La Moda-Arte

I caratteri che ci fanno riconoscere un'opera d'arte sono l'intuizione dell'artista, l'incorporazione dell'intuizione in un oggetto, la forza che l'oggetto ha di comunicare tale intuizione per via diretta.

Questi elementi sono evidentemente presenti nell'oggetto che pensiamo possa essere considerato come Moda-arte:

Chi crea l'abito ha un messaggio da comunicare e lo propone attraverso il vestire, in modo che l'osservatore lo percepisca in modo diretto.

Come per le opere d'arte in generale, il messaggio da solo non è però sufficiente ad indicare nell'oggetto una creazione artistica; è l'artisticità, la forma formante, che trasforma l'abito da semplice indumento, o strumento di comunicazione di un messaggio sociale, in un'espressione di arte visiva. Il contenuto del messaggio è sì importante, ma è il "modo" in cui esso è trasmesso, l'immediatezza della comunicazione a livello estetico, in una parola la genialità dello stilista, che lo rendono artistico. Il gusto dello stilista, la sua interpretazione dell'essere e dell'apparire espressi nell'abito e valorizzati da chi lo porta costituiscono l'artisticità della Moda.

Cos'è dunque Moda-Arte?

Moda-Arte è creazione di un capo unico da indossare.

Stilista-artista è colui che crea, disegna questo capo e, nella sua realizzazione, pur avendo uno scopo, non è guidato solo dal fine pratico (coprire, proteggere dal freddo....) ma anche, e prima di tutto, dall'esigenza di esprimere una sua intuizione estetica, incorporarla nella materia, tradurla in un'opera, l'abito appunto, che diventa il mezzo per comunicare agli altri per via non logica ma intuitiva lo stesse emozioni di chi lo ha creato.

Perché produca arte, l'atto creativo deve essere spontaneo, libero, non finalizzato se non dall'espressione di sé; poco cambia se poi ciò che è stato creato ha una funzione pratica e viene sfruttato commercialmente o se l'atto creativo è stato stimolato da un fattore utilitaristico o di costume. Brunelleschi, Laurana, Michelangelo, Borromini, Wright, Le Corbusier... hanno creato praticissimi edifici di alto contenuto artistico.

Le Mostre dei modelli creati da Capucci (Firenze. Palazzo Strozzi. Gennaio-Febbraio 1990 – Venezia 2001), per citarne solo alcune, hanno proposto abiti che rispondono alla definizione di abito opera d'arte.  

Si potrebbe obiettare che, se Moda-Arte è produzione di un capo unico, essa va poco d'accordo con la sua riproduzione in piccola o grande serie. Ed inoltre, se ai nostri giorni il fattore economico è la molla più potente che mantiene vivo il fenomeno moda, dov'è la libertà creativa, requisito essenziale dell'arte?

Ebbene, la riproduzione perfetta, in piccola o grande serie, di un oggetto con alto contenuto di design, di pregio artistico, ne diminuisce certamente il valore commerciale, non quello formale, se non in quanto la riproduzione si discosti dal disegno originale (pensiamo alle litografie, alle stampe o alle automobili prodotte in piccola serie).

 

La moda arte si completa nella sfilata o nell'happening, che permette la fruizione dell'oggetto mentre è utilizzato, per cui le modelle o le persone che lo indossano in particolari circostanze sono elementi fondamentali della moda-arte.

L’individuo che indossa l’abito gli restituisce la sua unicità, analogamente a quanto avviene nella rappresentazione teatrale di un testo scritto.

Moda-arte è dunque anche porsi attraverso l'aspetto, è comunicare tramite l'abito che si indossa il proprio modo di essere, la propria personalità, il modo di sentirsi. Moda è stile, coerenza; non necessariamente bellezza nel senso comune del termine, ma certo compiutezza del messaggio attraverso il vestire.