RUVO - CORATO: BLITZ ANTI PROSTITUZIONE, 9 IN MANETTE

Il capo non lo hanno trovato, sapevano però che "El Gordo" erano mesi che non tornava in Italia. Sapevano anche che riusciva lo stesso a tenere le fila di un'organizzazione perfetta, una struttura in cui ognuno aveva un suo ruolo preciso. C'era anche chi provvedeva alla fornitura delle bombole del gas per riscaldare i luoghi di incontro e chi comprava i preservativi che le donne della scuderia dovevano utilizzare. Profilattico compreso veniva 40mila lire la prestazione di una ragazza colombiana all'interno di uno dei tanti containers sulle complanari della ex statale 98, specie nel tratto che va da Ruvo a Terlizzi. Una macchina già rodata, pronta a lavorare 12 mesi all'anno, costretta al riposo forzato solo nell'immediatezza del blitz antiprostituzione del febbraio scorso quando le case a luci rosse furono chiuse e sequestrate. L'attività era ripresa alla grande, di nuovo interrotta dalla squadra mobile di Bari che ha chiuso il cerchio dopo un'indagine portata avanti personalmente dal procuratore aggiunto del tribunale di Trani Pasquale Drago. In tutto 9 le persone finite in manette, la maggior parte sono italiani, due tunisini, gli altri sono all'estero, fuggiti. Il gip del tribunale di Trani Michele Nardi contesta a tutti l'associazione a delinquere. Secondo l'accusa l'organizzazione avrebbe reclutato cittadine extracomunitarie per avviarle alla prostituzione, agevolato e favorito lo sfruttamento di decine e decine di colombiane. Una di loro comincia a collaborare con gli investigatori racconta come si muovevano i suoi sfruttatori. Un solo capo, 38 anni, "El Gordo", poi figure di collaboratori. Chi trasportava le ragazze sul luogo per così dire di lavoro, chi metteva a disposizione l'autorimessa per il ricovero dei camper e chi forniva il terreno per collocare i container. Non è finita, tra le persone arrestate anche il titolare di una pizzeria di Corato che aveva il compito di fornire i pasti alle prostitute e il gestore di un albergo sulla statale 98 dove le colombiane venivano ospitate. Un'intera ala dell'Hotel era riservata a loro; in un'altra, con ingresso indipendente, pernottavano camionisti e clienti.

MOLFETTA: ACCOLTELLA IL BARBIERE

Lazzaro Paparella, 68 anni, ce l'aveva col suo figaro, Vincenzo Palma. Oscuri i motivi del rancore. Forse qualche taglio di capelli fatto male, forse chissa'. Sta di fatto che ieri si e' presentato nella barberia e ha cominciato a urlare. Poi e'uscito ed ha invitato il barbiere per strada dove lo ha accolto con un coltello a serramanico, ferendolo, per fortuna in modo non grave. E'stato arrestato.

CEDI PUGLIA

Torna sul tavolo del ministero del lavoro, stamattina, la vertenza Cedi Puglia, che sembrava dovesse risolversi in pochi giorni e invece va avanti dall'inizio dell'estate, e sta mettendo a repentaglio circa 2mila posti di lavoro. La vertenza e' piu' complicata di quanto sembrava in un primo momento. Da una parte si sta tentando di salvare l'azienda - uno dei piu' grossi centri di distribuzione del sud, al quale sono collegati centinaia di supermercati - dall'altra i lavoratori. Ma entrambe le trattative sono difficili. Sul piano del recupero dell'azienda, gravata da oltre 300 miliardi di ex lire di debiti, c'e' chi spinge per farla fallire, e chi invece vuol restituirla all'operativita' con un piano di salvataggio. Conad, che e' il maggior creditore, e carrefour, aspettano il fallimento per poter acquisire i punti vendita a un prezzo indubbiamente vantaggioso. In questo caso si salverebbe il lavoro ai dipendenti dei supermercati, ma si penalizzerebbero centinaia di aziende, per lo piu' meridionali, che vedrebbero svanire la possibilita' di recuperare i loro crediti. Per questo negli ultimi giorni si e'fatta strada un altro piano, presentato da Rinascente, che punta a salvare il lavoro, ma anche le aziende esterne creditrici, alcune delle quali sono gia' in grosse difficolta'. Il piano prevede il risanamento della cedipuglia con l'intervento dei soci e dei creditori che recupererebbero il 70 per cento delle esposizioni, e l'aiuto delle banche creditrici che dovrebbero accettare una dilazione del pagamento del debito in 15 anni. Il personale verrebbe interamente recuperato ma attraverso un piano di mobilita' della durata di tre anni. Anche per questo,il confronto col ministero del lavoro acquista particolare importanza. Se il governo accettasse il ricorso agli ammortizzatori sociali si libererebbe il campo da un grosso ostacolo, e si potrebbe discutere molto piu' serenamente sulle ipotesi di salvataggio o fallimento della Cedi.

