BARI: SVILUPPI RAGAZZO SCOMPARSO
Sul suo cellulare, la segreteria telefonica; a casa, il silenzio, sempre
più angosciante. La scomparsa del 20enne Fabrizio Scaramuzzi, dunque,
continua a rimanere un mistero. Nemmeno l'appello dello zio del ragazzo,
Antonio De Marzo, che gestisce un bar nei pressi del porto di Bari, è
servito a fare un minimo di luce sulla vicenda. E anche se ci sono elementi
sufficienti per pensare ad un allontanamento volontario, la preoccupazione,
legittima, dei familiari del ragazzo rimane. Fabrizio Scaramuzzi è stato
visto per l'ultima volta giovedì 13 marzo, quando uscì di casa per recarsi
ad una festa assieme ad un'amica. Questo, almeno, è quanto disse alla
madre. Tre giorni dopo, si sarebbe dovuto presentare in caserma, a Taranto,
per la visita di leva. Che sia questa la causa della sua fuga? I familiari,
che ricordano come Fabrizio non gioisse di certo all'idea di partire per
il militare, ne sono convinti. Ma a spaventarli è il prolungarsi del suo
allontanamento, visto che altre volte era scomparso, ma al massimo per
un paio di giorni. E se anche avesse pianificato una lunga fuga - si chiedono
- perché non portarsi dietro indumenti di ricambio? Di soldi, invece,
ne aveva, 500 euro, pare. Che li abbia utilizzati per pagare il biglietto
aereo che aveva cercato, nei giorni precedenti, su internet, con il computer
di casa? Questa, e un messaggio sms rassicurante inviato alla sorella,
sono le uniche tracce lasciate da Fabrizio. Per il resto, il buio assoluto,
nel quale ora i carabinieri dovranno cercare di fare luce. Un lavoro,
il loro, particolarmente complesso, a meno che, come si auspicano i genitori,
non si faccia avanti qualche amico a conoscenza dei piani del ragazzo.
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TRIGGIANO: 40ENNE MORTO IN CASA
Sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte di un 40enne avvenuta
la notte scorsa a Triggiano, nel barese. La tragedia è avvenuta nell'abitazione
che l'uomo divideva con l'anziana madre. E' stata quest'ultima, dopo aver
udito un tonfo, a scoprire il corpo senza vita del figlio sul pavimento
della cucina. Ha chiesto allora aiuto ai vicini, che hanno chiamato il
118. Giunti sul posto, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare
il decesso dell'uomo, causato, con ogni probabilità, da una caduta. L'autopsia,
ad ogni modo, sgombrerà il campo da ogni dubbio.
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CONVEGNO SU CONDONI FISCALI
Il condono, come ha sottolineato Roberto Claudio Mazzocca, Presidente
dell'ordine dei Commercialisti di Trani, è senza dubbio una misura ampiamente
diseducativa, premia infatti i contribuenti peggiori, ma è una legge emanata
per esigenze di gettito, insomma una legge che batte cassa. Nello stesso
tempo è una legge difficile da applicare, la casistica è vastissima e
gli studi dei commercialisti vengono presi d'assalto. Per la prima volta
l'Unione dei Giovani Dottori Commercialisti di Bari e Trani e l'Associazione
Giovani Avvocati si sono ritrovati insieme per dibattere sui condoni fiscali
e le sue soluzioni applicative. Gli avvocati, come ha detto il presidente
dell'Ordine Vito Nanna, costituiscono rispetto a questa problematica,
l'ultima sponda: intervengono nel caso di contenzioso con gli uffici finanziari.
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ANDRIA: FESTA DELL'ALBERO NELLA
BORGATA DI MONTEGROSSO
La scelta non è casuale, una piccolissima frazione dove la natura è quasi
ancora incontaminata. Montegrosso è una borgata di Andria, per quest'anno
la festa dell'albero si tiene qui. Una decisione figlia dell'intuizione,
del cuore e della cultura ha detto l'assessore regionale all'agricoltura
Nino Marmo, originario di queste parti. A Montegrosso è facile ritrovare
la propria identità, le radici, le tradizioni. Come a dire che posto migliore
non c'era per celebrare la natura, qui sono stati piantati gli alberi,
contadini d'eccezione l'assessore e naturalmente i più piccoli, sono arrivati
da un po' tutte le scuole della provincia, il futuro dell'ambiente è nelle
loro mani. A fare gli onori di casa i rappresentanti del corpo forestale
dello Stato, anche i cavalli a rendere la cerimonia più importante. Tema
dell'edizione 2003 "vivere in armonia con l'ambiente, rispettarlo, impegnarsi
per salvaguardarlo". Una festa contro gli incendi ha detto qualcuno, per
prevenire i roghi estivi vero e proprio flagello specie nella zona della
Murgia. I risultati sono lusinghieri, l'anno scorso si è parlato poco
di incendi boschivi, l'augurio è che se ne parli di meno anche per la
stagione estiva alle porte. Un plauso è andato, anche da parte del prefetto
di Bari Tommaso Blonda, al corpo forestale e ai lavoratori impegnati nel
rimboschimento. Merito loro se l'azione dell'uomo si svolge sempre in
sintonia con gli equilibri della natura. Una festa che ha coinvolto tutte
le possibili sinergie dello Stato, della Regione, degli enti territoriali
per la tutela del paesaggio, della conservazione della biodiversità e
delle risorse per lo sviluppo sostenibile.
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