... i miei “ristoratori”

          40 anni fa l'accostamento più vicino al mondo della ristorazione nella famiglia Scaffardi di Marco e Andrea era stata la proposta della assegnazione di un APRISCATOLE D’ORO a me, loro madre, che a quell'Arte sembravo tenacemente voler porre limiti:

          «mamma, che scatoletta apriamo oggi?» 

          ...40 anni fa e dintorni..

          E' passato il tempo delle scatolette e dell'apriscatole d'oro! Marco cammina con buona sicurezza nel mondo del Cinema ma oggi mi ritrovo, con Andrea, sulla terrazza sopraelevata del Ristorante “0586”, sulla Via Flaminia Vecchia, in quel di Ponte Milvio, pochi giorni dopo l'inaugurazione. Predomina il bianco di tavolini e banchetti con le sfumature azzurre dei tovaglioli e dei piatti.  E’ qui che Marco sta aiutando nella creazione e nella gestione sua figlia Michela. La mia piccola Miky, - si, proprio quella di “... ma nonna tu che hai fatto la guerra..” e di “Lettera a mia nipote” - che si aggira tra i tavoli con il tono e la sicurezza di chi ama il suo lavoro e ogni tanto guarda verso suo padre, del quale riconosco il chinarsi gentile verso il cliente che, in quel momento lo sente amico, partecipe di un rito, il rito che ci ritrova intorno ad un tavolo non per godere solo di raffinatezze culinarie ma per riuscire a ritrovarsi insieme come in un'agape familiare.

          Avevo già conosciuto Marco nelle sue precedenti esperienze di ristoratore, venti anni fa, con accanto nonno Franco, all'”Hostaria dell'Orso” sul Lungotevere e, fino all'altro giorno, da “Celestina ai Parioli”, ma oggi lui è qui spirito e guida per Miky che di lui ha gli stessi gesti  gentili nel chinarsi a suggerire un piatto, un profumo di aromi aggiunti, aiutando a riscoprire a tavola momenti di gioia e serenità nello stare insieme.

           Gli antichi romani avvicinavano ai tavoli divani sui quali allungarsi... non si usa più... Peccato!!

                                                                         mamma e nonna Raffaella

dicembre 2006