BARI: IDENTIFICATO L'ESECUTORE DELL'AGGUATO IN VIA SPARANO

Ad incastrarlo sono state le testimonianze di alcuni passanti e i racconti di Pietro Losurdo, ex braccio destro di Savinuccio Parisi e ora pentito di lusso della mala barese, al quale lui stesso, in carcere, raccontò come erano andate le cose quella terribile mattina del 18 maggio dell'anno scorso, quando Giuseppe Milloni e Massimiliano Monacelli, giovani rampolli del clan Strisciuglio, vennero feriti in pieno centro a Bari, sotto gli occhi di decine e decine di passanti terrorizzati. A sparare, quel giorno, sarebbe stato Luigi Martiradonna, 20 anni, appartenente al gruppo Capriati, già arrestato nell'agosto scorso assieme ai principali esponenti del clan, compreso il fratello Giorgio, detto "il dente". Dietro la sparatoria, vecchi rancori tra il Martiradonna e gli esponenti del clan avversario, gli Strisciuglio, appunto, ma più precisamente il desiderio, mai sopito, di vendicare la morte di suo fratello Francesco, detto Remi, ucciso appena diciassettenne a Bari Vecchia nel settembre del '97, una delle prime vittime della sanguinosa faida, un omicidio del quale si è auto accusato Giuseppe Abbrescia, ora collaboratore di giustizia. La sparatoria del 18 maggio - ha raccontato il pm Giovanni Giorgio che ha richiesto l'ordinanza notificata in carcere - sarebbe avvenuta in maniera del tutto occasionale. Luigi Martiradonna, che transitava a bordo di uno scooter assieme alla sua convivente, incrociando Milloni e Monacelli che i quali, tra l'altro, avrebbe litigto qualche giorno prima, non avrebbe esitato a sparare contro di loro, senza preoccuparsi della presenza di numerosi passanti. I due bersagli vennero centrati e riportarono gravi ferite; uno di loro ha subito l'asportazione di parte di un rene, con danni irreversibili.

BARLETTA: INCIDENTE STRADALE, L'OMBRA DEL FURGONE PIRATA

Continuano le indagini della polizia stradale dopo l'incidente di ieri in via Foggia a Barletta in cui ha perso la vita un uomo di 35 anni, Oronzo Ceci, che era a bordo di un ciclomotore. Secondo quanto accertato, la vittima sarebbe morta in seguito all'impatto del suo mezzo con un furgone rosso, ma c'è ancora qualcuno che continua a sostenere di aver visto allontanarsi un camioncino di colore bianco dopo l'episodio. Gli agenti della polizia stradale hanno escluso che anche un eventuale impatto con quest'altro mezzo possa aver cagionato la morte del motociclista anche se non tralasciano nulla. Sul motoveicolo infatti non ci sono segni che possano far ricondurre ad un impatto con un mezzo di colore bianco. Non sarebbe dunque ravvisabile neanche l'ipotesi dell'omicidio colposo e dell'omissione di soccorso. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore del Tribunale di Trani Teresa Iodice, comunque proseguono

VIOLENZE SU DONNE A BARI

Due donne vittime di violenze ieri sera, in pieno centro, a Bari. all'estramurale Capruzzi, all'altezza del sottopasso ferroviario, un 21enne ha cercato di violentare una ragazza che, appena uscita da una palestra stava tornando a casa. Il giovane ha tentato di strapparle i vestiti e ha desistito solo quando ha visto accorrere in difesa della ragazza alcuni passanti attratti dalle sue grida. E' scappato salendo sulla sua auto parcheggiata poco distante, ma i soccorritori hanno fatto in tempo a prendere il numero della targa, e poco dopo e' stato arrestato dai carabinieri. erano le 21,30, e poco distante, in Piazza Umberto, un'altra donna subiva la violenza di un keniano, suo convivente. La donna,incinta, era andata in Piazza Umberto proprio per convincere il convivente a tornare a casa, visto che non lo faceva da tempo, ma questi, spalleggiato da un altro extracomunitario, ha iniziato a spintonarla, incurante delle condizioni della donna. Un anziano signore che assisteva alla scena con dei parenti ha tentato di intervenire ma e'stato deriso. Sono intervenuti, allora, i suoi parenti,ma le hannno prese di santa ragione, finendo in ospedale. stessa sorte stavano per subire anche i carabinieri che alla fine, pero', sono riusciti ad arrestate i due africani.

PILOTA TORNADO

Per il capitano Gioacchino Cassara', 31 anni, pilota di aerei tornado in dotazione alla base aerea di Gioia del Colle, si e' trattato di una cosa normale, una missione come le altre. In realta', martedi' mattina, nei cieli di Pratica di Mare si e' rischiato l'abbattimento di un aereo proprio mentre sull'isola si svolgeva il vertice Bush-Putin. Erano state predisposte eccezionali misure di controllo, ed un aereo di linea sudanese, in viaggio dal Cairo a Parigi, era riuscito a perforare la protezione entrando in uno spazio aereo interdetto. Ma solo per errore. Questo, pero', i nostri controllori non lo sapevano, per cui, da Gioia partirono due tornado con l'incarico di intercettare l'aereo sospette, ed eventualmente di abbatterlo. Il capitano Cassara', rientrato a Gioia, racconta di aver subito capito che il pilota dell'aereo sudanese aveva la radio in avaria, e per questo era entrato nello spazio aereo interdetto. Affiancato l'airbus di linea, i nostri tornado, resisi conto della situazione, lo scortarono poi fino in Francia. Ma avremmo abbattuto l'aereo senza esitazione, dice Cassara', se ci fosse stato ordinato di farlo. Tutto normale,aggiunge. Cose di questo genere accadono tutti i giorni. Solo che martedi' era una giornata speciale.

