A.C.I.

1° CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO

La Delegazione dell’Amministrazione e le sottoscritte Organizzazioni Sindacali rappresentative al termine delle sessioni di trattativa all’uopo avviate, il giorno 29 luglio 1999 presso la Sede centrale dell’Ente,

CONCORDANO

sull’ipotesi di contratto collettivo integrativo nel testo allegato che ha validità giuridica per il periodo di vigenza del CCNL 1998/2001 relativo al personale degli Enti Pubblici non Economici sottoscritto il 17 febbraio 1999 e validità economica per il periodo 1.1.99 - 31.12.99.

La sottoscrizione del contratto avrà luogo al termine della procedura prevista dall’art. 5 comma 3 del CCNL sopra richiamato.

Il contratto avrà efficacia dal giorno successivo alla sottoscrizione, salvo le diverse decorrenze previste nel contratto stesso

LA DELEGAZIONE DI PARTE PUBBLICA LE DELEGAZIONI SINDACALI

Dr. Giuseppe Spizuoco C.G.I.L.

Dr. Ascanio Rozera C.I.S.L.

Dr. Francesco Ruggiero U.I.L.

Dr. Alfonso Puoti C.I.S.A.L

Dr. Mauro Annibali R.D.B.

Dr.ssa Giuseppina Filippi Coccetta

 

INDICE

Premesse pag. 1

TITOLO I

LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA

Art. 1 pag. 4

Art. 2 pag. 4

Art. 3 pag. 4

TITOLO II

IL SISTEMA DELLO SVILUPPO PROFESSIONALE

SEZIONE I – LA CLASSIFICAZIONE ED I PROFILI

Art. 4 – Classificazione pag. 5

Art. 5 – Profili gestionali pag. 6

Art. 6 – Profili dell’area informatica pag. 9

Art. 7 – Profili a carattere specialistico pag. 11

Art. 8 – Contingenti pag. 15

SEZIONE II – I PASSAGGI TRA E NELLE AREE PROFESSIONALI

Art. 9 - Il sistema dei passaggi pag. 16

Art.10 – Passaggi tra le Aree pag. 16

Art.11 – Passaggi interni alle Aree pag. 18

Art.12 – Sviluppi economici all’interno delle Aree pag. 19

Art.13 - Attuazione del nuovo sistema di valu-

tazione del personale pag. 20

Art.14 - Compensi professionalità pag. 21

SEZIONE III – LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Art. 15 – Posizioni organizzative pag. 21

Art. 16 – Conferimento e revoca degli incarichi pag. 22

SEZIONE IV – IL SISTEMA DI VALUTAZIONE

Art. 17 – Sistema di valutazione pag. 22

SEZIONE V – LA FORMAZIONE

Art. 18 – Formazione e aggiornamento professionale pag. 23

SEZIONE VI – IL DIRITTOALLO STUDIO

Art. 19 – Il diritto allo studio pag. 24

TITOLO III

LO SVILUPPO DEL MODELLO ORGANIZZATIVO

Art. 20 – Sviluppo del modello organizzativo pag. 25

TITOLO IV

IL SISTEMA DELLA PRODUTTIVITA’ COLLETTIVA ED INDIVIDUALE

SEZIONE I – LA COSTITUZIONE DEL FONDO

Art. 21 – Costituzione ed utilizzo del fondo pag. 27

SEZIONE II – IL SISTEMA DELL’EFFICIENZA DEI SERVIZI

Art. 22 – Fondo per il livello di efficienza dei servizi

degli Uffici Provinciali pag. 28

Art. 23 – Fondo di sede per la qualità del servizio pag. 28

Art. 24 – Fondo per la produttività degli UU.PP. pag. 32

Art. 25 – Fondo di sede per standard/bonifiche/

Verifiche pag. 32

Art. 26 – Fondo per il livello di efficienza "Sede

Centrale" pag. 35

Art. 27 – Fondo "Sede Centrale" di competenza

I quota pag. 35

Art. 28 – Fondo "Sede Centrale" di competenza

II quota pag. 36

Art. 29 – Fondo centrale per esigenze straordinarie pag. 36

Art. 30 - Fondo per il livello di efficienza "Delegazio-

Ni AA. Alla Frontiera" pag. 37

Art. 31 - Fondo "Delegazioni AA. Alla Frontiera

di competenza I quota pag. 37

Art. 32 - Fondo "Delegazioni AA. Alla Frontiera

di competenza II quota pag. 37

Art. 33 – Modalità di corresponsione pag. 38

Art. 34 – Criteri in materia di coefficienti di merito

partecipativo individuale pag. 38

SEZIONE III – TURNI PER PARTICOLARI STRUTTURE

Art. 35 – Fondo per turni Delegazioni AA alla Frontiera

4477 / Onda verde pag. 39

SEZIONE IV – COMPENSI A CARATTERE INDENNITARIO

Art. 36 – Compensi per compiti che comportano rischi,

disagi od oneri pag. 40

Art. 37 - Compensi per compiti che comportano speci-

fiche responsabilità pag. 40

Art. 38 - Compensi per posizioni organizzative pag. 41

TITOLO V

PROGETTUALITA’ SPECIALI

Art. 39 - Progetti di particolare rilievo per l’Ente pag. 42

TITOLO VI

NOTE FINALI

Art. 40 - Note finali pag. 44

TITOLO VII

PERSONALE DELLE QUALIFICHE AD ESAURIMENTO DI CUI ALL’ART. 15 L. 88/89

Art. 41 - Personale delle qualifiche ad esaurimento

di cui all’art. 5 dell’art. 15 L. 88/89 pag. 45

TITOLO VIII

AREA PROFESSIONISTI

Art. 42 - Costituzione ed utilizzo del fondo pag. 46

 

PREMESSE

Il primo contratto integrativo relativo al 2° contratto collettivo degli Enti Pubblici non Economici consente di completare il processo di evoluzione del sistema delle professionalità introdotto e sviluppato a seguito del confronto con le OO.SS. sin dall’accordo decentrato del 1996.

Determinante a tali fini è stata l’informatizzazione dei processi lavorativi che, sostituendo e superando metodi tradizionali, ha dato l’avvio ad una concezione nuova dell’organizzazione caratterizzata da queste logiche:

La "sperimentazione" introdotta con l’art. 41 del precedente CCNL e la "mirata" politica delle responsabilità funzionali di cui all’art. 36 dello stesso contratto hanno costituito i punti cardine degli accordi decentrati di Ente nel 1997 e nel 1998 concludendosi in particolare con i due articolati progetti sperimentali di formazione redatti ai sensi dell’art. 8 del Decreto Legislativo 396/1997 ed approvati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica, il primo riservato agli operatori degli ex 3 e 4 livello ed il secondo aperto a tutto il personale anche con sessioni di recupero.

La "sperimentazione", la politica delle responsabilità funzionali ed il correlato processo formativo e addestrativo hanno consentito un puntuale monitoraggio della crescita professionale valutata sul campo dai Dirigenti e dai Responsabili di strutture che con le loro proposte di conferimento dei ruoli organizzativi - validate dalle verifiche della Direzione del Personale in termini di coerenza rispetto al modello processivo - hanno certificato il formale conseguimento del grado di professionalità richiesto e consentito al personale il conferimento del ruolo organizzativo di "responsabile di processo", "funzionario di processo", "responsabile di prodotto", "operatore di supporto qualificato", "specialista" ai vari livelli. Alla certificazione è conseguita nel sistema delle professionalità la corresponsione dell’apposito salario.

Nel modello organizzativo dell’Ente all’entrata in vigore del nuovo CCNL, i nove ex livelli funzionali scaturenti dall’applicazione del D.P.R. 285/88 si erano di già raggruppati sostanzialmente nelle figure organizzative nate nel nuovo contesto produttivo dei servizi.

Il sistema "sperimentale" ha consentito di superare i problemi legati ai fenomeni di mansionismo rivisitati ora nella nuova concezione della collocazione del personale che trova appunto nel complesso degli interventi legati alla sperimentazione in senso lato il momento conclusivo di un processo di crescita che, anche in termini selettivi, ha utilizzato gli strumenti che la gestione contrattuale a regime della dinamica professionale individua come presupposti o componenti dei certificati processi di crescita professionale.

La ricollocazione formale del personale selezionato nelle nuove Aree coglie il processo organizzativo in un altro passaggio di determinante importanza: lo sviluppo di un sistema informativo a rete che con l’informatica distribuita ed i sistemi di "office automation" supereranno l’attuale sviluppo del modello organizzativo verso forme di processi numericamente contenute ed il nascere di isole di produzione all’interno delle quali l’operatore unico polifunzionale costituirà il punto di riferimento del sistema produttivo.

La funzione centrale consolida nelle responsabilità dei processi e nelle funzioni di staff ad elevata professionalità il suo ruolo di indirizzo e di coordinamento reso più articolato dal controllo di gestione in chiave di contabilità analitica, dall’amministrazione per budget e, per i servizi istituzionali, da evolute tecniche di marketing strategico.

La dotazione organica complessiva per aree ed i contingenti all’interno delle stesse tengono ovviamente conto dello scenario descritto che vede nella pianificazione delle risorse approvata dal Comitato Esecutivo il 25 giugno scorso ai sensi dell’art. 39 della legge n. 449/1997 lo strumento operativo dell’Ente in termini di acquisizione delle risorse umane.

Il presente contratto collettivo integrativo nel concludere in termini di coerenza la prima fase del processo organizzativo in A.C.I. individua forme gestionali intese a garantire la crescita degli operatori con un apposito sistema valutativo e ad offrire alla Dirigenza leve di gestione che attraverso processi trasparenti rispondano alle esigenze della flessibilità dei modelli e della variabilità della domanda di servizi delegati ed istituzionali.

Attraverso questo significativo processo di rinnovamento delle strutture, che interpreta pienamente l’accentuata dinamicità che da sempre caratterizza l’Ente, l’ACI intende porre le basi per un ulteriore sviluppo organizzativo rivolto al consolidamento qualitativo delle attività nell’ambito dell’erogazione dei "servizi delegati".

Il ruolo istituzionale dell’ACI ha già trovato conferma, con riferimento ai servizi di riscossione e riscontro delle tasse automobilistiche, nel successo conseguito in occasione del passaggio dal regime convenzionale con il Ministero delle Finanze al complesso sistema dei rapporti con i singoli Enti territoriali.

E’ necessario ora che, con riguardo alla essenzialità delle funzioni istituzionali svolte dall’ACI nell’ambito della registrazione dei veicoli, venga affermato con forza ed in via definitiva il ruolo dell’Ente nella gestione delle attività di registrazione dei veicoli svolte dagli Uffici Provinciali dell’Automobile Club d’Italia.

Ciò non solo a tutela della funzione di garanzia dell’interesse pubblico assicurata dall’ACI in tale settore a favore dello Stato e dell’utenza, ma anche, e conseguentemente, per garantire la realizzazione dello Sportello telematico dell’Automobilista che, nella chiarezza dei compiti e delle responsabilità spettanti a ciascun organismo della Pubblica Amministrazione, è l’unica soluzione che consente di offrire agli utenti, in tempo reale, servizi pubblici efficienti e di elevata qualità in campo automobilistico.

In tal modo l’ACI intende, altresì, affermare la propria natura e la propria funzione di Ente strumentale dello Stato istituzionalmente preposto alla tutela degli utenti della strada ed allo sviluppo del fenomeno automobilistico alla luce di una piena coscienza della cultura della sicurezza stradale e del rispetto ambientale.

 

TITOLO I

LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA

ART. 1

Le parti riconoscono nel sistema delle relazioni sindacali di cui al titolo II del vigente C.C.N.L. lo strumento indispensabile per una corretta tenuta dei rapporti tra Amministrazione e parti sociali abilitate per rappresentatività e si impegnano per un puntuale ricorso alle forme relazionali nella consapevolezza che solo una responsabile gestione delle relazioni sindacali secondo i principi del comma 1 dell’art. 11 del C.C.N.L. costituisce una premessa indispensabile per una costruttiva contrattazione collettiva integrativa.

ART. 2

La contrattazione collettiva integrativa si svolge:

ART. 3

La contrattazione collettiva integrativa di Ente e quella decentrata si svolgono nelle materie a ciascuna di esse rispettivamente demandate dall’art.4 comma 3 del C.C.N.L. e dalle altre specifiche previsioni contrattuali salvo quanto stabilito dalla contrattazione nazionale.

 

TITOLO II

IL SISTEMA DELLO SVILUPPO PROFESSIONALE

Sezione I – La Classificazione ed i profili

ART. 4 – Classificazione

Il sistema di classificazione del personale dell’A.C.I., destinatario del CCNL 99, si articola come segue:

In coerenza con le esigenze funzionali connesse all’attuale sistema organizzativo, l’assetto strutturale del personale dell’A.C.I. viene articolato nelle tre aree di professionalità A, B, C. Le linee guida dell’evoluzione del modello organizzativo porteranno a concentrare la quasi generalità del personale nelle aree B e C in quanto le attività di supporto ai cicli operativi propri dell’area A tendono ad assumere carattere di residualità e saranno superate dallo sviluppo dei sistemi tecnologici ed informatici o inserite nel contesto delle attività oppure, in alcuni casi, saranno esternalizzate, previa informativa alle OO.SS. nazionali rappresentative.

Ne consegue la seguente collocazione:

Le esigenze poste dallo sviluppo del sistema organizzativo potranno portare all’individuazione di nuovi profili professionali ed alla ridefinizione/ricollocazione di quelli esistenti in ciascuna area con apposita sessione di contrattazione collettiva integrativa.

ART. 5 – Profili gestionali

AREA "A"

Fornisce un supporto tecnico-amministrativo ai processi produttivi, anche mediante l’utilizzo e la gestione di apparecchiature tecnologiche di uso comune.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico A3, con le modalità previste nell’art. 12 del presente contratto integrativo.

Nell’ambito di tale area si individua un unico profilo professionale (operatore di supporto) per il quale si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso all’area a quella di A2 secondo i criteri di cui all’art . 11 del presente contratto integrativo.

AREA "B"

E’ impegnato nelle attività delle linee di produzione in cui si articola il processo attraverso la gestione di informazioni desunte da procedure predefinite e nel rispetto delle direttive generali volte al raggiungimento degli obiettivi fissati; è in grado di valutare e risolvere varianze nell’ambito di competenza.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico B3, con le modalità previste nell’art 12 del presente contratto integrativo.

Nell’ambito di tale area si individua un unico profilo professionale (operatore di produzione) per il quale si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso all’area a quella di B2 secondo i criteri di cui all’art .11 del presente contratto integrativo.

AREA "C"

E’ competente a svolgere più linee dell’intero processo produttivo attraverso l’assunzione graduale di responsabilità che riguardano il monitoraggio della qualità, la circolarità delle informazioni, l’integrazione delle procedure, la consulenza specialistica.

Opera orientando il proprio contributo professionale al diretto raggiungimento e/o ottimizzazione delle soluzioni inerenti il processo di riferimento.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C2, con le modalità previste nell’art.12 del presente contratto integrativo.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art.12 del presente contratto integrativo.

ART. 6 – Profili dell’area informatica

C1 - OPERATORE DI PROCESSO INFORMATICO: Gestisce le linee di sviluppo progettuale dell’area I.C.T. e/o le linee di amministrazione dei sottosistemi periferici, nell’ambito del processo di produzione o del team di lavoro in cui è inserito. Possiede conoscenze relative a : metodologie e strumenti software per lo sviluppo di applicazioni, caratteristiche tecniche e procedure di esercizio dell’hardware utilizzato, architetture di rete geografica e/o locale. Svolge attività per garantire la funzionalità delle reti locali e dei server nonché dei PC client ; amministra i sottosistemi residenti su server e/o ne cura il dimensionamento numerico promuovendo le iniziative necessarie per l’individuazione ed il superamento delle anomalie ; svolge assistenza sui programmi applicativi ed interventi anche di primo livello per il ripristino della funzionalità dei sistemi anche presso le strutture periferiche, risolve problemi operativi e/o costituisce riferimento rispetto al servizio reso ; cura l’addestramento del personale periferico anche attraverso l’utilizzo di apparati multimediali, fornisce assistenza tecnica ed effettua il salvataggio dei dati.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C2, con le modalità previste nell’art.12del presente contratto integrativo.

C3 - RESPONSABILE DI PROCESSO INFORMATICO (riguardante l’analisi di progettazione, la manutenzione applicativa, lo sviluppo sistemico per funzioni di sistema, di rete, di interoperabilità, i processi di qualità prodotti per i clienti, le basi dati interne e nelle loro integrazioni esterne): Gestisce, integra e regola linee dell’intero processo informatico o del team di lavoro in cui è inserito, mediante la gestione delle informazioni e l’applicazione delle metodologie di analisi, valutazione costi/benefici nonché pianificazione e controllo progettuale. Interviene direttamente e sistematicamente quale ottimizzatore delle attività ; propone, attua e verifica soluzioni di miglioramento di processo, dei prodotti software sviluppati, dei sistemi e delle reti anche presso le strutture periferiche. Svolge attività di studio e conoscenza informatica. Possiede conoscenze approfondite relative a : cultura d’impresa, metodologie e strumenti software per lo sviluppo di applicazioni, metodologie e strumenti per il Project System and network Management, metodi e tecniche di analisi, test di applicazioni software, tecniche di controllo di progetto, tecniche di modellazione dei dati, sistemi operativi, DBMS e ambienti di rete. Possiede elevate conoscenze disciplinari nell’ambito del processo di produzione del software e della gestione dei sistemi, conoscenze teoriche strutturate ad alto livello di qualificazione.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art.12 del presente contratto integrativo.

ART. 7 – Profili a carattere specialistico

Lo specialista opera in autonomia all’interno di team di progetto e/o in processi inter/intrafunzionali e/o in posizione di staff, in virtù di approfondite conoscenze teoriche e applicative riferite a specifici ambiti disciplinari, contribuendo allo sviluppo ed all’integrazione di conoscenze rilevanti per l’Ente.

