interviste

JOE 'GUITAR' HUGHES

27 Giugno 1990, Mascalucia (CT)

Il ricordo del concerto di Joe Hughes mi riporta indietro di oltre dieci anni... Conoscevo già il chitarrista texano attraverso un LP da poco uscito (If You Want To See The Blues), che non mi aveva in verità entusiasmato troppo: insieme a Michele Lotta, che da poco mi aveva introdotto al mondo della radio, trasmettevamo spesso da 'Antenna dello Stretto' la sua versione di Mother In Law Blues, trascurando il resto del disco che ci sembrava non particolarmente 'sentito'. Che sorpresa, quella sera! La Telecaster era lanciata a cento all'ora, fendendo la notte di un tranquillo paesino etneo (memorabile l'esecuzione di Okie Dokie Stomp) con fiammegianti 'solo', e musicisti di gran classe tra cui spiccava il pianista nero Teddy Reynolds accompagnavano il leader in modo perfetto. Noto anche, con una certa tristezza, che molti degli artisti nominati da Joe nel corso della nostra chiacchierata si sono nel frattempo uniti al coro degli angeli (Johnny Adams, James Thunderbird Davis, Clarence Hollimon). L'intervista si svolse poi all'interno del pulmino che aveva trasportato la band, con il vecchio Joe con occhiali neri in piena notte e smoking rosso fuoco! Wow!
nota (triste) del 2.7.2003: poche settimane fa, Joe 'Guitar' Hughes è morto, un altro pezzo della Storia Del Blues che ci lascia. 

foto di Michele Lotta, 27.6.90

nino Allora, Joe, tanta gente intorno a te, un grande successo. Sei diventato una star!
joe Beh, questo non lo so, ma certamente è molto bello e divertente. Sono contento che il concerto vi sia piaciuto e sono felice di avere vissuto abbastanza da vedere questa resurrezione del Blues, questo rinnovarsi di un ciclo.
nino Dopo avere suonato per tanti anni per altri artisti come Albert Collins o Bobby Bland, come ci si sente a raggiungere il successo?
joe Vedi, per quanto riguarda la musica in sè, mi sento allo stesso modo di prima, nel senso che continuo semplicemente a fare quello che mi piace. E' vero, ho suonato per grandi artisti come Bobby Blue Bland, sono stato in giro con Nappy Brown, Latimore... Con Bobby Bland ho suonato negli anni '60, quando con lui c'era anche Wayne Bennett. Molti conoscono Wayne come 'il chitarrista di Bobby Bland', ma in realtà è proprio un grandissimo talento. E poi penso che il raggiungimento del successo si vede quando questo ti arriva al portafoglio. Diciamo che per ora mi basta divertirmi, e sperare che la gente si diverta con la mia musica.
nino Cosa pensi di questo grande ritorno del Texas Blues?
joe Il Texas Blues è in giro da un sacco di tempo, ma è stato meno pubblicizzato del Blues di Chicago o del Mississippi. E' quello che è successo anche alla musica della Louisiana e allo Zydeco. Però sono in fondo contento che il Texas Blues non sia stato tanto diffuso, perchè così anche se esiste da molto tempo è ancora come nuovo di zecca!
nino Non credi che il Texas Blues sia quello cambiato meno negli anni, che sia rimasto più vicino alle proprie radici rispetto al Blues di Chicago?
joe No, vedi, dipende da come lo si fa. Perchè tutto il Blues è solo un feeling. E più feeling hai, miglior Blues viene fuori. Solo feeling!
nino Però vedo che anche il Chicago Blues fa parte del tuo repertorio: stasera abbiamo ascoltato pezzi di molti artisti di Chicago come Jimmy Reed o Jimmy Rogers.
joe Certo, perchè io amo tutto il Blues! E non solo il Blues, tutta la musica che riesco a SENTIRE (feel).
nino Cosa puoi dirci delle tue registrazioni come leader?
joe Il mio ultimo album mi piace davvero molto, perchè ho avuto l'opportunità di intervenire maggiormente su ciò che ho registrato. Ho potuto incidere ciò che sentivo di più e ho potuto farlo nel modo in cui ho voluto. Per questo penso che fino ad oggi sia il mio disco migliore. I due primi album, che ho registrato per la Double Trouble, non mi piacciono allo stesso modo, però sono quelli che mi hanno dato l'opportunità di essere conosciuto qui in Europa.
nino La tua nuova casa discografica, la Black Top, punta molto sugli artisti Texani...
joe In effetti la maggior parte viene dalla Louisiana, anche se molti hanno lavorato molto da entrambe le parti del confine... E' un'etichetta che si occupa solo di Blues, credo diventerà la Chess degli anni '90. Anche la Malaco punta solo sul Blues con artisti come Latimore o Bobby Bland, ma soprattutto la Black Top sta riportando in auge gli artisti degli stati del Sud. Ha riportato in sala di registrazione Sam Myers, James 'Thunderbird' Davis, Joe Medwick. E' una buona casa discografica, e ha fatto molto per sostenere ciò che sto facendo. Ha molta gente in gamba, come Earl King, Snooks Eaglin, dalla Louisiana. Forse tornerà anche Johnny Adams che da un pò è in California... Ci sono anche Nappy Brown e il sassofonista Grady Gaines, e penso che faranno qualcosa con Clarence Hollimon (nota: altro grande chitarrista già alla corte di Bobby Bland negli ani '50, scomparso nel 2000) e Johnny Brown che sono del Texas.
nino Cosa avete in programma?
joe Per ora abbiamo due album in cantiere, e uno di questi è Live e presenta molti artisti Texani, mentre l'altro lo farò con Teddy Reynolds, il pianista che hai visto con me stasera, Clarence Hollimon e Grady Gaines, che era il sassofonista di Little Richard.
nino Quali sono le sensazioni di questo tour europeo?
joe Grande! Grande. Vorrei poter lavorare qui per otto mesi all'anno. Otto mesi qui, due in America, e terrei gli altri due per comporre nuovi pezzi.
nino Allora, Joe, grazie per l'intervista e speriamo di rivederci presto.
joe Lo spero anch'io. Molto, molto presto.

a cura di Nino Fazio

foto di Maria Stassi, 27.6.90