restauro di una Croce processionale dorata |
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Relazione Descrizione Storia della Croce
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Restauri artistici Croce dorata
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della Compagnia del Ss. Sacramento facente parte degli arredi della Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo di Anzola dell'Emilia
Sicuramente si tratta della nostra Croce anche se sono indicati dei particolari che oggi risultano un po’ diversi, e lo studio preparatorio ha fornito delle interessanti risposte sia sui particolari mancanti che su quelli ancora esistenti.
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4. In origine, anche le due statue laterali della Madonna e S. Giovanni pare che fossero state collocate in epoca Ottocentesca e probabilmente in occasione del grande restauro del 1812. Questo è desumibile dal basamento dei due bracci laterali sul quale vi sono intagliate delle aperture irregolari , diverse fra di loro che si possono giustificare solo con la necessità di adattarvi qualche cosa diverso dall’originale.
5. quanto detto è confermato anche dalla diversa doratura applicata durante il restauro nella quale fu usato bolo rosso, mentre in quella originale era stato usato bolo bianco.
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6. nella descrizione della croce del 1731 si parla di due “scudetti dorati” che oggi non vi sono più. Le osservazioni preparatorie il lavoro di restauro hanno appurato che essi erano collocati al di sotto dei bracci di sostegno delle statue, a fianco dello scudo centrale dove oggi è rappresentato il simbolo della Compagnia (il Ss. Sacramento). Infatti oggi è presente solo un moncone di intaglio del nastro floreale che non ha inizio perché probabilmente si dipartiva dai due scudetti perduti da tempo |
L’inventario sopraccitato spiega come la Croce originale avesse centralmente uno scudo dipinto con “…le S. Anime del Purgatorio …” mentre oggi il medesimo scudo è dorato e il rilievo raffigurante l’Ostensorio con il Ss. Sacramento non è stato intagliato ma è in pastiglia (gesso). Quindi si possono trarre alcune supposizioni: la prima, che il dipinto sopradescritto fosse molto rovinato e che nel restauro Ottocentesco sia stato coperto con gesso ricavandone l’attuale raffigurazione; la seconda, che, rifacendo ex-novo lo scudo si sia voluto rappresentare il simbolo della Compagnia. |
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Ad un primo sopralluogo la croce, sembrava in buono stato di conservazione anche se risultava mancante di numerosi elementi d’intaglio e con evidenti tentativi di restauro precedenti confermati poi dalla ricerca storica. Appena la Croce è stata rimossa dalla staffa di sostegno, si è evidenziato subito uno stato di conservazione ben peggiore di quanto poteva apparire al primo sopralluogo infatti si sono verificate subito alcuni distacchi di doratura.
Ad un’analisi più particolareggiata, che è stata possibile eseguire solo in laboratorio, si è poi potuto verificare meglio lo stato di conservazione riscontrando che:
Gran parte della doratura era pressoché prossima al distacco in quanto non era più coesa al supporto ligneo.
Molti elementi scultorei, in particolare quelli della raggiera, erano in parte distaccati
Le parti d’intaglio mancanti erano ben più di quelle evidenziate nel primo sopralluogo
Precedenti Restauri:
Sono stati poi esaminati i precedenti restauri eseguiti in gran parte nel 1812 (vedi nota storica) ed è risultato che:
Molte mancanze di doratura e gesso erano state mascherate con ritocchi di porporina direttamente sul legno lasciando evidente la differenza di spessore con le parti circostanti. Inoltre anche gran parte della croce era ricoperta di porporina data probabilmente sia allo scopo di camuffare alcuni maldestri interventi di restauro della parte lignea (incollaggio di parti distaccate, ecc.) sia per ravvivare le parti d’oro più consumate. |
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Alcune parti d’ intaglio mancanti erano state rifatte, invece che di legno, con un impasto di gesso molto duro ed altre erano state riattaccate con strati di tela incollati che andavano a ricoprire buona parte di intaglio originale. Tutta la parte era stata poi ricoperta ancora di porporina. |
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Nelle varie fasi dei precedenti interventi (compreso il totale rifacimento dell'ovale col simbolo della Compagnia del Ss Sacramento), è stato usato bolo rosso mentre nella doratura originale era stato usato bolo chiaro. |
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Aggiornamento:
16/05/08.