LE LEGGENDE SULLE ORIGINI DI BONORVA



LA LEGGENDA DI REBECCU:

Molto tempo fa, quando Bonorva non esisteva ancora, Rebeccu era una grande città' situata nel campo di Santa Lucia. Questa città che, oltre alla chiesa di S.Giulia, parrocchia dell'attuale paesino, comprendeva anche quella di San Lorenzo, S. Andrea e Santa Vittoria, si estendeva ai piedi del suo castello. In quel castello vivevano il Re di Rebeccu e la figlia Donoria. Purtroppo, poiché quest'ultima era anche una strega, i Rebecchesi, che temevano i suoi sortilegi, costrinsero il Re a condannarla all'esilio. Prima di lasciare la città la "majalza" urlò questa maledizione: "Rebeccu, Rebecchei da 'e trinta domos non movei". Dopo la partenza di Donerai e consecutivamente alla sua maledizione comparve il flagello della malaria e la città iniziò a spopolarsi. Per salvarsi dal pericolo di frequenti quanto micidiali epidemie di quel morbo, molti abitanti della città maledetta si rifugiarono in Muristene, trasportandovi il materiale per ricostruire le loro case ed in quel luogo, presso la chiesa di S.Vittoria, i profughi Rebecchesi fondarono Bonorva. I pochi rimasti, raggruppatisi intorno a S. Giulia, riedificarono Rebeccu su quel ripiano calcareo, a mezza costa di "Su monte" ed al riparo dalle febbri malariche della pianura di Santa Lucia. In ricordo della maledizione di Donoria, dopo che fu ultimata la trentesima casa, nessuno osò costruirne un'altra temendo che crollasse tutto il paese. La gente, che via via si trovava senza alloggio, preferiva pertanto ritirarsi a Bonorva. La quale, come sappiamo, era stata fondata dai primi emigrati dell'antica città di Rebeccu. In questo modo che i Bonorvesi s'impadronirono di quasi tutto il fertile campo di Santa Lucia, un tempo proprietà esclusiva dei Rebecchesi.
1) L'aspra roccia che domina le 30 case di Rebeccu è chiamata "Casteddu" perchè, secondo la tradizione locale vi era una fortezza dei tempi antichi, la quale era anche la dimora del Re.
2) La tradizione locale spiega l'origine del nome Rebeccu dal nome del suo sovrano, il quale originariamente era Re-Bellu (Re bello), che divenne "Re Beccu" (Re beco o caprone), consecutivamente ad un incantesimo della figlia, la strega Donoria.
3) L'imprecazione assume il significato di "Sarai distrutta e una volta risorta non potrai superare le 30 case

ELEMENTI REALI E RIFERIMENTI STORICI:

ELEMENTI REALI
A: Spopolamento di Rebeccu:
B: Appropriazione delle terre dei Rebecchesi da parte dei Bonorvesi:
C: Trasferimento dei Rebecchesi nel sito di Bonorva-Muristene.

RIFERIMENTI STORICI:
L'originaria villa medioevale di Bonorva, o "Bonorba", era ubicata presso l'antica chiesa di San Giovanni della quale si sa con certezza che venne consacrata all'incirca nel 1174. Quindi "Bonorba" esisteva già in un periodo in cui di Rebeccu non esiste traccia in alcun documento finora preso in esame. Sempre nei documenti relativi a quel periodo non esiste neanche alcun riferimento a Muristene.
All'inizio del millennio "Bonorba" faceva parte, assieme ad altri villaggi, della "Curatoria di Costa de Addes", il cui capoluogo era Addes (Villaggio completamente scomparso, che si presume fosse situato nella zona chiamata "Cantaru Addes" e che sorgeva accanto alla chiesa dispersa di S.Maria de su Pedazzu).Tra i villaggi che facevano parte della Curatoria di Addes non figura Rebeccu. La Curatoria di Addes fece parte sino alla 2° metà del 1200 del Giudicato di Torres; in seguito dopo un breve periodo sotto i Malaspina passò definitivamente, nel 1300, al Giudicato di Arborea.
Rebeccu compare per la prima volta nei documenti nella 2^ metà del 1300 (quando il villaggio di Addes stava decadendo o era già scomparso) e nei quali figura come centro più grande e già capoluogo della Curatoria. Infatti la citazione più antica attualmente conosciuta risale 1353 quando Rebeccu fu incendiata dagli Aragonesi. Allo stesso periodo (metà del 1300) fanno riferimento alcune citazioni relative alle notizie della distruzione del villaggio di "Bonorba S.Giovanni". Tornando a Rebeccu la credenza popolare, seppur esagerata, si collega a qualche fondo di verità. Anche se i documenti storici non riportano alcun riferimento relativo al famoso "Casteddu" (che stando alla leggenda si innalzava sulla omonima roccia che sovrasta l'odierno abitato di Rebeccu), si sa comunque con certezza che molto vicino sorgevano due sedi umane: La città "Villa de Addes" ed il centro monastico di S.Pietro di Monticleta, attuale S. Lorenzo).
Il 1300 fu storicamente l'epoca di maggior splendore per la citta' di Rebeccu perchè divenne la sede residenziale del Curatore di Addes (vedi leggenda il "Re dimorante in quella roccia chiamata "Casteddu"). In quel periodo Bonorva assieme a Semestene e Trequiddo, erano ville subordinate a Rebeccu (vedi leggenda) la quale con i suoi circa 400 abitanti era la più popolata villa di "Costa de Addes". La decadenza di Rebeccu a partire dal 1400 circa sino ai nostri giorni (Bonorva nel frattempo si ingrandiva e si ripopolava a spese dei villaggi vicini che scomparivano mano a mano), è attribuibile non già alla maledizione di Donoria ma piuttosto a fattori umani e naturali: pestilenze, carestia, malaria, frane, isolamento, accentramento umano verso Bonorva.Rebeccu e' diventata frazione di Bonorva il 31 Dicembre del 1875.