Il Restauro del Mobile Antico

la Stuccatura

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La stuccatura è il primo passo nel procedimento di restauro delle  finiture di un mobile. La  stuccatura, permette di porre rimedio alle piccole imperfezioni superficiali, quali i fori di tarli e chiodi e piccole crepe. Lo stucco non può essere usato in sostituzione del legno: se si dovesse provare a chiudere una grossa crepa con lo stucco, prima o poi questo salterebbe via e questo tipo di intervento risulterebbe del tutto inutile. Le integrazioni vanno quindi fatte solo con legno della stessa essenza della parte da riparare, lasciando allo stucco la sola funzione descritta. Caso particolare  è lo stucco a gommalacca che si presta a piccole reintegrazioni lignee.

Esistono diversi tipi di stucchi che possono trovarsi in commercio già pronti per l'uso o che possono essere preparati in proprio. Qui esaminerò quelli più diffusamente usati nell'attività di restauro:

 

 

Approfondimenti: I Materiali usati nel restauro del Mobile

 


dal Forum

Stucco in mobile lombardo Luigi XVI

Ho in corso di restauro una comoda neoclassica Lombarda di fine 700 (per intenderci, anche se la definizione non mi piace, alla Maggiolini). I montanti, a piramide rovesciata, hanno sulla faccia esteriore, le solite candelabre in bosso, comprese entro rettangoli filettati in bosso. Tra le candelabre ed il bordo del rettangolo, si trova un materiale di finitura che non è legno, ma una forma di stucco (non la classica pastiglia). