ANDRIA: "BRUNDIBAR", PER NON DIMENTICARE

E' andata in scena ad Andria lo spettacolo "Brundibar" sul tema della shoah e dello sterminio nazista. Ad interpretarla i bambini della scuola elementare "Mazzini" di Bari. Papicenk e Aninka sono due bambini orfani di padre, hanno bisogno di soldi perché devono dare del latte alla mamma gravemente malata. Decidono di esibirsi in piazza nel canto e nella danza ma si imbattono in un burbero musicista irritato per la loro intrusione. In aiuto dei piccoli arrivano degli animali e i ragazzi del paese. Il loro canto copre il suono dell'organetto del burbero musicista, l'iniziale senso dell'impotenza diventa riscatto finale. Proprio come la propaganda nazista che, alla fine della guerra, diventò solo lo specchio delle atrocità dei campi di sterminio e al tempo stesso inno di vittoria contro il nemico. Brundibar è il nemico, il burbero musicista che prima o poi perderà. Il titolo dell'opera di Hans Krasa, la favola musicale composta nel ghetto di Terzin, in Ungheria, simbolo della deportazione e della shoah, rivive al cine teatro Astra di Andria. I ragazzi di Brundibar sono nella foto in bianco e nero, il colore è tutto per i piccoli della scuola elementare Manzoni di Bari, che la loro giornata della memoria l'hanno celebrata così. Sul palco per dire in musica e gesti quello che hanno solo sentito o visto in televisione, per aiutare tutti a non dimenticare. Proprio come l'opera di Krasa dove il desiderio di riscatto e l'anelito di vita di un popolo si fondono insieme. Le giovani generazioni, è il monito, non devono scordare l'orrore perpetrato nei confronti dei sei milioni di ebrei, vittime della Shoah. Anche questo per non dimenticare.

BARI: COLLEZIONISTA CON L'HOBBY DEL FALSO

I carabinieri sospettavano di avere a che fare con un personaggio coinvolto nel traffico delle prostitute dell'Est, e mai avrebbero immaginato di trovarsi di fronte ad un collezionista con l'hobby del falso. Tutto questo po' po' di roba, i militari del nucleo di pg del tribunale di Bari diretti dal colonnello Francesco Cuccaro, l'hanno trovato nelle due abitazioni, a Bari ed Adelfia, di Gaetano Pansini, 45 anni, laureato in Giurisprudenza ed iscritto, fino a poco tempo fa nell'albo dei Praticanti. Tre stazioni multimediali per la masterizzazione di cd, 150 mila francobolli d'epoca e non, 30mila cambiali, atti giudiziari, marche da bollo e 20 timbri per annullo postale, per citare i falsi; e poi monete e banconote d'epoca e altre nuove, tutte vere, schede telefoniche e viacard, per un valore totale di un milione e mezzo di euro. Gaetano Pansini, irreperibile, è ora indagato a piede libero per tutta una serie di reati assieme alla moglie Irina Kutiaghina, cittadina russa di 25 anni. Un particolare, quest'ultimo, che assieme ad altri aveva spinto i carabinieri della pg e il sostituto procuratore Emanuele De Maria, da tempo impegnati nelle indagini sulla tratta delle prostitute dell'est europeo, ad interessarsi alla coppia. Sospetti che restano in piedi visto che tra il materiale sequestrato ci sono anche timbri per la falsificazione di passaporti, videocassette pornografiche e una rubrica piena di nomi e numeri telefonici di donne straniere. Le indagini in questa direzione proseguono quindi, ma ora, con l'aiuto dei carabinieri del comando antisofisticazione monetaria giunti da Roma, si dovrà cercare di risalire alla fonte di approvvigionamento del Pansini, già condannato in passato per reati analoghi, e al mercato di riferimento. E intanto la caccia ai fuggitivi, ovviamente, continua.

PALO: BANDITI ASSALTANO UFFICIO E PORTANO VIA 100 MILIONI

Quattro banditi armati di pistole e con i volti coperti da passamontagna hanno assaltato questa mattina gli uffici della Autogas Meridionale, sulla statale 96, alla periferia di Palo del Colle, nel barese. Sono stati 10 minuti di terrore per gli impiegati, tenuti sotto tiro dai rapinatori che si sono fatti consegnare le chiavi della cassaforte che conteneva 100milioni di lire in contanti che qualche ora dopo dovevano essere trasferiti in banca. I malviventi sono poi fuggiti a bordo di un'Audi A 4.

MOLFETTA: BOMBA DELLA II GUERRA MONDIALE A BORDO DI UN PESCHERECCIO

Una bomba di tre tonnellate e' stata pescata questa notte nella zona di Vieste da un peschereccio della marineria di Molfetta. Risale alla seconda guerra mondiale, la zona e' stata completamente transennata. La fortuna ha assistito l'equipaggio della Stella dei Mari di Molfetta che è arrivata in porto questa mattina con a bordo solo tanta paura. Quella che vedete nelle immagini è una bomba che risale, con ogni probabilità, alla seconda guerra mondiale, sganciata da un aereo che sorvolava i cieli sopra il mare Adriatico. E' stata pescata nelle reti ad oltre 8 miglia dalla costa di Vieste. L'equipaggio era appena ripartito dal Gargano quando, nel momento di salpare le reti come si dice in gergo, ha sollevato l'ordigno che si pensava fosse solo un enorme masso pieno di fango. Scortati a vista dalla vedetta della Capitaneria di Porto, sono arrivati a Molfetta nella mattinata. E' ora in una zona decentrata e transennata del porto per evitare guai seri. Se solo esplodesse, dicono i militari, la forza d'urto raggiungerebbe anche palazzi distanti chilometri. Un metro e 80 per 60 centimetri di diametro, per un peso che, secondo le prime stime, raggiunge le tre tonnellate e mezza. Era sui fondali dell'Adriatico da più di 50 anni, escluso che si tratti di un ordigno del periodo del conflitto nei balcani. Non è al fosforo, anche perché a contatto con l'aria sarebbe esplosa, ma il rischio che l'imbarcazione saltasse in aria era concreto.

COCA-COLA; SOCIB INCORPORA SNIBEG E SOBIB

Una nuova societa' sara' titolare dell'imbottigliamento e della commercializzazione di tutte le bevande della 'Coca-Cola Company' in Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna. La societa' nasce dalla incorporazione per fusione delle due societa' Snibeg e Sobib, che gestivano l'imbottigliamento nello stabilimento barese della bevanda americana, nella Socib, che ha rilevato l'azienda di Bari nei mesi scorsi. Con l'incorporazione parte anche la ristrutturazione dello stabilimento barese. La nuova societa' produrra' la bevanda piu' famosa del mondo in quattro stabilimenti, compresa Bari. Il piano industriale che riguarda lo stabilimento barese verra' presentato al sindacato il prossimo 12 febbraio; la proprieta' - e' detto nella nota della Socib - ha anticipato che ''fara' ogni sforzo per mantenere operativo lo stabilimento di Bari e salvaguardare quei livelli occupazionali che saranno compatibili con un recupero di efficienza e produttivita'.

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