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CACCIATO DAL GIUDICE FIGLIO VIOLENTO
Una triste storia di maltrattamenti in famiglia. E' stata scoperta ieri
dai carabinieri di Bari. Protagonisti un giovane di 25 anni, con la fidanzata.
Vittima, invece, l'anziana mamma del giovane, divorziata, che viveva sola.
I due, da alcuni mesi, si erano insediati in casa della donna sottoponendola
a continue vessazioni, minacce, botte e violenza psicologica, invitandola
persino a suicidarsi. E tutto per ottenere i suoi risparmi, 5 milioni
di vecchie lire. Con un provvedimento eccezionale, il tribunale di Bari
ha disposto l'immediato allontanamento dalla casa materna del 25enne Maurizio
Lisi Cervone e della sua fidanzata Cristina Melis, cagliaritana.
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COLPITA AL CAPO CON UN MARTELLO
Ricoverata in prognosi riservata nell'ospedale di Canosa una donna di
50 anni colpita alle spalle da un martello scagliatole contro da un falegname
che poi si è costituito ai carabinieri. La vittima è rimasta a terra in
una pozza di sangue per oltre dieci minuti fino a quando un automobilista
di passaggio l'ha trasportata al pronto soccorso. Il falegname invece,
un uomo di 40 anni, si è diretto in caserma ammettendo di aver ammazzato
la sua vicina di casa. Tra i due, è stato accertato, non correva buon
sangue perche' la donna più volte si era rivolta all'ufficio igiene dell'ausl
per denunciare il falegname colpevole, a suo dire, di utilizzare solventi
dall'odore sgradevole e di fare molto rumore. L'esasperazione è arrivata
alle stelle questo pomeriggio quando il falegname ha atteso la vittima
e l'ha colpita alle spalle per ben tre volte con un martello. Solo per
un miracolo la donna non e' morta.
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ANDRIA: RUBANO ALL'IPERCOOP E
NASCONDONO MERCE NELLA CAROZZELLA DEL FIGLIO
Per sfuggire ai controlli della vigilanza, la merce che rubavano la nascondevano
all'interno della carrozzina del loro bambino di pochi mesi. Scoperti
sono stati poi denunciati dai carabinieri, evitando il carcere solo perché
non avrebbero saputo a chi lasciare il piccolo. E' successo all'Ipercoop
di Andria. Protagonisti un cittadino marocchino e sua moglie di Corato.
Entrambi denunciati.
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SEQUESTRO GIOCATTOLI CONTRAFFATI
La guardia di finanza ha sequestrato a Bari, in due negozi gestiti da
cittadini cinesi, 21.000 giocattoli contraffatti e privi del marchio ce
che attesta la sicurezza. I giocattoli sequestrati appartengono alle serie
piu' note: da Dragon Ball a Digimon ad Harry Potter. L'operazione e' stata
compiuta dai militari del nucleo provinciale di polizia tributaria che
ha perquisito i due negozi e denunciato alla magistratura i titolari,
entrambi in Italia con un regolare permesso di soggiorno. I giocattoli
sono stati sequestrati perche' privi dell'apposizione della marchiatura
che garantisce l'osservanza e il rispetto di canoni che tutelano la sicurezza
dei bambini. In corso accertamenti per individuare i canali di approvvigionamento
e i centri di produzione e bloccare le forniture.
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CANOSA: INCIDENTE IN AUTOSTRADA
A/14, MORTO GIOVANE DI 28 ANNI
Terribile incidente questo pomeriggio sull'autostrada A14 all'altezza
di Canosa. Un ragazzo di 28 anni, originario di Milano ma residente ad
Ariano Irpino nell'avellinese, è morto a causa delle ferite riportate
per l'urto violento della cabina del mezzo su cui era a bordo con un altro
mezzo che invece era sulla corsia d'emergenza impegnato nella potatura
dei rami sporgenti. L'autotreno, non si sa bene come, ha finito la sua
corsa contro il mezzo di servizio e nell'impatto ha perso la cabina di
guida. Illeso il conducente, non c'è stato nulla da fare per il ragazzo
che era vicino. Venivano da Brindisi ed erano diretti al nord, trasportavano
materiale edile. Il traffico è rimasto letteralmente paralizzato per un'ora.