GRAVINA: SEQUESTRO GRANO INFESTATO DA PARASSITI

I carabinieri del Nas e della stazione di Gravina in Puglia hanno sequestrato nei giorni scorsi una grossa partita di grano nazionale infestata da parassiti. Il sequestro è avvenuto in una società cooperativa alla periferia di Gravina, dove sorgono numerose aziende che operano nel settore. Si tratterebbe di un quantitativo che si aggirerebbe sulle 17mila tonnellate, per un valore di circa 380 mila euro. I carabinieri, che non hanno adottato alcun provvedimento nei confronti dei titolari dell'azienda, sottoporranno ora il grano ad accurati esami.

BARI: RINVIATO L'INCONTRO FRA IL SINDACO DI MONOPOLI E PREFETTO DI BARI

E' slittato di qualche giorno l'incontro tra il sindaco di Monopoli Walter Lagana' e il prefetto di Bari Tommaso Blonda per fare il punto sugli atti di vandalismo verificatisi nei ultimi tempi nel comune barese. La notte scorsa un gruppo di balordi ha incendiato una ventina di cassonetti, nei giorni scorsi era stata distrutta un'isola ecologica e imbrattate di vernice alcune auto in sosta tra le quali quella di un ufficiale dei vigili urbani. Eventi che preoccupano il primo cittadino. Lagana' ha gia' chiesto al prefetto di Bari un potenziamento delle forze dell'ordine in citta', per maggiori controlli diurni e notturni

ACCADEMIE IN MOSTRA A BARI

I ragazzi di Milano e di Bologna dicono che si porteranno a casa i colori di Bari, la cordialità della gente, e il ricordo dei vicoletti così caratteristici della città vecchia. I giovani di Bari raccontano invece che qui resterà la praticità dei ragazzi del nord, il loro anticonformismo e la curiosità di andarli, presto, a trovare a Milano e Bologna, nelle città dove vivono. Sarà importante vedere le loro strade, i loro monumenti, i loro luoghi d'incontro per poi ispirarsi e creare opere d'arte, perché di questo si tratta anche se gli autori sono ancora sconosciuti. Uno scambio culturale, un incontro tra artisti: sei giovani studenti, due dell'accademia delle belle arti di Milano, di Bologna e di Bari, si sono incontrati nel capoluogo pugliese per comunicare, scambiarsi idee e confrontare le diverse ispirazioni. E poi per mettersi in mostra. Nel vero senso della parola. Giuseppe Sylos Labini e Paolo Lunanova docenti della cattedra di decorazione dell'accademia barese hanno allestito una sala, nella galleria comunale spaziogiovani, proprio per i lavori dei giovani artisti e la mostra è stata chiamata "MI BO BA", Milano, Bologna, Bari, appunto. Un modo per promuovere la comunicazione intesa come dialettica tra diverse entità, per creare un insieme eclettico - come hanno spiegato gli organizzatori - non omogeneo che permetta una lettura di diversi linguaggi, delle differenze e delle affinità delle varie scuole a confronto. Un'iniziativa, unica per ora, che è già un successo. Il prossimo anno potrebbe ripetersi, ma con un altro titolo, "TO RO PA", Torino, Roma, Palermo.

BARLETTA: LUCIO DALLA IN VISITA ALLA BASILICA DEL SANTO SEPOLCRO

Le isole Tremiti sono il suo rifugio preferito, lo ha detto sempre, le canzoni migliori le ha scritte proprio immerso nella tranquillità dell'arcipelago vicino il Gargano. Ma quando viene in Puglia la tappa d'obbligo è quella di Barletta, ha tanti amici da queste parti, aiuta i bambini di Chernobyl che arrivano in estate. Lucio Dalla, per chi ancora non l'avesse riconosciuto, arriva in gran segreto, va via subito, ma tutte le volte non può far a meno di rinunciare al bagno di folla. La barca la lascia a Trani, si muove con la sua Porche Carrera. Lo abbiamo incontrato per caso dopo la messa nella Basilica del Santo Sepolcro. Nelle immagini realizzate da Attilio Calvaresi il momento del giro nella Chiesa completamente restaurata, da Cicerone gli ha fatto il padrone di casa don Nardino Doronzo che non ha mancato di far ammirare al cantautore bolognese, autore di alcune delle canzoni più belle della musica leggera italiana, le opere d'arte contenute all'interno della Basilica forse più importante di Barletta. L'immancabile foto di gruppo e la domanda sul suo amore per il sud.

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