la Diagnostica

| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento |


Queste pagine sono curate da

 

Simone Beneforti

 

 

Gli argomenti

Metodi Semplici

Metodi Sofisticati

 

Argomenti Correlati:

La Diagnostica

Metodi avanzati di analisi

Spettroscopia Molecolare

Radiaz.  campo visibile

Radiaz. campo invisibile

La Patina

 

Sommario della Sezione:

Principi di Restauro

Il Laboratorio

Schede  tecniche

Ricettario

Glossario

 

 


Link utili

Studio Partes

 

 

Diagnostica:  Metodi avanzati di analisi 

 I metodi passati in rassegna fino ad ora riguardano l'analisi delle opere d'arte in superficie e, proprio per questo, non comportano alcun danno per le opere stesse. AI contrario, la maggior parte dei metodi analitici, richiedendo l'uso di un micro campione per poter procedere all'esame, implicano di conseguenza la modifica o la distruzione, anche se minima, di un frammento dell'opera. Pertanto, la scelta del campione ha un'importanza prioritaria e non dovrà rispondere a criteri arbitrari, ma dovrà essere ricavato dalla parte più idonea in relazione al tipo d'informazione che si desidera ottenere, basandosi inoltre sulle tecniche di analisi della superficie. La dimensione del campione dipenderà dalla tecnica che si intende utilizzare. Questo tipo d'analisi presenta l'inconveniente di fornire un'informazione limitata al punto specifico in cui è stato prelevato il campione e può non dare informazioni sull'area circostante. È quindi estremamente importante valutare, prima di procedere, fino a che punto le informazioni ottenibili possano essere significative per aree più grandi. Questi metodi vengono utilizzati sia per un' approfondimento delle informazione, sia per confermare quelle fornite dai metodi d'esame citati fino a questo punto. Quest'ampia raccolta di tecniche fisico chimiche può essere suddivisa in metodi semplici e metodi sofisticati. 

Metodi semplici 

Tra i metodi semplici a cui si può ricorrere per analizzare il mobile, segnaliamo: 

 

Esame al microscopio 

Questo tipo di esame viene utilizzato per studiare la morfologia delle particelle, analizzandone la struttura. Esistono diversi tipi di microscopi a cui si può ricorrere per analizzare i campioni a seconda dei tipo d'ingrandimento desiderato (tra gli altri: microscopio ottico, stereoscopico, a fluorescenza, laser). Richiede la selezione di un campione, da scegliere in relazione al dato che si desidera ottenere, la cui dimensione e tipo di taglio dipende dalla tecnica dell'analisi che si intende effettuare. I campioni, per essere analizzati al relazione a quanto si vuole analizzare, può essere tagliata trasversalmente (cross section) o in lamine sottili che possono essere di pittura, legno, metallo o altri componenti dei mobile come osso, avorio o cuoio. 

Questo tipo di esame può essere integrato con analisi chimiche, ossia applicando una serie di reagenti chimici per analizzare il comportamento di materiali o sostanze che, osservati semplicemente al microscopio, non forniscono l'informazione richiesta, ad esempio la loro identificazione. 

 

Cross section Consiste nell'esame al microscopio di un campione che presenta una sezione trasversale al fine di osservare la struttura stratificata dell'opera, ossia tutti gli strati in essa esistenti a partire dal supporto fino alla superficie. Questo esame permette di verificare, ad esempio, se in un mobile dorato, sotto lo strato d'oro che appare in superficie, ne esistano altri d'imprimitura e% resti di questi, fornendo inoltre informazioni sulla loro natura e composizione. La cross section si usa inoltre per lo studio della successione degli strati di pittura in un mobile dipinto, ossia per conoscerne lo spessore e la dimensione, così come per identificare il colore della grana dei pigmenti. Sugli oggetti laccati questa tecnica si utilizza per esaminarne la composizione, il supporto e la sub struttura. Essa può inoltre contribuire all'identificazione di vernici, così come a distinguere le differenti finiture applicate sulla superficie del mobile. 

 

Sezione sottile Si tratta di un altro tipo di taglio del campione, che deve essere significativo in relazione al problema che si desidera risolvere. L'osservazione al microscopio di questo tipo di sezione è utile per: l'identificazione dei diversi tipi di legno; la conoscenza della tecnologia di produzione dei metalli; la differenziazione dell'istologia caratteristica dei materiali organici presenti nel mobile, come l'osso, l'avorio, il cuoio ecc., e per determinare inoltre la loro solidità e i diversi tipi di alterazione subita. A seconda della trasparenza o opacità del campione, l'illuminazione applicata al microscopio dovrà essere variata. L'osservazione avverrà quindi a luce trasmessa nel caso di campioni trasparenti, e a luce riflessa quando si dovrà osservare la superficie esterna di campioni opachi. Nel campo del restauro del mobile, in generale, si utilizza di solito la luce riflessa in quanto la maggior parte dei materiali è opaca. 

