ebanisti Celebri

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Di seguito viene riportata una breve lista di Ebanisti che più di altri si sono distinti nel loro lavoro.   

La lista non pretende di essere esauriente, mi scuso in anticipo per le lacune che incontrerete e Vi sarò grato se mi segnalerete i nomi a voi cari che non trovate in lista.

 

 

 

A B C D E F G H  I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


A 

ADLER Rose (1892-1969). Piu conosciuta come rilegatrice, Rose Adler realizza anche mobili geometrici, utilizzando numerosi materiali nuovi come la lacca industriale (duco) anziché galatita (materia a base di ceseina e acido formico)

ADNET Jacques (nato nel 1900). Decoratore e architetto, adepto della teoria fuzionalista, creò mobili sobri. Eseguì mobili per la Presidenza della Repubblica e per parecchi transatlantici.

ARBUS André (1903-1969). Architetto e decoratore, ma anche figlio e nipote d’ebanisti, André Arbis considera il mobile come un’entità indipendente e rimane nelle tradizione classica, utilizzando materiali ricchi o preziosi.

AVISSE Jean (1723-1796). Falegname in sedili, divenne maestro nel 1745. Eseguì numerosi pezzi Luigi XV e Luigi XVI.

AVRIL Étienne (1748?-1796). Ebanista francese, divenne maestro nel 1774. Esegui in particolare mobili per la Corte caratterizzati da panelli incorniciati con cornici di bronzo, commode « mezza-luna » e comodini da notte chiusi con lamelle scorrevoli. Un suo fratello , Pierre, lavorò anche lui come ebanista.


B 

BARBEDIENNE Ferdinand (1810- 1892). Più conosciuto come bronzista, eseguì anche mobili inspirati dallo stile cinquecentesco, dove il suo talento di scultore poteva esprimersi.

BAUDRY Charles (1791-1859). Ebanista in attività durante i regno di Carlo X e Luigi Filippo.  Inventò mobili detti « ingeniosi » come letti doppi, scale di biblioteca, etc.

BELLANGÉ. Famiglia di ebanisti che lavorò tra il fine del Settecento e l’ Ottocento. Pierre-Antoine (1758-1827) fu uno dei fornitori ordinari di Napoleone I,  poi di Carlo X. Louis-François (1759- 1827), fratello di Pierre-Antoine, falegname ed ebanista, era anche falegname per l’edilizia. Alexandre- Louis (1799-1863), figlio di Pierre-Antoine successe a suo padre e zio e fu uno dei principali fornitori della Monarchia. Aveva due botteghe con produzioni diverse, uno per le produzzioni di mogano, olmo e frassino, l’altro produceva nello stile « Boulle », o con mosaici su lacca, decorati di porcellane e bronzi, inspirati sa stili antichi, Luigi XIV o neo-gotico.

BENEMAN o BENNEMAN Guillaume (?-1803). Ebanista del Settecento, d’origine tedesca, divenne maestro nell’ 1785, lavorò per la corte nel regno di Luigi XVI, poi sotto il Direttorio, in particolare in associazione con il bronzista THOMIRE.

BEURDELEY. Famiglia di Ebanisti e bronzisti francesi. Alfred (1808-1882) e Alfred II (1847-1919) che eseguì nell’ Ottocento mobili in stile Luigi XVI di una alta qualità d’esecuzione, in particolare pezzi imitati delle creazioni di Cressent e di Weisweiler.

BONZANIGO Giuseppe Maria (1745 - 1820) Il Bonzanigo, dopo il Piffetti e il Maggiolini, è il terzo dei grandi nomi del mobile italiano del Settecento. Fu sostanzialmente un intagliatore del legno, anzi uno scultore.Come per il Piffetti, la sua attività è conosciuta soprattutto per quello che fece per i Savoia, ma era di due generazioni più giovane e visse abbastanza per passare attraverso il tumultuoso periodo dell'invasione francese in Piemonte, l'età Napoleonica e la Rivoluzione francese.

BOULLE André-Charles (1642- 1732). Ebanista, figlio di falegname, diffuse nella Francia una tecnica - nata in Italia ed in Olandia – che fu chiamata col suo nome : il famoso intarsio Boulle che consiste nel incrostare guscio, stagno o ottone nei mobili. Primo ebanista di Luigi XIV, pubblicó una raccolta di Nuovi disegni di mobili e opere di Bronzo e intarsio. I suoi quattro figli continuarono la sua opera. Gli intarsi in stile « Boulle » avranno anche successo sotto i regni di Luigi XVI e di Napoleone III.