Nel sistema ordinamentale A.C.I. si individuano le seguenti figure specialistiche:

ANALISTA DI ORGANIZZAZIONE (C1 - C4)

Cura l’adeguamento e lo sviluppo del sistema organizzativo e professionale effettuando, attraverso la rilevazione delle criticità, l’analisi dei processi di lavoro e quantificando il fabbisogno quali/quantitativo delle risorse umane e strumentali. Elabora piani rivolti al miglioramento continuo delle performance dei processi o procede ad una reingegnerizzazione degli stessi. In relazione alla specifica professionalità posseduta svolge attività di consulenza e studio per le esigenze di unità funzionali diverse da quella di appartenenza.

Nell’ambito del profilo si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso a quella di C4 secondo i criteri di cui all’art .11 del presente contratto integrativo.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art.12 del presente contratto integrativo.

FORMATORE (C3 - C4)

Cura sia le attività tipiche del processo formativo (analisi, progettazione di contenuti/moduli formativi, gestione d’aula, valutazione dei risultati) sia quelle che caratterizzano processi di integrazione tra forme di crescita individuale e di gruppo nell’ambito del contesto organizzativo. Detiene le conoscenze specifiche in materia di dinamiche di crescita e sviluppo del mondo del lavoro, di metodologie formative e di apprendimento, di analisi dei bisogni, programmazione e utilizzo di strumenti e supporti didattici.

Nell’ambito del profilo si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso a quella di C4 secondo i criteri di cui all’art .11 del presente contratto integrativo.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art.12 del presente contratto integrativo.

INTERPRETE (C3 - C4)

Detiene conoscenze specifiche in materia linguistica atte a svolgere le attività di interpretariato simultaneo e consecutivo in occasione di riunioni a carattere internazionale di interesse per l’Ente. In relazione alla specifica professionalità posseduta, svolge anche in ambiti diversi da quelli propri dell’unità funzionale di appartenenza attività di studio e di ricerca sulle tematiche oggetto degli eventi cui partecipa.

Nell’ambito del profilo si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso a quella di C4 secondo i criteri di cui all’art .11 del presente contratto integrativo.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art.12 del presente contratto integrativo.

CARTOGRAFO/GRAFICO (C1 - C4)

Opera in autonomia all’interno di team di progetto e/o in processi interfunzionali e/o in posizioni di staff in virtù di approfondite conoscenze teoriche e applicative riferite alla progettazione e costruzione di cartografia generale e tematica, alla realizzazione originale di prodotti grafici e multimediali e di prodotti destinati all’editing. Presuppone una conoscenza a carattere generale e settoriale di software applicativi e di mezzi e strumenti di riproduzione ad alta tecnologia. In relazione alla specifica professionalità posseduta svolge attività di consulenza, di studio ed operativa per le esigenze di tutto il gruppo A.C.I..

Nell’ambito del profilo si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso a quella di C4 secondo i criteri di cui all’art. 11 del presente contratto integrativo.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art. 12 del presente contratto integrativo.

SPECIALISTA DELL’INFORMAZIONE (C1 - C4)

Opera in autonomia all’interno di team di progetto e/o in processi interfunzionali e/o in posizione di staff in virtù di approfondite conoscenze culturali riferite all’ideazione ed alla realizzazione di prodotti destinati all’editing ed alla diffusione radiotelevisiva e multimediale.

Le funzioni specialistiche esplicate interessano:

In relazione alla specifica professionalità posseduta svolge attività di studio e di collaborazione nell’ambito dell’intero gruppo A.C.I.

Nell’ambito del profilo si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso a quella di C4 secondo i criteri di cui all’art. 11 del presente contratto integrativo.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art. 12 del presente contratto integrativo.

SPECIALISTA ATTIVITA’ DI GABINETTO DELLA SEGRETERIA GENERALE E DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE (C3 - C4)

Opera in autonomia all’interno del team di progetto e/o in processi interfunzionali e/o in posizioni di staff in diretta collaborazione e sulla base delle direttive che promanano dagli Organi di amministrazione e dal Segretario Generale ed in virtù di approfondite conoscenze teoriche ed applicative sviluppate attraverso una specifica formazione ed esperienza ad alto livello acquisite sul campo nel peculiare settore di attività.

Svolge attività di Gabinetto, nelle varie forme ed esplicazioni, di studio, di ricerca, di consulenza giuridico-amministrativa e di relazioni ad alto livello per le esigenze e nell’ambito delle responsabilità istituzionali degli Organi e del Segretario Generale.

Presuppone una conoscenza a carattere generale e settoriale di tecnologie e di software applicativi nello specifico settore delle attività di Gabinetto degli Organi e del Segretario Generale.

Nell’ambito del profilo si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso a quella di C4 secondo i criteri di cui all’art. 11 del presente contratto integrativo.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art. 12 del presente contratto integrativo.

SPECIALISTA NELLA MOBILITA’, AUTOMOBILISMO E AMBIENTE

(C1 - C4)

Svolge attività di studio, ricerca e consulenza tecnica automobilistica riferita alla progettazione e regolazione del traffico, alla gestione delle soste, all’educazione stradale ed ambientale, nonché alla consulenza e assistenza agli AA.CC. provinciali e ad altre pubbliche amministrazione. Opera in autonomia all’interno di team di progetto e/o in posizione di staff. Presuppone una conoscenza a carattere generale e settoriale di software applicativi nel settore dei trasporti su gomma, nazionale ed internazionale, nella logistica a rete.

Svolge attività relative all’ideazione ed alla realizzazione di pubblicazioni inerenti il settore.

Nell’ambito del profilo si prevede una progressione dalla posizione giuridica di accesso a quella di C4 secondo i criteri di cui all’art. 11 del presente contratto integrativo.

Evoluzione verso la posizione di sviluppo economico C5, con le modalità previste nell’art. 12 del presente contratto integrativo.

SPECIALISTA TURISTICO (C1-C3)

Opera in autonomia all’interno di team di progetto e/o in processi interfunzionali e/o in posizione di staff in virtù di approfondite conoscenze generali e settoriali, con il coinvolgimento di altre Amministrazioni pubbliche (Regioni/Provincie/Comuni) e private (Soc. Autostrade).

Possiede conoscenze di marketing finalizzate ad ottimizzare con l’impiego delle risorse disponibili, i servizi e i prodotti nel settore del turismo ai soci A.C.I. ed ai clienti italiani ed esteri. Assume responsabilità in attività tecnico-amministrative e svolge, nella realizzazione del processo produttivo di cui garantisce i risultati, attività di consulenza, promozione ed assistenza turistica.

Svolge attività di interpretariato offrendo informazioni sulla transitabilità, sulle normative tributarie automobilistiche, su itinerari turistici e su pedaggi utostardali.

Le funzioni specialistiche che interessano il settore turistico, vengono esplicate sia attraverso l’uso e la consultazione di strumenti tradizionali, sia con l’ausilio di tecnologie avanzate quali la multimedialità e la navigazione nella rete Internet.

Nell’ambito del profilo si prevede una progressione giuridica dalla posizione di accesso a quella di C3 secondo i criteri di cui all’art. 11 del presente contratto integrativo.

ART. 8 – Contingenti

La determinazione dei contingenti di ciascuna delle posizioni economiche all’interno delle aree professionali viene definita dai competenti organi dell’Ente secondo le procedure di cui all’art. 19 del CCNL ’99, nei limiti delle previsioni di organico ed in relazione alle esigenze organizzativo/funzionali dell’Amministrazione o ad obiettivi di riorganizzazione generale.

La pianificazione della copertura dei posti destinati alle selezioni interne nell’ambito dei contingenti determinati è effettuata, in coerenza con la programmazione triennale del fabbisogno di personale, previa concertazione con le OO.SS. rappresentative e verificata tra le parti con cadenza semestrale.

SEZIONE II – I passaggi tra e nelle Aree professionali

ART. 9 – Il sistema dei passaggi

In applicazione dell’art. 15 del CCNL 16 febbraio 1999, sono possibili i passaggi interni nel sistema di classificazione:

- tra le aree;

- all’interno delle singole aree.

Per i dipendenti in servizio alla data di sottoscrizione del presente contratto collettivo integrativo che non possiedono i requisiti curriculari alternativi al titolo di studio richiesto per il passaggio di area o all’interno di un’area, saranno realizzati percorsi selettivi di qualificazione professionale, correlati alle trasformazioni organizzative dell’Ente e alle conoscenze proprie della posizione da ricoprire.

L’Ente nella realizzazione dei predetti percorsi formativi, che, in relazione al processo di riorganizzazione in atto, dovranno completarsi entro il 31 dicembre 2000, si avvale anche della collaborazione di soggetti pubblici e privati specializzati nel settore della formazione.

In ogni caso, al termine dei percorsi formativi sarà previsto un esame finale per accertare l’avvenuto accrescimento della professionalità del singolo dipendente che sarà certificato attraverso il rilascio di apposito attestato formale.

La decorrenza dei passaggi è determinata con riferimento alla data di individuazione del fabbisogno di ciascuna area e dei contingenti dei singoli profili.

Per il personale proveniente da altre Amministrazioni, relativamente al sistema dei passaggi, si terrà conto dell’anzianità maturata nell’ultima qualifica rivestita presso l’Amministrazione di provenienza.

ART. 10 – Passaggi tra le Aree

Le procedure di passaggio per la posizione iniziale dell’area immediatamente superiore a quella di appartenenza si svolgono nei limiti della dotazione organica e dei contingenti stabiliti ai sensi dell’ art. 19 del CCNL ‘99 , secondo una procedura selettiva di corso-concorso attivata sulla base dello sviluppo del modello organizzativo e della connessa programmazione del fabbisogno di personale.

L’Amministrazione, sentite le Organizzazioni sindacali rappresentative, avvia la procedura di corso-concorso adottando il relativo bando. Il personale in servizio presso l’Ente in possesso dei requisiti indicati nelle declaratorie allegate al CCNL 1998-2001 può presentare domanda di partecipazione.

Per il personale impegnato nei processi di crescita professionale di cui agli artt. 36 e 41 del CCNL 1994-1997, il periodo maturato nel ruolo professionale riconosciuto, valutato e certificato nell’ambito del sistema delle professionalità è utile limitatamente ai passaggi dall’area A all’area B ai fini della determinazione delle anzianità richieste.

Per l’ammissione al corso-concorso per il passaggio dall’area B alla C, i candidati potranno superare un’eventuale prova preselettiva strutturata su test psicoattitudinali e su quesiti a risposta multipla volti ad accertare le capacità professionali e relazionali dei candidati.

Il corso si articolerà, per un periodo di 1 mese per il passaggio dall’area A alla B e di 3 mesi per il passaggio dall’area B alla C, in una fase di addestramento tecnico-pratico realizzato prevalentemente attraverso affiancamento di norma sul posto di lavoro ed in giornate d’aula ed interventi seminariali che saranno effettuati privilegiando l’ambito regionale, su temi di cultura aziendale. Al termine del corso il Direttore della struttura presso la quale si è svolto l’addestramento redigerà una relazione certificativa sul percorso addestrativo effettuato.

Al termine del corso una Commissione accerterà l’idoneità e la professionalità dei candidati attraverso una prova teorico-pratica ed un colloquio relativi alle tematiche affrontate durante il corso. Al colloquio saranno ammessi i candidati che hanno superato la prova teorico-pratica.

Al termine delle prove la Commissione formerà la graduatoria finale sulla base della somma dei risultati riportati nella prova teorico-pratica e nel colloquio. Si potrà procedere per la successiva utilizzazione a scorrimento per la copertura di ulteriori posizioni che dovessero restare vacanti, sempreché queste mantengano carattere di attualità nell’organizzazione del lavoro e comunque fino all’indizione di successiva procedura per la stessa posizione.

ART. 11 – Passaggi interni alle Aree

La progressione economica all’interno di ciascuna area si realizza attraverso una procedura di selezione valutativa articolata in un percorso di qualificazione e/o aggiornamento professionale ed in un esame finale diretto ad accertare l’effettivo accrescimento delle conoscenze e delle competenze.

L’Amministrazione, delineato il piano di formazione, comunica al personale i percorsi di qualificazione / aggiornamento che, sentite le Organizzazioni Sindacali, intende attivare ai sensi dell’art. 15 comma 4 e 16 comma 3 del CCNL ’99.

Il personale in possesso dei requisiti indicati nelle declaratorie allegate al CCNL 1998-2001 può presentare domanda di partecipazione alle procedure selettive. Le selezioni sono effettuate distintamente per ognuno dei profili previsti dal sistema di classificazione; alle selezioni per i singoli profili può partecipare soltanto il personale già classificato nei corrispondenti profili dell’area cui fa riferimento la selezione.

Per il personale impegnato nei processi di crescita professionale di cui agli artt. 36 e 41 del CCNL 1994-1997, il periodo maturato nel ruolo professionale riconosciuto, valutato e certificato nell’ambito del sistema delle professionalità è utile ai fini della determinazione delle anzianità richieste.

In presenza di un elevato numero di domande e previa informativa alle Organizzazioni sindacali rappresentative, può essere introdotta, per l’Area C, una prova preselettiva.

Il percorso di qualificazione/aggiornamento si articola in un numero variabile di moduli di formazione-intervento con alternanza di giornate d’aula da effettuare privilegiando l’ambito regionale ed applicazione alla realtà lavorativa di norma sul posto di lavoro finalizzati:

Ogni percorso di qualificazione/aggiornamento si articola in:

Al termine del percorso formativo, una commissione accerta l’effettivo accrescimento delle conoscenze e delle competenze dei partecipanti ai corsi attraverso un esame.

L’esame consiste, per tutti i passaggi, in una prova avente ad oggetto gli argomenti e le materie trattate durante i corsi; inoltre, per i soli passaggi in C3, si discuterà una relazione predisposta al termine del percorso formativo mentre, per i soli passaggi in C4 dovrà essere elaborato un progetto relativo alla parte applicativa del percorso formativo.

Al termine dell’esame, la Commissione esprime con punteggio la sua valutazione sull’esame stesso, punteggio che concorre alla formazione della graduatoria di cui al comma seguente.

La graduatoria è formata sulla base dei seguenti criteri:

  1. valutazione complessiva sull’esame;
  2. anzianità nella posizione di provenienza, ulteriore rispetto a quella richiesta per accedere alla nuova posizione;
  3. elementi desunti dal sistema di valutazione di cui all’art. 17 del presente contratto integrativo;
  4. titoli di studio e/o professionali ulteriori rispetto a quelli richiesti come requisiti;
  5. valutazione del potenziale, per i soli passaggi in C4, con metodologia e procedura da definire sentite le OO.SS rappresentative entro la data del 31.10.99.
  6. valutazione incarichi organizzativi ricoperti

Agli elementi numerati da 2 a 6 sarà attribuito, sentite le Organizzazioni Sindacali rappresentative, un peso percentuale per la determinazione del punteggio complessivo in base al quale è formata la graduatoria

ART. 12 - Sviluppi economici all’interno delle Aree

Gli sviluppi economici all’interno delle aree, che determinano il conseguimento delle posizioni A3, B3, C2, C5, sono attribuiti al personale inquadrato nella posizione ordinamentale immediatamente precedente e attribuiti sulla base della programmazione annuale proposta dai Dirigenti o Responsabili di ciascuna unità organizzativa in coerenza con l’evoluzione del modello organizzativo, nell’ambito dei percorsi di sviluppo di cui all’art. 16, comma 2, del CCNL 1998-2001, finalizzati all’arricchimento professionale e individuati dalla Direzione del Personale.

Tenendo conto della predetta programmazione, in sede di contrattazione integrativa è annualmente stabilita la quota del fondo per i trattamenti accessori da destinare agli sviluppi economici.

I Direttori o Responsabili delle singole unità organizzative comunicheranno alla Direzione del Personale i destinatari degli sviluppi economici, con atto motivato anche sulla base dei risultati degli interventi formativi da loro stessi richiesti.

Le modalità di attribuzione degli sviluppi economici di cui ai precedenti commi terranno conto del sistema di valutazione previsto dall’art.17 del presente contratto, una volta introdotto.

Entro il 30 novembre 1999 avrà luogo apposita sessione di contrattazione per definire ulteriori contingenti delle posizioni di cui al presente articolo in relazione all’evoluzione del modello organizzativo nei limiti delle disponibilità economiche.

ART. 13 - Attuazione del nuovo sistema di classificazione del personale.

In attuazione dell’art. 13, comma 5, del C.C.N.L. 16 febbraio 1999, il personale è inquadrato - con effetto dal 17 febbraio 1999 - nella posizione corrispondente alla qualifica funzionale di cui al D.P.R. n. 285/88 precedentemente rivestita, secondo l’equiparazione risultante dalla citata norma contrattuale.

In relazione a quanto evidenziato le parti si danno reciprocamente atto che l’attuazione degli artt. 36 e 41 del C.C.N.L. 95 ha comportato l’attivazione di fasi progressive articolatesi in :

I percorsi formativi e le procedure selettive già effettuati in vigenza del C.C.N.L. 6 luglio 1995 e che si concludono entro il 30 settembre 1999 formano oggetto di certificazioni anche mediante ricorso a qualificato organismo esterno.

Ai fini del passaggio alle posizioni economiche interessate delle aree professionali A, B e C, le parti convengono - in conformità all previsioni dell’art. 15 del CCNL 16 febbraio 1999 - di indire apposite procedure selettive che contemplino - tra i titoli e requisiti di partecipazione richiesti - anche l’esperienza professionale acquisita per effetto delle "sperimentazioni" conseguite ai percorsi ed alle selezioni sopra richiamati, anche nel rispetto della disposizione di cui all’art. 46, comma 4, del citato contratto collettivo nazionale.

