I pensieri giornalieri di San Padre Pio

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Aprile

1 - Non ci dice forse lo Spirito Santo che come l’anima si accosta a DIO deve preparasi alla tentazione? Su, dunque, coraggio, mia buona figliuola; combatti da forte e ne avrai il premio riservato alle anime forti ( LdP, 75 ).

2 - Bisogna essere forti per diventare grandi: ecco il nostro dovere. La vita è una lotta dalla quale non possiamo ritrarci, ma bisogna trionfarvi ( CE, 33 ).

3 - Alcuni vanno in paradiso in treno, altri in carrozza ed altri a piedi. Questi ultimi però hanno più meriti degli altri e un posto maggiore di gloria in paradiso ( VVN, 49 ).

4 - So che il Signore permette questi assalti al demonio perché la sua misericordia vi rende a sé care e vuole che voi pure le rassomigliate nelle angosce del deserto, dell’orto, della croce; ma vi dovete difendere allontanandolo e disprezzando le sue maligne insinuazioni in nome di DIO e della sua santa ubbidienza ( FDL, 58 ).

5 - Osserva bene: sempre che tentazione ti dispiacerà, non vi è cosa da temere. Ma perché ti dispiace ella se non perché non vorresti sentirla? Queste tentazioni sì importune vengono dalla malizia del demonio, ma il dispiacere e la sofferenza che ne risentiamo vengono dalla misericordia di DIO, il quale, contro la volontà del nemico nostro, ritrae dalla sua malizia la santa tribolazione, per mezzo della quale vuol mettere nei suoi tesori. Dico ancora: le tue tentazioni sono del demonio e dell’inferno, ma le tue pene ed afflizioni sono di DIO e del paradiso; le madri sono di Babilonia, ma le figlie sono di Gerusalemme. Disprezza le tentazione ed abbraccia le tribolazioni. No, no, mia figliuola, lascia soffiare il vento e non pensare che il rumore delle foglie sia il rumore delle armi ( Fdl,52 ).

6 - Non vi sforzate di vincere le vostre tentazioni perché questo sforzo le fortificherebbe; disprezzatele e non vi ci trattenete sopra; rappresentate nelle vostre immaginazioni Gesù Cristo crocifisso tra le vostre braccia e sopra i vostri petti, e dite baciando più volte il suo costato. Ecco la mia speranza, ecco la viva sorgente della mia felicità! Io vi terrò stretto, o mio Gesù, e non vi lascerò finché non mi abbiate posto in luogo di sicurezza ( FdL, 40 ).

7 - Finiscila con queste vane apprensioni. Ricordati che non è il sentimento che costituisce la colpa ma il consenso a siffatti sentimenti. La sola volontà libera è capace di bene o di male. Ma quando la volontà geme sotto la prova del tentatore e non vuole ciò che le viene presentato, non solo no vi è colpa, ma vi è la virtù ( CE, 34 ).

8 - Le tentazioni non ti sgomentino; sono la prova dell’anima che DIO vuole sperimentare quando la vede nelle forze necessarie a sostenere il combattimento ed interessi con le proprie mani il serto della gloria. Finora la tua vita fu d’infante; adesso il Signore vuole trattarti da adulta. E poiché le prove della vita adulta sono molto superiori a quella di chi è infante, ecco perché ti trovi in principio disorganizzata; ma la vita dell’anima acquisterà la sua calma e la tua calma ritornerà, non tarderà. Abbi pazienza ancora un poco; tutto andrà per il tuo meglio ( FdL, 77 ).

9 - Le tentazioni contro la fede e la purità è merce offerta dal nemico, ma non temerlo se non con il disprezzo. Finché egli strepita è segno che non ancora si è impossessato della volontà. Tu non ti disturbare per ciò che vai esperimentando per parte di questo angiolo ribelle; la volonta sia sempre contraria alle sue suggestioni, e vivi tranquilla, ché non vi è colpa, ma si bene vi è il compiacimento di DIO ed il guadagno per l’anima tua ( LdP, 74 ).

10 - A lui devi fare ricorso negli assalti del nemico, in lui devi sperare e da lui ti devi aspettare ogni bene. Non ti ci fermare volontariamente su ciò che il nemico ti presenta. Ricordati che vince chi fugge; e tu devi ai primi momenti di avversione contro di quelle persone ritrarne il pensiero e far ricorso a DIO. Davanti a lui piega il tuo ginocchio e con umiltà grandissima ripeti questa breve preghiera: “ abbi misericordia di me, che sono una povera inferma “. Di poi alzati e con santa indifferenza prosegui le tue faccende ( LdP, 52 ).

11 - Tieni per fermo che quando più crescono gli assalti del nemico, tanto più DIO è vicino all’anima. Pensa a compenetrarti bene di questa grande e confortante verità ( LdP, 51 ).

12 - Fatti animo e non temere le fosche ire di Lucifero. Rammentati per sempre di questo: che è buon segno allorché il nemico strepita e ruggisce all’intorno della tua volontà, poiché questo dimostra che egli non è al di dentro. Coraggio, mia dilettissima figliuola! Proferisco questa parola con un grande sentimento ed, in Gesù, coraggio, dico: non bisogna temere, mentre che possiamo dire con risoluzione, sebbene senza sentimento: Viva Gesù! ( LdP, 41 ).

13 - Tieni per fermo che quando più un’anima è a DIO gradita, tanto più dovrà essere provata. Perciò coraggio ed avanti sempre ( LdP, 7 ).