Tecnica Boulle

È una tecnica a intarsio molto originale che prende il nome dal notissimo ebanista di Luigi XIV, André-Charles Boulle. Tale tecnica consiste nel ritagliare, come nei lavori di traforo, due lamine accostate, una di metallo e I altra di tartaruga o di altro materiale analogo. Si ottengono due parti perfettamente identiche e ugualmente ritagliate e sagomate con cui si costituisce, a piacimento, il fondo e il disegno. Si possono avere, perciò, due pannelli decorativi: di volta in volta si può adattare come fondo la lamina di tartaruga e come disegno quella in metallo, oppure viceversa. Nel primo caso il pannello sarà più pregiato e verrà chiamato in parte" (en première partie), nel secondo caso verrà chiamato in controparte". Il lavoro non finiva qui, perché nei casi in parte la lamina metallica veniva rifinita a bulino. Tale tecnica rendeva più sontuoso il mobile così lavorato: a volte anche un po' pesante, tu,comunque, utilizzata ininterrottamente, per alcuni arredi, fino al Secondo Impero, cioè agli annidi Napoleone III.

 

Brustolon Andrea

Andrea Brustolon (1662-1732) fu geniale intagliatore veneziano che influenzò in maniera decisiva la creazione  mobiliera veneta di quel periodo, tanto da dar vita  a uno "stile Brustolon". Alla fine degli anni Settanta soggiornò a Roma dove subì fortemente  l'influenza del Bernini riproponendo su legno la concezione della miglior scuola di scultura barocca con figurazioni intagliate a tutto tondo. Tipiche sono le poltrone sorrette da cariatidi ornate di statue e di sculture  che non sono più soltanto decorative ma si pongono come parte integrante della struttura del mobile. Delle sue numerose opere realizzate soprattutto nel veneto, oltre ai superbi esemplari di mobili in mostra a Ca' Rezzonico, vanno ricordati l'altare per la chiesa di san Floriano di Zoldo, la Pala d'Altare di San Pietro a Belluno insieme al reliquario della sagrestia della chiesa dei Frari a Venezia. Si può certamente affermare che il mobile barocco italiano ha avuto nel Brustolon interprete maggiore.


C 

CANABAS Joseph. Ebanista francese, divenne maestro nel 1766, specializzato nella produzione di mobili Luigi XVI in impiallacciatura di mogano satinato o con tarsi fini.

CARABIN François-Rupert (1862- 1932). Scultore e ornamentalista considerato uno dei capi del movimento « Art Nouveau ». Essiguì mobili-sculture, o sculture facendo mobili, piuttosto che aggiungere in piu una decorazione su una struttura immutabile.

CARLIN Martin (1730?-1785). Divenne maestro nel 1765, eccelse nella produzione di mobili preziosi con ricchi intarsi, panelli di lacca o ancora lastre di porcellana di Sèvres.

CHANAUX Alfred (1887-1965). Disegna mobili per alcuni grandi creatori del periodo « Art Déco » : Groult, Ruhlmann, Printz e Franck... 

CHAREAU Pierre (1883-1950). Architetto e decoratore del movimento " Art Déco " influenzato dal cubismo. Creo mobili concepiti secondo un programma definito secondo l’insieme che formarono. Rifiutando gli ornamenti inutili, utilizza materiali preziosi e crea mobili a combinazioni, essenziali e  pratici.

Charles Percier e Pierre Fontaine (1764-1838 E 1762-1853) Percier e Fontaine studiano insieme, prima a Parigi poi a Roma, seguendo l' itinerario della classicità già percorso da altri. Durante il loro soggiorno romano (1786-90) approfondiscono gli studi sui vari edifici e sulla Colonna Traiana. Fontaine vive per qualche tempo a Londra dove conosce Robert Adam, subendone l'influenza; poi dal 1794, tornato a Parigi, ricostituisce l' iniziale collaborazione con Percier e i due lavoreranno insieme  ininterrottamente fino al 1812, raggiungendo ben presto una  posizione di preminenza nella cerchia degli artisti vicini a Napoleone. Il loro primo incarico  è per il disegno dei mobili per la sala della convenzione alle Tuileries. Nel 1800 ricevono l'incarico ufficiale da parte del Primo Console per i lavori di restauro della Malmaison, il castello acquistato l'anno precedente dalla futura imprenditrice Giuseppina, e da loro risistemanto a tempi di primato; essi disegnano anche tutto il mobilio, eseguito da Jacob Freres, nonchè la sala da musica e la biblioteca.