Sul posto gli agenti della polizia stradale.
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OPERAZIONE CARABINIERI MOLFETTA
A distanza di 8 anni la giustizia ha saldato il conto con venti pregiudicati
di Molfetta e paesi limitrofi che nei primi anni 90 avevano messo su un
agguerrito e organizzato traffico di droga. I carabinieri hanno eseguito
16 delle 20 ordinanze di carcerazione emesse dalla procura generale di
Bari. Questo l'epilogo di una indagine protrattasi da gennaio '93 a marzo
'94 denominata "operazione primavera" al termine della quale venne decapitata
una banda di trafficanti, specializzata nello spaccio di eroina, cocaina,
hascisc e marijuana lungo l'asse Milano - Molfetta. L'indagine sul traffico
di stupefacenti nel centro storico di Molfetta si sviluppo' successivamente
con l'operazione "reset" che si concluse nel febbraio scorso con 48 arresti
e consenti' di scoprire la vendita degli stupefacenti col sistema chiamato
"Bancomat". Deponendo cioe' il denaro nelle cavita' murarie del borgo
antico si aveva la possibilita' di ritirare l'equivalente richiesto di
droga.
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PROCESSO FERIMENTO CASERMA BRISCESE
A BARI
E' stata disposta dal giudice del tribunale penale di bari Ambrogio Marrone
una perizia tecnica nel processo contro il sottufficiale dell'esercito
nativo di Barletta Michele Spera, accusato di aver provocato il 3 dicembre
'96 nella caserma Briscese di Bari lesioni gravi al militare di leva Giuseppe
Fazio durante alcune manovre con un carro armato. Nell'incidente Giuseppe
Fazio riporto' gravi fratture al bacino ed e' rimasto invalido. Il processo
e' stato aggiornato al 3 ottobre prossimo.
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PROTESTA AGRICOLTORI CANOSA
Non si placa la rabbia degli agricoltori che oggi, tra Canosa e Minervino
Murge, in provincia di Bari, hanno bloccato il traffico sulla statale
98. Disattese ancora una volta tutte le promesse a livello istituzionale,
i manifestanti hanno deciso di attuare lo sciopero ad oltranza bloccando
il traffico allo svincolo per lavello sulla strada che conduce a Loconia,
frazione di Canosa. Sono convinti che l'acqua ci sia ma che venga sprecata
per problemi legati alle condutture e hanno minacciato di aprire i potabilizzatori
se la situazione non dovesse sbloccarsi.
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ANSA MARISABELLA
Dopo Punta Perotti un altro scempio urbanistico si starebbe compiendo
nella zona nord del Lungomare di Bari. Si tratta del raccordo dell'asse
viario Nord-Sud con la storica ansa di Marisabella. Lo sostiene un Comitato
cittadino sorto da qualche tempo. Si parla tanto di Punta Perotti, ma
l'assetto urbanistico che scaturirebbe nella parte di Lungomare che comprende
l'ansa di Marisabella, una volta completato l'asse nord-sud e completata
la colmata di Marisabella, sarebbe altrettanto grave. Ne è convinta Silvana
Grilli presidente del Comitato cittadino costituitosi da poco tempo per
la difesa di quel tratto di lungomare che comprende quella storica ansa.
Lo scorso anno Comune di Bari, Regione Puglia e Autorità portuale hanno
sottoscritto un Accordo di programma che prevede il raccordo dell'asse
viario nord-sud con la colmata di Marisabella. Un atto molto più grave
di Punta Perotti, secondo Silvana Grilli, dalle nefaste conseguenze. Elenchiamole:
stravolgimento dell'assetto idrogeologico, con la cementificazione si
impedirebbe lo sfocio della falda a mare; scomparsa di un tratto storico
del lungomare della città; assenza di valutazione dello smaltimento delle
acque piovane, invivibilità dei quartieri Libertà, Murat, San Girolamo,
Fesca e San cataldo. Un'opera dannosa e inutile insomma fatta con la sola
ragione di non perdere i finanziamenti, 29 miliardi di lire circa. La
parola d'ordine per il comitato è fermare lo scempio e per la parte dell'ansa
già riempita di cemento si vogliono progetti alternativi. Silvana Grilli
fra l'altro ha presentato denuncia alla Procura e ai carabinieri del Noe.