14 - Comprendo che le tentazioni sembrano piuttosto macchiare che purificare lo spirito, ma sentiamo quale è il linguaggio dei Santi, e a tal proposito vi basti sapere, fra tanti, quello che dice San Francesco di Sales: che le tentazioni sono come il sapone, il quale diffuso sui panni sembra imbrattarli ed in verità li purifica ( LdP, 252 ).

15 - Ripeto che le tentazioni di gelosia, di disperazione, di sfiducia, ecc., sono merce offerta dal nemico ma respinta e quindi nulla di male, ma solo palme e corone che la misericordia di DIO, a cui tu sei carissima, va accumulando dandoti forza incognita di respingere il nemico e le sue seduzioni. Se il demonio fa strepito, è ottimo segno; ciò che atterrisce è la sua pace e concordia con l’anima umana ( FdL,74 ).

16 - Oh che felicità nelle battaglie spirituali! Basta voler sapere sempre combattere per uscirne certamente vittorioso ( ASN, 43 9.

17 - Stai attenta a non mai scoraggiarti nel vederti circondata da infermità spirituali. Se Iddio ti lascia cadere in qualche debolezza, non è per abbandonarti, ma solo per stabilirti in umiltà e renderti più attenta per l’avvenire ( ASN, 42 ).

18 - Camminate con semplicità nella via del Signore e non tormentate il vostro spirito. Bisogna che odiate i vostri difetti, ma con odio tranquillo e non già fastidioso ed inquieto ( AdFP, 562 ).

19 - La confessione, che è lavacro dell’anima, bisogna farla il più tardi ogni otto giorni; io non mi sento tenere le anime lontane dalla confessione più di otto giorni ( AP ).

20 - Il demonio ha un unica porta per entrare nell’animo nostro: la volontà; delle porte segrete non ve ne sono. Nessun peccato è tale, se non è stato commesso con la volontà. Quando non c’entra la volontà, non c’entra il peccato, ma debolezza umana ( AdFP,549 ).

21 - Il demonio è come un cane rabbioso alla catena; oltre il limite della catena egli non può azzannare alcuno. E tu stattene lontano. Se ti avvicini troppo, ti fai prendere ( AdFP,562 ).

22 - Non abbandonate l’anima vostra alla tentazione, dice lo Spirito Santo, poiché la gioia del cuore è la vita dell’anima, è un tesoro inesauribile di santità; mentre la tristezza è la morte lenta dell’anima e non è utile a nulla ( OP ).

23 - Il diavolo è forte con che lo teme, ma debolissimo con chi lo disprezza ( AP ).

24 - Se vi riesce a vincere la tentazione, questa fa l’effetto che la lascivia fa sulla biancheria sudicia 
( AdFA, 158 ).

25 - Abbiamo sempre orrore al peccato mortale; e mai arrestarci alla corsa alla beata eternità ( AP ).

26 - Col pensiero e nella confessione non si deve tornare alle colpe accusate nelle confessioni precedenti. Per la nostra costrizione Gesù le ha perdonate al tribunale della penitenza. Là egli si è trovato dinanzi a noi e alle nostre miserie come un creditore di fronte a un debitore insolvibile. Con un gesto in infinita generosità ha lacerato, ha distrutto le cambiali da noi sottoscritte peccando, e che non avremmo certo potuto pagare senza il soccorso della tua clemenza divina: Tornare su quelle colpe, volerle riesumare soltanto per il dubbio che non siano state realmente e largamente rimesse, non sarebbe forse da considerare come un atto di diffidenza verso la bontà della quale aveva dato prova, lacerando egli stesso ogni titolo del debito da noi contratto col peccare?... Torni, se ciò può essere motivo di conforto alle anime nostre, torni pure il pensiero alle offese arrecate alla giustizia, alla sapienza, alla infinita misericordia di DIO: ma solo per piangere su di esse le lacrime redentrici del pentimento e dell’amore ( GF, 169 ).

27 - Nel tumultuare delle passioni e delle avverse vicende ci sorregga la cara speranza della sua inesauribile misericordia: corriamo fidenti al tribunale di penitenza, ove egli con ansia di padre in ogni istante ci attende; e, pur consapevoli della nostra insolvibilità dinanzi a lui, non dubitiamo del perdono solennemente pronunziato sui nostri errori. Poniamo su di essi, come c’è l’ha posta il Signore, una pietra sepolcrale!... ( GF, 171 ).

28 - Le tenebre che a volte circondano il cielo delle anime vostre sono luce: per esse voi vi credete nel buio, ed avete l’impressione di trovarvi nel mezzo ad un roveto ardente. Infatti quando il roveto brucia, l’aria intorno si riempie di nembo e lo spirito smarrito teme di non vedere, di non comprendere più nulla. Ma è allora che Iddio parla ed è presente all’anima: che ode, intende, ama e trema. Non aspettate adunque il Tabor per vedere Iddio quando già lo contemplaste sul Sinai! 
( GF,174 ).

29 - Finché c’è una goccia di sangue nel nostro corpo, ci sarà la lotta tra il bene e il male ( AP ).

30 - Le prove a cui il Signore vi sottopone e vi sottoporrà sono tutti contrassegni della divina dilezione e gemme per l’anima. Passerà, mie care, l’inverno e verrà l’interminabile primavera tanto più ricca di bellezze, quanto furono più dure le tempeste ( CE, 27 ).

(Vi sarei molto grado se mi comunicaste errori, inesattezze, consigli o mancanza di informazioni in queste pagine. Grazie mille per la vostra collabborazione. Domenico webmaster@madonnadelcastello.it)