CHIPPENDALE Thomas (1718 - 1779), inglese, autore di The Gentleman and Cabinet-marker's Director (un semplice catalogo di modelli pubblicato per la prima volta nel 1754 e destinato a diventare un oggetto di culto fino ad essere ristampato e aggiornato due volte nel 1759 e nel 1762), fu considerato di fatto per tutta la metà del XVIII sec. o, quanto meno, fino all'affermarsi del  del neoclassico il faro e termine di paragone cardine  dell'ebanisteria inglese. Il suo stile è riuscito a fondere con gusto le caratteristiche del rococò con palesi influenze orientali, evitando però, nella maggioranza dei casi, la pacchianeria dei suoi molti contemporanei. Ebbe una vera predilezione per il legno di mogano ed ebbe l'indubbio pregio di riaffermare la tradizione di solidità e imponenza dei mobili inglesi riuscendo nel contempo ad affrancarli da alcune pesantezze, specie con l'uso del traforo. Riservò la sua fantasia, bizzarramente innamorata di un misto di gotico e orientale, alla decorazione di mobili meno "impegnativi" come specchiere e baldacchini. Il suo nome passò presto l'Atlantico e oltre che nel suo paese natale, godette di lunga  e meritata fortuna negli Stati Uniti.

COARD Marcel (1889-1975). Influenzato allo stesso tempo dalle  arti dette « primitive » e dal cubismo, Marcel Goard crea mobili con forme depurate in materiali preziosi, e utilizza anche il vetro.

CRESSENT Charles (1685-1768): Eminente ebanista francese, ma anche scultore e lavoratore di metalli, fu uno dei principali artisti del gusto Reggenza e quindi dello stile Luigi XV. Non solo disegnava e costruiva mobili, ma realizzava egli stesso i modelli in cera per le applicazioni in bronzo particolarmente caratteristiche della sua produzione, che si ispirava in gran parte all'arte ornamentale del pittore Watteau. Celebri i suoi raffinati busti femminili in bronzo chiamati espagnolettes (usati generalmente come applicazioni decorative sui montanti dei comò, sulla parte alta delle gambe come sulle stesse bocchette delle serrature), che conservano la delicata eleganza degli originali di Watteau. Sono considerati la massima espressione dell'arte francese della lavorazione dei metalli. Cressent aveva una tale abilità nel combinare armoniosamente il legno al metallo da conferire ai suoi esemplari di ebanisteria una singolare unitarietà. Di gran pregio i suoi bureaux plats, scrittoi con gambe sporgenti a capriolo e coronate da espagnolettes

CRIAERD o CRIAERDT o CRIARD. Famiglia di falegnami e ebanisti francesi del settecento d’origine fiamminga, fabbricanti di mobili di lusso, alcuni con decorazione di lacca su fondo verde o giallo nel gusto cinese.


D 

 

DAGUERRE. Famoso negoziante e mercante lavorando sotto il regno di Luigi XVI vendeva  mobili di ebanisti celebri e meno celebri.

DASSON Henri (1825-1896). Ebanista e bronzista chi essiguì nell’ 800 copie di pezzi dell’ 700 secondo modelli concepiti per la Corte.

DELANOIS Louis (1731-1792). Falegname in sedili, divenne maestro nel 1761, uno dei fornitori di Madame du Barry, fabbrico mobili Luigi XV poi neo-classici e fu uno dei primi a creare sedili con piedi affusolati e scanalati.

DEMAY Jean-Baptiste. Falegname in sedili del Settecento, divenne maestro nel 1784, fornitore della Corte. E' l’inventore di poltrone con spalliera in forma di ventaglio o di mongolfiera, un motivo di moda dopo il decollo  delle prime mongolfiere nel 1783.

DESMALTER vedere Jacob

DIEHL Charles-Guillaume. Lavorò tra la metà e il fine dell’ 800, specializzandosi nei piccoli mobili per i quali utilizzava spesso legno di rosa, tuia, porcellana e bronzo.

DUBOIS Jacques (1693-1763), Rene (1737-1799) - Fra i più celebri ebanisti del Settecento francese, la  loro produzione appartiene quasi tutta allo stile Luigi XV. Furono entrambi nominati maestri, nel 1742 Jacques, e nel 1755 il figlio Rene. Costruirono soprattutto cassettoni - particolarmente celebre quello realizzato  con lacca nera e applicazioni in bronzo dorato da Rene per le nozze di Maria Antonietta - angoliere e vari tipi di scrivanie che decorarono con intarsi policromi a marqueteries, pitture e lacche. Due famosi esemplari di Jacques Dubois sono conservati al Museo del Louvre, fra cui il famoso bureau de Vergennes in legno di rosa sul quale la stampigliatura di Dubois compare accanto a quella dell'ebanista Migeon. Fra le opere particolarmente rinomate del figlio Rene, oltre alla commode di lacca nera, un grande e raffinato bureau destinato alla zarina di Russia.

DU CERCEAU Jacques Androuet (1510-1588). Architetto francese, formato in Italia, pubblicò parrecchie raccolte di stampe che ispirarono i falegnami e scultori del Rinascimento francese.

