La testimonianza di Sally
Gli occhi della bambina che ero mi permettono ancora di percepire il sapore amaro di stupore attonito che provavo di fronte alle immagini di quel 19 luglio 1992.
Ci
sono eventi nella vita che sono parte del tuo cammino e nello stesso tempo
crescono dentro di te con fermezza e vigoria.
Non
c’è nessun momento in questi otto anni che io abbia passato senza la
consapevolezza delle opportunità vissute: non sarei la persona che sono se non
avessi incontrato in questa mia strada uomini e donne straordinari, ma
soprattutto la dolcezza e la forza di Rita, la saggezza e la determinazione di
Nonno Nino che sento vicini, punto costante di riferimento della mia vita.
E’
al loro sorriso deciso, è a questi frammenti di storia nella mia storia a cui
devo la mia fermezza e decisione nel raggiungere gli obiettivi prefissati,
grazie a loro so di certo che “vivere la propria leggenda personale” (P.Coelho)
è il gesto concreto di impegno e coraggio di tutti i giorni, è il continuare
con coerenza ad amare i propri ideali e a ricercarli con semplicità anche nelle
piccole cose perché, come diceva Paolo, il vero amore consiste nell’amare ciò
che non piace per poterlo cambiare.
Ho
imparato così a conoscere il valore inestimabile del testimoniare affinché
ricordo e memoria storica siano voce persistente e produttiva nella quotidianità.
E’
a loro a cui devo gran parte del mio senso critico e della capacità di valutare
a fondo le vicende: so soprattutto che giustizia e legalità non sono concetti
astratti, ma espressione di garanzia per tutta la società, di reciprocità
delle azioni, di continuità contro i piccoli e grandi compromessi, contro le
scelte tiepide e l’opportunismo di pochi.
Mi
piace pensare che in quell’ulivo piantato in via D’Amelio crescano vigorose
la tenacia e la carica di positività di ognuno di noi, alimentato dal profondo
e indissolubile valore della vita.
Appartiene
forse a uno dei tanti misteri della nostra storia il sentirsi profondamente
legata a persone che, in fondo, non si sono mai conosciute ed essere rassicurata
nello scrutare il cielo di notte e saper riconoscere subito, fra le tante, la
luce chiara, leale e decisa delle proprie stelle, dei propri punti di
riferimento …
Ogni
anno, il 19 luglio, la casa odora di lievito ed erbe mediterranee, l’estiva
brezza mattutina invade l’aria del suo aroma… è il profumo del pane
impastato e condiviso con amici, pane di vita e di morte, di speranza e
rinascita, ma soprattutto pane della memoria.
Sally