il marito perche' stanca
dalle continue violenze subite dal coniuge. Una ventina di giorni prima
della tragedia era andata via di casa, ma il marito le chiese di incontrarsi
con il pretesto di darle dei soldi per le figlie. L'accusa aveva chiesto
l'ergastolo sostenendo la tesi del delitto premeditato. L'imputato e'
attualmente a piede libero. Dovra' risarcire con una provvisionale di
30 mila euro le tre figlie e i genitori della vittima, presenti in aula
alla lettura della sentenza.
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DENUNCIA CRIMINALITA' DA BITETTO
Pensi a Bitetto, piccola comunità di 12mila anime dell'hinterland barese,
e ti immagini il classico paesotto tranquillo, al riparo dal caos e dai
tanti problemi che affliggono i grandi agglomerati urbani. E non puoi
che sorprenderti quando poi scopri che tanto tranquillo, quel paesotto,
da un po' di anni non lo è più. Colpa di una microcriminalità arrivata
a rendere la vita difficile persino al corrispondente locale del principale
quotidiano regionale.Tommaso Forte e la sua famiglia, ora, non se la passano
proprio bene, costretti come sono a convivere con la paura. Paura che
a Bitetto sta contagiando un po' tutti se solo si pensa, per esempio,
al vertiginoso aumento di furti d'auto, un fenomeno che può passare inosservato
magari in una grande città, ma non certo in questa piccola comunità che
ora chiede maggiore attenzione.
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BARI: LO SCEMPIO DI ENZITETO
Il bronx è qui, altro che New York. I suoi abitanti, soprattutto quelli
che occupano i locali al pian terreno, tutti abusivi. Abusivi per necessità.
Degrado e abbandono sono dappertutto, dentro e fuori le mura, se cosi
vogliamo chiamarle, di queste case fatiscenti. Case che ti raccontano
storie allucinanti, come quella di una signora, che non potendo pagare
una bolletta di 5 milioni di vecchie lire, si, avete capito bene, la luce
la chiede in prestito alla vicina con la quale poi divide il costo della
bolletta. Questa è oggi Enziteto, simbolo del fallimento di quel progetto
politico che mirava, nelle intenzioni, a decongestionare il centro urbano,
e che invece non ha fatto altro che alimentare degrado e criminalità.
Uno scempio andato avanti troppo a lungo perché qualcuno continui a tenere
gli occhi chiusi.
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BARI: CASO SUPERMERCATI EURO
E' una storia dai contorni pirandelliani, dove lo scambio di identità
gioca talvolta brutti scherzi. Il titolare di un supermercato di Adelfia,
nel barese, per un caso di omonimia, ha rischiato di vedersi chiudere
la propria attività commerciale. Qualche giorno fa piombano nel suo negozio
gli operai dell'Enel per staccare l'energia elettrica, dopo qualche ora
arriva anche il curatore fallimentare per opporre i sigilli alla struttura
e procedere all'inventario delle attrezzature e della merce. Tutti con
in mano il documento del tribunale di Bari con su scritto che la società
Supermercati Euro di cui lui, Giuseppe Costantini è amministratore unico,
era fallita. In effetti il nome della sua ditta era proprio quello, così
come il numero della partita Iva indicato, con la sola differenza che
il titolare non sapeva affatto di essere fallito. Si è trattato infatti
di un grosso errore. La società nei guai era un'altra. Si chiama Eurosupermercati
ed è di Bari, mentre la sua che ha sede ad Adelfia è denominata Supermercati
Euro. A creare il malinteso è stata quella parola "euro" presente in entrambi
i nomi. Ad ogni modo Giuseppe Costantini ha dovuto faticare non poco per
dimostrare l'equivoco procurandosi documenti e atti ufficiali.Un errore
che gli ha provocato problemi ed imbarazzi soprattutto con clienti e fornitori.
Ecco perché Costantini ora vuole ulteriori chiarimenti ed ha presentato
un esposto alla Procura della Repubblica.
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GRUPPO CEDI
Finalmente iniziano ad arrivare i primi segnali positivi per i duemila
dipendenti dei supermercati Gum, a rischio licenziamento. Ieri a Bitonto,
poco prima che cominciasse l'assemblea dei soci della Cedi Puglia - che
gestisce i supermercati e che conta debiti per circa 180 milioni di euro
- e' arrivata la prima lettera d'intenti per il fitto dell'azienda da
parte dei dirigenti della conad che hanno così formalizzato la loro offerta.
Ancora top secret il contenuto della proposta di cui si discuterà oggi
a Roma presso il ministero del lavoro. Tra gli altri acquirenti, ci sarebbe
la societa' Selex. Nessuna certezza invece da Carrefour e Rinascente.
Eventuali proposte dovranno pervenire entro l'11 novembre, data di discussione
dell'istanza fallimentare.
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COMITATO ANTI-TUCKER
Truffati dalla Tucker ce ne sono centinaia in tutta la Puglia e la Basilicata.
Per questo, a Trani, e' sorto un comitato che si propone di portare avanti
azioni di rivalsa contro Eusebi e la moglie, titolari della Tucker, in
tutte le sedi giudiziarie possibili. Il comitato e' composto da 150 ex
concessionari Tucker che, tanto per cominciare, avvieranno iniziative
legali per riottenere quanto gli e'stato indebitamente tolto dall'azienda.
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PETRUZZELLI
Domani, ultimo treno per il Petruzzelli. In sovrintendenza e' stato convocato
un incontro fra i soggetti pubblici interessati alla ricostruzione ed
al futuro del teatro barese distrutto da un incendio 11 anni fa. Si concordera'
la risposta da dare al ministero che pose un ultimatum scaduto gia' da
15 giorni. E sara' una risposta definitiva e decisiva, anche se il giorno
dopo, venerdi', potrebbe esserci la possibilita' di un appello, visto
che gli stessi enti, ed anche i proprietari del teatro, sono stati convocati
alla Regione da Fitto. In ogni caso, fra giovedi' e venerdi', da Bari
dovra' uscire la soluzione finale. Poi, a decidere sara' Roma, undici
anni dopo il disastro. Appunto facendo riferimento al tempo trascorso,
la procura della repubblica di Bari ha aperto nei giorni scorsi l'ennesima
inchiesta per verificare se ci sono reati da contestare a qualcuno per
la mancata ricostruzione del teatro. L'inchiesta e' ai primissimi passi,
e potrebbe anche esaurirsi presto.
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NUOVO FILM PIVA
Bari torna sul grande schermo. Il regista Alessandro Piva, autore del
premiatissimo "Lacapagira", sta girando un altro film: "Vito, morte e
miracoli", ambientato nel capoluogo pugliese e prodotto da Giovanni Veronesi.
Ieri la presentazione in una conferenza stampa. La storia racconta di
due cognati e di una movimentata turbinosa notte barese a caccia di un'auto
rubata sullo sfondo di due citta' in una, attraverso cioe' due volti e
due anime di una Bari sospesa tra bassifondi e salotti. Il linguaggio
e' al confine tra l'italiano e il dialetto. Nel cast, tra gli altri, Sergio
Rubini e Luigi Locasci. Le riprese si concluderanno il 2 novembre prossimo,
dopo otto settimane di lavorazione spesso ostacolata dai capricci del
tempo. Il film uscira' nelle sale a marzo prossimo; quasi certamente la
'prima' sara' a Bari.
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