ART. 14 –Compensi di professionalità

Le parti concordano la corresponsione dei seguenti compensi volti a valorizzare, nell’ambito del sistema delle professionalità di cui all’accordo decentrato di Ente 1998, i ruoli e le responsabilità derivanti dall’evoluzione del sistema organizzativo:

 

A1 non sperimentati

£

300.000

A2 non sperimentati

£

300.000

A2 operatori di supporto

£

300.000

A2 responsabile di prodotto

£

650.000

B1 responsabile di prodotto

£

140.000

C1 funzionario di processo

£

550.000

C1 specialista

£

2.500.000

C1 responsabile di processo

£

2.500.000

C3 funzionario di processo

£

1.870.000

C3 specialista

£

2.500.000

C3 responsabile di processo

£

2.500.000

C4 funzionari di processo

£

1.870.000

C4 specialista

£

2.800.000

C4 responsabile di processo

£

2.800.000

 

SEZIONE III – Le posizioni organizzative

ART. 15 – Posizioni organizzative

In applicazione dell’art. 17 del CCNL ’99, al personale inserito nell’Area C secondo le modalità previste dall’art. 18 del CCNL ’99 ed in relazione alle esigenze funzionali del sistema organizzativo dell’Ente, possono essere affidati incarichi, nel rispetto delle forme di partecipazione sindacale previste dal citato CCNL ‘99, individuati per lo svolgimento di funzioni di elevata responsabilità, con l’attribuzione di una specifica indennità di posizione organizzativa.

Per l’anno in corso gli incarichi sono quelli individuati nell’allegato n. 1 che costituisce parte integrante del presente contratto integrativo.

ART. 16 – Conferimento e revoca degli incarichi

Gli incarichi per le posizioni di cui all’art. 18 del CCNL ’99, sono conferiti dai Dirigenti o dai Responsabili di unità funzionali, previa valutazione della Sede Centrale in ordine alla coerenza dell’iniziativa con il modello organizzativo. L’incarico è conferito con atto scritto e motivato in ragione dei requisiti culturali, delle attitudini e delle capacità professionali dei dipendenti in relazione alle posizioni da ricoprire.

La valutazione dell’attività dei dipendenti cui sono conferiti gli incarichi avviene di norma con cadenza annuale, sulla base dei consuntivi dell’attività di produzione per gli incarichi a valenza gestionale ed in relazione al grado di conseguimento dell’obiettivo fissato per gli incarichi a valenza organizzativo/progettuale.

Gli incarichi potranno essere revocati dal soggetto che li ha conferiti con atto scritto e motivato anche prima della scadenza prevista per inosservanza delle direttive contenute nell’atto di conferimento, per risultati negativi, per intervenuti mutamenti nell’assetto organizzativo che non rendono più funzionale alle esigenze dell’Ente l’incarico conferito.

I criteri per la valutazione dei risultati saranno definiti in apposita sessione secondo le forme di partecipazione sindacale previste dal CCNL ’99 nell’ambito dei sistemi valutativi di cui al seguente art. 17.

Le funzioni di direzione di unità funzionale sono conferite con atto scritto e motivato del Segretario Generale.

SEZIONE IV – Il sistema di valutazione

ART. 17 – Sistema di valutazione

Il nuovo contratto collettivo di comparto è incentrato sul sistema dello sviluppo professionale del personale. La classificazione nelle Aree, le procedure selettive per i passaggi verticali ed orizzontali, la previsione di posizioni economiche che premiano l’impegno e la prestazione trovano nel sistema di valutazione lo strumento di valorizzazione delle risorse, della crescita ed dell’arricchimento professionale.

La metodologia e gli strumenti per un sistema di valutazione il più possibile oggettivo con procedure trasparenti saranno definiti in apposita sessione secondo le forme di partecipazione sindacale previste dal CCNL ’99, entro il 31 ottobre 1999 in modo da consentirne l’avvio in termini sperimentali dal 1° gennaio 2000.

SEZIONE V – La formazione

ART. 18 – Formazione e Aggiornamento professionale

Nel nuovo scenario contrattuale si conferma il ruolo strategico della funzione "formazione" che dovrà prevedere programmi intesi a privilegiare lo sviluppo delle competenze necessarie per la gestione del nuovo modello organizzativo e per fornire al personale quel livello di motivazione e di consapevolezza del ruolo indispensabile per governare i processi lavorativi in contesti sempre più competitivi.

Il percorso formativo si ispira alle seguenti linee programmatiche:

Per il conseguimento di questi obiettivi, al cui interno le iniziative non potranno non avere carattere obbligatorio, la formazione si riafferma in termini di:

Nel documento di programmazione annuale sono inserite le iniziative di formazione previste dalle norme disciplinanti i passaggi dei dipendenti tra le aree professionali e all'interno delle aree, funzionali ad un percorso di qualificazione e aggiornamento professionale che si conclude con un sistema di accertamento dell'effettivo accrescimento delle conoscenze e delle competenze.

Le iniziative di formazione/addestramento riguardano tutto il personale compreso quello in distacco sindacale e sono svolte in modo da garantire pari opportunità di professionalizzazione.

L’attività formativa si realizza secondo percorsi definiti in conformità alle linee di indirizzo concordate nell’ambito della contrattazione integrativa di cui all’art. 4, comma 3, lett. A), del CCNL ’99.

Per le iniziative di formazione/addestramento l’Ente si può avvalere della Scuola di Formazione della Fondazione Caracciolo ovvero di altre strutture esterne.

SEZIONE VI – Il diritto allo studio

ART. 19 – Diritto allo studio

Nella specifica materia saranno applicate le disposizioni sull’autocertificazione, ai fini autorizzativi delle assenze dal servizio per l’esercizio del diritto allo studio (studio e frequenza), ferma restando la facoltà per l’Amministrazione di verificare il rispetto da parte dei dipendenti autorizzate delle condizioni e modalità prescritte.

TITOLO III

LO SVILUPPO DEL MODELLO ORGANIZZATIVO

ART. 20 - Sviluppo del modello organizzativo

La scelta di innovazione tecnologica dell’Ente, mirata ad un assetto informatico pienamente integrato con il processo di rinnovamento avviato dalle altre Amministrazioni pubbliche, realizza - in coerenza con le linee individuate dall’AIPA - un’infrastruttura di rete attraverso la quale assicurare, per un verso, la circolarità dei flussi informativi e, per l’altro, l’interattività delle applicazioni telematiche a supporto di nuovi processi di lavoro.

Si pongono le premesse per la fornitura di servizi in linea con standard qualitativi costantemente monitorati interfacciando in tempo reale strutture decentrate poste a diretto contatto con la clientela (Cittadini, Provincia, Regioni).

Le iniziative di sviluppo informatico richiedono un coerente modello organizzativo, incentrato sulla flessibilizzazione delle attività svolte, sulla titolarità di ruoli specifici e sulla intercambiabilità delle risorse impegnate sui processi.

Le nuove infrastrutture dipartimentali (NAD) e il rilascio delle connesse procedure secondo la pianificazione dettagliata nel progetto speciale della Direzione Sistemi Informativi fanno individuare un coerente percorso di sviluppo organizzativo e professionale che a volte anticipa e a volte consegue all’innovazione dei sistemi.

La creazione di postazioni di lavoro intelligenti ed in reciproca connessione consente, a regime, la riduzione del numero di transazioni telematiche e determina la configurazione di un modulo strutturato per "isole di produzione" e per "sportelli multifunzione".

Il sistema operativo Windows NT realizza la piattaforma tecnologica utile per il rilascio di procedure specifiche per la concretizzazione dello sportello telematico dell’automobilista come previsto dall’accordo del dicembre scorso con il Ministero dei Trasporti e le Associazioni di altri operatori del settore.

In termini di competenze e di responsabilità richieste alle risorse coinvolte alcune delle quali caratterizzate in termini di precise competenze informatiche, si configurano nuove posizioni funzionali necessarie all’espletamento di diversi ruoli da presidiare.

Proprio con riferimento al richiamato progetto speciale si indicano le previste figure professionali dell’Operatore unico di processo, inserito nell’isola di produzione (entro il I semestre ‘2000), del funzionario polivalente a presidio dello sportello multifunzione (entro il 2°semestre 2000) e del responsabile di macroprocesso coordinante l’intero processo produttivo da sportello a sportello (entro il 2° semestre 2000).

L’attuale modello evolve verso una configurazione complessiva fatta di pochi e significativi macro processi che "governano" l’intero iter produttivo di servizi all’interno del quale nasce una domanda più puntuale di specializzazione e di controllo della qualità anche in termini inter-relazionali.

Le parti si riservano, preso atto della comunicazione dell’avvio del progetto "sportello telematico" in applicazione del protocollo d’intesa tra il Ministero dei Trasporti, il Presidente dell’A.C.I. e le Organizzazioni degli studi di consulenza, di attivare un’apposita sessione per il riesame dell’assetto organizzativo e dei connessi processi lavorativi.

Si prevede altresì, specie per le strutture centrali, l’incremento di funzioni di responsabilità e di staff richiedenti anch’esse competenze specifiche per l’espletamento di attività sempre più di natura consulenziale specialistica.

TITOLO IV

IL SISTEMA DELLA PRODUTTIVITA’ COLLETTIVA E INDIVIDUALE

SEZIONE I – La costituzione del fondo

ART. 21 – Costituzione ed utilizzo del fondo

Il fondo per il trattamento accessorio è determinato nell’importo complessivo di £. 28.002.844.734 , suddiviso come segue:

 

fondo per il livello di efficienza dei servizi

£.

20.277.990.089

fondo centrale per le esigenze straordinarie

£.

480.000.000

fondo per turni - Uff. Frontiere, 4477, Onda Verde

£.

1.550.000.000

fondo per compensi ex artt. 36 e 41 CCNL ’95 e per compensi ex art. 32, comma 2, CCNL ‘99

£.

4.352.804.645

 

fondo per compensi ex artt 35 CCNL ’95 e per compensi ex art. 32, comma 2, CCNL ‘99

£.

1.000.000.000

fondo per compensi ex art. 17 CCNL ’99

£.

342.050.000

In via transitoria, nelle more dell’applicazione del nuovo CCNL, l’Amministrazione d’intesa con le OO.SS. rappresentative ha concordato, per il periodo di vacanza contrattuale relativo al primo semestre del 1999, l’applicazione dei criteri di gestione e di corresponsione del fondo incentivante fissati nell’accordo decentrato di Ente per il 1998 sia con riferimento al sistema delle professionalità che al sistema dell’efficienza dei servizi resi.

La gestione del fondo per il livello di efficienza dei servizi, incrementato delle risorse finanziarie per prestazioni di lavoro straordinario, il cui stanziamento ai sensi dell’art. 30 del CCNL ’99 subisce una decurtazione del 10% rispetto a quello dello scorso anno, è articolata su "budget di unità funzionale" che a tale scopo individuano singoli centri di costo (all. n°2 che costituisce parte integrante del presente contratto integrativo). La gestione degli altri fondi è effettuata centralmente.

La ripartizione del fondo per il livello di efficienza dei servizi tra i diversi centri di costo è effettuata come di seguito indicato:

1) 55 ore di straordinario fra i posti della dotazione organica alla data dell’1.1.99;

2) a. per il primo semestre in relazione al personale in servizio all’1.1.99 secondo le posizioni di inquadramento e sulla base della scala parametrica concordata (all. n. 3 che costituisce parte integrante del presente contratto integrativo);

2) b. per il secondo semestre in relazione al personale in servizio alla data dell’1.7.1999 secondo le posizioni di classificazione sulla base della scala parametrica concordata (all. n. 4 che costituisce parte integrante del presente contratto integrativo).

Quanto precede, come di seguito specificato:

- Uffici Provinciali A.C.I.;

- Sede Centrale;

- Delegazioni di assistenza automobilistica alla Frontiera.

SEZIONE II – Il sistema dell’efficienza dei servizi

ART. 22 – Fondo per il livello di efficienza dei servizi degli Uffici Provinciali

Il fondo per il livello di efficienza dei servizi degli Uffici Provinciali viene ripartito in tre parti denominate: "fondo di sede per la qualità del servizio", "fondo per la produttività", "fondo per standard/bonifiche/verifiche" che si ripartiscono per il fondo di sede per la qualità del servizio e per il fondo per la produttività come da allegato n°2 e per il fondo per standard/bonifiche/verifiche in £ 1.400.000.000.

ART. 23 - Fondo di sede per la qualità del servizio

Il fondo per la qualità del servizio è prioritariamente volto a remunerare il conseguimento di un costante stato di aggiornamento degli Uffici Provinciali sia con riferimento alla definizione quotidiana delle formalità accettate che alla tempestiva lavorazione dei tabulati inviati dalle corrispettive strutture territoriali della M.C.T.C. o, per gli Uffici appartenenti alle nuove Provincie (qualora la M.C.T.C. non abbia istituito una propria sede) inviati dagli Uffici Provinciali A.C.I. originariamente competenti.

Sulla base dei seguenti specifici sensori quali - quantitativi le parti concordano la ripartizione degli Uffici Provinciali in tre fasce (all. n. 5 che costituisce parte integrante del presente contratto integrativo): raffronto carico di lavoro, rapporto tra dotazione organica e forza in servizio e rapporto tra forza in servizio e carico di lavoro.

Il fondo di sede per la qualità del servizio, nel quale confluisce il finanziamento per lo straordinario, è suddiviso in quote bimestrali; l’erogazione dei compensi è effettuata in misura proporzionale alle giornate in cui sono state definite tutte le formalità accettate con una soglia minima pari al 50% delle giornate lavorative per ciascun periodo. La corresponsione terrà altresì conto del risultato della verifica sullo stato di lavorazione dei tabulati della M.C.T.C.; a tal fine sarà operata una decurtazione pari allo 0,20% per ogni giorno lavorativo di ritardo che intercorre tra la data di arrivo dell’ultimo tabulato M.C.T.C. e la data di acquisizione dello stesso, con una franchigia di cinque giorni lavorativi.

In particolare al fine dello slittamento nella verifica della lavorazione dei predetti tabulati si terrà conto di accertate situazioni di criticità connesse a difficoltà funzionali tempestivamente rappresentate dal Direttore l’Ufficio Provinciale, sentite le Organizzazioni Sindacali locali.

Ciascun Dirigente potrà disporre del budget mensile per porre in essere, previa informazione e confronto con le Organizzazioni Sindacali locali, gli interventi che riterrà opportuno adottare per il conseguimento dell’obiettivo primario del complessivo aggiornamento degli adempimenti connessi alla gestione di tutte le formalità - anche quelle d’ufficio - comprese le attività di fascicolazione e messa in restituzione

Per gli Uffici inseriti nella fascia 1 la verifica dello stato di aggiornamento è effettuata con riferimento alla stessa giornata di assegnazione dei numeri di R.P.(registro progressivo delle formalità); per gli Uffici riportati nella fascia 2, in relazione alle particolari necessità funzionali imputabili all’entità dei carichi di lavoro ed alle difficoltà gestionali ed organizzative esistenti la verifica dello stato di aggiornamento è effettuata con riferimento al giorno successivo a quello di assegnazione dei numeri di R.P.

Le cause di criticità che giustificano la mancata definizione della fase giornaliera sono:

1. picchi anomali del carico lavorativo settimanale uguali o maggiori del 25% rispetto alla media delle medie giornaliere registrate dall’Ufficio negli anni 1995/96 (tale elemento è automaticamente verificato tramite le procedure centrali di monitoraggio e quindi l’Ufficio non deve comunicare tale circostanza);

2. problemi connessi all’HW che abbiano comportato il completo inutilizzo di entrambi i sistemi in dotazione e/o problemi connessi al SW che abbiano comportato il blocco delle attività per un tempo complessivo uguale o superiore a 2 ore nell’arco dell’orario di lavoro della relativa giornata;

3. assenza di personale in forza in numero uguale o maggiore del 30% rispetto al personale in servizio al P.R.A. al 1° gennaio 1999;

4. compresenza di almeno due delle predette situazioni di criticità con valori che si attestino almeno al 60% dell’entità predeterminata per ciascuna tipologia.

In presenza di una delle predette cause di criticità lo stato di aggiornamento sarà verificato con riferimento al giorno successivo al venir meno di tale circostanza; ove la situazione di criticità dovesse protrarsi per più di due giorni lavorativi e al termine di tale periodo l’Ufficio non risultasse aggiornato, la verifica si sposterà sulla produttività complessivamente mostrata dall’Ufficio stesso; saranno considerate utili ai fini della corresponsione del compenso incentivante le giornate in cui risulterà delibato un numero di formalità pari o superiore al 112% della media delle medie giornaliere 1995/96 indicate nel prospetto allegato (all. 6).

Tale meccanismo trova applicazione non solo nelle giornate in cui si verifichino delle criticità che facciano slittare il termine della verifica, ma anche nel periodo immediatamente successivo al venir meno della criticità per tante giornate quante sono quelle in cui la stessa (indipendentemente dalla specie) si è consecutivamente manifestata. Qualora al termine di tale periodo l’Ufficio risulti aggiornato, la corresponsione del compenso relativo al fondo in parola avverrà per l’intero periodo, a partire dal giorno in cui la criticità si è manifestata, altrimenti la corresponsione avverrà per la sole giornate in cui risulterà delibato un numero di formalità (escluse quelle d’ufficio cod. 41 e 43) pari o superiore al 112% della media giornaliera.

Quanto agli Uffici Provinciali di Milano, Napoli, Roma e Torino ove si registrano rilevanti carichi di lavoro unitamente a considerevoli difficoltà gestionali ed organizzative tipiche delle grandi sedi, acuite per la sede di Napoli dalla difficoltà logistiche e dai lavori in corso, la verifica è effettuata con cadenza settimanale.

Per tali fattispecie, le cause di criticità che potranno comportare il rinvio della verifica sono le stesse esposte in precedenza, rapportate all’arco di tempo settimanale e cioè:

1. picchi anomali del carico lavorativo settimanale uguali o maggiori del 25% rispetto alla media delle medie settimanali registrate dall’Ufficio negli anni 1995/96 (tale elemento è automaticamente verificato tramite le procedure centrali di monitoraggio e quindi l’Ufficio non deve comunicare tale circostanza);

2. problemi connessi all’HW che abbiano comportato il completo inutilizzo di entrambi i sistemi in dotazione e/o problemi connessi al SW che abbiano comportato il blocco delle attività per un tempo complessivo uguale o superiore a 6 ore nell’arco dell’orario di lavoro della settimana;

3. assenza media del personale in forza nel corso della settimana in numero uguale o maggiore del 30% rispetto al personale in servizio al P.R.A. al 1° gennaio 1999;

4. compresenza di almeno due delle predette situazioni di criticità con valori che si attestino almeno al 60% dell’entità predeterminata per ciascuna tipologia.

