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Ribalta di pregio

Descrizione generale

La ribalta ha un bel  disegno lineare e i materiali e le tecniche costruttive  potrebbero farla datare alla fine del '700 se non fosse per alcuni particolari che analizzeremo insieme e che  mettono in dubbio tale datazione. Si potrebbe  pertanto farla  risalire  a tempi ben più recenti ad opera di artigiani di Cerea,  famosi nel riprodurre meticolosamente gli stili del passato.

Il parere dell'Antiquario

 

 

Dimensioni

La ribalta ha le seguenti dimensioni: 

altezza da terra: 107 cm

altezza a livello del calatoio aperto: 82 cm

larghezza: 57,5 cm

lunghezza: 125 cm

larghezza del calatoio: 37 cm

larghezza del piano superiore: 28 cm.

 

 

Comunque sia,  la fattura è pregevole e molto ben curata.  Nulla (o quasi) viene trascurato ed ogni minimo particolare è fatto con cura nel rispetto dello stile a cui appartiene.  In ogni parte, dove necessitano, sono usati chiodi di ferro fatti a mano rastremati, o piccoli chiodi  di legno per fermare la grossa lastronatura (4 mm) posta sul calatoio, sui fronti dei cassetti e sul piano della parte superiore.

Il Calatoio

La ribalta ha un calatoio che poggia, una volta aperto, su due tiretti a Ribalta : Il calatoio, si nota la tinta nera e l'imbarcatura scomparsa. La parte interna del calatoio non è lastronata ma solo tinta di colore marrone testa di moro. Questo è un aspetto che di certo pone qualche dubbio sulla sua autenticità. Come si nota dalla foto, sulla parte sinistra è evidente una accentuata imbarcatura. Infatti si nota la sporgenza di una delle due traversine in noce messe in  proprio in controvena al fine di evitare, senza successo,  questo difetto.

 

Il Segreto

All'interno si presenta un castello con sei cassetti con il frontalino lastronato in noce posti su due file. La lastronatura è stata studiata con cura, abbinando il La Ribalta: il vano di accesso ai segreti disegno dei frontalini della fila inferiore con quella della fila superiore.  

Il piano interno, nella parte centrale, ha un pannello scorrevole che, una volta fatto rientrare, lascia libero l'accesso al segreto che con meccanismi di blocco nascosti permette di accedere infine a ben tre  cassettini per ogni lato. I cassettini di dimensioni a scalare, sono in pioppo senza nessuna lastronatura. Come i cassettini del castello, hanno un pomello in ottone. Anche il piano interno, non è lastronato ma, come il piano della ribalta, è pioppo tinto di scuro.

I Cassetti

Sul fronte ci sono tre ampi cassetti, dei quali solo il primo in alto e quello in basso sono provvisti di serratura. Il cassetto centrale che ne è sprovvisto viene chiuso con lo scrocco di quello sottostante. Questo cassetto ha, come gli la bocchetta per la chiave, in ottone a forma di scudo e inglobata nel legno. Le serrature sono quelle originali e sono ospitate in un apposito scasso realizzato all'interno del frontalino.   I fondi dei cassetti sono inchiodati direttamente  alle sponde e al frontalino.

Sotto il calatoio c'è una fascia che richiama, nel disegno della lastronatura,  le sembianze di  un  cassetto provvisto anche di bocchetta per la chiave, ma è privo delle maniglie. Ai lati della fascia, sporgono due pomelli che permettono l'estrazione dei tiretti.

I cassetti si aprono con maniglie a pendaglio, ma non sono quelle originali, in  La Ribalta: parte interna della sponda del frontalino delò cassetto, si nota il foro originale della maniglia quanto sono evidenti, in La Ribalta: maniglia a pendaglio corrispondenza di esse, i fori  chiusi (diametro circa 15 mm) che ospitavano quelle originali.

 

 

Sostegni

Il mobile poggia su zoccolo terminante nella parte anteriore su piedi a mensola. La Ribalda: Il sostegno anteriore , piedi a mensola La Ribalta: Il sostegno visto dalla parte posteriore Gli zoccoli laterali, hanno una modanatura applicata su un sostegno a sezione triangolare in pioppo. Questo particolare potrebbe essere un segno di trascuratezza nella costruzione del mobile. Ma non ne sono certo. 

Altro particolare poco convincente sarebbe la fascia al di sotto dello zoccolo che non la si riscontra in altri esemplari simili. 

Struttura

La ribalta ha i fianchi in noce massello, intarsiati con disegni geometrici.  Tutte le altre parti lastronate sono in pioppo. I bordi anteriori dei fianchi e lo spessore a vista delle catene sono coperte da modanature in noce di testa. Il fianco sinistro ha la modanatura scollata

La schiena

La schiena è formata da assi poste in verticale  ed inchiodate sullo spessore dei La Ribalta: La schiena, forse la parte più originale del mobile fianchi e del piano superiore. E' evidente una attività di tarli ormai passata. Infatti da un'attenta analisi si può verificare che tutti i fori hanno i contorni scuri rilevando che è trascorso molto tempo dall'uscita dell'ultimo tarlo. 

 

 

Intervento di restauro

Il restauro di un pezzo comunque importante ha comportato tempo ed  attenzione nelle scelte di intervento.

Ho proceduto in questo modo:

Tutte le operazioni di incollaggio sono state eseguite con colla garavella.

 


 

Il Parere dell'Antiquario

a cura del dott. Alessandro Marsico

La  Ribalta è certamente opera di artigiani veneti e potrebbe risalire ai primi vent' anni del Novecento. Realizzata con perizia nell'esecuzione e cura nella scelta dei materiali non riesce tuttavia a  dissimulare troppo la sua "tardiva nascita". Quanto allo stile mi sembrerebbe un po' "azzardata" l'ipotesi di un suo riferimento alla fine del Settecento, perchè a parte le linee diritte non possiede particolari elementi di richiamo a quel periodo. I piedi a mensola poi e le sue misure (soprattutto l'altezza) non contribuiscono certo ad agevolare una sua  collocazione stilistica. Ciò detto è sicuramente un bel mobile, decorativo, che, senza pretese e senza forzature, credo possa avere un suo dignitoso valore di mercato, circa 1500-2000 euro.

 

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 Ultimo Aggiornamento: 23/02/05.