MANUTENZIONE IDRICA A BARI

Domani alle 8 cominceranno i lavori di manutenzione idrica nel nodo di via Pagano all'angolo con via Brigata Regina a Bari. L' intervento, necessario a migliorare il funzionamento di uno dei principali nodi di regolazione della distribuzione idrica urbana, comportera' la temporanea interruzione dell' alimentazione idrica nella zona di via Brigata Regina compresa tra via Crispi e l' omonimo sottopasso ferroviario. Al fine di limitare i disagi, sara' inviata nella zona un' autobotte per garantire il servizio di fornitura integrativa.

TROMBA D'ARIA PUTIGNANO

Trenta minuti di terrore ieri per le campagne di Putignano, nel sud-est barese. E' durata infatti mezz'ora - a partire dalle 12.30 una violenta tromba d'aria, un vero e proprio ciclone che ha provocato danni ingenti all'agricoltura. Una fascia di dieci ettari e' stata letteralmente devastata dal vento. Campi di cereali spazzati, in ginocchio soprattutto le colture arboree. Alberi e frutti di ciliegie e mandorle sono andati distrutti. Particolarmente grave il danno subito dall'ultima produzione di ciliegie, quella piu' attesa che era ormai giunta a maturazione, le ferrovie. I responsabili della Coldiretti di Putignano hanno gia' effettuato i primi sopralluoghi per la stima dei danni che ammonterebbero a centinaia di milioni di vecchie lire.

ARRESTI DROGA LOCOROTONDO

I carabinieri di Locorotondo, nel barese, hanno arrestato due pregiudicati di Martina Franca, in provincia di Taranto, trovati in possesso di numerose piante di canapa indiana e marijuana, da loro stessi coltivate. Nelle successive perquisizioni, e' stata trovata una pianta di peyote, originaria degli altipiani messicani, da dove si estrae la mescalina, un noto allucinogeno, di sicuro una delle droghe più' pericolose per il tipo di effetto che puo' generare. Uno dei due arrestati lavorava in una impresa di pulizie dell'ospedale di Martina Franca. Con i carabinieri si sono giustificati dicendo che le droghe venivano somministrate proprio a pazienti e persone invalide a scopo terapeutico. Nel centro storico di Martina Franca, i carabinieri hanno rintraccato altre piante di erba all'interno di un'abitazione di una disabile al 100 per cento, alla quale i due avevano ceduto semi di canapa indiana, costringendola pure a coltivare piante per loro conto.

PROCESSO PETRUZZELLI

Il processo al petruzzelli dovra' essere rifatto. Lo hanno deciso i giudici della cassazione annullando oggi la sentenza di appello. Si riaprono tutte le ipotesi sull'attentato incendiario. I giudici della V sezione penale della cassazione hanno accolto i ricorsi sia della difesnsori di Ferdinando Pinto e degli altri 4 imputati, che le richieste del procuratore generale, il quale venti giorni fa nella prima seduta aveva chiesto l'annullamento con rinvio di tutti i capi di imputazione. Demolita completamente la sentenza dell'aprile 2001 emessa dai giudici baresi, il processo si dovra' rifare, le tesi dei difensori anche nelle ultime due arringhe, hanno puntato a demolire gli indizi a carico degli imputati, sostenendo che non esiste alcun collegamento tra le dichiarazioni dei pentiti e le imputazioni comminate dai giudici. Visibilmente soddisfatti gli avvocati della difesa, i legali di Pinto non hanno voluto rilasciare interviste. "La sentenza si commenta da sola", ha detto l'avvocato Laforgia.

GIOIA, ASSISTENZA AL VERTICE

Fortunatamente alla fine si e' rivelato solo un falso allarme, ma ieri alla base militare di Gioia del Colle e' scattato lo stato di allarme. Due tornado di stanza nella base pugliese sono stati chiamati ad intervenire per intercettare un velivolo non identificato che si pensava potesse costituire una minaccia per il vertice nato-russia in corso a pratica di mare. L'allarme e' scattato alle 13, mentre le frecce tricolori sorvolavano la base di pratica di mare per incorniciare la foto ricordo dei capi di stato e di governo che hanno partecipato al vertice nato-russia. Un normale aereo di linea sudanese non risponde al controllore civile del traffico aereo di Roma. si trova a sud di Ponza, a circa 10 mila metri di quota. La mancata risposta viene considerata un comportamento ''anomalo'', nel particolarissimo contesto di sicurezza aerea che caratterizza la giornata, anche per la nazionalita' del velivolo: il Sudan e' nella lista nera degli stati canaglia. Il piano di volo - il Cairo-Parigi - risulta regolarmente approvato, ma il silenzio dell'airbus e' sospetto. Scatta immediatamente il dispositivo di difesa anti- kamikaze, sempre attivo, ma potenziato in occasione del vertice nato-russia. Due tornado adv di stanza a Gioia del Colle, gia' in volo nell'ambito del dispositivo aereo organizzato in occasione del summit, si dirigono verso il potenziale obiettivo. In una manciata di minuti i due tornado del 36mo stormo di base in Puglia affiancano l'airbus, probabilmente ignaro di tutto. Viene compiuto il ''riconoscimento a vista'', che puo' teoricamente concludersi con l'abbattimento del velivolo ostile. Fortunatamente, il chiarimento e' quasi immediato. Il pilota dell'airbus riesce a ripristinare i collegamenti, viene evidenziata l'avaria della radio. I caccia italiani affiancano a questo punto l'aereo di linea e lo scortano fuori dallo spazio aereo nazionale. Sono le 13:50. l'intercettazione e' finita: e' trascorsa meno di un'ora, ma per i responsabili della sicurezza aerea sono stati minuti frenetici. Un episodio tutto sommato banale - una radio che non funziona e un aereo di linea che diventa all'improvviso ''sospetto'' - ma che e' servito a dimostrare come ''il dispositivo di difesa sia stato in grado di reagire con uno scudo protettivo a prova di intruso.

