in materia di IMMIGRAZIONE...


 

Un articolo ricevuto che volentieri pubblico..

 

"Voto agli immigrati, mina per la società"
di Ruben Razzante-Padania del 28 gennaio 2001

«Con arroganza stanno minando le fondamenta delle società occidentali,
sacrificando le identità dei popoli in nome di un evidente disegno di
cancellazione della cittadinanza».
Fiorello Provera, senatore della Lega Nord, commenta sconcertato le ultime
decisioni del Consiglio d'Europa, l'assemblea della quale fanno parte
parlamentari di 46 Paesi (tra i quali alcuni della disciolta Unione
Sovietica) che emana rapporti d'indirizzo politico e dunque non vincolanti
per gli Stati membri, nei quali vengono abitualmente trattati temi legati ai
diritti umani, alle condizioni di vita delle minoranze, eccetera. Ebbene,
secondo Provera, che ferocemente si sta opponendo a tali iniziative, i
rappresentanti socialisti che fanno parte di quell'organo stanno facendo
passare decisioni assai pericolose per la stabilità degli Stati e delle
società.
«L'ultima in ordine di tempo  racconta Provera  è la decisione che il
Consiglio d'Europa ha preso venerdì scorso. In un'aula pressoché deserta, su
proposta di un relatore socialista, è stata fatta passare una mozione che
chiede ai singoli Stati membri, dunque anche all'Italia, di estendere almeno
per le elezioni amministrative i diritti politici attivi e passivi a tutti i
residenti senza cittadinanza, e quindi anche agli extracomunitari. Un altro
esponente socialista svizzero ha addirittura rincarato la dose, chiedendo
che questa estensione riguardasse anche le elezioni politiche. Alla fine è
stata approvata la mozione che limita l'estensione alle elezioni
amministrative. Ma si può ben comprendere come già questo sia un primo
pericoloso passo verso la concessione di tutti i diritti politici attivi e
passivi agli extracomunitari e agli stranieri residenti ma privi di
cittadinanza».
Come va letta questa decisione?
«Per me è una decisione aberrante. Lei pensi cosa potrebbe succedere se gli
Stati europei decidessero di uniformarsi a tale decisione. Finiremmo con l'
avere nei parlamenti anche persone elette che però non sono cittadini di
quello Stato e che pertanto non ne hanno a cuore le sorti, non ne incarnano
la tradizione storica, ne ignorano perfino l'identità».
Quindi significa che se un italiano dovesse andare a lavorare in Francia e
fissare lì la residenza, potrebbe anche essere eletto parlamentare francese?
«Proprio così. Non solo, ma potrebbe anche andar via di lì dall'oggi al
domani, non essendo cittadino francese, e la Francia resterebbe senza un
parlamentare».
Perché è potuto passare un orientamento del genere?
«Me lo chiedo anch'io. Il relatore ne ha spiegato i presupposti dicendo che,
siccome gli immigrati sono sempre più numerosi, bisogna concedere loro anche
i diritti politici. Portando questo discorso alle estreme conseguenze, però,
bisognerebbe legalizzare tutti i fenomeni, anche deteriori, che la società
ci propone man mano. Questo per me è pericolosissimo».
E in Consiglio, al momento dell'approvazione, nessuno si è opposto al
provvedimento?
«Io personalmente ho detto la mia. In passato, quando era stata proposta la
legalizzazione, in tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa, dell'
adozione dei bambini da parte delle coppie gay, ero riuscito a bloccare
quell'iniziativa chiedendo il numero legale, che mancava. Questa volta non
ho potuto eccepire aspetti procedurali perché il regolamento è cambiato e
ora il numero legale non si può più chiedere: casi  del genere, con un'aula
semideserta che fa passare provvedimenti del genere, possono verificarsi
tranquillamente».
Secondo lei si tratta di un caso isolato o di una strategia ben precisa
messa in atto dalla sinistra europea?
«Da tempo in tutt'Europa i centri di potere di matrice socialista stanno
lavorando scientificamente per scardinare le società e gli Stati. Ogni Stato
ha un sua storia, che è il frutto dei comportamenti dei suoi cittadini. Chi
vuole concedere diritti a tutti, prescindendo dalla cittadinanza, si propone
l'obbiettivo preciso di cancellare le identità dei popoli, massificando
tutto e tutti. Cancellare la cittadinanza vuol dire cancellare l'identità, l
'appartenenza, che sono elementi distintivi di uno Stato dall'altro. Le
ideologie socialiste da tempo mostrano chiaramente di voler inseguire tale
obbiettivo».
Lei cosa auspica contro questa manovra?
«In questo momento mi sto impegnando nelle sedi opportune perché questa
deriva globalizzatrice non prenda mai il sopravvento. Nel frattempo, però,
mi auguro che i partiti moderati vincano le elezioni nei vari Stati europei,
a cominciare proprio dall'Italia, affinché i socialisti non abbiano più la
maggioranza per poter decidere cose così aberranti come questa dei diritti
politici per i non cittadini. Il futuro dei nostri Stati non può essere
affidato a chi non appartiene al popolo».
Analisi della Cgia di Mestre

Criminale immigrazione!

