Ecco i testi e gli mp3 delle canzoni dei Rainbow bridge
(clicca sul titolo per vedere i testi sul browser oppure su scarica per scaricare l'mp3)
Titolo canzone Autore/i Musica Autore/i Testo
Una storia italiana Alberto, Matteo Alberto
Canzone reggae Alberto, Cesko Agnese, Alberto, Cesko, Bach
Ho fatto un sogno Alberto Alberto
La strada Alberto Alberto
Genova Venezia (la competizione) ...in costruzione Christian Carlassare
Pace e libertà Alberto Alberto Scarica
Perchè nessuno vuol sapere? Cesko, Alberto, Matteo Alberto
Vibra ...in costruzione... Alberto









UNA STORIA ITALIANA
Chi fa il politico è capace di zappare l'orto
chi sa usare la macchina è certamente un meccanico
un'epoca di falsi, di persone che leccano il culo
solo per dirigere un tg!
solo per dirigere un tg!
solo per dirigere... (urlato)EMILIO FEDE!

In un mondo dove è il colore che conta
dove non puoi essere ebreo o mussulmano
e devi fare quello che ti dicono gli altri
perchè ricorda loro hanno il potere!
perchè ricorda loro hanno il potere!
perchè ricorda loro... (urlato)BENITO MUSSOLINI!

E mi viene in mente quello scemo con la testa pelata
lui che sa tutto, ed è l'essere perfetto,
e riesce farlo credere alla gente
tutto per la pubblicità,
tutto per la pubblicità,
tutto per la... (urlato) "MA E' PER CASO..." "SILVIO BERLUSCONI?"!

E di nuovo quell'uomo con la giacca e la cravatta
che ci prende in giro senza proavre a fermalo,
lui che ha cantato, ballato, sognato e dipindo,
come non lo avessi mai fatto,
come non lo avessi mai fatto,
come non lo avessi fatto mai!



CANZONE REGGAE
Inizio punkabbestia

Cazzarola, cazzarola, tutto il mondo vede viola
di riflessi, luci ed ombre, di pagliacci sulle tombe.
E sull'albero di natale lui si vuole impiccare,
dove dall'incubo di regali lui si vuole risvegliare.
L'uomo sotto l'albero si era addormentato,
e con il vento dell'imbrunire arrivava polline a non finire.
Scosse il sangue nelle vene e le palle le aveva piene,
queste feste di Natale sarebbero tutte da annientare.

Cambio tempo in reggae
A risvegliarlo da questo brutto sogno
fu il sound reggae col suo ritorno,
dentro al cuore addormentato
vibrazioni che non aveva mai sognato.

La sua vita era trasformata,
di giorno e di notte festa scatenata,
della morte non aveva più paura
perchè era ormai una nuova avventura.

E le good vibrations batterono in levare,
il giro di basso continuava a cambiare,
l'uomo saturo cominciò a sapere,
ed ogni cosa di questo mondo ad amare!

Egli aprì il suo cuore e la sua mente
cominciò ad amare nuova gente
e contro Babilonia combatterono
purchè ogni popolo fosse fiero.



HO FATTO UN SOGNO
Mi chiedo quanta strada ha ancora l’uomo
prima di essere libero prima di saper amare.
Quanti eroi passeranno prima che qualcuno
si metta a sognare un mondo migliore.

Quanti arcobaleni appariranno nel cielo
prima che qualcuno li sappia vedere?
Quante bombe dovranno cadere
prima che qualcuno senta il mondo piangere?

Quanto potrà la terra resistere al martirio
che ogni giorno deve sopportare?
Quanto può Dio resistere alla morte
dei suoi figli per colpa dei suoi figli?

E ancora come mai queste notti insonni
assetate di verità senza risposta?
E questi giorni pieni di vuoto
di risposte che han fretta di scappare?

E forse non capirò, o non posso capire,
e come lui mi getto nel mio dormire.
E forse perderò il treno speciale
perché non ho saputo aspettare.



PACE E LIBERTA'
Svegliati, alzati;
devi lavorare!
sbrigati veloce,
non puoi tardare.

Attento scappa;
la polizia!
ti prendono, ti seguono;
e morirai!!

Nasconditi, rifugiati;
là c'è una stalla!!
Tranquillo protetto
protetto dal fieno!

Non addormentarti, svegliati;
apri gli occhi!!!!
La pace e la libertà
stai cercando



PERCHE' NESSUNO VUOL SAPERE?
A te amico che avresti ascoltato un’altra canzone,
ma non puoi udire e ti è anche negato amare,
ed urli sordi e pianti escono dal tuo viso,
ed urli sordi e pianti escono dal tuo viso.

