Io sono come sono (a Gabriel)

Hai infierito
con violenza

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su di un bambino.
Ma io volevo amore.

Hai imposto
la legge morale scritta
ad un fanciullo.
Ma io volevo amore.

Hai sputato
Sui primi desideri
Di un giovane uomo.
Ma io volevo amore.

Io sono
come sono,
io amo
essere come sono.
Adoro
la luce del mattino.
Cerco
la bellezza dei corpi,
il calore delle anime.
Rispetto
l’unica regola che conosco:
la mia coscienza.
Io sono
come sono,
io amo
essere come sono.

Non colpirò
la tua vecchiaia arrugginita.
So che vuoi amore.
Nn disprezzerò
la tua tradizione.
So che vuoi amore.
Non insulterò
le tue passioni oscene.
So che vuoi amore.

Io sono
come sono,
io amo
essere come sono.
Adoro
la luce del mattino.
Cerco
la bellezza dei corpi,
il calore delle anime.
Rispetto
l’unica regola che conosco:
la mia coscienza.
Io sono
come sono,
io amo
essere come sono.

Io sono
come sono,
io amo
essere come sono.
Adoro
I colori del tramonto.
Cerco
Quelli come me che sanno amare.
Rispetto
anche quelli come te
che non hanno rispetto degli altri
Io sono
come sono,
io amo
essere come sono.


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Austerlitz (2 dicembre 1805)

Al buio

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alle sei del mattino
vagano confusi
gli alleati, i nemici
nella nebbia
sulle colline di Pratzen.
Per un attimo, la mente
ritorna
alla biblioteca di Auxonne
alle istruzioni segrete
del grande re prussiano,
nutrimento del genio.
Intuizione e scienza.
Scienza e intuizione.

Il sole
della Vittoria
risplende
nel tuo cuore,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.
Il tuo destino
si compie
nella storia del mondo,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.

Le tempie
pulsano.
Un cenno della mano.
Parte
come fulmine
l’ordine di attacco.
Un colpo netto.
Un colpo netto.
E la guerra sarà finita!

Il sole
della Vittoria
risplende
nel tuo cuore,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.
Il tuo destino
si compie
nella storia del mondo,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.

Nella luce ,
alle nove del mattino
la nebbia
dissipata
sull’altipiano.
Al nemico sgomento
appaiono
i piccoli eroi
con le ventiquattro bocche di fuoco.
Nell’iride imperiale
si salda
il fronte
tra il Pratzen e il Santon.
I fedeli
fanno macello
di nobili russi,
giovani corpi.
Preparano
lacrime e lacrime
ai begli occhi di donne
nei palazzi di San Pietroburgo.

Il sole
della Vittoria
risplende
nel tuo cuore,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.
Il tuo destino
si compie
nella storia del mondo,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.

Fuggono, in rotta
verso l’unico ponte
rimasto sul fiume.
Un colpo di obice
perfetto, geometrico
chiude
l’estrema via di salvezza.
I corpi a migliaia
annegano
nelle acqua gelate del Littawa.
Al vespero,
l’ordine
di cessate il fuoco.
Inizio della gloria.

Il sole
della Vittoria
risplende
nel tuo cuore,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.
Il tuo destino
si compie
nella storia del mondo,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.


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Voyage

Dopo la lezione alla Sorbona,
incurante del vento gelido di questo dicembre parigino,

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attraverso il ponte sulla Senna
brucio a passi veloci rue de Rivoli,
scansando i turisti indugianti alle vetrine.
Cerco la chiave del voyage.
Troverò la chiave del mio voyage?

Trascorro questo pomeriggio nei giardini delle Tuileries.
Perché questo luogo mi accende
la mente del tuo ricordo, del sapore pieno della tua bocca,
della luce senza tempo dei tuoi occhi?
Cerco la chiave del voyage.
Troverò la chiave del mio voyage?

La neve rende più netto il contrasto
tra realtà e sogno.
Conto le mie orme
sull’incontaminato manto bianco;
neppure gli uccellini,
sopravvissuti per la tenera pietà di un vecchio, mi fermano.
Cerco la chiave del voyage.
Troverò la chiave del mio voyage?

La mia pelle è attraversata da aghi di ghiaccio.
Ieri sono riuscito ad inventarti
nelle trasparenze del cielo.
Raggiungo il freddo simulacro di donna
sul quale acquietarmi.
Cerco la chiave del voyage.
Troverò la chiave del mio voyage?

Il sapore delle tue labbra bronzee sommuove il mio presente.
Di colpo, l’apparenza ha la pienezza della realtà.
La percezione mobilita la memoria.
Ho cercato la chiave del voyage.
Ho trovato la chiave del mio voyage.

Voyage della mente e del cuore.
Voyage di mare e di sole.
Voyage d’amore.
La tua bellezza
ha sedotto la mia carne
per guadagnarsi il permesso
di passare fino alla mia anima.

Voyage della mente e del cuore.
Voyage di mare e di sole.
Voyage d’amore.
La tua bellezza
ha sedotto la mia carne
per guadagnarsi il permesso
di passare fino alla mia anima.


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Voyage

After the lesson at the Sorbonne,
I cross the bridge over the Seine,
oblivious to the icy gusts of Paris in December.
With quick steps, I consume Rue de Rivoli,
pressing past the tourists tarrying before shop windows.
I seek the meaning of the voyage.
Will I find the meaning of my voyage?

This afternoon, I linger in the Tuilleries.
Why does this place ignite in me the memory of you,
the intoxicating taste of your sweet mouth,
the timeless light of your eyes?
I seek the meaning of the voyage.
Will I find the meaning of my voyage?

The snow renders more dramatic the contrast
between reality and fantasy.
I count my footprints in the chaste,
white mantel forming beneath me.
Even the birds, rescued from certain doom
by the tender ministrations of an old man,
cannot slow my passage.
I seek the meaning of the voyage.
Will I find the meaning of my voyage?

Icy needles assail my skin. Yesterday,
I managed to conjure you up
against the limpid backdrop of the transparent sky.
I reach the cold image of woman upon which
I can find refuge.
I seek the meaning of the voyage.
Will I find the meaning of my voyage?

The taste of your bronze lips
invades my present.
Suddenly,
appearance is as fleshy as reality.
Perception spurs memory.
I sought the meaning of the voyage.
I found the meaning of my voyage.

Voyage of mind and heart.
Voyage of sea and sun.
Voyage of love.
Your beauty seduced my flesh
to gain access through the passage
to my very soul.

Voyage of mind and heart.
Voyage of sea and sun.
Voyage of love.
Your beauty seduced my flesh
to gain access through the passage
to my very soul.


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