In presenza di una delle predette cause di criticità la verifica sullo stato di aggiornamento è prorogata alla settimana successiva rispetto a quella in cui sarà venuta meno tale circostanza; ove la situazione di criticità dovesse protrarsi per più di una settimana e al termine di tale periodo l’Ufficio non risultasse aggiornato, la verifica si sposterà sulla produttività complessivamente mostrata dall’Ufficio stesso; saranno considerate utili ai fini della corresponsione del compenso incentivante le settimane in cui risulterà delibato un numero di formalità pari o superiore al 112% della media delle medie settimanali 1995/96 indicate nel prospetto allegato.

Tale meccanismo trova applicazione non solo nelle settimane, in cui si verifichino delle criticità che facciano slittare il termine della verifica, ma anche nel periodo immediatamente successivo al venir meno della criticità per tante settimane quante sono quelle in cui la stessa (indipendentemente dalla specie) si è consecutivamente manifestata. Qualora al termine di tale periodo l’Ufficio risulti aggiornato, la corresponsione del compenso relativo al fondo in parola avverrà per l’intero periodo, a partire dalla settimana in cui la criticità si è manifestata, altrimenti la corresponsione avverrà per le sole settimane in cui risulterà delibato un numero di formalità (escluse quelle d’ufficio cod. 41 e 43) pari o superiore al 112% della media settimanale.

Problemi connessi all’HW che abbiano comportato il completo inutilizzo di entrambi i sistemi in dotazione e/o problemi connessi al SW che abbiano comportato il blocco delle attività per un tempo complessivo uguale o superiore a 2 ore nell’arco dell’orario di lavoro della giornata costituiranno causa di criticità che giustifica il mancato aggiornamento nella sola giornata in cui si siano verificati.

\

Con riferimento agli ultimi giorni dell’anno - nei quali si concentra un complesso di operazioni di entità di gran lunga superiore alla media e, quindi, incompatibili con le potenzialità delle singole strutture - si considerano aggiornati gli Uffici con un numero di formalità inevase non superiore a quello degli RP assegnati negli ultimi 5 giorni lavorativi dell’anno. La situazione di aggiornamento dovrà essere ripristinata entro 5 giorni lavorativi ulteriori rispetto a quelli determinati con i criteri di verifica sullo stato di aggiornamento previsti per ciascun Ufficio.

Con apposita procedura automatizzata denominata "UF00" ,mediante la compilazione e convalida della maschera riservata al testo libero, ciascun Dirigente dovrà comunicare quotidianamente alla Direzione Centrale Personale ed alla Direzione Centrale Sistemi Informativi l’eventuale sussistenza di cause di criticità, non previste nel presente contratto, che siano state ritenute ugualmente motivo per la mancata definizione secondo i parametri previsti. La Direzione del Personale avrà cura di rappresentare agli Uffici interessati ed alle OO.SS. nazionali entro una settimana la infondatezza della criticità stessa. In assenza di detta comunicazione la causa giustificativa si intenderà confermata.

Eventuali cause di criticità di tipo eccezionale saranno debitamente segnalate e documentate dai Dirigenti periferici previa informazione alle OO.SS locali. Dette situazioni saranno valutate dall’Amministrazione e verificate con le Organizzazioni sindacali nazionali rappresentative.

ART.24 - Fondo per la produttività degli Uffici Provinciali

I criteri di gestione del fondo per la produttività fanno riferimento al livello di produttività conseguito da ciascun Ufficio nel corso dell’anno rapportato a quello raggiunto dagli altri centri di costo; l’erogazione del compenso in parola avviene in maniera proporzionale all’indice seguito nell’anno.

Nel fondo di cui trattasi confluiscono le somme eventualmente non spese a qualunque altro titolo.

ART.25 - Fondo di sede per standard /bonifiche / verifiche

In considerazione del nuovo strumento offerto dalla standardizzazione dei tempi di processo le parti concordano di introdurre un fondo per remunerare i livelli di produttività quotidianamente conseguiti da ciascun Ufficio.

L’accesso al predetto fondo resta subordinato al conseguimento di livelli di produttività pari a quelli risultanti in base ai parametri standard; ulteriori incrementi produttivi comporteranno corrispondenti incrementi nella percentuale di accesso al fondo.

Gli Uffici che non rientrano nei predetti parametri standard possono accedere al fondo in parola attivando specifici progetti per la bonifica dell’archivio magnetico e per l’espletamento di verifiche, secondo i lotti di lavorazione che saranno trasmessi in periferia dalla D.S.I.

Ogni bonifica o verifica effettuata comporterà un incremento di produttività corrispondente, in termini temporali, a quello stabilito secondo i tempi standard per lo svolgimento delle predette attività.

La corresponsione del fondo in parola verrà effettuata nella retribuzione del mese di febbraio 2000, in relazione ai livelli di produttività conseguiti da ciascun Ufficio e secondo la scala parametrica concordata

In particolare, i progetti riguardano:

A) le verifiche che consistono nella conferma dei dati relativi alle formalità indicate dal centro mediante ricerca della documentazione cartacea conservata presso gli Uffici Provinciali.

Tali verifiche avranno ad oggetto i casi di anomalie o situazioni dubbie relativi a veicoli non ancora transitati in regime di automazione ex L.187/90; resteranno pertanto escluse dal progetto tutte le verifiche inerenti veicoli già transitati in regime di automazione.

In particolare le richieste di verifiche rientranti nel progetto potranno riguardare:

L’esito delle verifiche potrà dare luogo a:

La Direzione Sistemi Informativi provvederà ad individuare e trasmettere le targhe o i numeri di registro progressivo sui quali gli Uffici potranno svolgere l’attività di verifica nel periodo di riferimento.

L’invio delle targhe o numeri di registro progressivo dal Centro avverrà prevalentemente mediante tabulati distinti per casistica in base al tipo di verifica da effettuare. L’esito di tale verifica sarà comunicato dagli Uffici Provinciali mediante restituzione dei medesimi tabulati compilati accompagnati, per le casistiche per le quali sia richiesto, dalla copia della documentazione di riferimento.

La Direzione Centrale Sistemi Informativi avrà cura di comunicare, con cadenza bimestrale a due mesi data l’andamento del progetto (numero delle verifiche effettuate).

B) La bonifica dell’archivio magnetico si pone l’obiettivo di incrementare e migliorare gli archivi magnetici P.R.A. e, nel quadro delle iniziative volte alla maggiore efficienza ed efficacia del servizio, si propone la compressione dei tempi di verifica dei dati d’archivio altrimenti connessi all’espletamento delle formalità di transizione.

Viene prevista, quindi, la procedura di riscontro delle targhe dei veicoli non collegata alla presentazione e definizione delle formalità richieste dall’utenza.

Tale riscontro d’ufficio consente non solo di anticipare alcune fasi lavorative che, comunque, dovrebbero essere successivamente effettuate dall’Ufficio P.R.A. ma permette il raggiungimento di altri importanti obiettivi : in primo luogo, la certificabilità su scala nazionale di detti stati giuridici e, in secondo luogo, la futura applicazione su di un maggior numero di veicoli di forme automatizzate di controllo - da parte delle procedure periferiche - dell’esito di determinate formalità, con la conseguente possibilità di portare a pieno compimento il nuovo assetto organizzativo.

La Direzione Sistemi Informativi comunicherà i lotti di targhe sui quali gli Uffici Provinciali potranno effettuare, nel periodo di riferimento, l’attività di riscontro degli stati giuridici originari dei veicoli.

La maggior parte delle posizioni sulle quali deve essere effettuato il riscontro sono rappresentate da veicoli per i quali si rende opportuna una verifica a volume con conseguente aggiornamento dei dati in archivio.

Tale riscontro può essere legato alla necessità di:

Qualora a seguito della verifica emerga la presenza di un errore anche su volume, il riscontro sarà accompagnato dalla formalità di "rettifica a volume cartaceo" (cod. 96).

La Direzione Centrale Sistemi Informativi avrà cura di comunicare, con cadenza bimestrale a due mesi data l’andamento del progetto (numero dei riscontri effettuati) la cui decorrenza è fissata dal 1° ottobre 1999 per la necessaria conversione in ambiente NT delle relative procedure applicative.

ART.26 - Fondo per il livello di efficienza "Sede Centrale"

La quota di fondo relativa alla Sede Centrale viene suddivisa in due specifici fondi secondo gli importi di cui all’allegato n°2.

ART. 27 – Fondo "Sede Centrale" di competenza I quota

Il fondo di competenza I quota relativo alla Sede Centrale è volto a remunerare miglioramenti della performance e progressiva affermazione di metodologie operative fondate su logiche progettuali.

Le singole Direzioni Centrali dovranno pertanto predisporre piani di produzione che, tenendo conto degli standard conseguiti nell’anno precedente, siano volti, per ciascuna linea di prodotto, al perseguimento di specifici obiettivi di risultato oggettivamente verificabili, al cui raggiungimento è subordinata l’erogazione dei relativi compensi incentivanti.

Le Direzioni Centrali potranno, inoltre, elaborare - in relazione alle peculiarità della attività di competenza - progetti volti alla ottimizzazione dei processi esistenti o alla realizzazione di innovazioni incidenti sulla qualità dei servizi resi; saranno indicati al riguardo gli obiettivi prefissati ed eventuali momenti di verifica intermedia, al cui conseguimento resta subordinata l’erogazione dell’incentivo.

La verifica degli stati di avanzamento nonché del grado di realizzazione degli obiettivi programmati è effettuata dall’Amministrazione che ne informa le Organizzazioni Sindacali nazionali rappresentative e la R.S.U. sulla base di dettagliate relazioni annuali redatte dalle singole Direzioni.

Ciascun Direttore Centrale potrà disporre del budget mensile per porre in essere gli interventi che riterrà opportuno adottare per il conseguimento dei propri obiettivi di piano/progetto. A tali fini, interesserà la Direzione Centrale del Personale per la previa informazione e confronto con le OO.SS. competenti e la R.S.U.

ART.28 - Fondo "Sede Centrale" di competenza II quota

Il fondo di competenza II quota, corrispondente a quella per il fondo per la produttività degli Uffici Provinciali risulterà costituito analogamente a quello dei predetti uffici e sarà corrisposto sulla base dell’aliquota corrispondente alla media nazionale conseguita dagli Uffici Provinciali.

ART.29 - Fondo centrale per esigenze straordinarie

Per soddisfare particolari esigenze funzionali centrali e periferiche è previsto il ricorso ad un fondo pari a £. 480.000.000 da utilizzarsi, aggiuntivamente, come fondo centrale, per l’effettuazione di prestazioni straordinarie relative al personale operante presso la Segreteria Generale e gli Organi di Amministrazione e per funzionari posti in diretta collaborazione con i vertici dirigenziali, per la formazione, per la contabilità, per la C.S.A.I., per l’assistenza informatica agli uffici periferici, per i servizi generali (autoparco, portinerie e protocollo) e per lo svolgimento di manifestazioni e convegni di interesse per l’Ente.

Ad eccezione del personale operante presso la Segreteria Generale e gli Organi di Amministrazione e per quello posto in diretta collaborazione con i vertici dirigenziali, le prestazioni di lavoro straordinario facenti carico alla quota aggiuntiva centrale non possono superare il limite individuale di 270 ore annue complessive.

ART. 30 - Fondo per il livello di efficienza delle "Delegazioni di Assistenza automobilistica alla Frontiera"

La quota di fondo relativa alle Delegazioni AA alla Frontiera viene suddivisa come già per la sede Centrale in due fondi, secondo gli importi di cui all’allegato n°2.

ART. 31 – Fondo "Delegazioni di Assistenza automobilistica alla Frontiera" di competenza I quota

Il fondo di competenza I quota relativo alle Delegazioni AA alla Frontiera è finalizzato al miglioramento della capacità degli Uffici interessati a misurarsi con le esigenze del "cliente" tenuto conto della specificità dei servizi erogati, offerti anche da società private concorrenti sul mercato.

Nel corso della vigenza dell’accordo le Delegazioni dovranno raggiungere l’obiettivo dell’esecuzione di almeno 1.050.000 operazioni relative alla vendita di prodotti per il turismo automobilistico quali : cambio valuta; viacard; tessere telefoniche nazionali ed internazionali; valori bollati; tessere autostradali svizzere ed austriache; materiale cartografico.

La verifica degli stati di avanzamento nonché del grado di realizzazione dell’obiettivo programmato è effettuata dall’Amministrazione che ne informa le Organizzazioni Sindacali nazionali rappresentative e la R.S.U. sulla base di dettagliate relazioni annuali redatte dalla Direzione Centrale Servizi Turistici.

ART. 32 – Fondo "Delegazioni di Assistenza automobilistica alla Frontiera" di competenza II quota

Il Fondo di competenza II quota corrispondente a quella per il fondo per la produttività degli Uffici Provinciali risulterà costituito analogamente a quella dei predetti Uffici e sarà corrisposto sulla base dell’aliquota pari alla media nazionale stabilita per la Sede Centrale.

ART. 33 – Modalità di corresponsione

Ai fini della corresponsione degli emolumenti connessi al sistema incentivante definito con il presente contratto, è presa a riferimento la scala parametrica concordata (all. n. 3 per il I semestre e all. n. 4 per il II semestre).

I compensi incentivanti connessi alle seguenti quote sono definiti ed erogati con cadenza bimestrale e pagamento il secondo mese successivo:

- fondo per la qualità del servizio per i centri di costo Uffici Provinciali;

- fondo I quota Sede Centrale;

- fondo I quota Delegazioni di assistenza automobilistica alla frontiera.

I compensi incentivanti connessi al fondo "standard/bonifiche/verifiche" saranno corrisposti a due mesi data dal 31/12/1999.

Il mese successivo alla liquidazione dell’ultima quota mensile, saranno corrisposti i compensi incentivanti per il fondo della produttività degli Uffici Provinciali nonchè per il fondo II quota della Sede Centrale e delle Delegazioni AA alla Frontiera.

ART. 34 – Criteri in materia di coefficienti di merito partecipativo individuale

Ai sensi dell’art. 32, CCNL ‘99, i dirigenti ed i responsabili delle unità funzionali o degli Uffici Centrali in presenza di circostanze di particolare rilievo, come appresso dettagliato, possono ripartire la quota del fondo per compensi incentivanti sulla base di coefficienti di merito partecipativo individuale. Al riguardo la valutazione di eventuali inadeguatezze del merito partecipativo, ove ne ricorrano i presupposti, si articolerà su 4 valori dallo "0" al "3" sulla base della seguente scala parametrica:

0 - nessuna decurtazione;

1 - decurtazione del 15%;

2 -decurtazione del 34 %;

3 - mancata attribuzione compenso incentivante.

L’eventuale decurtazione insisterà sul periodo di riferimento nel corso del quale è stato riscontrato l’evento negativo.

Le circostanze rilevanti ai fini della valutazione del merito partecipativo possono attenere alle seguenti ipotizzate situazioni isolatamente o cumulativamente prese; la graduazione degli interventi è strettamente correlata alla gravità ed al ripetersi delle circostanze:

Gli eventi negativi, debitamente circostanziati, concernenti le sopraelencate situazioni vanno segnalati entro 3 gg. al dipendente interessato che potrà produrre al riguardo proprie argomentazioni, determinando la sospensione del provvedimento. Avverso le riduzioni del compenso individuale il dipendente, entro 10 giorni dalla notifica del provvedimento, può ricorrere al Direttore Centrale della Direzione del Personale che, sentite le OO.SS. rappresentative, decide entro 30 gg.

L’attribuzione di coefficienti negativi non influisce sulla valutazione del soggetto in una eventuale partecipazione a concorsi o selezioni nè assume valenza sotto profili disciplinari.

SEZIONE III – Turni per particolari strutture

ART. 35 – Fondo per turni Delegazioni di Assistenza Automobilistica alla Frontiera / 4477 / Onda Verde

Le disponibilità economiche fissate per l’attività in parola sono finalizzate a remunerare le prestazioni rese in turno nelle aree lavorative che istituzionalmente sono tenute a garantire la presenza di personale per l’intero arco dell’orario di servizio (Onda Verde: 24 ore, Centro Assistenza Telefonica: 24 ore e Delegazioni Assistenza Automobilistica di Frontiera).

SEZIONE IV – Compensi a carattere indennitario

ART. 36 – Compensi per compiti che comportano rischi, disagi od oneri

In applicazione dell’art. 32 del CCNL ‘99, le parti concordano la corresponsione di compensi finalizzati alla remunerazione di compiti che comportano rischi, onerosità o disagi particolarmente rilevanti. Tali compensi sono cumulabili tra loro.

Compensi per rischio/onerosità

Maneggio valori /Cassa cambio

effettuati allo sportello esterno £. 1.500 orarie

Maneggio valori (ad eccezione dei ticket) /Cassa cambio

effettuati allo sportello interno £ 5.200 giornaliere

Trasporto valori £ 7.000 giornaliere

Reperibilità : £. 10.000 per turno

I turni di reperibilità, collegati alla particolare natura dei servizi che richiedono interventi di urgenza o non programmabili sono previsti per le seguenti aree:

- Onda Verde

- 4477

- Frontiere

- D.S.I.

- Autoparco

ART. 37 – Compensi per compiti che comportano specifiche responsabilità

Nell’ambito dell’attuale assetto organizzativo i ruoli e le posizioni di seguito specificate assumono rilievo, per la loro complessità gestionale nonché per la funzione che assolvono nel sistema, ai fini dell’applicazione dei compensi di cui all’art. 32 del CCNL ‘99 con particolare riguardo alle responsabilità ad essi connesse.

Funzioni di direzione di unità organizzative di cui al punto 1, allegato 1, del presente contratto collettivo integrativo:

 

- complessità alta (riferita a unità di livello dirigenziale)

£. 3.000.000

- complessità media (riferita a unità non dirigenziale doppia)

£. 2.500.000

- complessità ordinaria (riferita a unità non dirigenziali singola)

£. 1.500.000

 

ART. 38 – Compensi per posizioni organizzative.

