I pensieri giornalieri di San Padre Pio

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Novembre

1 - Il dovere prima di ogni altra cosa, anche santa (CE, 60).

2 - Figli miei, stare così, senza poter compiere il proprio dovere, è inutile, è meglio che muoia! (T, 96).

3 - Un giorno un suo figlio gli chiese: Come posso, Padre, aumentare l’amore? Risposta: Col fare esattezza e rettitudine di intenzione i propri doveri,osservando la legge del Signore. Se questo farai con costanza e perseveranza, crescerai nell’amore (in LdP, 91).

4 - Figliuola, per tendere alla perfezione bisogna fare la più grande attenzione ad agire in tutto e per tutto per piacere a Dio e cercare di evitare i più piccoli difetti; fare il proprio dovere e tutto il resto con più generosità (FSP, 79).

5 - In ogni cosa e sempre, più rettitudine di intenzione, più esattezza, più puntualità, più generosità nel servizio del Signore e allora sarai quale il Signore vuole che tu sia (GB, 48).

6 - Rifletti su quello che scrivi, perché il Signore te ne renderà conto. Stai attento, giornalista! Il Signore ti dia le soddisfazioni che desideri per il tuo ministero (CT, 177).

7 - Anche voi – medici – siete venuti al mondo, come sono venuto io, con una missione da compiere. Badate: vi parlo di doveri in un momento in cui tutti parlano di diritti… Voi avete la missione di curare il malato; ma se al letto del malato non portate l’amore, non credo che i farmaci servano molto…L’amore non può fare a meno della parola. Voi come potreste esprimerlo se non con parole che sollevino spiritualmente il malato?… Portate Dio ai malati; varrà di più di qualsiasi altra cura (LCS, 5-V-58, p. 28).

8 - Siate come piccole api spirituali, le quali non portano nel loro alveare altro che miele e cera. La vostra casa sia tutta piena di dolcezza, di pace, di concordia, di umiltà e di pietà per la vostra conversazione (FdL,33).

9 - Fate uso cristiano dei vostri soldi e dei vostri risparmi, e allora tanta miseria scomparirà e tanti corpi doloranti e tanti essere afflitti troveranno sollievo e conforto (CE, 61).

10 - Non solo non trovo a ridire che tu nel ripartire da Casacalenda restituisca le visite alle tue conoscenti, ma lo trovo doverosissimo. La pietà è utile a tutto e si adatta a tutto, a seconda delle circostanze, meno che da ciò che dicesi peccato. Restituisci pure le visite e ne avrai anche il premio dell’ubbidienza e la benedizione del Signore (LdP, 87).

11 - Io veggo che tutte le stagioni dell’anno si trovano nelle anime vostre; che talora sentite l’inverno di molte sterilità, distrazioni, svogliatezze e noie; ora le rugiade del mese di maggio con l’odore dei santi fioretti; tra i calori del desiderio di piacere al nostro Sposo divino. Non rimane, dunque, se non l’autunno del quale non vedete voi i frutti; però occorre bene spesso che al tempo di battere le biade e di premere le uve, si trovino raccolte maggiori di quelle che promettevano le mietiture e le vendemmie. Voi vorreste che tutto fosse nella primavera e nell’estate; ma no, mie direttissime figliole, bisogna che sia questa vicissitudine così all’interno come nell’esterno.
Nel cielo tutto sarà primavera quanto alla bellezza, tutto di autunno quanto al godimento, tutto di estate quanto all’amore. Non vi sarà alcun inverno; ma qui l’inverno è necessario per l’esercizio dell’abnegazione e di mille piccole ma belle virtù che si esercitano nel tempo della sterilità (FdL, 61).

12-  Io vi supplico, mie care figliole, per l’amore di Dio, non temete Dio perché egli non vuole farvi male alcuno; amatelo assai perché vi vuole fare gran bene. Camminate semplicemente con sicurezza delle vostre risoluzioni, e rigettate le riflessioni di spirito che fate sopra i vostri mali come crudeli tentazioni (FdL, 39).

13 - Siate, mie direttissime figliole, tutte rassegnate nelle mani di nostro Signore, donandogli il rimanente degli anni nostri, e supplicatelo sempre ad impiegarli a servirsene in quella sorte di vita che a lui piacerà. Non preoccupate il vostro cuore con vane promesse di tranquillità, di gusto e di meriti; ma presentate al vostro Sposo divino i vostri cuori tutti vuoti di ogni altro affetto che del suo casto amore, e supplicatelo che lo riempia puramente e semplicemente dei movimenti, dei desideri e volontà che sono del suo, acciocché i vostri cuori, come una madreperla, non concepisca che con la rugiada del cielo e non con l’acqua del mondo; e vedrete che Dio vi aiuterà e che farete assai, così nell’eleggere che nell’eseguire (FdL, 38).

14 - Il Signore vi benedica e vi renda meno pesante il giogo della famiglia. Siate sempre buoni. Ricordate che il matrimonio porta doveri difficili che solo la divina grazia può rendere facili. Meritate sempre questa grazia ed il Signore vi conservi sino alla terza e alla quarta generazione (AD, 128).

15 - Sii in famiglia anima di profonda convinzione, sorridente nell’abnegazione e nell’immolazione costante di tutta te stessa (ASN, 43).

