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INCIDENTE MORTALE, SI COSTITUISCE
AUTISTA TIR
Si è costituito ai carabinieri di Mola Di Bari l'autotrasportatore che
ieri pomeriggio, a bordo del suo tir carico di cassette di uva, e' fuggito
dopo aver provocato l' incidente mortale accaduto nei pressi del cosiddetto
curvone, sulla ex statale 98, all'altezza di Canosa Di Puglia. La sua
posizione è al vaglio della procura di Trani. A perdere la vita è stato
un ambulante di 46 anni di Andria, Benito Losito. Era a bordo di un furgone
con altre due persone, di ritorno ad Andria dopo una giornata di lavoro.
All'altezza del curvone il suo automezzo è stato travolto dal rimorchio
di un tir, forse a causa della inclinazione della curva e della troppa
velocità. Il traffico sulla statale è rimasto letteralmente paralizzato
per oltre 3 ore e mezza, il manto stradale completamente invaso dall'uva
che era trasportata sul rimorchio del tir.
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PIZZO SULLA SPIAGGIA
Pizzo sul parcheggio delle auto davanti ad una spiaggia di Barletta. 3
euro per auto la pretesa da parte di una famiglia di parcheggiatori abusivi.
E chi non pagava aveva la sua buona dose di minacce. In due occasioni,
il 12 e 15 agosto, un uomo e due freschi sposini sono stati anche picchiati
e mandati in ospedale perche' avevano osato dire no. Casi tutti denunciati
ai carabinieri. E i militari sono intervenuti e li hanno parcheggiati
in carcere. Sono: Sergio Stranutti, 57 anni, e i figli Oronzo, 23 anni,
Riccardo, di 26, e Salvatore di 29, di Barletta. Sono accusati di estorsione
continuata in concorso e anche di minacce a pubblico ufficiale.
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NEONATA INTOSSICATA
Intossicazioni alimentari. L'ultimo caso e' quello di una bambina di pochi
mesi di Adelfia. Ha accusato forti dolori di pancia dopo aver bevuto un
po' di latte a lunga conservazione. Si trattava di un campione gratuito
di una nota azienda nazionale. La confezione e' risultata in regola, ma
all'interno e' stata notata la presenza sospetta di una specie di fungo,
confermata dalle analisi della asl. La procura di Bari ha avviato un'inchiesta
conoscitiva, mentre saranno avviati controlli su altri campioni gratuiti
distribuiti dall'azienda.
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BARLETTA: BIMBA CARDIOPATICA TRASPORTATA
IN ELICOTTERO A NAPOLI
Una bimba albanese di appena un anno, affetta da una grave cardiopatia,
è stata trasportata questa mattina in elicottero dall'ospedale di Barletta,
dov'era ricoverata, a quello di Napoli, dove sarà sottoposta ad un delicato
intervento chirurgico. Il trasporto di emergenza è stato assicurato dai
vigili del fuoco con un loro elicottero.
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BARI: ANCORA RAPINE E FURTI IN
APPARTAMENTO
Microcriminalità scatenata a Bari. Anche oggi, infatti, ci sono da segnalare
i soliti furti in appartamento - ne sono stati denunciati 4, dopo i 13
degli ultimi tre giorni - e ben due rapine; la prima ai danni di due visitatori
del parco di Largo 2 giugno, rapinati dei loro telefoni cellulari da due
malviventi, l'altra nel distributore Erg sulla statale 16, già teatro
in passato di numerosi colpi, dove quattro banditi armati e mascherati
si sono portati via 400 euro. Non ancora quantificato invece il numero
dei computer portatili portati via, durante la notte, dal Politecnico.
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RAPINA TRANI/MONTEIASI
Ammonta a 16mila euro il bottino della rapina portata a termine a Trani
presso la filiale dell'Unipol di via Napoli, nei pressi dell'ospedale.
Autori del colpo tre persone, una delle quali fungeva da palo. I suoi
due complici sono entrati nell'istituto di credito armati di taglierino
e con il volto coperto da passamontagna. I rapinatori non sono tuttavia
riusciti ad entrare nel caveau della banca. La fuga e' risultata facile
in quando la filiale unipol si trova in una strada poco trafficata e di
passaggio tra le due principali arterie della citta' da dove si raggiunge
il cavalcavia che conduce alla 16 bis.
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BISCEGLIE: ARSENALE DA GUERRA
IN CASA, ARRESTATO DIPENDENTE COMUNALE
Le indagini sono appena all'inizio, ma il sospetto è forte. Francesco
Gallo, 47 anni, operatore ecologico originario di Andria, dipendente del
comune di Bisceglie, definito dagli investigatori una figura emergente
nell'ambito della criminalità, potrebbe essere la persona che riforniva
di armi le organizzazioni della zona del nord barese. Non solo, le stesse
armi sarebbe in grado di modificarle e prepararle per ogni evenienza.
Il controllo nella sua abitazione di Bisceglie è stato casuale, quello
che vedete nelle immagini è quanto hanno trovato i carabinieri impegnati
in servizi di routine. Un vero e proprio arsenale, 2 pistole con silenziatore,
1 modificata con un caricatore calibro 7 e 65, una "beretta" calibro 8,
tutte con la matricola cancellata. Non è finita: nel suo laboratorio anche
32 coltelli a serramanico e 200 cartucce di vario calibro, tra cui anche
quelle parabellum, utilizzate dall'esercito italiano. In casa anche diversi
attrezzi per modificare le pistole, come se si fosse in una officina meccanica.
Tutto sequestrato, naturalmente, e ora all'esame dei carabinieri del Racis,
il reparto investigativo di Roma che dovrà accertare se e in quale occasione
le armi siano state utilizzate. Non è escluso infatti che possano essere
servite durante alcune rapine o addirittura per compiere degli omicidi.
L'uomo, che a quanto pare aveva sempre lavorato nell'ombra, avrebbe una
serie di contatti in special modo con la criminalità andriese. Quando
è stato scoperto ha detto ai carabinieri di aver trovato tutto per caso.
Non è stato creduto, ora è in carcere.
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MALASANITA' MOLFETTA
Si sgonfia il caso di malasanita' a Molfetta. Nessuna omissione da parte
dei medici di Molfetta. Potrebbe quindi cadere nel vuoto l'esposto presentato
dai genitori di Vito Lucivero, il 27enne di Molfetta, morto in seguito
ad un incidente di moto domenica scorsa. La cartella clinica assolve l'operato
dei medici. Documenta, infatti, quanto accaduto dalle 19,30, quando il
giovane e' giunto al pronto soccorso, fino alle 21,10, ora d'inizio dell'intervento
chirurgico,autorizzato dalla madre del ragazzo. Durante l'operazione sarebbe
stato riscontrato lo spappolamento del fegato, che necessitava una resezione
che solo un centro trapianti poteva assicurare. Da qui la decisione di
trasferire Vito al Policlinico per un nuovo intervento chirurgico rivelatosi
però inutile. Resta piuttosto da capire cosa sia accaduto dal momento
dell'incidente all'arrivo di Vito Lucivero al pronto soccorso: un lasso
di tempo di un'ora. Intanto l'auto tamponata da Lucivero, guidata da una
ragazza di 21 anni senza patente, e' stata sequestrata insieme alla moto
che, e' da precisare, la vittima non poteva guidare con la sua patente.
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