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CERVELLI IN FUGA
BARI: Li chiamano cervelli in fuga e rappresentano tutti quei giovani
laureati che, per scelta oppure obbligo, sono finiti all'estero in cerca
di migliore fortuna. E che estero poi. Il posto più vicino è l'America
che è meta non solo di neolaureati italiani, ma addirittura europei. Inglesi,
francesi e tedeschi, come olandesi, norvegesi e italiani, preferiscono
volare oltre oceano e cercare lì una occupazione più adeguata. Un fenomeno
questo, più volte balzato agli onori della cronaca nazionale, ma che,
fino ad oggi, ancora non ha trovato soluzione. A spiegarne, in parte,
i motivi ci provano i ricercatori dell'INFM, l'istituto nazionale per
la fisica della materia, che in questi giorni, si sono incontrati a Bari,
alla fiera del levante per un aggiornamento sul lavoro fatto fino ad oggi.
"Anche se un ente come il nostro - commenta Manuela Arata, direttore generale
dell'Infm - assicura ai ricercatori la possibilità di fare ricerca con
mezzi adeguati, le regole e la visione statale del comparto ricerca sembrano
fatte apposta per mortificare i nostri migliori cervelli". E la situazione
si aggrava se si considera il settore scientifico, dal momento che gli
iscritti nelle Università di fisica, ingegneria e matematica sono sempre
meno. Risorse preziose, quindi, che in America trovano, stipendi adeguati
ed investimenti proporzionati all'importanza dei loro studi. E poi gli
investimenti. L'Italia è una tra le nazioni che investe meno nella ricerca
"e quando lo fa - aggiunge un giovane ricercatore presente all'incontro
- non riesce mai ad ottimizzare al meglio il denaro speso".
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TORRE QUETTA
Il nuovo lido di Torre Quetta sul lungomare di Bari sara' inaugurato sabato
prossimo 29 giugno alle ore 20 con 40 minuti di fuochi pirotecnici. Dopo
un anno di lavori eseguiti a tempo di record l'amministrazione di cagno
consegnera' alla citta' la nuova spiaggia lunga oltre un km di costa per
un'area di 58 mila metri quadri. Il sindaco nel corso di una conferenza
stampa a palazzo di citta' ha simbolicamente consegnato ai baresi le chiavi
della struttura che ha la pretesa di essere fruibile come luogo di aggregazione
non solo nel periodo estivo ma 365 giorni l'anno. Il primo cittadino si
e' detto soddisfatto di un'opera che ha restituito dignita' ad un tratto
degradato del litorale barese. L'intervento di recupero ha coinvolto anche
un suggestivo angolo della costa sicuramente caro alla memoria dei baresi
e cioe' la terrazza del vecchio ristorante transatlantico in auge negli
anni 60 e 70. Torre Quetta e' provvisto di una pista ciclabile e di una
zona verde costellata di palme. Allestito infine un parcheggio con trecento
posti auto affidato all'Amtab.
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BARI: LEZIONE DI CINESE AL "PITAGORA"
Sembra strano ma questi giovani studenti dagli occhi a mandorla non conoscono
la loro lingua madre, il cinese. Sono quasi tutti nati e vissuti, fin
dalla tenera età a Bari. Alcuni hanno dimenticato la loro lingua d'origine,
altri non l' hanno mai imparata. L'istituto tecnico statale per geometri
"Pitagora", dove c'è un'alta presenza di studenti stranieri, ha pensato
bene di dedicare a loro un progetto formativo di integrazione e di recupero
delle proprie radici culturali. Mariella Castoro, docente di lettere,
ha deciso di affidare ad una insegnate madre lingua Yu Bin un ciclo di
lezioni di cinese. Il progetto, che terminerà il prossimo anno, prevede
tre fasi. La prima, in corso in questi giorni, insegnare il cinese a tutti
coloro che non lo conoscono. Poi si passerà ad impartire lezioni d'italiano
agli studenti cinesi, l'ultima fase coinvolgerà anche i loro genitori.
Conoscere due lingue per questi ragazzi immigrati è importante soprattutto
per inserirsi nel mondo del lavoro sia al fianco dei propri connazionali,
sia degli italiani.
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