FONDAZIONE DI BONERVA (BONORVA - S. MARIA)



LA LEGGENDA:
Se ci atteniamo ad una variante della leggenda riguardante la fine di Terchiddo, i buoi che trainavano il carro contente le campane della chiesa di quella villa non si sarebbero fermati a Muristene ma bensì nella piazza principale dell'odierna cittadina, indicando che proprio quella era l'ubicazione scelta dalla Provvidenza per la nascita del nuovo centro.
Perciò, in ricordo dell'antica parrocchia di Terchiddo, venne costruita una chiesa in onore di S. Maria. Il nucleo di case che i formò intorno al tempio si denominò però, dalla natura dei pascoli adiacenti, "Bonerva" o Bonelva" (Buonerba). Ecco invece la bella leggenda raccontataci un quarto di secolo fa da "Tia Filippa": "I nostri avi (sos mannos nostros) narravano che, nei tempi andati, sul luogo dove ora sorge la chiesa di "Maria Bambina" (Natività di Maria Vergine), c'era un bosco chiamato "Malerva" (malerba). Poco distante esisteva un piccolo villaggio di contadini ("unu trighinzu de massajos), Muristene, formatosi attorno alla chiesa campestre (Forana) di S. Vittoria. I Muristenesi, che erano dotati di campi molto idonei per la produzione del grano e delle fave, facevano dunque gli agricoltori. In Malerva sostavano brevemente ( non c'era il tanto) alcuni pastori transumanti provenienti dalla "Costera" (Goceano) o dalla "Montagna" (Barbagia di Bitti).
Durante una di quelle soste la Vergine del Bosco ("Nostra Segnora de su Chelchizzu, ossia N.S. del Querciolo: dalla specie di alberi di quella selva) apparve ai pastori chiedendo di erigerle una chiesa giusto in quel posto. I pastori, molto devotamente, non tardarono ad esaudire la volontà della madre di Dio, la quale, per premiarli trasformò "Malerva" in "Bonerva" (Buonerba). Poichè la notizia del miracolo si divulgò rapidamente, molti pastori si stabilirono a Bonerva e, raccolto intorno alla chiesa di S.Maria, nacque un nuovo nucleo di allevatori ("unu trighinzu 'e pastores) che si estese progressivamente verso Muristene finchè i due nuclei non si unirono per formare una sola grande villa, ormai la più importante della zona.
Questa villa disponeva dunque non soltanto di buoni pascoli ma anche dei buoni e fertili campi di Muristene: ecco perchè "Bonerva" divenne "Bonarva (Buona campagna).
In effetti grazie alla buona annata e, quindi all'abbondanza dei prodotti dell'allevamento e dell'agricoltura, Bonarva era anche la villa della "Bonora" (Fortuna): ragione per cui il suo nome si trasformò in "Bonorva" (che significa villa dei "Buoni campi e della buona sorte").
ASPETTI MIRACOLOSI O FANTASTICI:
1. I buoi che trainavano il carro contenente le campane non si sarebbero fermati a Muristene ma bensì nella piazza principale, indicando che proprio quella era l'ubicazione scelta dalla Provvidenza per la nascita del nuovo centro.
2. Durante una di quelle soste la Vergine del Bosco apparve ai pastori chiedendo di erigerle una chiesa giusto in quel punto. I pastori molto devotamente, non tardarono ad esaudire la volontà della Madre di Dio la quale, per premiarli, trasformò la selva Malerva in Bonerva.
ELEMENTI REALI O ISPIRATORI:
1. Ingrandimento urbano di Bonorva:
2. Nuova parrocchia edificata:
3. Spiegazione del toponimo di Bonorva.
RIFERIMENTI STORICI:
Il toponimo Bonerva non compare mai nei documenti più antichi noti nei quali abbiamo invece trovato Bonorba, Bonorbo, Bonorbe, Bona Orba, per cui la vicenda legata a Malerva-Bonerva e' decisamente frutto di fantasia popolare che però fa riferimento ad un fatto reale e preciso: è vero infatti che la Costa de Addes era nel medioevo una terra ricca di boschi, selve, pascoli e buoni campi.
Secondo il parere di alcuni esperti il toponimo Bonorbo deriverebbe da BON=Monte ORBO=piede o costa, quindi presumibilmente sulla costa o ai piedi del monte. (Virgilio Tetti).
Per quanto riguarda l'edificazione della chiesa di S. Maria sappiamo con certezza che fu consacrata nel 1614 dal vescovo Diego Passamar, vescovo di Ampurias (Castelsardo) il quale era stato precedentemente rettore di Bonorva per 28 anni (1585/1613); sappiamo con altrettanta certezza che i fatti relativi a Trequiddo (uccisione del prete ed abbandono del villaggio) sono avvenuti circa 50 anni dopo, per cui gli abitanti di Trequiddo (vedi Leg.) sicuramente non potevano essere i fondatori nè di Bonorva-S.Vittoria nè di Bonorva-S.Maria. Tuttalpiù essi contribuirono all'aumento della popolazione, agli ingrandimenti territoriali ed agli ingrandimenti urbani. La chiesa di S. Maria deve essere sorta per ovviare alle esigenze spaziali di una numerosa comunità in crescita e conseguentemente all'espansione di Muristene la cui chiesetta era ormai del tutto superata.