Il Restauro del Mobile Antico

 

le essenze Dure

dalla n alla z

| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento |


 



 

 

 

 

 
Le Essenze:

Sommario della Sezione:

 

Principi di Restauro

Il Laboratorio

Schede  tecniche

Ricettario

Glossario

 

 

Argomenti correlati

 

Il Legno

Le Essenze dure dalla a alla m

Le Essenze  dure dalla n alla z

Le Essenze Tenere

I difetti del legno

Il legno nei secoli

Noce

Pero

Rovere

Olmo

Pino

Tek

Palissandro

Quercia

Ulivo

Noce

 

 

Noce Nazionale

 

 

Noce

Descrizione

Ha colore bruno con venature scure, qualche volta nere. Venne  ed è considerato uno dei migliori legni, sia a livello estetico sia per la sua duttilità. Sostituì la quercia nella composizione di mobili pregiati rimanendo in auge, soprattutto in Italia per tutto il Rinascimento, mentre nel Seicento, venne preferito dai francesi e dagli inglesi che, in seguito lo sostituirono col mogano. 

 

Caratteristiche

Provenienza: Essenza indigene 

Aspetto: colore variabile in tutta la gamma del bruno, tessitura media, fibre spesso ondulate

Durezza: media  

Resistenza all'urto:medio - alta 

Segagione:senza alcun problema 

Stagionatura:agevole 

Unione con chiodi e viti: agevole e di buona tenuta 

Unione a colla: agevole e tenace

Piallatura:agevole e di  buoni risultati 

Finiture: eccellenti

 

Considerazioni

è stato l' assoluto protagonista della nostra ebanisteria nei secoli XV XVI; il Noce italiano è considerato il più pregiato fra quelli europei.

 

Olmo

 

 

Olmo

Descrizione

L'olmo è assai usato per vari tipi di mobili rustici. E' di colore marrone chiaro però si scurisce col tempo. La caratteristica più importante dell'olmo è la sua vena fibrosa e concatenata che lo rendono ideale per i sedili delle sedie. Infatti le gambe possono essere incastrate senza alcun pericolo di spaccare il legno. La resistenza all'usura di questo legno, lo rende ideale per ripiani meccanici e per giunti meccanici nei mobili. Purtroppo è soggetto a deformazioni ed è facilmente attaccabile dai tarli.Viene lucidato sia a gommalacca che a cera.

Palissandro

  Palissandro Indiano

Descrizione

Esistono due qualità di questo legno duro esotico. La più pregiata è quella brasiliana che ha una natura compatta e una grana grossa e aperta. E' di colore marrone con striature nere. Il Palissandro è un legno ostinato e difficile da lavorare Si scheggia facilmente e a causa della sua natura oleosa è difficile preparare le superfici all'incollatura. Nella impiallacciatura , il palissandro tende a formare piccole crepe e a rompersi nelle sezioni dentellate. Per  la lucidatura,dopo aver chiuso bene i pori, si usano  vernici a spirito come la gommalacca.

Pero

 

Pero

 

Descrizione

Legno di rado usato per la costruzione di mobili in massello era ottimo per le torniture, usato ma di rado per fare impiallacciature e piccole decorazioni. Questo legno dipinto in nero viene molto usato per sostituzioni o imitazioni del legno Ebano. Nella foto un esempio con legno non in patina.

 

Pino

  Pino

Descrizione

Legno molto resinoso usato per la costruzione di mobili popolari praticamente in tutta Italia data la sua diffusione. Ne esistono moltissime varietà con caratteristiche diverse.

 

 

Quercia

  Quercia

Descrizione

Legno di colore giallo bruno ravvivato da striature dorate. E' forte duro pur essendo a grana rada e a poro aperto e, non è certo fra i più semplici da lavorare. Utilizzato inizialmente per le strutture complete di mobili finì col essere sostituito dal noce , quindi impiegato come legno di base o di fondo dei mobili placcati,  ma anche in questo caso, superato dal noce che facilitò notevolmente l'operazione esecutiva. E' un legno che se non stagionato, tende a deformarsi e a spaccarsi, ma resiste all'aggressione degli insetti.

Rovere

  Rovere

Descrizione

Molto meno resistente della quercia (è sempre della famiglia della quercia) ma ha le stesse caratteristiche. Questo legno, giallo  con picchiettature scure , viene utilizzato per la costruzione dei mobili di pregio per un lunghissimo periodo: dal Duecento al Quattrocento, mentre in Inghilterra resistette fino al Settecento. Viene poi prevalentemente usato per la costruzione delle strutture interne. Un altro uso, poco attinente con l'ebanisteria, che si è fatto di questa essenza e la costruzione delle toghe delle botti, che garantiscono un grande invecchiamaento ai vini rossi e ai distillati

Tek

  Teck

Descrizione

Il Tek è un legno duro e pesante, di colore marrone striato. E' straordinario da lavorare. Appena tagliato ha uno strano tessuto ceroso ed un odore che ricorda il cuoio. Si taglia bene, e come la quercia, si scurisce con l'esposizione alla  luce.E' uno dei legni più forti, durevoli e resistenti all'usura che esistano, ma a causa dell'aspetto opaco  e del peso è stato preso in considerazione in occidente solo di recente. Nel restauro il Tek non è di facile uso, perchè, come il palissandro è difficile da incollare e impossibile da sbiancare.

Ulivo

  Ulivo

Descrizione

Proviene dall'Asia ed è largo e tozzo, raggiunge i 15 metri; verdognolo o giallastro con ricche venature nere o brune, legno durissimo è compatto ed omogeneo, resiste al tarlo. Se mal stagionato si torce e si spacca, è adatto per fini lavori d'intarsio e per la tornitura. Più   che all'ebanisteria, l'uso di questo legno è legato alla scultura. Non è infatti facile da trattare  a causa della sua durezza.

 
 

| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento |

Ultimo Aggiornamento: 25/11/05.