SINTESI

Nella prima fase di identificazione e studio, necessariamente bisogna dividere, semplificare, prendere in considerazione i singoli elementi per poterli memorizzare. Questa fase corrisponde all’identificazione delle tessere di quello che poi sarà interpretato come il mosaico della diagnosi. Quando avremo fatto nostri i singoli tasselli, e soprattutto assimilato la forma mentis di decodificazione, li metteremo in relazione tra di loro per trarne delle conclusioni. All’inizio di questo testo i piedi sono stati divisi in differenti aree, per permetterne un’efficace assimilazione didattica, una prima differenziazione è stata:

organica

psicosomatica

energetica

 

Successivamente li abbiamo divisi in:

alto

centrale

basso

 

riferiti ai concetti:

cielo

uomo

terra

 

Poi abbiamo suddiviso i piedi in strati corporei riferendoli ai Cinque Movimenti già studiati e preso in considerazione anche gli strati energetici, arrivando quindi a considerare l’individuo in sette livelli dal più interno al più esterno:

ossa

muscoli

vasi sanguigni

connettivo

pelle

meridiani energetici

aura

 

Un’altra importante divisione solo accennata, perché ne riparleremo nel terzo volume dedicato alla diagnostica, è stata quella di differenziare le problematiche principali dell’alto/basso attraverso l’evidenziazione delle callosità:

padre

madre

 

Proseguendo con le classificazioni terremo presente che:

la testa è per pensare

le mani per agire

i piedi per andare

 

L’inclinazione della testa a destra o a sinistra ci dà indicazioni relative agli organi situati dal diaframma in su, quindi l’attività dei polmoni, del cuore, del pensare, cielo.

Le inclinazioni dei piedi danno indicazioni delle attività degli organi situati dall’ombelico in giù, quelli contenuti nel piccolo bacino e delle anche, terra.

Gli organi contenuti nello spazio tra il diaframma e l’ombelico risentono degli eventuali scompensi tra alto e basso, atteggiamenti scoliotici, attitudini compressive, uomo.

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