Ai tuoi libri e sapienza che macinavi alle superiori,
al tuo John Wayne che ammazzava tutti gli indiani
ed i tuoi sogni contorti che rispecchiano verità,
ed i tuoi sogni contorti che rispecchiano verità.

PERCHE’ NESSUNO SA
E NON VUOL SAPERE?

Alle tue scarne gambe che non sanno più darti passo,
tra i prati e i boschi non potrai raccogliere fiori
e saltare come gli altri su e giù dalle mura,
e saltare come gli altri su e giù dalle mura.

Alla tua sessualità che devi ancora capire
che inizia e finisce in un cesso o in un giornaletto
tentando di raggiungere il paradiso col corpo,
tentando di raggiungere il paradiso col corpo.

PERCHE’ NESSUNO SA
E NON VUOL SAPERE?

Alle tue false carezze che nascondono gli errori,
ed il tuo sorriso che provocherebbe ogni uomo
non sapendo in fondo il male che mi hai fatto,
non sapendo in fondo il male che mi hai fatto.

Al tuo strano passato che neanche tu sai decifrare,
alla tua voglia di cambiare, con i tuoi sbalzi d’umore,
volendo in questa vita stare in pace con se stessi,
volendo in questa vita stare in pace con se stessi.

PERCHE’ NESSUNO SA
E NON VUOL SAPERE?

Ed io malato nell’anima che parlo tanto d’amore
e non so quando serve riempirmi di povertà,
non so amare con gratuità,
non so amare con gratuità

PERCHE’ NESSUNA SA
E NON VUOL SAPERE?



VIBRA
In quei pomeriggi di tedio e di morte
quando solo la pioggia bagnava le strade,
noi cominciammo ad urlare
"vita" negli amplificatori,
perchè l'uomo qui vive da parassita.

Era puro amore di tutte le vibrazioni
era riconoscere agli altri le loro azioni.
E' tuttora nostra forma di espressione,
sono oggi suoni che partono dal cuore.

Vibra, vibra, vibra
e canta con noi,
vibra, vibra, vibra
e balla con noi.

E adesso siamo qui a portare i nostri eroi,
a raccontare di amori che parlano anche di voi,
a raccontare di serate imbevute nell'alcool,
a non chiedere scusa delle nostre voluttà.

Vibra, vibra, vibra
e viaggia con noi,
Vibra, vibra, vibra
e sogna con noi,
Vibra, vibra, vibra
ed urla con noi,
Vibra, vibra, vibra
e salta con noi.

Intraprendi il nostro viaggio
sali sul nostro treno
su e giù per ponti
e sopra l'arcobaleno.


GENOVA VENEZIA (LA COMPETIZIONE) testo di Christian Carlassare
Le due città marinare dalle memorie gloriose
che lottavano una contro l'altra per vedere qual'era la migliore
in un clima dilaniato da conflitti e contese
oggi si ritrovano zittite a osservare
la guerra disperata tra oppressi e oppressori.

Venezia, città ferita da un volantino
"Attaccare la sede e lo strumento ratificante
per l'esercizio selvaggio di feroci e sanguinarie
misure repressive atte alla legittimazione
di uno Stato di Polizia permanente...Vedere Genova".

Genova, città dalla ferita ancora aperta
Lasciata marcire da parole spese in mille commenti inutili,
che sono solo margini opposti del vero
che fanno annegare la volontà di farsi altre domande
di rimarginare questo benedetto squarcio.

Ma ora diradare la nebbia
ed entrare nel nocciolo della questione
è un bisogno assoluto di onestà.

I giovani che si uniscono a gridare la voce degli ultimi
a urlare un sogno a chi tiene le fila dei disinganni della terra
sono il segno di una speranza non avvizzita,
di un futuro possibile che viva sui fallimenti dei vecchi.
Soffocare tutto ciò è sopprimere la vita.

Guai a chi infiltra violenza o manovra il movimento
guai a chi incatena il pensiero e fa becerare "no global" senza perché
è il "global" la nostra realtà, fare gli struzzi è da stupidi
il nostro impegno è di scoprire "quale global"
è degno dell'uomo e dei suoi diritti.

La giustizia è il sogno della nuova civiltà
Dove la famiglia umana possa dominare l'economia
In un "global" solidale dove la competizione non sia più padrona.


LA STRADA
Strada! Dove mi stai portando?
Voglio guidare io! e poi
per tutto questo tempo
non mi ero accorto delle linee
che come paraocchi mi
trascinavano nel nulla

Addio, io attraverso il deserto
avrò sete, e suderò
ma almeno io avrò
uno scopo, ed una meta ultima
e qualcuno che mi vuole
bene mi aiuterà

Ma te strada non voglio più vattene via, vattene là.

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