DUNAND Jean (1877-1942). Fabbricante di oggetti in ottone e laccatore, celebre per la sua seconda specialita che essiguì su tutti tipi di mobili e per la decorazione di grandi transatlantici nelle prima metà del Novecento.

DURAND. Famiglia d’ebanisti parigini che lavorò nell’800. Louis cominciò nel fine dell’700 ma fu conosciuto sotto la Restaurazione e la Monarchia di Iuglio quando divenne fornitore ordinario di Luigi Filippo. Suo figlio, Prosper-Guillaume gli succedette. 


FEURE Georges de (1868-1943). Uno degli artisti decoratori « Art Nouveau » che si adattò naturalmente al movimento « Art Déco ».

FOLIOT. Dinastia di ebanisti e falegnami dell’700 che lavorarono sotto i regni di Luigi XV e Luigi XVI.

FOLLOT Paul (1877-1941). Allievo di Grasset, cognato del sarto Paul Poiret, Paul Follot fu direttore del atelier del Bon Marché et utilizzo materiali rari e preziosi per creare mobili ispirati dei stili neo-classici.

FOUR DINOIS Alexandre-Georges (1799-1871). Importante fabbricante de mobili nel Secondo Impero, scultore e tappezziere che eseguì mobili di tutti gli stili. Suo figlio, Alexandre-Georges (1830-?) gli succedette e lavorò fino all’ 1887.

FRANCK Jean-Michel (1893- 1941). Decoratore che fu conosciuto a partire del 1927 e realizzò mobili con forme semplice utilizzando materiali richi e, all’occasione, per le decorazione, intarsi di paglia.


G 

GALLE Emile (1846-1904). Faro del movimento “Art Nouveau”, capo fila della scuola di Nancy, Emile Gallé eseguì – oltre le sue famose opere di vetro – numerosi mobili scolpiti o decorati con intarsi. Da ai suoi mobili forme direttamente ispirate dalla natura (in particolare piante e animali acquatici); la decorazione usa anche paesaggi, piante e fiori. In alcuni pezzi sono incrostati versi celebri o formule simbolistiche.

GAILLARD Eugène (1862-1933). Decoratore francese rappresentativo con Gallé e Guimard del movimento "Art Nouveau". 

GARNIER Pierre (1720-1800). Ebanista specializzato nella produzione di piccoli mobili, con intarsi o lastre di porcellana di Sèvres.

GAUD REAU X Antoine (1680- 1751). Ebanista lavorando per il guarda-mobili della Corte : partecipò alla nascita dello stilo Luigi XV.

GAY Georges. Verso il fine dell’700 inventò un tipo di tavolino rotondo a multiple trasformazioni, la « Tavola-Sole » che può servire di tavola di pranzo, leggio per la musica, cavalletto, comodino da notte, tavola per scrivere in piedi.

GIROUX Alphonse & C". Famiglia di  ebanisti dell’800 che essiguì in particolare mobili piccoli e annoverò fra i suoi clienti la famiglia imperiale francese (Napoléon III e Eugénie).

GRAY Eileen (1879-1976). Artista irlandese trasferitosi a Parigi che, come Jean Dunand, imparò l’arte della lacca dal Giaponese Sugawa. Influenzata dalle arti dette « primitivi » e dall’astrazione, disegna mobili che sono quasi tutti pezzi unici.

GROHE. Dinastia d’Ebanisti parigini, attiva fra il 1830 e il 1884 che eseguì in particolare mobili ispirati dagli stili di moda nell’700.

GROULT André (1884-1967). Decoratore della prima metà dell’ 900, disegno mobili d’ispirazione neo-classica fabbricati nei materiali usati dai creatori « Art Déco ».

GUIMARD Hector (1867-1942). Architetto e decoratore rappresentativo del periodo" Art Nouveau " al quale dobbiamo, in particolare, i cancelli dei ingressi del Metro Parigino.  Nell’ultima parte della sua carriera, si convertì all’ « ascetismo » e all « funzionalità » Art Déco.


H  

HACHE. Dinastia d’ebanisti di Grenoble che lavorarono nell’700. La loro produzione con intarsi si caratterizza per modanature di filetti neri.

HERBST René (1891- ). Architetto e decoratore, creatore di mobili, cerca a consigliare la bellezza del materiale e un prezzo accessibile a un pubblico piu largo, rinunciando all’ornamento. E’ uno dei primi a utilizzare l’associazione legno / metallo, ma crea anche pezzi con materiali preziosi.