Le parti concordano di corrispondere le sottoindicate indennità, di cui all’art. 17 CCNL ’99, per lo svolgimento di incarichi e compiti che pur rientrando nell’ambito delle funzioni di appartenenza, comportino l’attribuzione delle posizioni organizzative di cui all’allegato 1 del presente contratto collettivo integrativo:

 

TIPOLOGIA

IMPORTO

complessità alta (incarichi di unità di livello dirigenziale) (all. 7)

£. 5.000.000

complessità media (incarichi di unità non dirigenziale doppia) (all. 7)

£. 4.000.000

complessità ordinaria (incarichi di unità non dirigenziale singola) (all.7)

£ 3.300.000

funzioni vicarie di complessità alta (all. 8)

£. 5.000.000

funzioni vicarie di complessità media (all. 8)

£. 4.000.000

funzioni vicarie di complessità ordinaria (all. 8)

£. 3.300.000

titolarità di attività centrali di staff e/o di studio, ricerca ispettiva, di vigilanza e controllo espletate con carattere di autonomia elevata e richiedente esperienze specifiche; i titolari di dette attività riportano direttamente al Dirigente o ai Responsabili di unità organizzative

£. 3.500.000

I compensi relativi agli artt. 37 e 38 del presente contratto collettivo integrativo possono cumulare tra loro ma sono incompatibili con indennità erogate da altri Enti.

TITOLO V

PROGETTUALITÀ SPECIALI

ART. 39 – Progetti di particolare rilievo per l’Ente

In relazione al rilievo che i progetti di seguito specificati assumono per il migliore conseguimento del primario obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi resi portando a termine il processo avviato sin dal 1996 di una riorganizzazione complessiva in logica processiva anche attraverso l’adeguato supporto delle piattaforme tecnologiche, le parti concordano di finanziare i sottoelencati progetti per gli importi complessivi a fianco di ciascuno indicati.

I compensi verranno corrisposti secondo le scale parametriche concordate ed in relazione al comprovato conseguimento degli obiettivi fissati:

 

Centro di costo

interessato

Progetto

durata

progetto

destinatari

Importo in £.

UU.PP.

Progetto "NAD"

ANNO

2652

2.000.000.000

UU.PP./S.C.

Progetto "Tasse"

ANNO

990

600.000.000

Direzione Segreteria, Organizzazione e PP.RR.

Progetto "Infomobilità"

18 mesi

21

 

60.900.000

Direzione Segreteria, Organizzazione e PP.RR.

Progetto "Consulta Soci"

18 mesi

19

 

55.100.000

D.S.I.

Programma biennale D.S.I.

biennio da 1.1.99

 

118

342.200.000

 

Direzione Personale e AA.GG.

Applicazione C.C.N.L. ‘98/2001

biennio da 1.1.99

 

108

313.200.000

Direzione P.R.A

Progetto speciale per l’imposta provinciale di trascrizione

ANNO

13

37.700.000

 

Direzione Servizi Amministrativi

Progetto per la nuova gestione e per l’aggiornamento del patrimonio mobiliare A.C.I. inventariato

17 mesi

 

28

81.200.000

Direzione Servizi Amministrativi

Progetto per l’archiviazione centralizzata dei volumi PRA

 

12 mesi dall’aggiudicazione della gara

 

15

 

43.500.000

 

Si allegano i relativi documenti dimostrativi (all. da n. 9 a n. 17 che costituiscono parte integrante del presente contratto integrativo).

TITOLO VI

NOTE FINALI

ART. 40 – Note finali

Le parti con riferimento all’art. 24 del C.C.N.L. ’99 si impegnano a dar luogo ad una apposita sessione contrattuale entro il 30 novembre 1999 per la definizione dei criteri di cui al comma 4 del predetto articolo.

Le parti, con successiva sessione contrattuale, compatibilmente con le disponibilità economiche valuteranno l’opportunità di introdurre forme progettuali rimesse alla contrattazione locale.

Le parti si impegnano a raggiungere uno specifico accordo che regoli, nell’ambito della mobilità di cui all’art. 4 del C.C.N.L. ’99, sia i trasferimenti che l’istituto delle assegnazioni provvisorie.

Le parti con riferimento alle previsioni di cui alla lettera f) dell’art. 6 del CCNL ’99 si impegnano ad apposite sessioni contrattuali per una adeguata informazione preventiva.

Con successive sessioni contrattuali saranno esaminate le modalità di erogazione dei ticket mensa.

L’Amministrazione si impegna a rappresentare all’associazione per la polizza sanitaria l’esigenza di rivedere i contenuti della convenzione per la polizza sanitaria in ordine agli importi delle franchigie, alle somme destinate ai rimborsi per le spese per accertamenti diagnostici e cure dentarie.

TITOLO VII

PERSONALE DELLE QUALIFICHE AD ESAURIMENTO DI CUI ALL’ART. 15 L.88/89.

ART. 41 – Personale delle qualifiche ad esaurimento di cui all’art. 15 L.88/89.

Il personale destinatario delle disposizioni di cui all’art. 15, comma 1, della Legge 88/89 con qualifica di Ispettore generale e di Direttore di divisione, continua a mantenere tale qualifica nel rispetto di quanto previsto dall’art. 13, comma 5, del CCNL 99.

L’utilizzo del fondo per i trattamenti accessori, determinato ai sensi dell’art. 44 del CCNL ’99, nell’importo complessivo di L. 72.796.000, segue i criteri e le modalità stabilite per il personale delle aree A,B e C dal presente contratto integrativo.

 

QUALIFICA

SCALA PARAMETRICA CONCORDATA

Direttore di Divisione

227,080

Ispettore Generale

250,460

 

TITOLO VIII

AREA PROFESSIONISTI

ART.42 – Costituzione ed utilizzo del fondo.

Il personale appartenente all’area dei Professionisti, già destinatario delle disposizioni di cui al CCNL 1994/97 delle separate aree del personale con qualifiche dirigenziali e specifiche tipologie professionali, è disciplinato dalle norme di cui al capo II e III, artt. 33 e seguenti, del CCNL ‘99.

Il fondo per i trattamenti accessori è determinato in base all’art.42 del CCNL ’99 nell’importo complessivo di L. 268.900.000.

I trattamenti economici accessori per l’anno 1999 continuano ad essere corrisposti secondo la disciplina generale, i cui criteri e modalità sono stabilite dall’accordo collettivo integrativo sottoscritto in data 29.5.1998.

All. n°1

POSIZIONI ORGANIZZATIVE NEL MODELLO ORGANIZZATIVO A.C.I.

  1. Funzioni di direzione di unità organizzative con elevato grado di autonomia gestionale ed organizzativa in ragione della complessità e difficoltà della struttura dal punto di vista organizzativo, finanziario, ambientale

  1. Attività con contenuti di alta professionalità o richiedenti titoli di specializzazione se svolte da personale non collocato tra gli "specialisti" come individuati dal precedente contratto decentrato:

  1. Attività centrali di staff per studi, ricerca, ispezioni, vigilanza, controllo espletate con carattere di elevata autonomia e richiedenti esperienze specifiche; i titolari di dette attività riportano direttamente al Dirigente o ai Responsabili di unità organizzative.

All. n°2

 

All. n°3

 

QUALIFICA

SCALA PARAMETRICA CONCORDATA

9° Qualifica

186,090

8° Qualifica

161,940

7° Qualifica

140,750

6° Qualifica

121,700

5° Qualifica

109,590

4° Qualifica

105,000

3° Qualifica

100,000

 

All. n° 4

POSIZIONI

SCALA PARAMETRICA CONCORDATA

C4 - C5

186,090

C3

161,940

C1-C2

140,750

B2 - B3

121,700

B1

109,590

A2 - A3

105,000

A1

100,000

 

All. n° 5

UFFICI IN FASCIA 1

UFFICI IN FASCIA 2

UFFICI IN FASCIA 3

AGRIGENTO

ALESSANDRIA

MILANO

AOSTA

ANCONA

NAPOLI

ASCOLI PICENO

AREZZO

ROMA

ASTI

BARI

TORINO

AVELLINO

BERGAMO

BELLUNO

BOLOGNA

BENEVENTO

BOLZANO

BIELLA

BRESCIA

BRINDISI

CAGLIARI

CALTANISSETTA

CASERTA

CAMPOBASSO

COMO

CATANIA

CREMONA

CATANZARO

FIRENZE

CHIETI

LECCO

COSENZA

LODI

CROTONE

MESSINA

CUNEO

MODENA

ENNA

NUORO

FERRARA

PADOVA

FOGGIA

PALERMO

FORLI'

PAVIA

FROSINONE

PRATO

GENOVA

RIMINI

GORIZIA

SALERNO

GROSSETO

SIENA

IMPERIA

TARANTO

ISERNIA

TERAMO

L'AQUILA

TRENTO

LA SPEZIA

TREVISO

LATINA

UDINE

LECCE

VARESE

LIVORNO

VENEZIA

LUCCA

VERONA

MACERATA

VICENZA

MANTOVA

MASSA CARRARA

MATERA

ORISTANO

NOVARA

PARMA

PERUGIA

PESARO URBINO

PESCARA

PIACENZA

PISA

PISTOIA

PORDENONE

POTENZA

RAGUSA

RAVENNA

REGGIO CALABRIA

REGGIO EMILIA

RIETI

ROVIGO

SASSARI

SAVONA

SIRACUSA

SONDRIO

TERNI

TRAPANI

TRIESTE

VERCELLI

VIBO VALENTIA

VITERBO

All. n° 6

sigla

media delle medie giornaliera 95-96

sigla

media delle medie giornaliera 95-96

sigla

media delle medie settimanale 95-96

AG

178

NO

424

MI

16.763

AL

383

NU

106

NA

6.108

AN

344

OR

71

RM

13.460

AO

155

PA

590

TO

9.448

AP

233

PC

215

AQ

145

PD

606

AR

267

PE

180

AT

174

PG

425

AV

172

PI

325

BA

643

PN

233

BG

683

PO

213

BI

154

PR

363

BL

119

PS

264

BN

104

PT

219

BO

863

PV

406

BR

163

PZ

150

BS

834

RA

317

BZ

351

RC

217

CA

382

RE

394

CB

97

RG

118

CE

332

RI

72

CH

212

RN

224

CL

113

RO

159

CN

454

SA

413

CO

428

SI

234

CR

241

SO

119

CS

279

SP

149

CT

443

SR

175

CZ

184

SS

265

EN

59

SV

210

FE

287

TA

236

FG

262

TE

161

FI

900

TN

349

FO

311

TP

188

FR

251

TR

208

GE

658

TS

192

GO

104

TV

562

GR

164

UD

587

IM

149

VA

633

IS

43

VB

KR

59

VC

141

LC

227

VE

500

LE

316

VI

579

LI

262

VR

633

LO

61

VT

191

LT

279

VV

56

LU

298

MC

175

ME

278

MN

272

MO

555

MS

132

MT

79

All. n° 7

 

SEDI A COMPLESSITA’ MEDIA

CROTONE

ENNA

ISERNIA

MATERA

NUORO

ORISTANO

SONDRIO

VERBANO/CUSIO/OSSOLA

VIBO VALENTIA

 

 

SEDI A COMPLESSITA’ ORDINARIA

 

ACIREALE

SANREMO

VIGEVANO

IVREA

All. n° 8

Complessità ordinaria

Complessità media

Complessità alta

AG

RG

BA

NA

AL

RI

BG

MI

AN

RN

BO

RM

AO

RO

BS

TO

AP

SI

CA

AQ

SO

CE

AR

SP

CN

AT

SR

CO

AV

SV

CT

BI

TA

FI

BL

TE

GE

BN

TN

LE

BR

TP

MO

BZ

TR

PA

CB

TS

PD

CH

VB

PG

CL

VC

PV

CR

VT

RE

CS

VV

SA

CZ

SS

EN

TV

FE

UD

FG

VA

FO

VE

FR

VI

GO

VR

GR

IM

BRENNERO

IS

FERNETTI

KR

PONTE CHIASSO

LC

TARVISIO

LI

MONTE BIANCO

LO

VENTIMIGLIA

LT

LU

MC

ME

MN

MS

MT

NO

NU

OR

PC

PE

PI

PN

PO

PR

PS

PT

PZ

RA

RC

All. n° 9

PROGETTO "NUOVE ARCHITETTURE DIPARTIMENTALI"

Questo progetto ha l’obiettivo di realizzare una totale sostituzione delle architetture periferiche degli Uffici Provinciali P.R.A., che attualmente sono basate su un sistema dipartimentale, collegato a terminali privi di funzionalità elaborative, con un nuovo assetto hardware di tipo client-server basato sulla distribuzione delle capacità elaborative su ciascuna postazione e, conseguentemente, su un modello informatico più flessibile e coerente con gli sviluppi di un’organizzazione orientata ai processi.

La soluzione tecnologica individuata per la realizzazione di questo obiettivo prevede la sostituzione dell’ambiente operativo Unix (all’interno del quale hanno operato sino ad oggi le procedure P.R.A.) con il nuovo ambiente Windows NT. A tale scopo le procedure applicative sono state sottoposte ad un’attività di conversione, così da poter "migrare" da un ambiente all’altro. Nel contempo, è stata avviata la progressiva dismissione dei sistemi Olivetti LSX5000 (a cui era tecnicamente vincolato l’ambiente Unix) che devono, necessariamente, essere sostituiti entro la fine dell’anno in corso in quanto non "2000 compatibili".

Per quanto riguarda, poi, l’effettiva attivazione del progetto in argomento, dal punto di vista strettamente operativo può essere suddivisa in una prima fase di avviamento ed in una successiva di conduzione a regime del progetto che vedano entrambe coinvolti gli Uffici Provinciali, il maggiore impegno del personale troverà riconoscimento con l’accesso al fondo in parola attraverso un incremento del budget di sede.

In relazione alle riscontrate difficoltà connesse alle fasi di avviamento e di conduzione a regime, si ritiene di dover remunerare il maggiore impegno richiesto al personale degli Uffici Provinciali incrementando il budget di sede, in maniera differenziata in relazione alla data di decorrenza dell’avvio del progetto nelle singole sedi e dell’impegno richiesto.

E’ inoltre previsto un ulteriore fondo centrale di riserva con il quale far fronte ad eventuali cause di criticità di tipo eccezionale eventualmente riscontrate a partire dalla data di avvio del progetto suddetto in ciascuna sede, debitamente segnalate e documentate dai Dirigenti periferici previo confronto con le OO.SS. territoriali e le R.S.U. Dette situazioni saranno valutate dall’Amministrazione e verificate con le OO.SS sindacali nazionali rappresentative.

All. n° 10

PROGETTO TASSE

Il 1999 ha offerto ad ACI ed alla propria struttura federata l'opportunità di un diretto confronto con gli Enti territoriali e con il mercato, giusta il trasferimento delle competenze in materia di tasse automobilistiche alle Regioni a Statuto ordinario alle Provincie Autonome di Trento e Bolzano e della apertura ad altri soggetti della attività di riscossione (tabaccai, agenzie di pratiche auto, banche ecc. )

L'occasione è stata fornita dal progetto elaborato da ACI per la gestione integrale della riscossione e dei servizi inerenti le tasse automobilistiche, che, nel corso dell'ultima parte dello scorso 1998, è stato proposto alle Regioni e da queste, in 9 casi (complessivamente più del 60% del circolante) accolto con favore.

Il progetto, pur fortemente orientato in chiave informatica (puntando alla integrale automazione di tutte le attività routinarie, alla erogazione dei prodotti in formato magnetico ed all'uso della firma elettronica) è fondamentalmente basato sulla fornitura di servizi alle Regioni e Provincie Autonome in materia di tasse automobilistiche ai diversi livelli (politico - strategico , direttivo ed operativo) ideati e strutturati per operare in un mercato fortemente competitivo ove si sono dimostrate vincenti le strategie basate sulla qualità, l'attenzione all'utente, l'adattabilità ai diversi e contingenti fattori politico sociali e l'economicità delle prestazioni.

Tutte le strutture coinvolte nel progetto, ed in particolare l’Ufficio Servizi per attività delegate della Divisione Servizi della DSI, sono quindi chiamate a compiere un significativo sforzo di adattamento delle tradizionali metodologie lavorative di tipo burocratico ai nuovi scenari, ove la competizione impone metodi di lavoro e di approccio al cliente basati sulla capacità di ascoltare e di cogliere le esigenze anche future dei potenziali clienti e di soddisfarne i fabbisogni, anche se latenti o apparentemente marginali purché, ovviamente, connessi all'oggetto dell'attività principale. Il tutto in un sistema produttivo dove il rispetto delle aspettative sostanziali più che la forma costituiscono la vera obbligazione.

La durata dei contratti con gli Enti titolari del tributo e l'accesa conflittualità con gli altri competitori presenti sul mercato non consentono pause di riflessione, ma impongono a tutta la struttura una mobilitazione collettiva volta all'immediato apprendimento e alla assoluta condivisione delle nuove logiche di mercato, che nel caso di specie si traducono, sul piano strettamente operativo, in un aumento della produttività per unità di tempo (economicità del servizio), in un aumento della capacità di verifica della qualità dell'attività elementare prestata (orientamento alla qualità totale) ed infine in uno scrupoloso orientamento al cliente (catena della qualità).

L'ambiente amministrativo e di mercato in cui il progetto trova applicazione fa si che un ruolo fondamentale sia riconosciuto, oltre che alla Divisione Servizi della DSI, agli Uffici Provinciali dei capoluoghi delle Regioni e Provincie Autonome Convenzionate.

Giova infatti ricordare come il trasferimento di competenze in materia di tasse automobilistiche nasca sulla scia del federalismo fiscale, rappresentandone anzi uno dei primi atti concreti. In questo scenario ACI non poteva presentarsi sul mercato come un indivisibile monolito ma necessariamente come un Ente il cui vero punto di forza è rappresentato dalla sua distribuzione territoriale e dalla sua struttura a federazione, caratteristiche affini e perfettamente compatibili agli obiettivi della fiscalità federata.

