I pensieri giornalieri di San Padre Pio

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Agosto

1 - Il Signore ci fa conoscere chi siamo un poco per volta. In verità, mi sembra inconcepibile come uno, che ha intelligenza e coscienza, possa insuperbirsi. (GB, 57)

2 - Vi dico, inoltre, di amare la Vostra abiezione; ed amare la propria abiezione consiste in questo, o figliole se voi siete umili, tranquille, dolci, confidenti nel tempo dell’oscurità e dell’impotenza, se voi, dico, non vi inquietate, non vi angustiate, se non vi turbate per tutto questo, ma di buon cuore, non dico già allegramente, ma dico francamente e costantemente abbracciate queste croci e state in queste tenebre, così facendo amerete la vostra abiezione, perché che cosa è l’essere oscuro e impotente (FdL,36).

3 - Domandiamo anche noi al nostro caro Gesù l’umiltà, la fiducia e la fede della nostra cara santa [Chiara]; come lei preghiamo Gesù fervorosamente, abbandonandoci a lui, distaccandoci da questo menzognero apparato del mondo dove tutto è follia e vanità, tutto passa, solo Dio resta all’anima, se avrà saputo bene amare (LdP,242).

4 - Vi è qualche differenza fra la virtù dell’umiltà e dell’abiezione, perché l’umiltà è la ricognizione della propria abiezione; ora il grado sublime dell’umiltà è il non solamente riconoscere la propria abiezione, ma amarla; questo dunque è ciò che vi ho esortato (FdL,36).

5 - Vi sono alcune virtù abbiette ed alcune virtù onorevoli. Ordinariamente la pazienza, la dolcezza, la mortificazione, la semplicità fra i secolari sono virtù abbiette; il fare elemosina, l’essere cortesi e prudenti sono virtù onorevoli; fare l’elemosina e perdonare l’ingiuria sono tutte e due figliole della carità: la prima è onorevole, la seconda è abbietta agli occhi del mondo. Io sono infermo in compagnia di alcuni ai quali do fastidio, eccovi un abiezione unita al male (FdL,37)

6 - Principalmente devi insistere sulla base della giustizia cristiana sul fondamento della bontà, sulla virtù, di cui esplicitamente si porga a modello, voglio dire: l’umiltà. Umiltà interna ed esterna; più interna però che esterna; più sentita che dimostrata; più profonda che visibile. Stimati qual sei in verità, un nulla, una miseria, una debolezza, una fonte di perversità senza limiti ed attenuanti, capace di convertire il bene in male, di attribuirti il bene e giustificarti nel male e per amore dello stesso male, di disprezzare il sommo Bene. Non ti compiacere mai di te stessa per qualunque bene tu possa in te scorgere, perché tutto ti viene da Dio, ed a lui danne l’onore e la gloria e tu non ti devi aspettare se non la remunerazione di tal bene (AP). 

7 - Son certo che desiderate sapere quali sono le migliori abiezioni, e io vi dico essere quelle che noi non abbiamo elette, oppure essere quelle che ci sono meno grate, o , per meglio dire, quelle alle quali non abbiamo grande inclinazione; e per parlar chiaro, quella della nostra vocazione e professione. Chi mi farà la grazie, mie carissime figliole che noi amiamo bene la nostra abiezione ? Nessun altro lo può fare che colui il quale amò tanto la sua, che per conservarla volle morire. E questo basti (FdL, 38).

8 - Io non sono come mi ha fatto il Signore, ma sento che mi dovrei sforzare di più a fare un atto di superbia che un atto di umiltà. Perché l’umiltà è la verità, e la verità è che io sono nulla, e tutto quello che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, e per cui tante anime restano sitibonde, per non aver io saputo dare loro il dono di Dio. Pensare che ogni mattina Gesù fa l’innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell’umiltà. Viceversa, il Diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire. È vero: in cima non arriveremo mai senza un incontro con Dio. Per incontrarci, noi dobbiamo salire lui scendere. Ma quando non ne possiamo più, allora, nella fermata, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché egli discende nel cuore umile (GB, 61).

9 - La vera umiltà del cuore è quella sentita e vissuta più che mostrata. Bisogna umiliarsi sempre davanti a Dio, ma non con quella umiltà falsa che porta allo scoraggiamento, generando sconforto e disperazione. Dobbiamo avere un basso concetto di noi stessi. Crederci inferiori a tutti. Non anteporre il proprio utile a quello degli altri. Pensiamo che Gesù amava chiamarsi “Figlio dell’uomo” Nascondendo la sua natura divina. (AP).

