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giovedì 16 giugno 2005

 

 

     …quando in questa mattina di sole ho ascoltato il silenzio fuori ordinanza che accompagnava il passo cadenzato ma lieve dei militari che si apprestavano ad entrare nel Campo della Memoria, portando ognuno tra le braccia una piccola cassa coperta dal Tricolore, non ho pianto, come temevo…

     Tutti i miei pensieri erano lì, in quei ricordi lontani: sparite le delusioni, le incomprensioni, la rabbia. Ho rivissuto in quei momenti, mentre sfilavano 65 piccole cassette coperte dal tricolore, piccoli tumuli di terra che denunciavano una presenza, certi frammenti di camisacci blu che confermavano una appartenenza, il camioncino sgangherato e sobbalzante sul quale – con l’amica Silvana Millefiorini – portavo a Roma le ultime 36 cassette di zinco alle quali allora avevamo cercato di dare una identità.   Scorta volontaria e imprevista, due agenti della stradale in motocicletta.

      Cosa avevamo sperato allora?

      I militari camminano quasi in punta di piedi: è stato spiegato loro quale parte di una Italia vilipesa e dimenticata stanno deponendo su quella gradinata?

     Sanno che giovani come loro e forse ancora più giovani su quella terra avevano cercato disperatamente di difendere la Patria perduta?

      Alcune tabelle ai lati della strada, un po’ sconnessa, riportano «Ministero della Difesa – Sacrario di guerra dei Caduti della R.S.I.»

      Ecco, forse era questo quello che volevamo.

      Che restasse memoria di Loro e di quella splendida Giovinezza, che fu anche la nostra.

                                                                                                 Raffaella Duelli   

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Avviso importante.

     Il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in guerra ci comunica che Giovedì 16 giugno p.v. alle ore 10.00, con cerimonia militare, verranno traslate dal Cimitero "Campo Verano" di Roma al Sacrario "Campo della Memoria" di Nettuno, nei luoghi dove hanno lasciato la Loro giovinezza nella primavera del 1944, le salme di 65 militari della RSI, caduti per la difesa di Roma.

                                                                 Ausiliaria scelta Raffaella Duelli

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Si scoprono le tombe....

I fanti del San Marco sono tutti risorti...

 

     25 aprile 2005

     "... siamo qui riuniti per commemorare la morte della Patria...", una voce bassissima, quasi un sussurro, nel silenzio assoluto che regna questa mattina nel «Campo della Memoria» di Nettuno. E' la voce di Bartolo Gallito - N. P.

     Il sole - oggi 25 aprile 2005 - riempie di luce il verde del prato e illumina il bianco dei cippi e le quattro cripte su cui spiccano i Nomi di Quelli che, da qui a breve, dovranno accogliere. Qualche loculo aperto sembra quasi il simbolo di un'attesa che dura ormai da sessant'anni.

     Sulle gradinate e intorno al Campo, i reduci - con malinconia continuiamo a contarci e a contare i nostri bastoni e i nostri capelli bianchi! -, i giovani e i giovanissimi con le loro bandiere e la nostra bandiera della Repubblica Sociale Italiana.

     "... la morte della Patria... "

     Aimone Finestra, con le sue piume da bersagliere e la sua voce tonante, ci riporta a momenti irripetibili della nostra Storia.

     La funzione religiosa in latino, come una volta.

     Il silenzio fuori ordinanza che sottolinea i Nomi che i giovani vanno scandendo accanto all'Altare.

     A quei Nomi, cerco sempre di avvicinare i volti e le voci che continuano a presentarsi nel mio ricordo nello splendore dei vent'anni della nostra giovinezza!   

Ausiliaria Scelta Raffaella Duelli

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Comunicazione

La sezione romana della Associazione Combattenti della Decima Flottiglia Mas ha promosso un incontro, con cerimonia religiosa, presso il Sacrario di guerra "Campo della Memoria" di Nettuno per il giorno 25 aprile p.v. alle ore 11,30.     

Ausiliaria Scelta Raffaella Duelli

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Il giorno 6 ottobre c.a. dalla tomba privata del Cimitero Campo Verano di Roma, alla presenza di rappresentanti del Commissariato Onoranze Caduti in guerra, di familiari e reduci, sono state estumulate n. 85 Salme di Caduti della R.S.I. che saranno trasferite a giorni al Sacrario di guerra "Campo della Memoria" di Nettuno.

Gloria eterna a Loro.

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Ieri mattina - 13 ottobre 2004 - gli addetti del Commissariato Onoranze Caduti in guerra hanno portato a termine le operazioni di trasferimento nelle nuove cassette dei Caduti della RSI che ora sono accolte provvisoriamente nel Sacrario di guerra del Cimitero Campo Verano di Roma.
Si spera che il trasferimento definitivo al "Campo della Memoria" di Nettuno - sotto l'egida dell'Alto Commissariato stesso - possa avvenire entro il mese di novembre p.v.