 

Microscopio con luce fluorescente Un tipo di microscopio che somma le diverse tecniche fino ad ora segnalate, e di cui è stata verificata l'efficacia per lo studio dei mobili, è il microscopio con luce fluorescente incorporata. L'uso di questo tipo di microscopio permette l'osservazione e l'identificazione dei materiali presenti nelle vernici. Questo si ottiene grazie alla proprietà, comune a molti dei componenti delle vernici, di emettere una fluorescenza che li rende visibili quando vengono colpiti da luce ultravioletta. Concretamente, attraverso il suo impiego, è possibile: controllare il processo di pulizia di una vernice durante il restauro; esaminare la presenza di aggiunte e restauri; verificare se le vernici sono originali; avere informazioni sulla stratificazione delle vernici. 

 

Esame chimico Consiste nel riconoscimento dei materiali utilizzati sia per la costruzione che per il restauro del mobile, attraverso un insieme di reazioni chimiche generiche e specifiche. Segnaliamo due tra le tecniche più adeguate per lo studio dei materiali di cui sono costituite le opere d'arte:

 

Metodi sofisticati 

Si tratta di metodi molto più costosi e complessi che richiedono una strumentazione sofisticata. Pertanto bisogna ricorrere a centri di ricerca scientifica o a laboratori specializzati. II loro impiego si rende necessario quando le tecniche precedentemente citate non hanno fornito i risultati richiesti. Spesso questi metodi rappresentano un complemento di grande utilità in quanto possono essere utilizzati per confermare o contraddire i risultati forniti da metodi più semplici. Alcune di queste tecniche sofisticate possono inoltre offrire, in alcune occasioni, un'informazione difficilmente ottenibile con altri mezzi. In generale necessitano del prelevamento di un campione. Anche se il restauratore deve conoscere l'esistenza di questi metodi, sarà il tecnico specializzato colui che, davanti alla problematica posta dal restauratore, ricorrerà all'uso del metodo o dei metodi più adeguati. Per questo motivo, considerato che non si tratta di effettuare in questa sede uno studio dettagliato dell'ampia e diversificata gamma delle tecniche disponibili ci limiteremo ad enunciare quelle di uso più frequente nell'analisi dei materiali che costituiscono le opere d'arte e di quelli che sono motivo di deterioramento. È tuttavia necessario segnalare che per l'analisi di uno stesso tipo di materiale esistono diversi metodi a cui si può ricorrere. Si farà perciò uso di quello più appropriato a seconda delle circostanze di ogni caso specifico: ad esempio, gli obiettivi dell'analisi, il suo costo, la precisione del metodo, il formato del campione di cui si può disporre ecc.

Metodi spettroscopici Si basano sull'esame dello spettro caratteristico di un elemento, che si ottiene mediante l'interazione di una radiazione elettromagnetica con la materia, e rappresentano la distribuzione d'intensità della radiazione assorbita o emessa dal campione a seconda della sua lunghezza d'onda. I metodi spettroscopici possono essere di emissione, di assorbimento o di diffrazione. Questi metodi servono per l'identificazione degli elementi chimici: spettroscopia atomica, o dei composti: spettroscopia molecolare. Combinando le due categorie precedenti otterremo, a seconda delle tecniche utilizzate: 

 

Spettroscopia atomica Si utilizza nell'analisi di sostanze inorganiche come pigmenti, argille, metalli e leghe ecc. All'interno di questa tecnica possiamo distinguere la spettrometria di emissione e la spettrometria di assorbimento.

Spettrometria di emissione. Si basa sullo studio dell'emissione delle radiazioni caratteristiche di una materia eccitata da una fonte di energia elettrica o calorica. La spettrometria di emissione include le seguenti tecniche:

Spettrometria di assorbimento. Questa tecnica si basa sullo studio delle radiazioni caratteristiche assorbite dalla materia eccitata da una fonte di energia radiante. Questo tipo di esame scientifico include le seguenti tecniche:

Spettroscopia molecolare Permette lo studio delle strutture molecolari. Il suo uso più frequente è quello nell'analisi di composti organici come solventi, adesivi, consolidanti, agglutinanti, vernici, coloranti ecc. In questa sezione citeremo esclusivamente le tecniche di assorbimento in quanto quelle di emissione e diffrazione non si utilizzano nel restauro perché degradano il composto.

Tecniche di separazione. Questa tipologia si basa sulla separazione di una mistura o sulla separazione di frammenti per poter poi procedere all'identificazione di ciascuno di essi. Questa tecnica comprende, a grandi linee:


| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento |