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Il Cassone
Rinascimentale
Un
brillante fiorire di tutte le forme d'Arte caratterizza il Rinascimento
in Italia.
Accanto a innumerevoli capolavori di pittura, scultura ed architettura,
fu creato un grande numero di oggetti di valore artistico, illustrativi
dello stile del Rinascimento. Nella loro forma e decorazione si sente
molto lo spirito dell'Arte antica. Le tecniche spesso rivivono quei
metodi sviluppati nell'antichità che erano caduti in disuso.
Molti artisti importanti provenivano dalla classe artigiana e molti tra
i più grandi maestri disegnarono e decorarono oggetti di uso pratico,
come ad esempio i leggii e gli scanni degli altari (grosse panche dove sedevano
gli alti prelati) che Michelangelo disegnò per la Biblioteca
Laurenziana di Firenze.
Lo stesso Vasari riporta che anche Donatello lavorò nella decorazione
degli arredi. L'Arte applicata del Rinascimento era principalmente di
carattere laico.
Gli arredi intagliati e dipinti, la maiolica lucidata in oro e dipinta,
le eleganti coppe, i calici e boccali di vetro di Murano, i sontuosi
tessuti di seta e di velluto testimoniano la maestria e il brillante
talento degli artigiani italiani.
Nei Musei dell'Unione Sovietica sono oggi conservati circa settanta tra
cassoni e pannelli frontali decorati con pitture, intarsi, lavori a
pastiglia ed intaglio. Tra questi ci sono pannelli disegnati da rinomati
maestri quali Jacopo del Sellaio e Bernardo Fungai. Tra i cassoni
intagliati spiccano quelli con rilievi raffiguranti episodi della vita
di Giulio Cesare, opera degli artigiani della cerchia di Michelangelo.
Un bell'esempio di decorazione a pastiglia dorata è un pannello
eseguito su incisione di Antonio Pollaiolo.
Queste collezioni sono state prodotte nei maggiori centri artistici
italiani: Firenze, Venezia, Siena, Roma ed in altre città dell'Italia
settentrionale. Oltre alle collezioni che si trovano all' Ermitage,
quasi tutti i Musei del mondo possiedono oggi dei bellissimi esemplari
di arte applicata del Rinascimento Italiano.
Il
cassone è la forma più antica di arredo che si presta ad un
abbellimento artistico.
Abbiamo esempi di cassoni decorativi già fin
dall'antico Egitto. Nella tomba di Tutankhamon fu ritrovato un magnifico
cofanetto con le pareti ed il coperchio dipinti con scene di vita del Faraone e
un grande scrigno intarsiato con ebano blu. Quasi tutte le casse di provenienza
egiziane sono di forma rettangolare con il coperchio piatto a quattro spioventi,
alcune sono provviste di alti piedi e di maniglie laterali.
Conosciamo poco sui cassoni prodotti nel periodo classico poiché pochi
esemplari sono sopravvissuti, mentre possiamo avere qualche idea sulle casse
della antica Grecia da alcuni rilievi dei secoli V°- IV° a.c. . Un rilievo
conservato al Museo Nazionale di Reggio Calabria mostra una cassa rettangolare
con montanti d'angolo che continuano verso il basso a formare i piedi e con due
pannelli incorniciate da greche con delle figure in rilievo che costituiscono i
lati.
Nel Medio Evo la cassa, usata quale oggetto di utilità, divenne un pezzo di
arredo veramente popolare a causa del modo di vivere: le continue guerre ed i
conflitti feudali costringevano le popolazioni ad essere sempre pronte a
trasferirsi ed a non usare gli oggetti non necessari.
La cassa, in quei tempi, era di semplice forma rettangolare rinforzata con
cerchi di ferro e provvista di maniglie per facilitare lo spostamento e allo
stesso tempo, rappresentava la soluzione perfetta per l'arredamento in quanto
atta a contenere preziosi, abbigliamento ed altri beni e poteva servire, quando
necessario, da sedile, da letto e perfino da tavolo se abbastanza alta.
Durante il Rinascimento il cassone diventa più
popolare e fu adornato in vari modi e divenne il pezzo base del mobilio della
casa italiana.
Da documenti scritti e dalle opere dell'arte figurativa si apprende che nelle
stanze da letto i cassoni allineati contro il muro potevano servire da base per
il letto oppure essere disposti in maniera da circondarlo su tre lati, formando
così un corpo unico, il così detto letto a cassoni.
Inoltre potevano servire anche da sedile o supporto.
Nelle sala di rappresentanza delle grandi case i cassoni si alternavano con le
panche.
Infine li ritroviamo nei municipi dove servivano per contenere documenti,
sigilli, insegne dell'autorità di stato e nelle chiese per arredi sacri.
Tra i differenti tipi di casse in Italia il cassone nuziale occupa un posto
speciale. In esso veniva conservata la dote della sposa. Di regola per il
matrimonio venivano commissionati almeno due cassoni, erano blasonati con lo
stemma gentilizio dello sposo e della sposa e spesso portavano lo stemma d'armi
del loro paese nativo.
La decorazione era generalmente di carattere
profano, rappresentante soggetti mitologici, storici, scene d'amore, episodi di
caccia o cortei nuziali. Venivano usati diversi legni, principalmente castagno,
olmo e pioppo bianco, dipinti e dorati con lavori a pastiglia o ad intarsio.
Tuttavia specialmente nel periodo in cui l'intaglio prevalse quale mezzo di
decorazione il cassone era realizzato in noce. Il cassone generalmente variava
da 160 a 180 cm. così che i lunghi vestiti e gonne del periodo potevano essere
depositate senza essere piegate, l'altezza delle casse non era più di 40 o 50
cm al fine di poter raggiungere il fondo con relativa facilità. All'interno era
foderato con tessuto o cuoio, tuttavia è difficile dire come erano realmente
gli interni in quanto nella maggior parte dei casi non sono sopravvissuti o
furono rifoderati più tardi.
Nonostante i cassoni furono costruiti in tutta Italia i maggiori centri di
produzione furono Firenze, Roma e Venezia.
I costruttori fiorentini del XV e del XVI sec.
svilupparono ogni tipo di decorazione in Italia a quel tempo.
Dalla fine del XIV sec. in poi i cassoni vennero decorati con pastiglia dorata.
Questa tecnica ampiamente usata in tempi antichi per la decorazione di muri e di
soggetti di legno, cadde in disuso nel Medio Evo, e fu ripresa nel XIV secolo.
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