RUVO: INCHIESTA CELLULA EVERSIVA NO GLOBAL

Inquietante scoperta questa mattina a Ruvo di Puglia davanti alla sezione distaccata del tribunale di Trani, a due passi dalla stazione dei carabinieri. Un passante ha notato un estintore e della carta bruciata sulla quale era scritto "Carlo Vive, più estintori meno carabinieri". Molto probabilmente inneggiante alla figura di Carlo Giuliani, il ragazzo 20enne di cui proprio oggi ricorre l'anniversario della morte, ucciso da una pallottola vagante esplosa da un carabiniere durante il G8 di Genova. La Procura di Trani ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di tentativo di incendio. Il sostituto procuratore, Teresa Iodice, ha chiesto di vederci chiaro su un'eventuale presenza di una cellula eversiva facente capo al movimento No Global nel territorio del Nord Barese. L'estintore e la carta sono stati sequestrati dai carabinieri.

BARLETTA: INCHIESTA METRONOTTE, SOSPESI 5 VIGILANTES

Cinque guardie giurate della "Metronotte Servizi Barletta" sono state sospese dal servizio su provvedimento del Prefetto di Bari Tommaso Blonda perché coinvolte nell'inchiesta che lo scorso 5 giugno portò all'arresto di sei loro colleghi accusati di reati che vanno dall'omissione di atti d'ufficio fino al furto aggravato, passando dalle minacce alla violenza e alla diffamazione. La sezione amministrativa del commissariato di polizia ha ritirato titoli ed armi ai vigilantes che da oggi non potranno più svolgere servizi. Inoltre il Prefetto ha autorizzato un nuovo istituto ad operare a Barletta. Secondo il sostituto procuratore del Tribunale di Trani Giuseppe Maralfa, titolare dell'inchiesta, le guardie giurate avrebbero omesso di svolgere attività di vigilanza, minacciato un loro collega per rendere falsa testimonianza ad un processo, diffamato lo stesso collega con delle scritte sui muri del cimitero di Barletta e portato via della merce da una boutique poche ore prima svaligiata dai ladri. Ad inchiodarli ci sarebbe una serie di intercettazioni ambientali e le dichiarazioni di alcuni metronotte che alla polizia, tempo fa, avevano deciso di denunciare quanto stavano subendo dai loro colleghi.

BARI: CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE INCIDENTI STRADALI

Sapevate che il casco cosiddetto a scodella non è completamente sicuro in caso di incidente oppure che se non allacciato correttamente il copricapo salvavita è assolutamente inutile o che se lasciato appeso al collo risulta addirittura più pericoloso che se non indossato? Da oggi per trovare una risposta a tutti questi dubbi basta semplicemente recarsi da un rivenditore di moto. L'idea è per la verità della concessionaria Centaura di bari che andando forse un po' contro i meri interessi economici ha allestito all'interno del suo show room un security corner, detto più semplicemente uno spazio riservato alla sicurezza dove avvicinare tutti i potenziali clienti non solo all'acquisto di una fiammante motocicletta ma anche alla drammatica realtà degli incidenti stradali. Un motore incidentato, alcuni manichini che indicano il corretto uso del casco e poi ritagli di giornale e slogan significativi sono gli ingredienti di questa singolare iniziativa inserita in un progetto integrato al quale hanno partecipato anche la polizia municipale di Bari, l'associazione ionica delle vittime della strada e la fondazione Ciao Vinny intitolata al giovane Vincenzo Moretti deceduto insieme a sua cugina Ester in un tragico incidente sul lungomare San Giorgio. E sono stati proprio alcuni membri della fondazione a presentare nei locali espositivi della Centaura i primi risultati delle prove etilometriche effettuate su un campione di 170 ragazzi all'ingresso di alcune discoteche. I test hanno rivelato che numerosi frequentatori dei locali notturni risultano con un tasso alcolemico molto superiore ai limiti stabiliti dalla legge già prima di entrare nelle sale da ballo. Un dato significativo, che fa pensare soprattutto sulla necessità di non concentrare tutte le colpe sui gestori delle discoteche ritenuti molto forse troppo spesso i soli responsabili delle stragi del sabato sera.

MOLFETTA: SERATA DI MONDANITA' IN ONORE DEL GIRO D'ITALIA A VELA

Giusto il tempo di mandar giù un boccone o bere qualcosa di fresco. Tra poche ore si torna in mare, il riposo non può attendere. Ma, siccome domandare è lecito e rispondere è cortese, un invito per una serata diversa non si può certo rifiutare. Specie se fai parte del carrozzone del Giro d'Italia a vela che per due giorni ha fatto tappa a Molfetta ed è già ripartito alla volta di Vasto. Al Villaggio Nettuno c'erano tutti gli equipaggi, che si aspettava di vedere il patron Cino Ricci però è rimasto deluso, ma si sa, lui è uno che a letto la sera ci va presto. In compenso non sono mancati i rappresentanti istituzionali della città, a far da padroni di casa. L'occasione era irripetibile, festeggiarla nel migliore dei modi era il minimo che si potesse fare. E così ti può capitare di vivere una serata diversa, ai bordi della piscina illuminata del Villaggio Nettuno, spalla a spalla con i campioni della vela che di solito guardi solo in tv. Informali al massimo, niente giacca o cravatta. Al ricevimento in loro onore sono arrivati in pantaloncini e maglietta. Come erano quando sono saliti sul palco per la premiazione. Gli atleti sono fatti così. Più impeccabili invece gli altri invitati. Mondanità è anche questo. Appuntamento al prossimo anno dunque, il Giro d'Italia con la Puglia c'ha proprio feeling.

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