INCENDIO A BITRITTO

Sono andati distrutti due gazebo di un pub - trattoria all'aperto di Bitritto, in provincia di Bari. L'incendio è divampato questa mattina intorno alle 4 e le fiamme sono state spente alle 6 circa. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Bari con un mezzo e una autobotte. Si ignorano al momento le cause dell'incendio, nonché l'entità dei danni subiti dal locale.

BARI: MALASANITA', MOLFETTA RESPINGE LE ACCUSE

Quell'esposto è destinato a cadere nel vuoto. La morte di Vito Lucivero, 27 anni, vittima domenica scorsa a Molfetta di un incidente di moto, non è ascrivibile ad un caso di malasanità. Ne sono convinti i responsabili della direzione sanitaria dell'ospedale molfettese, accusati dai familiari - come riportato da un quotidiano - di non aver diagnosticato la rottura del fegato che avrebbe poi determinato la morte del ragazzo, sopravvenuta 15 ore dopo nel Policlinico di Bari dov'era stato nel frattempo trasferito. Accuse smentite dalla cartella clinica che documenta quanto successo nell'ospedale di Molfetta a partire dalle 19 e 30, dal momento in cui Vito Lucivero è arrivato al pronto soccorso, con tanto di prognosi riservata, ai successivi esami d'urgenza effettuati, radiografia ed ecografia dell'addome tanto per citarne alcuni, fino alle 21 e 10, ora d'inizio dell'intervento chirurgico deciso dai medici ed autorizzato dalla madre del ragazzo. E proprio durante l'operazione, cui ha preso parte, con grande spirito d'abnegazione, anche un medico fuori servizio, sarebbe stato riscontrato lo spappolamento del fegato, che necessitava una resezione che solo un centro trapianti poteva assicurare. Da qui la decisione di bloccare l'emorragia, e di trasferire il ragazzo al Policlinico, per un nuovo intervento chirurgico rivelatosi però inutile. Nessuna omissione, quindi, da parte dei medici di Molfetta. Resta semmai da capire cosa sia successo in quell'ora abbandonante che passa tre il momento dell'incidente, avvenuto alle 18 e 15, e l'arrivo del ragazzo al Pronto Soccorso. Ma non è tutto, l'auto tamponata con violenza su viale dei Crociati dalla moto di Vito Lucivero, dopo una frenata di una decina di metri, era guidata da una ragazza di 21 anni senza patente, che stava prendendo lezioni da un amico. E' stata sequestrata dai vigili urbani di Molfetta assieme alla Honda 750, moto che - per onor di cronaca - Vito Lucivero non poteva guidare con la sua patente.

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