CANILE CASTELLANA: LAV

Violazione della legge quadro n° 281 in materia di animali e prevenzione del randagismo e della legge regionale n° 12 del 1995. Sono queste le accuse contestate al Sindaco di Castellana Grotte e ai responsabili della ASL BA/5, in seguito alla scoperta delle pessime condizioni igieniche del canile sanitario di proprietà comunale. A promuovere l'azione legale, i volontari della LAV, intervenuti in seguito ad alcune segnalazioni. La struttura incriminata è quella che avrebbe dovuto fungere da canile sanitario, ossia, il luogo dove i cani raccolti per strada dovrebbero essere tenuti al massimo 60 giorni, per poi essere adottati o trasferiti. Quando gli animalisti sono entrati nel canile hanno trovato una ventina di cani sporchi e maltenuti, chiusi in gabbie poco più larghe di un metro per un metro. Cuccioli malati tenuti insieme a cani adulti su un pavimento di escrementi e cibo rigurgitato, ciotole vuote e animali terrorizzati. Due cuccioli, ormai allo stremo sono stati portati via, ma uno di questi è morto pochi giorni dopo. Era affetto da coccidiosi, una malattia parassitaria, provocata dall'ingestione delle "oocisti", ossia elementi infettanti presenti nelle feci. L'altro cagnolino è stato affidato al canile rifugio Niro's, sempre di Castellana. E' tutta da verificare, inoltre, la legittimità di una delibera comunale del 27 dicembre scorso che stabilisce l'affidamenti dei cani ai proprietari di masserie. Tornando alla vicenda di questi giorni, il sindaco, interpellato dai volontari della LAV, avrebbe risposto di non aver mai visitato la struttura comunale che, comunque era stata regolarmente autorizzata dalla ASL. Ma allora si pone un problema di controllo. Chi doveva verificare le condizioni igienico-sanitarie del canile sanitario? Chi doveva accertare che venisse effettuata la profilassi di routine ? E qui si scopre che la ASL BA/5 non ha il servizio di anagrafe canina, pur previsto dall'art.3 della Legge Regionale. Nessun randagio della zona, dunque, è dotato di microchip. Quest'ultimo dato è fondamentale se si pensa ai tanti casi di cani addestrati per i combattimento o all'esportazione illegale di animali che, in altri Paesi europei vengono utilizzati per la vivisezione. I microchip servono a fornire una identità all'animale e al suo padrone. Si ridurrebbe così anche il fenomeno dell'abbandono e dei branchi che inevitabilmente si creano alle periferie delle città.

BARI, CONVEGNO AGRICOLTURA IAM

Una buona notizia per i 70 dipendenti dell'ente irrigazione di Puglia, Basilicata e Irpinia, in protesta nel potentino nei pressi della diga Monte Cotugno a Senise, per il mancato pagamento degli stipendi da settembre. A rassicurare i lavoratori e' il ministro Giovanni Alemanno in persona intervenuto al convegno nazionale sull'agricoltura italiana all'istituto agronomico di Valenzano, a pochi passi da Bari. Il convegno organizzato dai giornalisti agricoli pugliesi guidati da Pasquale Satalino e' stata l'occasione per affrontare i nodi attuali e futuri dell'agricoltura regionale e nazionale. In particolare la riforma comunitaria delle politiche agricole e dei finanziamenti stabiliti dalla commissione di Bruxelles dove e' carente il sostegno alla qualita' dei prodotti nobili della regione, olio, latte e vino. Oltre al ministro c'erano l'assessore regionale Nino Marmo, la Cia con Pacetti, Bedoni della Coldiretti. E tra gli argomenti non e' mancato il riferimento alle assicurazioni sui danni prodotti dalle calamita' naturali alle coltivazioni. Una vera manna dal cielo per il comparto pugliese drasticamenti colpito lo scorso anno. Infine l'annucio di aiuti ai giovani agricoltori, per chi ha meno di 35 anni il ministero ha stanziato 85 milioni di euro.

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