Davanti a Loro chiniamo le nostre bandiere.

 

Ausiliaria Scelta Raffaella Duelli

Decima Flottiglia Mas - Battaglione Barbarigo

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Campo della Memoria (la Parola e la Pietra)

… E da quei nomi da quel poco ancora di leggibile inscritto nella pietra

risponderà nel vento un canto antico, come nel coro di una messa al campo:

«Marinai della Decima noi fummo e siamo ancora. Gente dei "barchini"

d’assalto in mare, marò dei battaglioni dal Leone

di San Marco sul petto, gente del "Barbarico",

primi fra chi non cambiò mai bandiera, caduti per l’onore d’Italia.

Ed oggi insieme a noi Stanno in nostri fratelli in grigioverde

che mai dimenticarono;

ed i nostri fratelli delle mille altre schiere

della nostra Repubblica Sociale Italiana, per noi piccola Patria perduta.

Essi eressero a noi questa Memoria d’Arme e di Pietra di Pietà e d’Amore».

Al declinar dei tempi e della storia, risponderà il silenzio

e il mormorio dei frassini ondeggianti; risponderà al tramonto

il profumo dei boschi e odor di campi da poco arati;

risponderà da Anzio e da Nettuno il sapore del mare

portato dalla brezza, nella dolce sera romana.

                                                                                   Mario Fusco

 

Panoramica con, in primo piano, l'Altare.

 

Panoramica con in fondo a destra e a sinistra le cripte pronte ad accogliere i nostri Caduti.

 

La Cripta con il loculo predisposto per accogliere il comandante Bardelli ed accanto la targa con la motivazione della medaglia d'oro.

 

La targa con la Preghiera del Marinaio, disposta nella congiuntura delle due cripte di destra.

1943 - 8 settembre - 2004

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Com'è nato il "Campo della Memoria"

          Quando il 6 ottobre ultimo scorso la lapide che copre la tomba del Barbarigo al Cimitero Campo Verano di Roma è stata alzata e gli addetti del Commissariato Onoranze Caduti in guerra hanno incominciato a leggere i nomi, un po’ corrosi dal tempo, sulle Cassette che man mano venivano estratte, ho capito che quella era la fine di una battaglia cominciata nel 1947.

          E’ da allora che un primo elenco di Caduti che andavamo riconoscendo tra resti di tumulazioni provvisorie, che erano cassette di legno, sacchi, divise e piastrine corrose dal tempo è comparso su quei pochi giornali – Rivolta ideale, Asso di bastoni, Meridiano d’Italia, Ora d’Italia – che raccoglievano la nostra voce.

          Ho custodito frammenti di quei giornali con gli appelli alle famiglie, particolari su sconosciuti ai quali volevamo dare un nome, nominativi che avrebbero dato risposta a ricerche dolorose e fino ad allora senza risposta. Ma ho anche conservato quel trafiletto apparso in fondo ad una pagina del Giornale d’Italia del 29 aprile 1949 …la Celere al Verano per una cerimonia rinviata…e solo il giorno dopo "..tumulate al Verano 64 salme di Caduti sul fronte di Nettuno…" ed era stato allora che la lastra di pietra era scivolata per accogliere quelli che "CADDERO COMBATTENDO ALLE PORTE DI ROMA".

          Su quella lastra si erano chinate a piangere le mamme di Chiaverini, di Falessi, di Lucidi, di Calini, i genitori di De Maida, i fratelli di Della Ciana e di Arcangelo Signori e mamma Conte, per il suo Angelo e più tardi i familiari di Casella Gavino che aveva lasciato la sua giovinezza a Gorizia. Accanto a Loro, il comandante Bardelli, accanto a Loro, così come lo era stato a Nettuno e ad Ivrea.

          Sotto quella lastra, i nostri ricordi, la testimonianza per un mondo che ci voleva ignorare. Ma nell’ottobre del 1987 Alessandro Tognoloni, la nostra medaglia d’oro, durante l’annuale raduno del Barbarigo a Lerici propose la realizzazione di un sogno: un cippo, una memoria là dove piccoli cimiteri ignorati e poi distrutti, tumuli di terra su cui le Croci improvvisate si erano abbattute quasi a custodia di tanta giovinezza non erano più testimonianza di un passato che pure se vicino era volutamente ignorato.

          Il Campo della Memoria è nato così: giorno dopo giorno, gli incontri, le prime offerte, quelle piccole e quelle grandi, 3.600 metri di terreno che da discarica diventavano Realtà…ancora gli ostacoli, la politica ostile, la burocrazia rallentante .

          La posa della prima pietra.

          I primi 7 sconosciuti, Eroi senza medaglia.

         Oggi, novembre 2004, è forse per noi l’ultimo combattimento e al Campo della Memoria i nomi di Quelli che troveranno l’ultimo asilo nel primo Sacrario di guerra dei Caduti della R.S.I.

                                                                                                                    Raffaella Duelli