Il Restauro del Mobile Antico

l'intaglio Ligneo

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Queste pagine sono curate da  

Antonio Rubino titolare del laboratorio di restauro presentato sul sito 

Alta Ebanisteria

 

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FIGURA PROFESSIONALE:

Solitamente i mobili in stile richiedono l’ausilio di abili intagliatori per scolpire figure e ornati, ma per ogni lavoro artistico alla base di quest’arte c’è il disegno, oltre alla capacità manuale, e al buon gusto. E’ inutile ricordare che l’intagliatore si distingue per i propri lavori artistici, poiché sono fatti a mano e non riproducibili in serie.

 

TIPI DI LAVORAZIONE:

- A tutto tondo: per definire una figura nella realtà volumetrica.

-Rilievo sul piano: si toglie la materia circostante per eseguire figure in rilievo schiacciato o stiacciato, rilievo bassissimo, simile a quello delle monete.

- Bassorilievo: le figure sono poco profonde.

- Altorilievo:le figure emergono completamente dal fondo.

 

ATTREZZI:

L’attrezzatura classica è oltre al banco da falegname  (robusto tavolo provvisto di morse).

Bulini: punte d’acciaio che incidono il legno.

Scalpelli:sbarre d’acciaio di piccole dimensioni con manico di legno e lama tagliente.

Sgorbie:sono simili agli scalpelli ma con lama a sezione curva.

Mazzuolo: martello di legno.

SCELTA DEL LEGNO:

I legni più facile da lavorare sono quelli dolci "famiglia conifere" (pino, pino cirmolo,abete, tiglio, obece, pioppo, ecc.) preferibilmente senza nodi, dopo la lavorazione anche attualmente vengono stuccati e dipinti con laccature e dorature.

Legni duri: (noce europeo, l’acero, pero, bosso, olivo, castagno, ebano, ecc.) vengono tradizionalmente lucidati trasparenti.

 

TECNICHE:

Non esistono tecniche universali, esse si possono acquisire solo con l’esperienza, ma alcune linee guida da seguire possono aiutare coloro che vogliono intraprendere quest’arte. Per quanto mi riguarda utilizzo il metodo di eseguire dopo un disegno accurato ed a volte tridimensionale, un modello in creta in dimensione 1/1. La prima operazione da compiere dopo la scelta del legno è la tracciatura che consiste nel disegnare su tre facce (nel tutto tondo) del blocco il contorno. A questo punto viene sagomato con sega a nastro o a mano. Dopodiché si inizia la sbozzatura con la sgorbia grande. Quando sono emersi i volumi voluti è necessario eseguire una seconda tracciatura, che consiste nel definire i particolari. Il lavoro verrà terminato con l’ausilio degli altri attrezzi (a seconda della necessità). Questa è anche la fase più delicata, perché uno sbaglio può pregiudicare la riuscita del lavoro, in quanto il legno una volta tolto non è possibile rincollarlo senza che la giuntura sia invisibile.

 


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 Ultimo Aggiornamento: 24/11/05.