MOVIMENTO FUOCO
La primavera genera l’estate.
Mentre in primavera la natura era colorata di verde in estate
l’emozione principale che la pervade è colorata di rosso: il
fuoco, il sole a mezzogiorno, la frutta che in primavera era a uno
stadio di gemma ora è maturata ed è prevalentemente succosa e di
color rosso (fragole, ciliegie, angurie). Il massimo del calore, del
fuoco, il massimo del caldo, un’estate esaltata è l’atmosfera
che si vive per esempio all’equatore. Qui il colore della pelle
delle persone non è certo il massimo dello yang, del bianco, del
chiaro; al contrario, sono scure o nere e questo introduce
un’altra legge assai importante: lo yang portato all’estremo
diventa yin, lo yin portato all’estremo diventa yang.
Il rosso, il fuoco, il calore,
sono fondamentali per la nostra sopravvivenza, ma il fuoco, troppo
fuoco, genera il bruciato, il bruciato come sapore è amaro.
In Italia la prima causa di
mortalità è determinata dall’infarto del miocardio e la maggior
parte degli infarti avvengono in estate: ecco che il cuore, zang
(pieno), è l’organo del fuoco, il suo relativo organo fu (vuoto)
è l’intestino tenue. Infatti le dissenterie sono caratteristiche
della stagione più calda, dei paesi più caldi.
Nella nostra società il sapore
oggi più gradito è in un’apparente contraddizione al Movimento
Fuoco, quindi cuore; non il dolce, come verrebbe istintivamente di
pensare, bensì l’amaro. Quando ero piccolo i miei genitori mi
portavano con loro a far visita ad amici e parenti e per strada
compravano zucchero e caffè da portar loro. Questi ricambiavano
offrendoci quel che al sud veniva chiamato "il
bicchierino". In effetti si trattava di bicchieri veramente
piccoli che si riempivano da una bottiglia che di solito aveva il
tappo incrostato di zucchero. Erano liquori fatti in casa, ad alta
gradazione alcoolica e molto dolci: anice, anisetta, centerba,
nocino. Era povera gente, manovali, contadini, artigiani, che
svolgevano un’attività fondamentalmente muscolare, ed ecco perché
gli zuccheri, come benzina per i loro muscoli e l’alcool, per
scaldarli. Oggi attività muscolari intense come una volta non ce ne
sono quasi più, ovunque l’uomo è sostituito nei lavori più
pesanti da macchine e robot.
La causa ricorrente della
stragrande maggioranza delle malattie attuali è ciò che
comunemente viene chiamato stress e non deriva nella maggior parte
dei casi da un lavoro fisico, manuale, bensì da un affaticamento
intellettuale, cerebrale. Il cuore quindi oggi si ammala non più
per degli sforzi fisici, ma per un esasperato utilizzo del nostro
cervello. Fino a qualche anno fa si offrivano liquori dolci, oggi si
invitano gli amici al bar a bere un amaro. L’amaro è il sapore di
controllo del cuore. Istintivamente ci siamo orientati verso
l’amaro cambiando i gusti perché il nostro organismo ci fa
desiderare i sapori adatti alle nostre esigenze reali che in molte
occasioni ci neghiamo intellettualizzandone le motivazioni.
L’emozione predominante relativa
al Movimento Fuoco è la gioia e la maniera di manifestare
l’estremizzazione di tale emozione è qualcosa che si avvicina a
un atteggiamento isterico. Le persone rosse in viso, rubiconde,
cardiache, gioiose, quando vivono una situazione di stress la
manifestano con il riso, che può essere diverso secondo le
condizioni, ma ciò che primariamente fa riconoscere in una persona
i suoi problemi cardiaci è il ridere con la "i" (iiiiihhh...)
anziché con la "o", con la "a", con la
"e", o con la "u". La risata può distinguersi
per essere bassa e/o baritonale o alta e/o nasale.
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