BARI: COMUNE, SITUAZIONE AMGAS

Si respira un clima di guerra fredda all'Amgas, l'ex municipalizzata del gas di bari da poco trasformata in società per azioni. Oggetto del contendere la poltrona di vicepresidente, un posto ambitissimo perché rappresenterebbe la diretta responsabilità dell'azienda tenuto conto della perdurante assenza per malattia del presidente Mirizzi. Una boccone appetitoso quindi che fa gola a più d'un palato. Da un lato ci sarebbe Alleanza nazionale, sponsor dell'attuale presidente, che vorrebbe conservare la guida dell'ente con la nomina a vice di un altro suo uomo, dall'altro Forza Italia che rivendicherebbe invece la propria titolarità per l'indicazione del vicario che voci di corridoio vedrebbero inquadrato nella persona di Gianni Rosso consigliere d'amministrazione dell'azienda. Terzo attore di questa commedia dovrebbe essere l'immancabile sindaco che, in sostituzione di una figura a lui gradita come quella di Mirizzi, avrebbe già pronto in tasca un suo nome che a stando alle indiscrezioni corrisponderebbe a quello dell'attuale segretario generale del comune Nasuti. Lo stesso che ieri, guarda caso, insieme ad altri due uomini vicini al sindaco quali il city manager Cucciola ed il consigliere Cacucciolo, non ha partecipato al consiglio di amministrazione dell'ex municipalizzata impedendo di fatto l'approvazione del bilancio. Una mossa che molti hanno interpretato come strategica in quanto metterebbe a rischio il futuro dell'attuale direzione, facendo intravedere lo spettro del commissariamento. Ma attenzione quella del primo cittadino potrebbe anche essere solo una tattica difensiva pensata per far desistere i partiti dai propri intenti così da evitare il ricorso ad un commissario. Nel frattempo la questione sarà oggetto domani mattina di una riunione del sindaco con i segretari provinciali dei partiti di maggioranza nel corso della quale si tenterà di trovare una soluzione al problema che rischia di metterebbe nuovamente in discussione il già precario equilibrio su cui si regge la massima assise cittadina.

BARI: MENSE SCOLASTICHE SI VA ALLA GARA D'APPALTO

Per la gestione delle mense scolastiche a Bari, come più volte da noi ipotizzato, si andrà alla gara d'appalto. Lo ha deciso la Ripartizione alle Politiche Educative e Giovanili del Comune, dopo le lamentele sollevate da molti genitori riguardo alla qualità del servizio mensa offerto da "La Cascina", la società fornitrice di pasti che per tre anni ha distribuito circa 5.000 pasti nelle scuole materne ed elementari di Bari. Il contratto d'appalto che scade domani, dunque, non sarà automaticamente rinnovato a "La Cascina", nel mirino da qualche mese della magistratura barese per la qualità del servizio ristorazione al Policlinico. Il coordinamento dei genitori chiedeva per i propri figli meno cibi surgelati, meglio se biologici e certificati, una diversificazione dei menù e una maggiore attenzione ai prodotti pugliesi. Nella gara d'appalto dovranno essere valutati tutti questi parametri. Almeno così spera la commissione consiliare sulla qualità dei servizi. Il capitolato è in fase di ultimazione. Ma c'è il rischio che la gara non sia espletata entro il primo ottobre, data di avvio del prossimo anno scolastico..

INCONTRO SITUAZIONE ROM

Quella a favore dei rom è la prima battaglia che il forum dei diritti di Bari si è impegnato a vincere non appena si è costituito. Una lotta importante che presto coinvolgerà la regione, il prefetto, il questore, il vescovo di Bari e il rappresentante religioso ortodosso. "Non va dimenticato che chi appartiene all'etnia rom è stato costretto ad abbandonare il suo paese d'origine a causa di persecuzioni e discriminazioni - ha spiegato Patrizia Scardigno, coordinatrice del forum - riservargli nelle nostre città lo stesso trattamento è una cosa francamente fuori da ogni logica". Parole significative che, grazie ad un tavolo tecnico al quale siedono anche volontari e politici di Bari, Bitonto e Modugno, si potrebbero tradurre presto in fatti: "basta che ci sia la volontà - aggiungono quelli del forum - noi abbiamo già coinvolto la regione con una proposta di legge, scritta e non ancora presentata, per la costruzione di due villaggi in cui i rom potrebbero abitare. Uno per il transito e l'altro di tipo stanziale. E presto faremo un passo in più: chiameremo in causa il prefetto e il questore, oltre ai rappresentanti della chiesa cattolica e ortodossa, per fare in modo che ai rom venga rilasciato un permesso di soggiorno speciale, come già accaduto per i curdi ora nel campo profughi di Palese".

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