L'Ufficio Provinciale del capoluogo di una Regione o Provincia convenzionata assume quindi una importanza strategica fondamentale rappresentando esso stesso ACI e la sua capacità di cogliere l'evoluzione in senso federale dello Stato.

In senso operativo quindi l'Ufficio Provinciale con l'insieme delle sue componenti produttive diviene il fulcro, lo snodo dei rapporti operativi tra Regione e ACI. Il suo Direttore diviene il punto di riferimento competente ed autorevole per la soddisfazione di ogni richiesta e la composizione di ogni problema che in materia di tasse automobilistiche dovesse insorgere tra ACI e Regione o Provincia Autonoma.

In particolare l'Ufficio è coinvolto nelle seguenti funzioni:

    1. Verifica e controllo contabile del servizio di riscossione delle tasse automobilistiche a livello regionale.
    2. Verifica della regolarità dei riversamenti effettuati dai Delegati AC a favore delle Regioni e Provincie Autonome titolari della tassa automobilistica a livello regionale.
    3. Verifica della regolarità dei riversamenti effettuati dai Delegati AC a favore dell’ACI a livello regionale.
    4. Gestione della procedura di riscontro ed informativa alla Regione del processo di gestione dei riversamenti eccedenti.
    5. Gestione della procedura di riscontro ed informativa alla Regione del processo di gestione dei riversamenti insufficienti.

    1. Verifica e controllo dell'attività di riscossione a livello regionale. Formulazione e gestione di reportistica di sintesi dell'attività di esazioni in termini quantitativi e qualitativi.
    2. Verifica della distribuzione territoriale dei punti di accesso al servizio in chiave competitiva (mkt geografico), svolgendo funzioni di supporto alla DCSI e agli Ac provinciali per la gestione delle politiche commerciali.

    1. Interrelazione con l’Ente locale di riferimento in qualità di rappresentante ACI sul territorio
    2. Attività di supporto normativo ed organizzativo a favore della Regione.
    3. Coordinamento dei servizi periferici di gestione delle tasse a livello Regionale.

    1. Verifica sul territorio Regionale dell'erogazione e della qualità del servizio (invio delle segnalazioni di recupero). Verifica dei mancati recapiti e della loro distribuzione territoriale. Verifica della percentuale di erroneità delle segnalazioni.
    2. Predisposizione dei piani regionali di inoltro delle segnalazioni.

    1. Coordinamento del processo di assistenza fiscale ai contribuenti a livello Regionale ricevendo le direttive impartite dall'Ente titolare del tributo o stimolandone l'attività interpretativa mediante la formulazione di quesiti, in sinergia con l'Ufficio servizi attività delegate.
    2. Richiesta di intervento della funzione consulenziale qualora ne ravvisi l’esigenza per il cliente

    1. Verifica costantemente l’applicazione degli accordi contrattuali con l’Ente locale
    2. Verifica, relazionandosi alle strutture centrali, la compatibilità dei servizi erogati con le caratteristiche politico sociali ed ambientali locali in termini di offerta, produzione e qualità.

    1. Riferimento ACI in materia organizzativa/procedurale a livello Regionale.
    2. Cura dell'aggiornamento professionale degli operatori degli uffici provinciali sulle procedure operative in materia di tasse mediante la predisposizione di manuali operativi, circolari e comunicati
    3. Organizzazione della conferenza dei Direttori degli Uffici Provinciali della Regione.
    4. Relazione alla DSI sulle attività svolte e sullo stato dei rapporti con la Regione o Provincia Autonoma.

In relazione alle difficoltà connesse a questa fase di primo avviamento si ritiene di dover remunerare il maggior impegno richiesto al personale interessato al Progetto incrementando dell’ % il budget del compenso incentivante relativo all’Ufficio di appartenenza.

All. n° 11

Premessa

Con il programma triennale 96-98, si descrivevano gli interventi che il Sistema Informativo Centrale intendeva porre in essere per fare partecipare l’Ente, al pari del resto della P.A., al profondo processo di rinnovamento e di evoluzione soprattutto in termini di tecnologie dell’informazione.

Si descrivevano, pertanto, i progetti particolarmente significativi, da attivare e in corso, che rappresentavano gli strumenti attraverso cui realizzare l’evoluzione già in atto dell’informatica dell’Ente e pervenire ad un assetto moderno, coerente con le linee strategiche individuate dall’AIPA, il cui elemento caratterizzante era la creazione di un’uniforme infrastruttura di rete su cui basare la distribuzione delle informazioni e l’interattività delle procedure a supporto dei nuovi processi.

Un così rilevante passaggio deve necessariamente realizzarsi attraverso una transizione che veda muoversi iniziative integrate di cambiamento informatico ed organizzativo, con il coinvolgimento, quindi, della Direzione del Personale a cui spetta il compito di rilevare le attività lavorative, rielaborarle in coerenza con i modelli organizzativi e processivi e delineare nuovi contesti di inquadramento professionale che matureranno vincolati alla scelta di innovazione tecnologica dell’Ente.

Scopo

Questo documento ha lo scopo di descrivere gli sviluppi del suddetto programma informatico - in cui è impegnata la Direzione Sistemi Informativi - che consentono di pervenire alla revisione complessiva delle strutture di riferimento ed alla conseguente realizzazione degli obiettivi organizzativi correlati, nonché le ulteriori iniziative in cui complessivamente si sostanzia il nuovo progetto speciale della predetta Direzione, di durata biennale (1999/2000).

La situazione

Punto di riferimento complessivo sono il progetto N.A.D. ed il progetto MOSAICO, finalizzati a pervenire all’obiettivo di sostituire le architetture periferiche basate sulla centralità del mainframe, e quindi sull’utilizzo di terminali stupidi collegati con il centro, con un nuovo assetto architetturale di tipo client-server, basato sulla distribuzione delle capacità elaborative su ciascun sistema, e quindi sul decentramento delle stesse.

Ci si riferisce anche ai progetti di revisione globale degli applicativi periferici, atti a supportare i modelli organizzativi auspicabili nella suddetta ottica di introduzione delle logiche di gestione per processi e quindi di accorpamento o totale eliminazione dei segmenti poveri o ridondanti.

Pressocché completata la fase di estensione delle nuove procedure (compresi oltre ai piloti iniziali realizzati presso gli uffici di piccole dimensioni, anche i piloti degli uffici medio-grandi e grandi -Firenze e Torino-), si sta complessivamente delineando la nuova architettura aperta, struttura di riferimento per le successive evoluzioni sia sul terreno informatico che organizzativo.

Sarà così possibile risolvere quei problemi di carattere tecnico-organizzativo che condizionano una crescita del S.I. ACI ed ottenere significativi risultati quali:

L’operazione in argomento, articolata in una serie di fasi intermedie, al fine di effettuare una graduale migrazione e di contenere il relativo impatto con le strutture periferiche, vede la realizzazione della fase finale in un momento particolarmente complesso, considerata la coesistenza di ulteriori particolari e pesanti impegni della DSI, sostanzialmente correlati alla modifica organizzativa interna resasi necessaria per supportare il lavoro per progetti (ormai stabilmente inserito nella Direzione) e per consentire di realizzare adeguatamente la nuova impostazione data al servizio Tasse automobilistiche per i nuovi interlocutori (Regioni), oltre allo sforzo da profondere per il consolidamento della nuova cultura organizzativa, destinata a diffondersi progressivamente in tutto l’Ente, nonché, infine, al non indifferente problema concernente l’adeguamento di tutti i sistemi all’avvento dell’anno 2000 e dell’EURO.

Tali problematiche, particolarmente impegnative già di per sé, sono ancor più critiche se si considera che alcune (in particolare Anno 2000 ed EURO) non comportano solo la necessità di intervenire concretamente su tutte le procedure, ma costringono anche a pesanti attività di monitoraggio continuo di cui è necessario fornire periodici stati di avanzamento all’AIPA che coordina, insieme ai rispettivi Comitati, EURO e Anno 2000, le attività in tali ambiti posti in essere dall’intera Pubblica Amministrazione.

E’ da tener presente, inoltre, la complessità del contesto di riferimento risultante dalla scelta tecnologica che, per la sua particolare innovatività (l’ACI è tra le prime Pubbliche Amministrazioni - insieme ad alcuni gruppi privati- che utilizzano il sistema operativo Windows NT per collegare in rete tra loro un numero così elevato di posti di lavoro), richiede specifica cura ed attenzione.

D’altro canto la stessa scelta, oltre ad essere assolutamente al passo con i tempi e quindi l’unica fattibile se si perseguono gli obiettivi di evoluzione propri del nostro Sistema Informativo, è destinata a portare significativi vantaggi, oltre a quelli già citati, correlati ai livelli di sicurezza, gestione accessi archivi e protezione dei dati.

Con riferimento alla possibilità, attraverso le nuove architetture NT, di supportare tutte le evoluzioni applicative future, rivestono particolare importanza, in quanto immediatamente attuabili appena completata l’operazione di diffusione in corso, le seguenti:

Il nuovo progetto

Obiettivo del nuovo progetto è: concludere e consolidare la fase di transizione informatica, che porterà anche a quella altrettanto significativa di tipo organizzativo studiata in coerenza con i moduli organizzativi; conseguentemente, sarà indispensabile realizzare quanto ancora necessario per dar seguito alle strategie di servizio, passando definitivamente dalla logica della mera gestione dei procedimenti amministrativi, con una struttura organizzativa accentrata e conseguenti contatti occasionali, sia pure attenti, con gli utenti, ad una logica di mercato, con orientamento al cliente e quindi particolare attenzione allo studio di soluzioni che semplifichino al massimo la fruizione del servizio e consentano il conseguimento di servizi aggiuntivi ad alto valore per il cliente, stante l’osservazione attenta delle esigenze di quest’ultimo.

Si ritiene fondamentale precisare le scadenze più significative, propedeutiche alla realizzazione delle ulteriori fasi che completeranno il risultato previsto nell’ambito del progetto N.A.D. anche con riferimento alle nuove posizioni lavorative che sarà possibile attivare:

In una prospettiva più ampia si illustrano ulteriori aspetti relativi a nuove iniziative, di seguito evidenziate, che richiedono particolare attenzione anche per le conseguenze sull’immagine dell’Ente.

Il primo significativo esempio dell’attuazione di tali nuove politiche, è stato concretizzato dal S.I. nella nuova ipotesi progettuale per la fornitura del servizio di riscossione e controllo delle tasse automobilistiche per le Regioni.

Le logiche del servizio, infatti, sono state completamente rielaborate, anche alla luce delle esperienze pregresse, nella rinnovata prospettiva di osservazione del fenomeno (centralità del cliente).

Si tratta di un nuovo servizio a carattere commerciale che l’Ente deve proporre all’esterno al pari di una qualunque azienda che offra il proprio prodotto a fronte di una specifica richiesta.

Sostanzialmente, sul fronte dei servizi delegati, è la prima vera occasione in cui ci si pone all’esterno in una veste imprenditoriale e in un rinnovato contesto di concorrenza.

L’obiettivo non è solo quindi convincere il cliente a rivolgersi all’ACI, ma soprattutto consolidare la fiducia che i clienti stessi potranno riporre nell’Ente, garantendo gli adempimenti richiesti, la loro qualità ed in genere una particolare attenzione alla soddisfazione dei bisogni.

In tale contesto le procedure informatiche devono essere estremamente duttili ed integrabili, veri e propri strumenti per rendere concretamente possibile lo svolgimento di un servizio celere e preciso e garantire facile accesso a tutte le informazioni utili a semplificare ulteriormente gli adempimenti a carico del cliente, dissipandone dubbi e incertezze e fornendo informazioni aggiuntive.

Nella stessa ottica delle iniziative tasse proseguiranno i contatti in corso con la Motorizzazione Civile orientati alla definizione delle modalità di realizzazione dello Sportello telematico dell’automobilista.

Quest’ultimo costituisce l’evoluzione dello Sportello unico proposto dall’Ente fin dal 1994, in un’ottica di cooperazione fra le due Amministrazioni con il coinvolgimento degli altri operatori del settore (studi di consulenza automobilistica), nel processo di espletamento degli adempimenti amministrativi concernenti l’acquisto e tutte le successive movimentazioni dei veicoli.

Pervenire alla definizione dei suddetti accordi comporterà la necessità, non appena sarà possibile attivare concretamente gli accordi con l’interlocutore dei Trasporti, di procedere alla realizzazione del SW specifico, necessario per realizzare l’integrazione delle banche dati coinvolte e lo svolgimento, in via telematica, delle operazioni di lavorazione delle pratiche e di rilascio di tutti i documenti riguardanti i veicoli.

Anche in questo contesto l’impegno è notevole, rappresentando questa iniziativa, come la precedente, una significativa occasione per confermare l’importanza del ruolo dell’ACI nella realizzazione di servizi sempre più evoluti e rispondenti alle esigenze degli automobilisti.

Ulteriore progetto, assolutamente coerente con la nuova impostazione fin qui descritta, nella duplice ottica del cliente interno e del cliente esterno, è il progetto Mosaico, che consiste in un sistema integrato di servizi per l’organizzazione ACI, basato su un’architettura standardizzata che consenta:

Conclusioni

Appare dunque evidente quanto la costruzione evolutiva del nuovo sistema informatico sia propedeutico alla realizzazione del prototipo organizzativo disegnato per gli uffici provinciali; ciò è peraltro fondamentale anche per realizzare le analoghe evoluzioni organizzative a livello centrale.

Soprattutto con riferimento, infatti, alla diffusione dell’Office Automation integrato presso le strutture centrali è ipotizzabile a breve un concreto intervento della Direzione Sistemi Informativi che ha provveduto e sta provvedendo, intanto, alle necessarie sperimentazioni al proprio interno delle funzioni automatizzate del lavoro d’ufficio (posta elettronica, agenda elettronica, rassegna stampa, banca dati normativa, ferie e permessi, gestione corsi,ecc.).

Anche in questo caso è necessario preliminarmente, e sempre d’intesa con la Direzione del Personale, procedere all’individuazione delle risorse tecniche indispensabili a supportare la diffusione delle innovazioni ed a garantirne il corretto funzionamento.

A tal fine la Direzione Sistemi Informativi è fortemente impegnata anche nell’individuare il percorso evolutivo delle proprie risorse nel contesto dell’opera complessiva di consolidamento della struttura informatica di riferimento per la realtà attuale dell’Ente, ma soprattutto per la sua configurazione futura.

A tali sforzi, di notevole entità, devono essere aggiunti quelli che, in periodi di particolare stress e criticità del S.I. dell’Ente come quelli in corso (Anno 2000, Euro, carichi di lavoro assolutamente anormali), si assommano in modo esponenziale in capo alle risorse della Direzione Centrale Sistemi Informativi e Servizi, tenuta a coordinare e garantire comunque le varie evoluzioni anche in nome e per conto delle altre strutture del S.I..

DIREZIONE CENTRALE SISTEMI INFORMATIVI

Obiettivo:

Concludere e consolidare la fase di transizione informatica, che poterà anche a quella altrettanto significativa di tipo organizzativo studiata in coerenza con i moduli organizzativi improntati ad una logica per processi di lavoro, e realizzare quanto ancora necessario per dar seguito alle strategie di servizio, passando definitivamente dalla logica della gestione di procedimenti amministrativi, con una struttura accentrata, ad una logica di mercato, con spiccato orientamento al cliente, supportata da un’architettura tecnologica decentrata.

 

Responsabile:

Direttore Centrale Sistema Informativo

Risorse umane interessate:

  • qualifica 09: n.6
  • qualifica 08: n.26
  • qualifica 07: n.14
  • qualifica 06: n.50
  • qualifica 05: n.12
  • qualifica 04: n. 6
  • qualifica 03: n. 4

Totale risorse n.118

Tempi di realizzazione complessiva:

Due anni

Step di verifica

  • l’operatore unico di processo (fasi di test) ottobre/novembre 1999
  • il gestore di processo informatico(per gli Uffici Provinciali) " ."
  • il funzionario polivalente II semestre 2000
  • il responsabile di macroprocesso " "
  • applicazione monetica - operazioni di ricezione di pagamento - dicembre 1999
  • applicazione monetica - funzioni di contabilità integrata marzo 2000
  • applicazioni di office automation presso le direzioni centrali pilota dicembre 1999

 

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO IL DIRETTORE CENTRALE

All. n° 12

 DIREZIONE CENTRALE DEL PERSONALE

PROGETTO SPECIALE

 PROGETTO SPECIALE PER L’APPLICAZIONE DEL PROCESSO DI RICLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE DI CUI AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO 1998/2001

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PREMESSA

L’entrata in vigore del II contratto nazionale di categoria ha radicalmente innovato l’assetto ordinamentale del personale ed ha posto in capo all’Amministrazione e per essa alla Direzione del Personale il complesso ed impegnativo compito di gestire gli aspetti inerenti il nuovo sistema di classificazione del personale al passo con l’evoluzione dei modelli organizzativi e tecnologici in atto.

Con il precedente contratto è stato avviato un sistema delle professionalità avente per oggetto la verifica della congruità dei profili professionali esistenti in relazione alle esigenze organizzative e gestionali dell’Ente. Esso ha riguardato il personale la cui posizione di lavoro, per effetto dei processi di modifica dell’organizzazione produttiva, risultasse caratterizzata da contenuti di maggiore spessore professionale rispetto alla qualifica funzionale rivestita, nell’ambito del pregresso assetto giuridico del personale.

Coerentemente con l’avvenuta riorganizzazione e con le sperimentazioni professionali di cui sopra, il nuovo contratto di categoria impone che in sede di rinquadramento del personale si tenga conto delle trascorse esperienze nel consolidare una struttura organizzativa dove rilevano i ruoli di coordinamento, specialistici, produttivi e, con carattere di residualità, di supporto alla produzione.

Il nuovo sistema di classificazione del personale, orientato al superamento delle rigidità connesse alle vecchie qualifiche, deve supportare il cambiamento in atto nell’Ente per garantire livelli di efficienza ed efficacia dei servizi resi.

FINALITA’

Nel contesto sopra evidenziato il progetto si pone l’obiettivo di garantire l’applicazione degli istituti contrattuali attraverso fasi successive di microprogetti da attivarsi e che concorreranno alla definizione del nuovo posizionamento del personale.