CONFCOOPERATIVE, 2000 POSTI A RISCHIO

Sono circa 2000 gli ex lavoratori socialmente utili - Ata che rischiano dal 1 gennaio prossimo di restare senza stipendio. Si tratta di parte di quei sedicimila lavoratori, di cui l'85 per cento risiede nelle regioni meridionali, che dal 1 luglio scorso sono stati assunti a tempo indeterminato con contratto di 30 ore settimanali, per svolgere servizi di pulizia in 2.300 istituti scolastici statali per una durata contrattuale di 5 anni. Ora però i fondi per quella convenzione non sono piu' previsti nella finanziaria approvata alla camera. E se i consorzi non ricevono soldi dallo stato non potranno pagare gli stipendi degli ex lavoratori socialmente utili. Il rischio di licenziamento insomma è concreto. A ciò si aggiunge la mancanza di ammortizzatori sociali per questi lavoratori e il disservizio per migliaia di scuole. A lanciare l'allarme e' stata stamane a Bari la confcooperative che investirà del problema i senatori eletti nei collegi pugliesi e il presidente della regione Fitto.

SANITA': DECESSI PER ERRORI SANITARI DA 14MILA A 50MILA

Dal mondo della sanita'. Lo sapevate che in Italia, cosi' come in America, il numero delle persone morte in incidenti stradali e' di gran lunga inferiore a quello dei morti per errore sanitario? Circa 9000 quelli deceduti in incidenti stradali. quelli per errore sanitario, invece , oscillano dai 14.000 secondo l'associazione degli anestesisti, ai 50.000 secondo assinform, l'associazione di produzione di servizi informatici per ospedali. E non e' tutto. su otto milioni di persone ricoverate in ospedale, il 4%, pari cioe' a 320.000 pazienti, viene dimesso riportando danni o malattie dovuti a errori e a disservizi nell'assistenza. Tra le cause principali di malasanita', il 48,% e' dovuto al fattore umano, il 33 alla struttura sanitaria, il 5% al soccorso tardivo. nel 20% dei casi la responsabilita' e' del personale sanitario, nel 14 del medico chirurgo, nel 12% dello specialista. La maggior parte degli errori nel ciclo del farmaco sono invece imputabili alle prescrizioni. Questi dati poco lusinghieri , provenienti da diverse fonti, sono stati resi noti stamane a Milano in una conferenza stampa per presentare un nuovo sistema informatico per annullare gli errori di prescrizione dei farmaci.

MALTEMPO

Continua, con raffiche sino ad 80 chilometri, ad imperversare il vento di scirocco sulle nostre regioni. Il cielo e' molto nuvoloso o coperto, con nubi in ulteriore intensificazione. Nel pomeriggio e nella serata le precipitazioni si estenderanno anche alla Puglia e alla Basilicata ed assumeranno localmente carattere temporalesco. Le temperature soon in lieve diminuzione al centro-sud, soprattutto nei valori massimi.

CONGRESSO GELATIERI

E' buono, fa bene e non piace soltanto ai bambini. Il gelato è ormai entrato a pieno titolo nelle abitudini alimentari degli italiani e costituisce una voce importante del settore alimentare. I gelatieri di Puglia e Basilicata si sono dati appuntamento a Castellana Grotte per un momento di riflessione e definizione di obiettivi nonché di valutazioni sul lavoro svolto. Un settore in crescita anche in Puglia dove si punta al marchio di qualità.

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