HUGUES Sambin (1520 circa - 1601?) Fu, insieme con il suo contemporaneo du Cerceau un esponente del Manierismo, uno stile artistico che nel campo dell'arredamento si caratterizzò per la profusione di motivi animali, maschere ed erme oltre a ghirlande di frutta e cartocci fogliati. Sambin non fu solo progettista di edifici e mobili, ma si dimostrò anche abile intagliatore in legno tanto che dal 1549 entrò a far parte della corporazione dei falegnami di Digione.

 


I 

IRIBE Paul (1883-1935). Disegnatore, giornalista, caricaturista, Paul Iribe lavora con Pierre Legrain per il sarto Paul Poiret per Jeanne Lanvin, Coco Chanel e ancora Jacques Doucet che gli affiderà l’arredamento del suo nuovo appartamento. Crea un motivo che rimarrà uno dei simboli del periodo “Art Nouveau” : una rosa stilizzata, la rosa di Paul Iribe. I suoi mobili preziosi s’ispirano alle forme neo-classiche del fine dell’700.


J

 

JACOB - Desmalter. Dinastia di falegnami e ebanisti in attività fra il regno di Luigi XV e la Restaurazione. Georges (1739-1814) divenne maestro nel 1765, eseguì numerosi sedili prima in stile « rocaille » poi neo-classici. Georges Jacob figlio (1768-1803) e suo fratello François-Honoré (1770-1841) continuarono l’attività della famiglia alla « rue Meslée » sotto il Direttorio. François-Honoré associa al suo nome quello di Desmalter dopo la morte di suo fratello. In collaborazione col pittore David, Jacob Desmalter crea nuovi modelli ispirati all’Antichità e fornisce la Corte Imperiale. Georges Alphonse,  suo figlio, servirà la Restaurazione.

JACQUES Androuet du Cerceau (1510 circa dopo il 1584) più noto col nome di "du Cerceau", fu soprattutto incisore e architetto, ma disegnò anche diversi mobili, sottolineando in tal modo la stretta relazione intercorrente fra le strutture esterne di un edificio e il contenuto dei suoi ambienti interni. La sua famiglia era originaria di Orlèans, e sulla facciata anteriore della sua casa spiccava un cerchio (cerceau) da cui aveva preso il nome e che lui stesso appose poi come firma delle sue opere.

JANSEN Michel. Ebanista e disegnatore che esegui numerosi mobili correnti sotto la Restaurazione, utilizzando legno d’acero, di limone e di mogano. Michel Jansen è anche l’autore di un libro sull’ebanisteria  (1835).

JEANSELME. Famiglia parigina d’ebanisti in attività fra il 1824 e la fine del 800, ricomprano il fondo della casa Jacob nel 1847. Fornitori delle corte di Luigi Filippo  e Napoleone III, realizzano mobili in stile, dei « pastiche » e delle creazioni originale soprattutto sotto la Restaurazione.

JOURDAIN. Francis (1876- 1958). Adepto del funzionalismo, Francis Jourdain e uno degli architetti d’interni piu notevoli del periodo fra le due guerre. S’interessa e favorisce la fabbricazione in serie, sebbene esegue mobili preziosi per una clientela ricca. E’ anche l’inventore di una stanza arredata con mobili combinabili e intercambiabili.


K

 

KNOLL. Azienda di mobiliari contemporanea fondata a New York nel 1938, che creò in collaborazione con artisti conosciuti come E. Saarinen o C. Pollock una nuova linea di mobili in legno stratificato o in misto di nmateriali  plastici o ancora in acciaio, poliestere, fibre di vitro, alluminio o acciaio cromato.

KOLPING o COLPING Othon (1775- 1853). Falegname e ebanista che lavorò fra il 1800 e il 1848 e fabbricò in particolare scrivanie a cilindro e armadi a specchi in mogano o di legno chiare.


L

 

LACROIX (Roger VANDERCRUSE detto) (1728-1799). Ebanista di cui una sorella sposò successivamente Jean-François Oeben poi il celebre Riesener. Roger Lacroix, di cui lo stampiglio si componeva delle lettere RVLC, creò mobili d’eccellente qualità, intarsiati con fiori o motivi geometrici. Una delle sue decorazioni più notevole consisteva in fili bleu disposti in losanghe tra quali fiori di stesso colore si distaccavano su un fondo azzurro pallido.

LEGRAIN Pierre (1889-1929). Più conosciuto come ideatore di legature, Pierre Legrain è anche uno dei grandi creatori del periodo « Art Déco », sotto la doppia influenza del cubismo e delle « arti primitivi ».

LE CORBUSIER (Charles-Édouard JEANNERET, detto) (1887-1965). Questo famoso architetto professò l’integrazione del mobiliere nell’architettura e lavorò insieme a Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, utilizzando il metallo, il vetro o il cuoio per mobili funzionali pubblicati dalla casa Thonet. 