Con riferimento all’attività di ricerca sono avviati studi orientati alla predisposizione della metodologia da adottare nella stesura delle declaratorie delle Aree professionali e delle posizioni all’interno di ogni singola area, in termini di conoscenze e capacità.

Contemporaneamente agli adempimenti necessari all’avvio delle modalità per la ricollocazione delle qualifiche preesistenti nell’Ente, la Direzione del Personale elaborerà, sia a livello di redazione di documenti sia partecipando a incontri con altri Enti del comparto, le linee guida delle competenze necessarie e descriverà i nuovi profili professionali funzionali alle esigenze dell’Ente che costituiranno l’elemento centrale del contratto integrativo di Ente fino a procedere al rinquadramento del personale alla luce delle risultanze del ruolo da ciascuno rivestito e riconosciuto nell’ambito del sistema delle professionalità, con contestuale aggiornamento delle posizioni d’archivio e dei parametri retributivi.

L’individuazione del fabbisogno delle risorse in relazione ai ruoli professionali operanti nel nuovo modello organizzativo comporta, di conseguenza, la rideterminazione della pianta organica per il dimensionamento delle tre aree previste dal contratto, cui segue il contingentamento delle stesse con particolare riguardo a ciascuna posizione giuridico/economica.

La necessità di classificare il personale coerentemente con le strategie organizzative aziendali porta ad un’inevitabile revisione dei processi di lavoro già in essere la cui coerenza con il più volte citato modello organizzativo sarà costantemente monitorata al fine di procedere, se necessario, a rivisitazioni.

Le previsioni contrattuali introducono strumenti di crescita professionale e di sviluppo del personale attraverso metodologie a carattere valutativo, cui si attribuiscono riconoscimenti giuridici ed economici; in tal senso la Direzione del Personale è direttamente impegnata nelle definizioni dei criteri generali che all’interno del contratto collettivo andranno a disciplinare la mobilità orizzontale nell’ambito dell’area di appartenenza nonché la mobilità verticale tra un’area e la posizione iniziale dell’area immediatamente superiore.

Ugualmente impegnativa sarà la definizione di accordi integrativi che risultino in piena armonia con le innovazioni contrattuali in modo da assicurare una gestione del salario accessorio che possa supportare in maniera adeguata le scelte organizzative adottate valorizzando sia i ruoli ricoperti che i livelli produttivi quali/quantitativi conseguiti.

In tale scenario assume importanza rilevante per la crescita professionale dei dipendenti l’aspetto formativo degli stessi che ha il compito di sviluppare le competenze necessarie per la gestione del nuovo modello organizzativo. Pertanto sono da programmare corsi di addestramento volti a motivare e rendere consapevoli del proprio ruolo il personale confermando, consolidando e sviluppando le proprie competenze in modo da governare i processi lavorativi in contesti sempre più competitivi.

Per quanto riguarda la doverosa divulgazione delle novità contenute nel contratto si organizzeranno incontri e momenti di confronto per sensibilizzare il personale A.C.I. alle novità introdotte dal contratto attraverso strumenti di comunicazione quali Intranet, foglio notizie, "Comunicando".

La creazione del sistema di classificazione prefigurato e la successiva riqualificazione del personale, a seguito degli interventi volti all’accrescimento professionale, è in linea con il modello organizzativo caratterizzato da un’elevata flessibilità in cui rilevano i ruoli rivestiti, i risultati raggiunti e lo svolgimento di compiti di responsabilità crescente. Nel quadro descritto le risorse saranno in grado di operare con qualità a elevati livelli di produttività, di motivazione e di impegno contribuendo al miglioramento dei prodotti/servizi resi in termini di efficienza/efficacia.

In sintesi gli obiettivi del progetto sono:

Si tratta di un "pacchetto" che non può identificarsi con la "normalità" dei compiti propri della Direzione Personale; esso rappresenta sia pure nel contesto dello sviluppo delle risorse, un aspetto eccezionale che solo la formula progettuale può adeguatamente fronteggiare in termini di qualità e di tempestività.

FASI REALIZZATIVE

L’attuazione del progetto é articolata nelle seguenti fasi secondo le modalità temporali di seguito riportate:

Il progetto ha durata biennale (1999/2000) con step di verifica sopra evidenziati.

Tenuto conto che si tratterà di definire in sede di contrattazione collettiva integrativa e decentrata le linee di indirizzo per le attività connesse all’applicazione dei dettami contrattuali, i tempi considerati restano, ovviamente, vincolati alla definizione delle predette procedure.

RISORSE INTERESSATE

N° 18 posizione A1

N° 14 posizione A2

N° 25 posizione B1

N° 24 posizione B2

N° 13 posizione C1

N° 8 posizione C3

N° 6 posizione C4

Totale risorse n. 108

Responsabile progetto: Dr. Mauro Annibali

All.n° 13

Imposta Provinciale di Trascrizione

Progetto Speciale

"Riforma del procedimento di riscossione e di irrogazione delle sanzioni.

Valorizzazione delle risorse"

Premessa

E’ di circa duemila miliardi annui il gettito a favore delle Province, su base nazionale, che proviene per l’anno in corso dall’Imposta provinciale di trascrizione (IPT), nuovo tributo di pertinenza esclusiva dell’Amministrazione locale che, a far data dal 1° gennaio 1999, ha sostituito la soppressa Imposta erariale di trascrizione (IET) e la relativa addizionale provinciale (APIET).

Il dato, pubblicato su "Il Sole-24 Ore" di lunedì 31 maggio, è ricavato da una proiezione su base annua dei dati di gettito IPT del 1° quadrimestre 1999 che ha, tra l’altro, evidenziato un incremento del 103% rispetto alla corrispondente entrata provinciale APIET del 1998.

Il quadro normativo vigente

Con il 1999, gli Uffici del PRA riscuotono per conto della Provincia l’IPT.

Intese ed accordi raggiunti con il Ministero delle Finanze hanno consentito di gestire per l’anno in corso il nuovo tributo secondo le modalità meno onerose e già consolidate per le soppresse IET ed APIET; si è, altresì, riusciti a mantenere il compenso per l’attività svolta - ancorchè riferito alla riscossione di una e non di due imposte - in misura pari a quello già percepito sino al 31 dicembre1998, £. 7.068 per formalità espletata.

Con l’approvazione lo scorso 13 maggio della legge n. 133/1999 è stato, invece, previsto l’affidamento a terzi della gestione del tributo da parte di ciascuna Provincia.

Il quadro normativo si completa, poi, con la riforma della disciplina della riscossione dei tributi e del relativo procedimento sanzionatorio, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° luglio p.v..

In particolare, si tratta di innovazioni profonde e sostanziali che muovono dalla rideterminazione delle nuove procedure di prelievo delle entrate fiscali fino al riconoscimento del compenso per il concessionario del servizio, prevedendo, accanto ad un aggio base, l’erogazione di una somma aggiuntiva in funzione della maggiore riscossione conseguita.

Questo, dunque, lo scenario normativo in cui il PRA e, quindi, l’ACI si colloca quale concessionario dell’attività di riscossione dell’imposta provinciale di trascrizione:

Criticità del contesto normativo vigente. "L’ambiente" esterno di riferimento

La possibilità di una gestione dell’imposta disgiunta dalla esecuzione "civilistica" della relativa formalità presso il PRA comporta:

Il progetto

Con il 2000, il concessionario della riscossione dell’imposta provinciale sarà individuato da ciascuna Provincia in ragione di elevati standard qualitativi di efficienza e di efficacia nei servizi resi, valutati anche alla luce della tempestiva capacità di ciascun soggetto professionale di adattare i propri modelli organizzativi ed i connessi processi di lavoro, unitamente alla valorizzazione delle risorse impiegate, alle profonde innovazioni introdotte sia nell’Ordinamento che nel mercato.

Obiettivo del progetto è fare dell’anno in corso il "banco di prova" del PRA per rappresentarsi in uno scenario fortemente competitivo quale soggetto idoneo allo svolgimento dell’attività di riscossione fiscale secondo le nuove regole ed i nuovi principi.

Il progetto "Riforma del procedimento di riscossione e del procedimento sanzionatorio" comporterà, quindi, la previa valutazione del grado d’impatto delle recenti innovazioni sull’attuale assetto operativo degli Uffici per procedere, poi, alla elaborazione ed alla predisposizione di nuovi modelli organizzativi ed alla riqualificazione dei relativi processi di lavoro secondo strategie, sino ad oggi risultate vincenti, basate sulla flessibilità delle logiche funzionali-operative adoperate, sulla qualità dei servizi erogati e sulla crescente attenzione al cittadino-contribuente.

Le strutture coinvolte di questa Direzione Centrale, unitamente a quelle degli Uffici Provinciali interessati, saranno chiamate a svolgere un significativo sforzo sia di ricostruzione delle tradizionali metodologie di lavoro, sia di valorizzazione delle risorse impiegate

In particolare, si provvederà, alla semplificazione del procedimento dell’imposta provinciale di trascrizione, anche al fine di ridurre gli adempimenti dei contribuenti e potenziare l’attività di controllo sostanziale.

A tal fine, si provvederà a razionalizzare le modalità di esecuzione dei versamenti, anche attraverso forme di pagamento più coerenti con l’attuale ambiente di riferimento, fortemente automatizzato, nonché ad eliminare, sul piano dei controlli, tutte quelle operazioni e microattività solamente farraginose, anche per una maggiore garanzia e trasparenza nell’ambito dei rapporti con la Provincia titolare del tributo.

Nel corso dell’ultima fase del progetto, si provvederà a "testare" presso le singole realtà degli Uffici provinciali i nuovi modelli funzionali ed operativi individuati, nonché le dinamiche di produzione conseguenti ai nuovi processi di lavoro.

Questa Direzione Centrale avrà cura di comunicare con cadenza mensile l’andamento del progetto.

Infine, si intendono evidenziare i due aspetti che costituiranno la nota comune ad ogni fase dell’attività progettuale svolta: il primo, tiene conto della valorizzazione delle risorse impiegate, presupposto quest’ultimo indispensabile per la configurazione di un nuovo schema organizzativo-funzionale; ciò darà vita allo sviluppo di un programma di formazione, addestramento e qualificazione del rapporto professionale delle risorse, sia in relazione all’interlocutore istituzionale, la Provincia, sia in relazione al cliente.

Il secondo, più in linea con gli orientamenti politici cui uniformarsi, dovrà tener conto di un mercato fortemente competitivo costituito da banche, concessionari dei tributi e consorzi di agenzia di pratiche d’auto -Sermetra-, rispetto ai quali occorrerà necessariamente rappresentarsi quale soggetto professionale che, già fornito di un indiscusso Know-how, risulti competitivo anche sul piano dei servizi resi.

In considerazione del particolare onere lavorativo conseguente all’attuazione del progetto, si ritiene che il maggior impegno richiesto al personale di questa Direzione Centrale, nonché al personale in servizio presso le strutture degli Uffici provinciali interessati, venga remunerato mediante utilizzo del fondo incentivante così come previsto dall’accordo integrativo vigente.

 

"Riforma del procedimento di riscossione e di irrogazione delle sanzioni. Valorizzazione delle risorse."

Obiettivo

Sviluppare, ottimizzare e consolidare il processo di lavoro connesso all’attività di riscossione dell’imposta provinciale di trascrizione da parte degli Uffici del PRA secondo elevati standard qualitativi di efficacia ed efficienza nel servizio reso.

Riqualificare gli attuali modelli organizzativi, i processi di lavoro e le risorse umane impiegate in linea con le profonde innovazioni di carattere normativo introdotte nell’Ordinamento ed imposte dal mercato, attraverso l’elaborazione e la predisposizione di nuovi schemi operativi secondo strategie basate sulla flessibilità delle logiche funzionali adoperate, sulla qualità dei servizi erogati e sulla crescente attenzione al cittadino contribuente.

Responsabile del Progetto

Direttore Centrale Pubblico Registro Automobilistico

Tempi di realizzazione

18 mesi.

Step di verifica

Analisi, studio e verifica dell’impatto normativo sui tradizionali modelli e processi di lavoro

ottobre ‘99

Analisi criticità. Riflessi sui modelli organizzativi

novembre ‘99

Valutazione impatto sulla professionalità delle risorse impiegate

dicembre ‘99

Studio, analisi ed elaborazione nuovi modelli organizzativi

1° semestre 2000

  • Operazioni di esecuzione dei versamenti
  • Operazioni di verifiche e controlli
  • Operazioni di irrogazione delle sanzioni

febbraio - marzo 2000

aprile 2000

maggio - giugno 2000

Riqualificazione dei processi di lavoro

1° / 2° semestre2000

Test di verifica presso Uffici Provinciali

continuamente, per ciascuna fase del progetto, fino a giugno 2001

 

Risorse umane interessate

IX qualifica funzionale : n. 1

VIII q.f. n. 4

VI q.f. n. 4

V q.f. n. 3

IV q.f. n. 1

Totale risorse : n. 13

All. n° 14

PROGETTO DIREZIONE SERVIZI AMMINISTRATIVI

UFFICIO PATRIMONIO ED APPROVVIGIONAMENTO

PROGETTO RER LA NUOVA GESTIONE E PER

L’AGGIORNAMENTO DEL PATRIMONIO MOBILIARE DELL’ACI

Premessa:

Al fine di soddisfare gli obiettivi di efficienza, efficacia, saving e qualità, la funzione Approvvigionamenti svolge un’attività complessa, destinata a procurare prodotti e servizi nel momento giusto ed alle condizioni economiche più vantaggiose, tali da consentire un profitto.

Sono attività di notevole rilevanza in quanto attengono all’amministrazione dei cosiddetti aspetti "dinamici", quali quelli relativi alle operazioni di gestione e di utilizzazione dei vari beni anche nel corso del loro uso.

Nell’ambito di queste attività, l’aggiornamento dell’inventario del patrimonio mobiliare degli Enti Pubblici non economici, previsto dal D.P.R. 696/79 con cadenza almeno quinquennale, è per l’ACI attività prioritaria ove si consideri che, anche in ragione dei precedenti metodi di inventariazione dei beni nella disponibilità dell’Ente e di una gestione dei relativi libri inventari non sempre corretta, si sono riscontrate incompletezze ed incongruenze oggi non più recuperabili mediante le ordinarie procedure d’ufficio.

Ciò premesso è stato avviato, dall’Ufficio Patrimonio e Approvvigionamenti, un progetto finalizzato ad una nuova gestione dell’inventario dei beni mobili nella disponibilità dell’Ente abbinato al processo di gestione degli approvvigionamenti che preveda nel contempo il recupero e l’aggiornamento dei dati relativi alle esistenti scritture inventariali.

L’utilità di abbinare al processo di inventariazione dei beni costituenti il patrimonio mobiliare dell’Ente gli aspetti contrattuali della gestione funzionale dei cespiti consente di ottimizzare i tempi e le risorse disponibili incrementando l’efficacia degli interventi posti in essere dall’Amministrazione.

Seguire il singolo cespite, dal momento dell’approvvigionamento, non solo attraverso la sua dislocazione ed attribuzione fisica ma anche durante la sua progressiva utilizzazione, manutenzione, eventuale implementazione, e quindi sostituzione programmata consente di governare con maggiore efficienza ed efficacia la pianificazione degli acquisti con indubbi benefici in termini organizzativi ed economici.

Il Progetto:

Si prevede la creazione di una procedura informatizzata che consenta l’individuazione dell’iter contrattuale, il monitoraggio dei tempi e le attribuzioni delle forniture per centri di costo.

Verrà ideato e realizzato un data base connesso alla gestione dell’inventario del patrimonio mobiliare che consentirà di seguire con estrema precisione il singolo cespite in base alla condizione, vetustà, funzionalità, alla sua programmata manutenzione, riparazione ed eventuale implementazione o sostituzione.

Per la nuova gestione dell’inventario si prevede il censimento, la ricatalogazione e la presa in carico di tutti i beni mobili esistenti presso la Sede Centrale, gli Uffici Provinciali e le Delegazioni alla frontiera dell’ACI.

L’attività di inventariazione si articolerà in due contestuali fasi, concernenti la prima la Sede Centrale e la seconda gli Uffici Provinciali e le delegazioni alla frontiera.

Quest’ultima prevede per la Sede Centrale l’organizzazione di un sistema di inventariazione flessibile supportato da adeguate procedure automatizzate per la cui attuazione si propone di ricorrere ad aziende specializzate a cui affidare la realizzazione del supporto informatico.

In particolare si prevede una metodologia di registrazione e catalogazione dei beni che farà ricorso a forme di etichettatura mediante sistemi di lettura ottica a codice a barre.

Le operazioni di registrazione avranno inizio con il censimento e la presa in carico dei beni mobili degli Uffici della Sede Centrale di Via Marsala, Via Solferino, Via Magenta, Largo Somalia e Via Fiume delle Perle.

La seconda fase concernente la ricostruzione e l’aggiornamento dei dati relativi ai beni esistenti presso gli Uffici Provinciali e le Delegazioni alla frontiera farà ricorso a procedure di inventariazione e di catalogazione tradizionali.

A tal fine verrà richiesto al dirigente/conservatore l’individuazione di un locale consegnatario cui saranno delegate le operazioni attinenti alla gestione delle attività di censimento.

Tale responsabile fungerà da interlocutore della Sede Centrale per tutti gli adempimenti di legge in materia di inventario e per la gestione dei rapporti con le strutture centrali in merito allo svolgimento dei compiti di gestione, controllo, trasmissione ed aggiornamento ordinario ed operativo.

Al riguardo saranno predisposti adeguati registri inventari che verranno trasmessi presso gli Uffici provinciali dell’Ente, i cui estratti, autenticati dal locale consegnatario, dovranno essere trasmessi periodicamente all’Ufficio Patrimonio e Approvvigionamenti per consentire un riscontro con le scritture documentali centrali e consentire un costante aggiornamento dei beni costituenti il patrimonio mobiliare dell’Ente.

Solo successivamente sarà ipotizzabile l’estensione del sistema informatizzato di inventariazione, già attuato presso la Sede Centrale, presso le strutture provinciali.

