MONOPOLI: CATTURATO ESTORTORE LATITANTE

E' durata pochi giorni la latitanza di Francesco Russo, 26 anni, sfuggito al blitz della polizia che ha portato in carcere a Monopoli una banda di estortori che seminava il panico tra i pescatori della città. Tra le persone finite in manette, ora arrivate a sei, ci sono anche i fratelli del Russo.

MONOPOLI: ANZIANO SI FERISCE MANEGGIANDO FUCILE DA CACCIA

Stava maneggiando il suo fucile da caccia a pallini quando è partito un colpo che gli ha provocato ferite all'addome e alle braccia. E' successo a Monopoli, nel barese, ad un 75enne che è stato ricoverato con prognosi di 20 giorni. L'incidente è avvenuto nell'abitazione dell'uomo, forse durante le operazioni di pulizia del fucile, e sotto gli occhi del nipotino di 12 anni, che è corso a dare l'allarme.

BARI: RAPINATA COPPIETTA

Si appartano cercando qualche momento di intimità, e invece devono fare i conti con il rapinatore di turno. E' successo la notte scorsa, poco dopo le due, a una coppietta che si era appena appartata nei pressi del molo di San Cataldo, a Bari. Il rapinatore si è avvicinato all'auto chiedendo una sigaretta, quindi facendo vedere ai due la pistola che portava sotto il giubbotto, si è fatto consegnare il portafogli del ragazzo, che conteneva appena 15 euro.

GIOIELLIERE DENUNCIA

Grave denuncia di un gioielliere barese. molte aziende produttrici, anche di grande prestigio, raggirano i rivenditori facendo pagare l'iva per ben due volte. Se il commerciante protesta l'azienda rimborsa ma annulla qualsiasi rapporto con l'esercente.

BARI: DENUNCIA DETENUTO ALBANESE

La denuncia arriva via lettera. A scriverla Tesho Dhimitraq, cittadino albanese detenuto nel carcere di Bari. Vi si trova da tre anni e quando vi è entrato - scrive - era già malato. Le cose sono poi peggiorate, la terapia richiesta, dice, viene seguita per pochi giorni e poi interrotta; e soprattutto avrebbe bisogno di un intervento chirurgico per l'estrazione di un ferro da una gamba. Da qui la sua denuncia contro il centro clinico e il dirigente sanitario dell'Istituto, che lo ha anche portato ad iniziare più volte lo sciopero della fame, salvo poi interromperlo davanti a promesse mai mantenute. Tesho Dhimitraq, che non riesce a capire il perché di questo atteggiamento persecutorio, sono sue parole, teme di perdere l'uso delle gambe, e chiede disperatamente aiuto. Una lettera, la sua, che abbiamo girato al direttore del carcere di Bari Giuseppe Martone, il quale dice di non essere a conoscenza del caso. Martone non esclude però che la richiesta del detenuto albanese sia stata messa in aspettativa. Non disponendo di strutture sanitarie proprie, se non un centro clinico da dieci posti che può assicurare soltanto il pronto soccorso, la casa circondariale di Bari deve necessariamente appoggiarsi al cosiddetto "gabbione" del Policlinico, con attese lunghissime. Soprattutto se si pensa alla scarsa disponibilità di posti e che quello di Dhimitraq non è l'unico caso clinico in una struttura che conta qualcosa come 600 detenuti. Un problema di cui si parla ormai da anni, non l'unico ma sicuramente il più grave di una struttura che ormai si avvia al compimento del suo ottantesimo anno d'età. Anni portati malissimo, con carenze che finiscono per far pagare, ai detenuti, pene ben più pesanti di quelle comminate dalla legge.

GIOIA: SEQUESTRATO LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE

Quasi mille litri di latte a lunga conservazione sono stati sequestrati dai carabinieri dei Nas all'interno di uno stabilimento di Gioia del Colle. Il sequestro è scattato per via dell'eccessiva carica microbica presente nel latte. I litri di latte sequestrato sono stati per la precisione 944, per un valore complessivo di 750 euro. Denunciate tre persone, i responsabili dello stabilimento.

GIARDINO QUARTIERE LIBERTA'

Protestano, protestano e ancora protestano. Gli abitanti del quartiere Libertà vogliono un giardino in cui stare. Vogliono poter uscire la sera e, vicino alle loro case, trovare un luogo fresco che li possa accogliere. Vogliono portarci figlioletti e nipoti, nel pomeriggio, a passeggiare. Un giardino in cui trascorrere il tempo, soprattutto adesso in estate, che la città si svuota e la solitudine, per gli anziani, si fa più forte. E pensare che non stiamo parlando dell'isola che non c'è. Perché il quartiere Liberta' di posti così ne ha ben due: il primo, quello di Piazza Garibaldi, è chiuso per ristrutturazione. Il secondo, quello interno all'ex Manifattura, chiude attorno alle quattro del pomeriggio, quando terminano le pulizie dello spazio destinato alle bancarelle del mercato. Ed è proprio per restituire il giardino ai residenti, anche di sera, che Michele Cipriani, consigliere della circoscrizione e rappresentante del gruppo indipendente Libertà, aveva inviato una richiesta protocollata al sindaco di Bari Simeone Di Cagno Abbrescia. Intervista. Una situazione paradossale anche perché c'è chi sarebbe disposto ad aggiungere, gratuitamente, proprio davanti al mercato, panchine e maxischermo, per la proiezione di film all'aperto. Ma allora chissà perché l'idea di un giardino che potrebbe diventare luogo di socializzazione, riqualificare un quartiere popoloso ed alto rischio e creare un indotto economico per le attività commerciali che si affacciano sul quadrilatero, ancora non piace.

BARI: ANNIVERSARIO CAPITANERIA DI PORTO

Correva l'anno 1865 quando con Regio Decreto venivano istituite le Capitanerie di Porto. Le "sentinelle in blu", come sono state definite dallo scrittore Walter Gonzales, compiono dunque 137 anni, ma non aspettatevi feste o celebrazioni solenni. Siamo in estate, e con l'attività operativa a pieno regime non c'è tempo per fermarsi. C'è tempo e modo però per ricordare i risultati conseguiti nel 2001 dalla Direzione Marittima di Bari, con le sue 79 motovedette dislocate in Puglia. Partiamo dalle operazioni di ricerca e soccorso in mare e da un dato emblematico, quello delle 2802 persone soccorse, tra bagnanti e altre che si trovavano a bordo di unità mercantili, da pesca e da diporto. Le unità navali soccorse sono state invece 227, e 170 le richieste di intervento giunte sul numero blu 1530. Un impegno particolare lo ha richiesto l'attività antimmigratoria, come confermano i dati che parlano di 105 controlli effettuati da terra e 890 missioni di vigilanza in mare. Le navi carretta soccorse sono state tre, per un totale di 912 persone tratte in salvo. Attività, quella di soccorso e quella antimmigratoria, destinate ad essere potenziate con la realizzazione del Vessel Traffic Service, il primo sistema in Europa per il controllo globale del mare, la stazione satellitare Cospas, l'unica in Italia che controlla tutto il nord-est africano, i Balcani e il medio oriente, e la centrale operativa Cozoma. Ma tra i compiti della Capitaneria di Porto non possono essere trascurati quelli direttamente legati alla stagione balneare. Parliamo di spiagge sicure e mare d'amare, definite operazioni di polizia marittima complesse e nate per garantire un'estate sicura non solo ai bagnanti, ma anche alle nostre splendide coste.

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