16 - L’abnegazione principale è quella che si esercita al focolare domestico (FM, 167).

17 - Nulla di più nauseante di una donna, massimamente se è sposa, leggera, frivola ed altezzosa.
La sposa cristiana deve essere una donna di soda pietà verso Dio, angelo di pace in famiglia, dignitosa e piacevole verso il prossimo (AP).

18 - Non aver figli, per uno sposato, è come non poter celebrare, confessare ed esercitare gli altri atti di ministero per un sacerdote. Certamente uno che non ha figli, si sente umiliato (AP).

19 - La benedizione di Dio vi sia di scorta, sostegno e guida! Formate una famiglia cristiana, se volete un po’ di tranquillità in questa vita. Il Signore vi dia figli e poi la grazia di indirizzarli sulla via del cielo (AP).

20 - Coraggio, coraggio, i figli non sono chiodi! (AP).

21 - Confortatevi poi, brava signora, confortatevi, poiché la mano del Signore a sorreggervi non si è abbreviata. Oh! Si, egli è il Padre di tutti, ma in modo singolarissimo egli lo è per gli infelici, ed in modo assai più singolare lo è per voi che siete vedova, e vedova madre (AdFP, 466).

22 - Gettate in Dio solo ogni vostra sollecitudine, poiché egli ha cura grandissima di voi e di quei tre angioletti di figliuoli dei quali la provvidenza ha voluto che ne foste adorna. Detti figliuoli vi saranno, per la loro condotta, di conforto e di consolazione nel corso della vita. Siate sempre sollecita per la loro educazione, non tanto scientifica quanto morale. Il tutto vi stia a cuore ed abbiatelo caro più della pupilla dell’occhio vostro. All’educazione della mente, mediante i buoni studi, procurate che vada sempre accoppiata l’educazione del cuore e della nostra santa religione; quella senza di questa, mia buona signora, dà una ferita mortale al cuore umano (adFP, 467).

23 - Perché il male nel Mondo? “Sta bene a sentire… C’è una mamma che sta ricamando. Il suo figliuolo, seduto su uno sgabelletto basso, vede il lavoro di lei; ma alla rovescia. Vede i nodi del ricamo, i fili confusi… E dice: “Mamma si può sapere che fai? E’ così poco chiaro il tuo lavoro?!”.
Allora la mamma abbassa il telaio, e mostra la parte buona del lavoro. Ogni colore è al suo posto e la varietà dei fili si compone nell’armonia del disegno.
Ecco, noi vediamo il rovescio del ricamo. Siamo seduti sullo sgabello basso”. (GG, 106).

24 - Io odio il peccato! Fortunata la nostra patria, se essa, madre del diritto, volesse perfezionare in questo senso le sue leggi e i suoi costumi nella luce dell’onestà e dei principi cristiani (GdT, 143).

25 - Il Signore fa vedere e chiama; ma non si vuol vedere e rispondere, perché piacciono i propri interessi. Capita anche. A volte. Per il fatto che la voce si è sempre udita, che non la si avverte più; ma il Signore illumina e chiama. Sono gli uomini che si mettono nella posizione di non poter udire più (AP).

26 - Vi sono gioie tanto sublimi e dolori così profondi, che la parola mal saprebbe esprimere. Il silenzio è l’ultimo espediente dell’animo, nella ineffabile felicità come nelle supreme pressare (ASN, 43).

27 - Conviene addomesticarsi coi patimenti, che piacerà a Gesù mandarvi, come dovete vivere sempre insieme ad essi. Così facendo, quando meno penserete di essere liberati, Gesù che non può soffrire a lungo di tenervi in afflizione, verrà a sollecitarvi ed a confortarvi con l’infondere la vostro spirito nuovo coraggio (AdFP, 561).

28 - Tutte le concezioni umane, da qualunque parte esse provengano, hanno il buono ed il cattivo, bisogna saper assimilare e prendere tutto il buono e offrirlo a Dio, ed eliminare il cattivo (AdFP, 552).

29 - Ah! Che è una grande grazia, mia brava figliola, l’incominciare a servire questo buon Dio mentre la floridezza dell’età ci rende suscettibili di qualunque impressione! Oh! Come il dono è gradito, con cui si offrono i fiori coi primi frutti dell’albero. E quale cosa potrà mai trattenerti dal fare una totale offerta di tutta te stessa al buon Dio col deciderti una buona volta per sempre a dare un calcio al mondo, al demonio e alla carne, ciò che con tanta risolutezza fecero per noi i nostri padrini che ci tennero a battesimo? Forse che il Signore non merita da te questo altro sacrificio? (LdP, 65).

30 - Ricordatevi che Dio è in noi, quando siamo in stato di grazia, e fuori, per così dire, di noi quando siamo in stato di peccato; ma il suo angelo non ci abbandona mai…
E’ il nostro amico più sincero e sicuro, quando non abbiamo il torto di rattristarlo con la nostra cattiva condotta (GdT,205).

(Vi sarei molto grado se mi comunicaste errori, inesattezze, consigli o mancanza di informazioni in queste pagine. Grazie mille per la vostra collabborazione. Domenico webmaster@madonnadelcastello.it)