10 - In questo mondo nessuno di noi merita nulla; è il Signore che è benevolo nei nostri confronti ed è la sua infinita bontà che concede, perché tutto perdona (CE, 46).

11 - Se dobbiamo avere pazienza e sopportare le miserie altrui, tanto più dobbiamo sopportare noi stessi. Nelle tua quotidiane infedeltà umiliati, umiliati, umiliati sempre. Quando Gesù ti vedrà umiliato fino a terra, ti stenderà la mano e penserà Lui stesso ad attirarti fino a sé (AP).

12 - Tu hai costruito male, distruggi e ricostruisci bene (AdFP, 553).

13 - Quali e quante sono, o cristiani, gli insegnamenti che ti portano alla grotta di Betlemme! Oh! , come deve sentirsi acceso il cuore di amore per colui che tutto tenerezza si è fatto per noi. Oh, come dovremmo ardere dal desiderio di condurre il mondo a questa umile grotta asilo del re dei re, più grande di ogni reggia umana perché trono e dimora di Dio! Chiediamo a questo divin Bambino di rivestirci di umiltà, perché solo di questa virtù, possiamo gustare questo mistero ripieno di divine tenerezze (TN, 10)

14 - Padre, Voi siete tanto buono! - Io non sono buono, solo Gesù è buono. Non so come quest’abito di S. Francesco che indosso non scappi via da me! L’ultimo delinquente della teraa è d’oro al pari di me (T, 118).

15 - L’umiltà e la carità vanno di pari passo. L’una glorifica e l’altra santifica. L’umiltà e la purezza dei costumi sono ali che elevano fino a Dio e quasi divinizzano (T, 54).

16 - Umiliati sempre ed amorosamente davanti a Dio e agli uomini, perché Dio parla a chi tiene veramente umile il suo cuore davanti a lui e l’arricchisce dei suoi doni (T, 54).

17 - Guardiamo prima in alto e poi guardiamo noi stessi. L’infinita distanza che intercorre tra l’azzurro e l’abisso genera umiltà (T, 54).

18 - Sii sempre e in tutto umile, serbando sempre gelosamente la purezza del tuo corpo e del tuo cuore, perché desse sono le tue ali che ci elevano sino a Dio e quasi ci divinizzano (FM, 168).

19 - Devi piuttosto umiliarti davanti a Dio anziché abbatterti di animo, se Egli ti riserva le sofferenze del suo figlio e vuol farti esperimentare la tua debolezza; tu devi levare a Lui la preghiera della rassegnazione e della speranza, allorché per fragilità si cade, e ringraziarlo dei tanti benefici di cui ti va arricchendo (T, 54).

20 - Che cosa posso fare io? Tutto viene da Dio. Io sono ricco di una sola cosa, di una infinita miseria (T, 119).

21 - Se Dio ci toglie tutto quello che ci ha dato rimarremmo con i nostri stracci (ER, 17).

22 - Quanta malizia c’è in me! ... - Resta pure in questa convinzione, umiliati ma non ti agitare (AP).

23 - Stai attenta a non scoraggiarti mai nel vederti circondata da infermità spirituali. Se Iddio ti lascia cadere in qualche debolezza non è per abbandonarti, ma solo per stabilirti in umiltà e renderti più attente per l’avvenire (FM, 168).

24 - Il mondo non ci stima perché figli di Dio; consoliamocene che, almeno una volta tanto, esso conosce la verità e non dice bugie (ASN, 44)

25 - Siate amante e praticante della semplicità e della umiltà, e non vi curate dei giudizi del mondo, perché se questo modo non avesse nulla da dire contro di noi, non saremmo veri servi di Dio (ASN, 43).

26 - L’amor proprio, figlio della superbia, è più malizioso della madre stessa (AdFP, 389).

27 - L’umiltà è verità, la verità è umiltà (AdFP, 554).

28 - Dio arricchisce l’anima, che di tutto si spoglia (AdFP, 553).

29 - Sottomessi non significa essere schiavi, ma solo liberi per un santo consiglio (FSP, 32).

30 - Facendo noi la volontà degli altri, dobbiamo far conto di fare la volontà di Dio, che ci viene manifestata in quella dei nostri superiori, e del nostro prossimo (ASN, 43).

31 - Tieniti sempre stretta alla Santa Chiesa Cattolica, perché ella sola ti può dare la vera pace, perché essa sola possiede Gesù sacramentato, che è il vero principe della pace (FM, 166)+.

(Vi sarei molto grado se mi comunicaste errori, inesattezze, consigli o mancanza di informazioni in queste pagine. Grazie mille per la vostra collabborazione. Domenico webmaster@madonnadelcastello.it)