PROTESTA EMATOLOGIA

I lavori di ristrutturazione sarebbero dovuti finire ieri, ma un imprevisto ha fatto slittare i tempi di consegna. Per i pazienti, che già dalle 6.00 quotidianamente affollano la sala d'aspetto del reparto di ematologia del Policlinico di Bari, è stata una brutta sorpresa. L'androne e la sala d'aspetto erano inagibili a causa della polvere, penetrata ovunque. Qualcuno ha alzato la voce e si sono registrati momenti di tensione. Il personale della "Fiorita", la società che si occupa delle pulizie all'interno del nosocomio, è prontamente intervenuto, spostando alcune file di sedie nel corridoio del reparto e iniziando a ripulire la sala d'aspetto. A metà mattinata la situazione si è normalizzata, anche se restano i problemi di sempre.

BARI: BAMBINI CONTESI

Una vicenda infinita, iniziata nel '95 con una normale separazione, e proseguita poi con una vera e propria battaglia tra i due ex coniugi, che di normale invece non ha nulla, per l'affidamento dei loro due figli. Massimo Mastromarco, da Gravina in Puglia, che per la seconda volta torna a denunciare ai nostri microfoni la vicenda, si è fatto addirittura tre giorni di carcere, assieme alla sorella, per essersi opposto ai carabinieri venuti a riprendersi la bambina, affidata alla madre, che lui aveva chiesto di poter tenere con se e con l'altro figlio, a lui affidato, soltanto per qualche giorno. Succedeva il 27 giugno del 2001; successivamente sarebbe arrivata la sentenza che stabiliva la definitiva separazione dei due figli: la bambina, che oggi ha 7 anni, con la madre a Corato, il maschio 13enne con il padre a Gravina, con la possibilità, per quest'ultimo di vedere la figlia ogni giovedì, dalle 16 alle 20, e l'ultima domenica di ogni mese. Clausola, a sentire il signor Mastromarco, non sempre rispettata. Una vicenda anomala, assicura il professor Aldo Dinacci, consulente del signor Mastromarco. Vicenda anomala ma al tempo stesso emblematica di un orientamento sempre più favorevole alle donne nella nostra giurisprudenza prosegue Dinacci, che è anche psicologo e presidente dell'associazione italiana padri separati.

BARI: LOSAPPIO VISITA IL DIOMEDE FRESA

Le camere, ora che il mobilio è finalmente arrivato, sono praticamente pronte. Ci sono quelle triple, quelle doppie, quelle singole, e le stanze riservate ai portatori di handicap. Stesso discorso per la hall, adeguata alle norme che impongono l'abbattimento delle barriere architettoniche. Il Diomede Fresa, il collegio per studentesse fuorisede di proprietà dell'Edisu che sorge in via Colaianni, a Bari, rimasto chiuso per circa due anni per lavori di ristrutturazione e che doveva riaprire a febbraio - secondo le previsioni fatte in gennaio durante la cerimonia di inaugurazione - sembrerebbe pronto. Il presidente Cavallo mostra anche gli scantinati, che a giudicare dalle foto fatte pervenire da un anonimo telespettatore di Telenorba e mandate in onda in un servizio del 13 marzo scorso, si presentavano in pessime condizioni. Tutto in regola, eccezion fatta per qualche macchia di umido sui muri del vano caldaia che non rappresenterebbero, a sentire i tecnici, un problema. Tecnici che hanno rassicurato anche il consigliere regionale Michele Losappio, che dopo il servizio chiese lumi in Regione sulle condizioni del collegio e che questa mattina ha potuto visitarlo.

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