LELEU Jean-Franqois (1729- 1807). Ebanista divenne maestro nel 1764, allievo di Oeben, esegui mobili Loigi XV e Luigi XVI laccati, intarsiati o lastronati  in mogano.

LELEU Jules (1883-1961). Ispirato dalle forme neo-classiche della fine del Settecento, Jules Leleu è uno dei grandi maestri del « Art Déco » e lavora, tra l’altro, alla decorazione di grandi transatlantici. Suo figlio André proseguirà la sua opera dopo la guerra del 1945.

LEMARCHAND. Famiglia d’ebanisti parigini che avranno una grande attività fra il 1790 e il 1850. Devono la loro celebrità alla realizzazione del feretro dove riposa Napoleone I nei Invalides. 

LEVASSEUR Étienne (1721- 1798). Allievo di un figlio di A.C. Boulle, divenne maestro nel 1766 e fu fornitore di mobili per il Petit Trianon e il château di Fontainebleau. Fu uno dei primi da utilizzare il mogano massiccio secondo l’uso inglese.

LINCKE. Ebanista in attività fra il 1880 e la Grande Guerra (1914-1918), specializzato nelle produzione di stile « rocaille » dove i bronzi dorati vengono usati intensivamente.


M

Maggiolini

Nome del celebre artigiano di Pazza Parabiago, nato appunto a Parabiago in provincia di Milano. Figlio di un artigiano, a maggior età si mise in proprio dopo un lungo apprendistato. Il suo laboratorio era limitato ad una attività del tipo paesano, se non lo avesse scoperto il pittore Giuseppe Levati che, notando la qualità dei suoi mobili (amava lavorare sul massello di noce), ne ordinò subito l'esecuzione di un cassettone di cui ne fornì il disegno con intarsi.
Con questo episodio (1766) iniziò, a soli 28 anni, la carriera del Maggiolini; ben presto divenne uno dei più famosi artefici dell'epoca, mobiliere dell'alta aristocrazia e della corte, fu oggetto della satira del poemetto Il Giorno , del Parini.
La bellezza dei suoi mobili e degli intarsi è derivata sopratutto all'abbondanza dei legni usati, pare 86 tipi di essenze, con qualità diverse di fibra, venature, e colore. Maggiolini usò la tecnica della tintura solo per l'azzurro ed il rosa, e ottenne molte particolari ombreggiature con l'immersione dei minuti pezzi di legno destinati all'intarsio nella sabbia arroventata. La produzione migliore è quella compresa tra il 1780-96, anno in cui fini il dominio austriaco ed arrivarono i francesi con le mobilie di mogano lucidissimo con decorazioni in bronzo dorato al mercurio. Alla sua morte nel 1814 il suo laboratorio che contava trenta operai, passò al figlio Carlo Francesco fino al 1834 e a Cherubino Mezzanzanica fino al 1866.

MAJORELLE Louis (1859-1920). Esponente, con Emile Gallé, del movimento " Art Nouveau ", poi se adatto e assimilo le forme " Art Déco ". 

MALLET STEVENS (1886 1945). Conosciuto soprattutto come architetto, Mallet Stevens s’interessa della decorazione di interni e della creazione di mobili funzionali. Al rigore delle forme associa la ricchezza dei materiali che darà alla sua produzione un aspetto meno severo.

MAZAROZ Jean-Paul. Scultore e ebanista delle seconda metà dell’800 originario del Jura, produsse mobili imitando le opere del Rinascimento.. 

MIGEON. Dinastia di falegnami e ebanisti francesi, tutti chiamati Pierre, attivi nell’700. Il principale, Pierre II (1701-1758) fu uno dei migliori rappresentanti delle stilo Rocaille e uno dei fornitori de Madame de Pompadour. Fabbricò in particolare piccoli mobili con sistemi, di legno prezioso. La famiglia Migeon, che subappaltava, distribuiva anche mobili di altri ebanisti.

MOLITOR Bernard (F -1833). Ebanista d’origine tedesca, si installò in Parigi nel 1773 con suo fratello Michel. Considerato uno dei più grandi ebanisti del suo tempo utilizzò dal 1790 motivi in stile « Impero ». Fu uno dei pochi ebanisti che rimarranno fedeli ai Borboni e non servirono tutti i regimi successivi.

MONBRO. Famiglia d’ebanisti, restauratori e antiquari in attività fra il 1830 ed il 1870. Fornitori del Guarda-Mobili delle Coronna, Georges e il suo figlio fabbricarono pezzi in lacca di Cina ispirati dei stili reali, mobili in stile Boulle o in stile Luigi XVI.


N 

NADAL Famiglia di falegnami parigini – Jean, detto Nadal il primogenito, e Jean-René (1733-1783) – lavorarono in particolare per la Corte e alcuni grandi del regno.

NIVERT Ebanista che lavorò nell’700 e inventò sotto Luigi XVI un tavolino da notte che poteva servire anche da scrittoio, di fornaio e da stufa.

O 

OEBEN Jean- François (1720 1763). Ebanisata d’origine tedesca che lavorò nella Francia dove divenne maestro  nel 1761. Fu allievo di un figlio di d'André-Charles Boulle e uno dei fornitori di Madame de Pompadour. Rappresentativo dello stile Transizione eccelse nei mobili intarsiati con damiere e fiori. Creatore ingenoso, inventa alcuni mobili con sistemi meccanici.Luigi XV gli ordinò una scrivania a cilindro che fu terminata da J.H, Riesener. 

OPPENORDT Gilles-Marie (1672- 1742). Ebanista francese nato in una famiglia d’origine Olandese, fu uno dei creatori del movimento barocco, anche chiamato « Rocaille ».

P 

PIERRE FONTAINE (vedi Charles Percier)

POMMIER. Ebanista che lavorò sotto il Consulat e l’Empire. Inventò un sofà che prese il suo nome, con una spalliera assai bassa sui lati e rientrante sul davanti, cosi sostituendo i braccioli. Il nome di questa sedia è talvolta scritto Paumier o Paulmier. 

PERRIAND Charlotte (nata nel 1903). Collaboratrice di Le Corbusier, lavorò col cugino di questi, Pierre Jeanneret, alla realizazzione di mobili pratichi, funzionali e trasformabili, alcuni pubblicati dalla casa Thonet.

PETIT Nicolas (1732-1791). Ebanista francese divenne maestro nel 1761, rappresentativo degli stili Transizione e Luigi XVI. 

PIFFETTI Pietro (? -1777) - Celebre stipettaio e intarsiatore che svolse la sua attività soprattutto a Torino, dove si trasferì su invito di Carlo Emanuele III nel 1731. Qui costruì innumerevoli mobili riccamente intarsiati e impiallacciati, destinati alle residenze reali. I suoi esemplari sono rinomati per l'eleganza delle proporzioni e la raffinatezza degli intarsi nei quali si combinano con splendidi effetti, oltre a legni rari, osso, avorio, tartaruga, argento e bronzo. Il mobile "piffettiano" risente dell'influenza della "maniera Boulle", anche se l'artista esprime uno stile personale, contenendo gli eccessi decorativi del famoso ebanista francese. Con Bonzanigo e Maggiolini forma il trio dei più famosi ebanisti italiani.

PINARD. Fabbricante di mobili di fantasia chi lavorò fra il 1848 e il 1853. Eseguì in particolare mobili laccati e in lamiera verniciata.

PLUVINET (?-1784). Falegname divenne maestro nel 1775. 

PRINTZ Eugène (1889-1948). Ebanista, figlio di una famiglia del sobborgo Saint-Antoine, uno dei maestri del periodo " Art Déco " per il quale l’ornamento no è da rigettare. La sua produzione è di due stili : l’uno semplice, l’altro ricco e un po’ sofisticato.


R 

RATEAU Armand-Albert (1882- 1938). Disegnatore, ebanista e decoratore del periodo « Art Déco », la sua produzione molto originale, ispirata dell’antichità, si inquadra in margine al movimento. Nei materiali preferì l’uso del bronzo verde antico, il legno laccato d’oro, il avorio, il marmo o quercia.

REMOND Félix (1779-1860?). E uno dei maggiori fabbricanti di mobili del periodo  Restaurazione.

RIESENER Jean-Henri (1734-1806) - Ebbe per maestro il famoso ebanista Oeben, come lui di origine tedesca, divenendo a sua volta uno dei maggiori artigiani francesi dell'epoca di Luigi XVI che lo nominò ebanista di corte. Fu lui a terminare e firmare il famoso bureau du roi, iniziato da Oeben. Le sue opere esprimono al meglio le qualità dello stile Luigi XVI, quali la perfezione delle proporzioni, l'unità della composizioni e la massima eleganza. Riesener si specializzò in elaboratissimi intarsi di delicati festoni, mazzi di fiori, cascate di petali e drappeggi; lavorò molto per la regina Maria Antonietta e le marqueteries che compose parevano un vero e proprio roseto, omaggio alla sovrana che prediligeva questi fiori.

ROENTGEN David (1743-1809). Ebanista meccanico che lavorò in particolare per Luigi XVI e Maria-Antoinette e altre corte europee. Si specializzo nei mobili con meccanismi e produzioni lussuosi intarsiati con fiori.

