L'arte della moda nel Rinascimento Italiano

Il titolo è premessa alla conclusione alla quale questa conversazione vuole arrivare: Anche la Moda è arte. Dovremmo quindi almeno tentare una definizione di Arte e una definizione di Moda per poi chiederci: Può la Moda essere Arte?

Vestirsi, come crearsi un riparo e nutrirsi, è stata una delle necessità fondamentali dell'uomo 

(La mancanza assoluta di abbigliamento è rara e limitata ad alcune zone dell'America Equatoriale, dell'Africa centrale, dell'Australia centrale).

L'abito ha prima di tutto adempiuto ad una funzione pratica (prima funzione), ma è anche stato, sin dalle epoche remote, realizzato e fissato come costume avente un preciso compito distintivo (seconda funzione: distinguersi).

Per i primi esseri intelligenti, come per l'uomo moderno, l'abito è stato strumento di comunicazione, indizio di uno stato sociale o di uno stato d'animo o, più sottilmente, estensione ed espressione del carattere e della personalità di chi lo ha portato (terza funzione: comunicare).

Assieme a queste funzioni, fondamentalmente finalizzate ad uno scopo pratico, nel crearsi un indumento o nel cambiarne la foggia o il colore, l'uomo ha anche cercato di soddisfare esigenze diverse, si è lasciato guidare dal senso estetico, dal gusto di creare oggetti gradevoli, belli.  Ha perciò curato i colori, le forme, i volumi, le proporzioni, i tessuti.

Artigiani provetti hanno prodotto oggetti di valore. Sarti con profondo senso estetico hanno prodotto abiti “opere d'arte” quando, anche senza necessariamente sacrificarne l'utilità pratica, ne hanno esaltato gli aspetti formali, facendosi guidare dal bisogno di creare un oggetto che rispondesse ad una loro categoria interiore.