In particolare sono previste le seguenti fasi e attività:

Fase istruttoria per la Sede Centrale

Si prevede una dettagliata analisi, in collaborazione con le strutture competenti, per l’esame di tutte le problematiche tecnico, organizzative ed operative.

In particolare dovranno essere affrontate le seguenti tematiche:

Fase istruttoria per le sedi provinciali.

Fase attuativa

L’attuazione del progetto sarà articolata in tre distinte fasi:

Tempi di realizzazione

L’intero progetto di ricostruzione del patrimonio mobiliare connesso al processo degli approvvigionamenti potrà essere attuato in 19 mesi dalla data di avvio delle operazioni.

In ogni caso, considerato che l’attività di inventariazione richiederà la collaborazione di tutti gli Uffici Provinciali e considerate le risorse della Sede Centrale assegnate alla realizzazione delle fasi di acquisizione e registrazione dei beni presso la Sede Centrale, si predispone un calendario di massima degli interventi da realizzare, che è suscettibile di modifiche temporali a seconda che il personale venga o meno addetto a tempo pieno alla realizzazione del progetto e che vi sia un incremento delle risorse assegnate allo stesso.

AREA INTERESSATA : Fatturazione e Controllo, Area Beni e Logistica, Area Servizi

RESPONSABILE DEL PROGETTO : Dott. Giovanni Casalli

RISORSE ATTUALMENTE ASSEGNATE AL PROGETTO: N. 28

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

  1. Registrazione e ricatalogazione dei beni mobili allocati presso la Sede centrale ACI di Via Marsala, 8 attraverso l’utilizzo di procedure informatizzate e sistemi di lettura a codici a barre.
  2. Registrazione e ricatalogazione dei beni mobili allocati presso la Sede Centrale ACI di Via Solferino, Via Magenta, Largo Somalia, Via Fiume delle Perle attraverso l’utilizzo di procedure informatizzate sistemi di lettura a codice a barre.
  3. Acquisizione centralizzata dei dati relativi a beni mobili presso gli Uffici Provinciali e le Delegazioni alla frontiera.

OPPORTUNITA’/VANTAGGI:

 

 

 

ATTIVITA’/FASI

DESCRIZIONE

TEMPI DI REALIZZAZIONE

( H./Uomo)

1

Analisi di fattibilità

Studio delle tipologie contrattuali ed abbinamento dei beni e relativi servizi accessori alle funzioni di gestione dell’inventario

Novembre 1998

2

Realizzazione Data Base

Realizzazione di una procedura informatizzata che garantisca l’iter contrattuale, il monitoraggio dei tempi e le attribuzioni delle forniture per centro di costo

Dicembre 1998

3

Registro contratti

Catalogazione dei contratti ed individuazione dei dati da evidenziare e gestire

Gennaio 1999

4

Data Entry

Attività di acquisizione dati dei contratti

Febbraio 1999

5

Monitoraggio Cespiti

Seguire il bene in base alla vetustà, condizione, funzionalità sostituzione, manutenzione programmata, riparazione ed eventuale implementazione in un contesto di ottimizzazione dei tempi e delle risorse impiegate.

Marzo 1999

6

Fase istruttoria per la Sede Centrale

Analisi delle problematiche sottese e definizione del sistema informatizzato di inventariazione

Marzo 1999

7

Fase istruttoria per le Sedi provinciali

Elaborazione della circolare, predisposizione e trasmissione dei registri inventari e altro materiale presso gli UU.PP. per il locale censimento dei beni.

Aprile 1999

8

Formazione

Addestramento del personale all’utilizzo delle procedure informatizzate e delle nuove metodologie di censimento

Giugno1999

9

 

Censimento beni

Attuazione del piano di recupero dell’arretrato attraverso la registrazione e ricatalogazione dei beni mobili allocati presso la Sede centrale ACI di Via Marsala, 8 attraverso l’utilizzo di sistemi di lettura a codici a barre.

150 h. lavorative

Ottobre 1999

10

 

Censimento beni

Attuazione del piano di recupero dell’arretrato attraverso la registrazione e ricatalogazione dei beni mobili allocati presso la Sede centrale ACI di Via Solferino, Via Magenta, Largo Somalia attraverso l’utilizzo di procedure informatizzate sistemi di lettura a codice a barre.

60 h. lavorative

Dicembre 1999

 

11

Acquisizione centralizzata

Acquisizione centralizzata dei dati relativi a beni mobili presso gli Uffici Provinciali e le Delegazioni alla frontiera

 Novembre 1999

12

Censimento beni

Attuazione del piano di recupero dell’arretrato attraverso la registrazione e ricatalogazione dei beni mobili allocati presso la Direzione Centrale Sistemi Informativi ACI di Via Fiume delle Perle n. 24

120 h. lavorative

Febbraio 2000

13

Controllo

Verifica e controllo dei risultati ed eliminazione delle eventuali anomalie riscontrate

 Maggio 2000

 

All.n° 15

PROGETTO DIREZIONE SERVIZI AMMINISTRATIVI

UFFICIO PATRIMONIO ED APPROVVIGIONAMENTO

Management degli archivi aziendali.

Progetto per l’archiviazione centralizzata dei volumi PRA.

Premessa

Il nuovo assetto organizzativo degli Uffici del Pubblico Registro Automobilistico scaturito dalla riforma dell’istituto, grazie alla profonda diffusione di tecnologie avanzate e di procedure informatizzate, consente oggi di prendere in esame la possibilità di eliminare, definitivamente, la presenza di archivi cartacei presso gli Uffici stessi.

Difatti, tutte le informazioni necessarie allo svolgimento delle attività dell’istituto possono essere agevolmente attinte dalla banca dati giuridica o da supporti microfilmati che contengono tutte le informazioni contenute nei volumi PRA.

Pertanto, se dal punto di vista funzionale ed operativo non è più giustificata la presenza di una siffatta mole di documentazione cartacea, dal punto di vista logistico l’archiviazione dei circa 1.100.000 volumi presenta problemi di non poco rilievo. L’occupazione di spazi sottrae aree preziose che potrebbero essere destinate ad un impiego più proficuo tale da rendere più funzionali, accoglienti e più razionalmente disposti gli Uffici.

Il Progetto

Si prevede il prelievo di tutti i volumi da tutte le province d’Italia e la raccolta degli stessi in un unico luogo (ubicato nella regione Lazio).

E’ previsto inoltre un servizio di consultazione da parte degli Uffici con risposte fornite via fax entro 30 minuti dalla richiesta.

Sia la fase del "trasloco" che il servizio di deposito e consultazione saranno curati da apposita società individuata mediante l’esperimento di procedure ad evidenza pubblica.

In particolare sono previste le seguenti fasi ed attività:

Fase dell’analisi

Una volta ritenuta la proposta formulata fattibile ed in linea con gli orientamenti strategici dell’Amministrazione, si prevede una dettagliata analisi da svolgersi in collaborazione con le competenti strutture dell’Ente, per l’esame di tutte le problematiche tecniche, organizzative e giuridiche.

In particolare dovranno essere affrontate le seguenti tematiche:

Fase attuativa

L’attuazione del progetto sarà articolata in tre distinte operazioni:

Fase della gestione del servizio

I servizi di deposito e di consultazione dovranno garantire:

Analisi di massima circa la fattibilità del progetto

Al fine di consentire una decisione supportata dalla maggiore quantità e qualità di informazioni possibili, sulla base di una preventiva analisi di massima condotta in ordine alla fattibilità del progetto sono stati analizzati i seguenti aspetti:

Aspetto organizzativo

Per quanto riguarda il volume PRA si deve premettere che la sua consultazione è oggi divenuta sporadica, con tendenza ad ulteriore diminuzione, grazie al fatto che gli Uffici impiegano banche dati automatizzate e supporti microfilmati nei quali sono contenute pressoché tutte le informazioni presenti nei volumi.

Si tenga inoltre presente che già oggi in molte sedi il volume non è presente presso l’Ufficio perché depositato in magazzini siti altrove; tale situazione peraltro non crea problemi.

Attualmente negli Uffici, specie in quelli di grandi dimensioni, la gestione degli archivi di volumi e fascicoli richiede il mantenimento di una particolare organizzazione con la presenza di addetti, con farraginose procedure di ricerca, con necessità di particolari dotazioni. Tali attività generano peraltro una serie di ricadute sul fronte della sicurezza sul lavoro.

L’eliminazione degli archivi cartacei porrebbe automaticamente rimedio a tale situazione consentendo:

Aspetto logistico/immobiliare

Attualmente, sulla base di un’analisi svolta in occasione della realizzazione del progetto NAD, è emerso che il recupero degli spazi adibiti ad archivio presenti negli uffici comporta un radicale miglioramento della situazione immobiliare dell’Ente tanto che, in alcuni casi, il recupero degli spazi, che generalmente restituisce agli Uffici margini notevoli di miglioramento logistico e di funzionalità, consente di non optare per la soluzione radicale di trovare una nuova sede.

Un ulteriore elemento di valutazione sta nel fatto che attualmente la crescita degli spazi necessari agli uffici è pressoché continua e determina un proliferare di magazzini, di contratti e di problemi gestionali non indifferenti costringendo l’Amministrazione all’adozione di soluzioni di breve respiro. Viceversa il progetto consente al riguardo l’adozione di una soluzione flessibile in grado di garantire continuità e controllo.

Tempi di realizzazione

L’intero progetto potrà essere attuato in 12 mesi dalla data di aggiudicazione della gara.

In ogni caso, considerato che si tratterà di un’operazione che interesserà progressivamente tutti gli Uffici, nel predisporre un calendario degli interventi si terrà conto innanzi tutto delle situazioni logistiche ed organizzative più gravi.

Analisi costi/benefici

Non essendo possibile stabilire un costo dell’operazione con precisione è stata fatta un’analisi che tiene conto di alcune grandezze economiche indicative.

Costi annui di gestione attuali

Costo annuo attuale magazzini: 915.000.000

Costo annuo eventuale nuovi magazzini: 150.000.000

Costo annuo personale addetto alla ricerca documenti: 300.000.000

TOTALE L. 1.365.000.000

Costo eventuale trasferimento Uffici senza spazi disponibili: L. 2.000.000.000

Costo annui di gestione sulla base del progetto

Costo annuo di gestione del servizio deposito: 700.000.000

Costo annuo di gestione del servizio di ricerca: 500.000.000

Costo annuo futuro magazzini: 600.000.000

TOTALE L. 1.800.000.000

Costo una tantum del trasferimento: L. 1.100.000.000

Ulteriori benefici/opportunità

La realizzazione del progetto apre la strada e ben si coniuga con eventuali progetti di acquisizione su disco ottico anche dei fascicoli del PRA.

Vengono infatti predisposte le basi di natura logistica ed organizzativa perché un progetto siffatto possa avvalersi per i fascicoli delle medesime modalità di archiviazione prevedendo presso gli Uffici la presenza dei soli sistemi di archiviazione ottica.

All. 16

Progetto Consulta Soci

Premessa

La missione istituzionale dell’Automobile Club d’Italia rappresenta un ambito di attività le cui potenzialità di sviluppo sono ancora lungi dall’essere totalmente sfruttate.

Pertanto, è necessario procedere ad una conoscenza approfondita della situazione relativa ai "presidi di mercato" dell’Ente.

Tale conoscenza può essere sviluppata solo grazie ad una consistente azione sul campo mirata all’approfondimento degli aspetti microeconomici della rete di vendita degli AC.

La Consulta Soci vuol costituire l’elemento strategico-operativo per condurre a termine una approfondita analisi del contesto di mercato e dei connessi ambiti concorrenziali e fornire elementi valutativi agli Organi di vertice ed al Segretario Generale sulla potenziale ulteriore penetrazione del mercato degli attuali prodotti e servizi forniti dall’ACI.

 

 

 Finalità

Il progetto mira a costituire un sistema di rilevazione e monitoraggio capillare che assicuri la conoscenza aggiornata e la verifica sullo stato della Federazione ACI con riferimento alla missione istituzionale, al fine di predisporre azioni commerciali e di marketing il più possibile mirate e, perciò, utili all’ampliamento della compagine associativa.

Il presupposto necessario per il raggiungimento di tale finalità è costituito dalla individuazione e dall’analisi dei processi di vendita e di erogazione dei servizi con particolare attenzione alle aspettative dei soci ed al loro soddisfacimento in termini di servizi resi da ciascun Automobile Club a livello locale.

  

Vantaggi - Opportunità

Possibilità per il Vertice decisionale di disporre di un quadro continuamente aggiornato della situazione di mercato dell’Ente per poter procedere ad un efficace monitoraggio della gestione commerciale della Federazione e le relative politiche di marketing.

Capacità di "avere il polso della situazione", AC per AC, con riferimento alle problematiche di mercato e delle principali variabili commerciali, riuscendo ad evidenziare ed a risolvere tempestivamente situazioni di difficoltà.

 

Programma Operativo:

  1. Attività di analisi e di verifica svolta presso gli Automobile Club da parte del personale inserito nel progetto. Tale attività si svolgerà secondo il seguente calendario di massima:

 Periodo

Automobile Club

 Novembre 1999

Aosta Alessandria Asti Biella Cuneo Ivrea Novara Torino Vercelli Verbano Cusio Ossola Bergamo Brescia Como

 Dicembre 1999

Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese Vigevano Bolzano Trento Belluno Padova

 Gennaio 2000

Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Gorizia Pordenone Trieste Udine Genova Imperia La Spezia San Remo

 Febbraio 2000

Savona Bologna Ferrara Forlì Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Arezzo Firenze Grosseto

 Marzo 2000

Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Perugia Terni Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino

 Aprile 2000

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Campobasso Isernia Chieti L’Aquila Pescara Teramo Avellino Benevento

 Maggio 2000

Caserta Napoli Salerno Bari Brindisi Foggia Lecce Taranto Matera Potenza Catanzaro Cosenza Crotone

 Giugno 2000

Reggio Calabria Vibo Valentia Acireale Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Cagliari Nuoro Oristano Sassari

 

  1. analisi ed elaborazione dei dati rilevati con particolare attenzione alle rilevazioni relative ai processi di vendita per l’individuazione del BIC.
  2. Settembre 2000

  3. elaborazione delle soluzioni commerciali e di marketing per zona geografica.
  4. Dicembre 2000

  5. verifica trimestrale dei risultati ed avvio di azioni correttive.

Da aprile 2001

 

 Durata del progetto: n. 18 mesi

 

 Personale interessato

Il personale interessato svolgerà la propria attività operando presso le sedi degli Automobile Club secondo il calendario di massima previsto dal Programma Operativo.

N° 1 posizioni C4

N° 7 posizioni C3

N° 3 posizioni B2

N° 5 posizioni B1

N° 3 posizioni A1

 

 Responsabile di Progetto: Dott. Maurizio DEL MARRO

 

All.17

PROGETTO INFOMOBILITÀ

Il progetto, che nasce nel contesto dell’azione di impulso e coordinamento svolta dall’ACI nell’ambito del CCISS, si basa sull’esperienza maturata grazie alle attività della Centrale Operativa "Onda Verde - Viaggiare Informati" e mira a soddisfare la crescente domanda di informazione automobilistica. 

In tale contesto, la Direzione Segreteria Organizzativa e Pubbliche Relazioni intende giungere nell’arco di 18 mesi dall’avvio del progetto alla predisposizione di un "Progetto operativo per l’Infomobilità locale". 

 Metodologie applicative

Le attività da realizzare entro il mese di gennaio 2001 che permetteranno di predisporre il progetto relativa alla Infomobilità a livello locale sono le seguenti:

  • Analisi del mercato della informazione connessa alle esigenze di mobilità.
  • Determinazione del fabbisogno tipico dell’utenza automobilistica.
  • Definizione e sviluppo di un servizio di assistenza basato sugli standard internazionali di codifica ed interscambio delle informazioni.
  • Individuazione e conseguente coinvolgimento degli organismi pubblici e privati interessati al progetto.
  • Definizione e strutturazione tecnico-giuridica dei rapporti con i soggetti interessati al progetto.
  • Attività di impulso e monitoraggio per la creazione di soggetti locali che forniscono le informazioni sotto l’egida dell’ACI.
  • Utilizzo delle strutture ACI ("Onda Verde - Viaggiare Informati", rete operativa e di assistenza ACI 116 e Movitrack) per la definizione dell’architettura e per la fornitura dei supporti tecnico-specialistici.
  • Predisposizione e redazione degli accordi per la realizzazione del progetto "Infomobilità locale".
  • Offerta dei pacchetti di informazione a gestori di servizi di telefonia mobile GSM-SMS.
  • Con riferimento alle modalità di erogazione del servizio coordinato dall’ACI si potrà operare una distinzione di carattere generale tra servizi di informazione di tipo generalista e quelli destinati a singoli gruppi utenti.

 

 Vantaggi - Opportunità

L’ACI si confermerebbe quale autorevole referente nell’ambito dei servizi di informazione per il miglioramento delle condizioni della sicurezza e delle viabilità stradale.

L’Ente si qualificherebbe, inoltre, come soggetto catalizzatore attorno a cui si aggregherebbero le esperienze e gli interessi dei principali operatori del settore, in particolare le Pubbliche Amministrazioni, per realizzare un servizio che risponda prioritariamente agli interessi dei cittadini.

L’ACI potrebbe adempiere pienamente alle finalità statutarie di tutela ed assistenza degli utenti automobilisti incrementando il proprio know-how nel settore della informazione agli utenti della strada.

 

 Programma Operativo

Data di avvio del progetto:

giugno 1999

Definizione delle modalità operative del servizio:

Dicembre 1999

Predisposizione e redazione degli accordi per la realizzazione del progetto:

Maggio 2000

Termine della fase progettuale ed inizio della fase operativa:

Gennaio 2001

 

 Durata del progetto: n. 18 mesi

 

 Personale interessato

Il personale interessato ricopre le seguenti posizioni:

N° 8 posizioni C3

N° 1 posizioni C1

N° 3 posizioni B2

N° 5 posizioni B1

N° 1 posizioni A2

N° 3 posizioni A1

 

 Responsabile di Progetto: Dott. Vincenzo LEANZA

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