ROUBO André-Jacob (1739- 1791). Ebanista, di una famiglia de falegnami, autore di un libro famoso pubblicato fra il 1769 ed il 1775 : L’arte del Falegname.

ROUSSEAU Clément (1872- 1950). Scultore e disegnatore del periodo « Art Déco » ispirato dagli stili neoclassici del’700 che adatto ai materiali « Art Déco » : pelle di struzzo, avorio, cuoio, combinati con legni tradizzionali, legno violetto o meno frequenti come legno di palma.

ROUSSEL Pierre (1723-1782). Uno degli ebanisti più famosi delle ‘700, divenne maestro nel 1745, famoso peri i suoi intarsi di alta qualità d’esecuzione.

RUBESTUCK François (1722- 1785). Ebanista d’origine tedesca, divenne maestro nel 1766, chi essiguiì mobili Luigi XV di grande dimensioni, poi mobili neo-claccici in quantità più ristretta.

RUHLMANN Jacques-Émile (1879- 1933). Decoratore e disegnatore che dominò il periodo « Art-Déco » e perciò fu chiamato il Reisener del 1925. Ruhlmann non considerava il mobile come elemento isolato ma come facente parte di un insieme coerente. La sua produzione importante per il volume, è caratterizzata dalla purezza delle forme e la perfezione dell’esecuzione. Affinché le sue creazione soffrano il meno possibile dei variazioni di temperatura, immaginò strutture metalliche nei quali i panelli di legno potevano imbarcarsi.


SAMBIN Hugues (1515-1602). Architetto e scultore, maestro della scuola borgognona e lionese del Cinquecento. Le sue opere sono caratterizzate per l’abbondanza delle sculture ispirate all’antichità. Suo figlio François fu falegname in mobili in Dijon all’inizio del Seicento. 

SAUNIER Claude-Charles (1735- 1807). Ebanista che divenne maestro nel 1752, e uno dei migliori rappresentanti dello stile Luigi XVI e fabbricò in particolare dei « bonheurs-du-jour » e console con scaffali. 

SELLIER (1806-1830). Ebanista che lavorò durante la Restaurazione. Ideò il canapè " confortabile " senza legno apparente. 

SORMANI Paul. Specializzato nei piccoli mobili di fantasia, fabbricò fra il 1847 e la fine del Ottocento mobili in stile Luigi XV e Luigi XVI, ricchi di bronzi dorati.

STOCKEL Joseph. Ebanista d’origine tedesca, divenne maestro nel 1775, eseguì mobili impiallacciati in mogano adornati con bronzi dorati.

SUE e MARE (1919-1928). Louis Sue (1875-1968) e André Mare (1885-1932) istituirono nel 1919 la Compagnie des Arts Français. Nella tradizione degli stili del Settecento, creano un stile composito a partire di fonti diversi, talvolta divergenti.


T 

TILLIARD. Famiglia di falegnami in sedili che lavorò nel Settecento, fornitori della Corona.

TOPINO Charles (1725-1789?). Ebanista francese, eseguì numerosi mobili intarsiati ed in particolare piccole tavole di stanza, stipetti, segreterie, etc.

V

VAN RIESENBURGH. Ebanista che si firmava BVRB, d’origine Olandese, divenne maestro nel 1733, fornisce alcuni dei mobili di Cahateau di Versailles. La sua produzione e di altissima qualità.

W 

WAGNER o WAGENER Claude (1775-1832). Allievo di Jacob, ottenne nel 1811 una medaglia d’argento della Société d’Encouragement per avere ideato una vernice che da ai legnami indigeni la bellezza dei legnami esotici, la perfezione ed il colore di quelli delle isole.

WASSMUS. Dinastia di ebanisti parigini che lavorò per tutto l’ Ottocento. Uno de più famosi è Henri- Léonard, disegnatore di talento e fornitore di <Napoleone III chi eseguì per la maggior parte mobili  in stile.

WEISWEILER Adam (1744-1820). Ebanista d’origine tedesca, divenne maestro nel 1778, autore di mobili di qualità, alcuni destinati a Marie-Antoinette. Le sue opere sono state copiate nel Ottocento, in particolare dai Beurdeley. 

WERNER Jean-Jacques (1791- 1849). Uno dei fabbricanti di mobili più importanti sotto la Restaurazione ; nato in Svizzera e naturalizzato francese nel 1826, contribuì a fare passare di moda i mobili impiallacciati in mogano e impiegò legni indigeni come il tasso e il frassino.

Z 

ZWIENER. Ebanista che lavorò fra il 1880 e il 1895. Eseguì copie dei mobili della Corona conservati nei musei, in particolare quella del famoso scrittoio per Luigi XV. Fabbricò anche mobili decorati con vernice Martin. 

 

 


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