C'era una
volta un tenero e paffuto coniglietto rosa sempre in cerca di nuove
avventure.
Il pelo era di un rosa raggiante come la prima luce dell'alba, perché
da piccolo era caduto in un secchio di vernice rosa mentre stava curiosando
nel magazzino di un imbianchino.
Aveva delle orecchie così lunghe che ciondolavano ad ogni passo;
gli occhi erano cangianti come l'arcobaleno e rotondi come oblò;
sotto il naso, piuttosto piccolo e schiacciato, partivano candidi baffi
lunghi e dritti; dalla piccola bocca fuoriuscivano robusti denti bianchi.
Indossava un piccolo gilet di pelle, un papillon con carote ricamate,
dei jeans scoloriti toppati qua e là e degli anfibi neri.
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