Domanda
Gentilissima Silvia Fini , ho avuto il
piacere di leggere alcune delle sue consulenze e le scrivo per richiederle
il parere relativamente ad un mobile di famiglia.
Si tratta di una guardaroba in noce credo ottocentesca , a doppia anta e
con un capiente cassetto alla base. Il fondo del mobile è in tavoloni
grezzi credo in pioppo e la sommità è stata rifatta. (Dimensioni 140x200h
x 55 profondità)
L’aspetto a mio avviso più interessante riguarda un particolare presente
all’interno del mobile. Si tratta di una trascrizione relativa ad un
trasferimento del mobile stesso da parte del sig. Treves Raffaele al sig.
Treves Giacomo , orologiaio in Asti.
Allego alcune foto del mobile e di alcuni particolari incluso il messaggio
relativo al trasferimento.
In attesa di un suo riscontro colgo l’occasione per porgere cordiali
saluti.
Andrea
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Risposta
Si tratta di un armadio piemontese del 1860 -
1870 circa, in tardo stile Luigi Filippo. Il biglietto ci dimostra ancora una
volta come i mobili antichi venissero costruiti per durare nel tempo e
raramente venivano buttati, come invece e' consuetudine nell'attuale mondo del
consumismo. Spesso viaggiavano tramite le ferrovie da una città all'altra ed
erano considerati parte del patrimonio famigliare. Spesso, venivano costruiti
su misura con tanto di iniziali, per essere donati ad una coppia in occasione
del loro matrimonio, oppure venivano tramandati di padre in figlio, come forse
e' il caso del suo mobile. Per quanto riguarda la sua valutazione, tenendo
conto dei restauri che sono stati eseguiti nel tempo, siamo attorno alle 2.400
euro.
Cordiali saluti,
Silvia Fini
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