Questo è un articolo tratto da "metro" giornale gratuito distribuito nelle metropolitane di Roma e Milano...

Uno dei tanti articoli che trattano dei problemi legati all'immigrazione, ora questo bambino negro non è un delinquente, ma i problemi ci sono lo stesso, non è un clandestino, ma i problemi ci sono lo stesso, come mai? Bè un negro anche se formalmente cittadino Italiano sempre negro rimane, e ciò può causare dei problemi visto che si trova a vivere in una Nazione a maggioranza bianca, di questi problemi lui non ne ha colpa, ma non ne ha colpa neanche il cittadino bianco! Non possiamo certo imporre con la forza ai bambini di stare con i negri, o sbaglio? Per un bambino è naturale stare con i suoi simili, un negro è diverso (e non solo per l'aspetto...) e starebbe meglio fra altri come lui, ora si dirà che questo è razzismo, ma cosa è il razzismo? Qualsiasi persona normale quando viene al  mondo ha bisogno di punti di riferimento, un bambino sradicato che si trova a vivere in una società formata da persone per la maggior parte diverse da lui non si rallegra di sicuro per questo....

Ma a quelli che vogliono a tutti i costi la società multirazziale questo non interessa, a loro non interessa che vita possa fare l'apolide senza radici, a loro interessa solo smantellare la comunità Nazionale, illudono l'apolide di essere libero, ma in realtà l'apolide altro non è se non un burattino nelle loro mani, nato in una Nazione che non sente sua (e che inconsciamente arriva perfino ad odiare..Perchè fà parte di una minoranza..) si vede costretto a sostenere teorie che spingono la comunità al meticciato, perchè solo così lui può avere più spazi, solo così può trovare una donna (magari pure bianca...Alla faccia dei bianchi...) solo così può trovare un lavoro (magari mettendo sotto i piedi gli odiati bianchi...).

E poi ci vengono a dire che noi Nazionalisti siamo razzisti? Non siamo noi a volere l'immigrazione, e non siamo noi a volere l'emarginazione che causa il razzismo (anche perchè non potrebbe essere diversamente...) dietro l'immigrazione mangia un esercito di speculatori, gente che si ingrassa con il lavoro nero e affittando case a svariati milioni anche a 20 persone per appartamento...E noi saremmo i razzisti?

Persone sradicate creeranno sempre maggiori problemi alla comunità Nazionale, questo è normale, non avendo punti di riferimento forti nella società arriveranno ad odiarla, cercheranno di modificarla per i loro interessi, e ciò creerà nel tempo sempre maggiore razzismo, fra gli immigrati è più pericoloso quello che si vuole "integrare" (parola senza senso per uomini di razze troppo diverse...) che quello che vuole mantenere la propria cultura magari per tornare un giorno nella sua Nazione, la società multirazziale apprezza l'apolide ma non considera allo stesso modo l'immigrato che vuole mantenere la sua identità, questo perchè la società multirazziale per essere "radicata" deve sradicare tutti, non ci devono essere punti di riferimento, bianchi, neri, gialli, il sangue non ha senso per i teorici del meticciato, a loro interessa mantenere un popolo-gregge senza legami di sangue buono solo per consumare e per subire le angherie dei politicanti senza reagire, ecco perchè si esalta l'individualismo e si denigra la comunità Nazionale!

L'individuo si lamenta, può creare qualche problema quando compie reati, ma la comunità organica cosciente di ciò che è, e cosciente del suo valore può creare molti problemi a chi detiene il potere, è questo il motivo per cui il senso della razza viene deriso, è questo il motivo per cui chiunque creda in questo Valore viene tacciato come un "criminale razzista"....

I razzisti oggi sono i senza Patria, sono quelli che per i loro interessi distruggono le Nazioni!

A ogni popolo la sua terra e la sua dignità! No all'immigrazione!

Difendere la propria Nazione, difendere la propria razza equivale oggi a difendere anche altre popolazioni da una nuova babele che altro non è se non un inferno Dantesco!

 

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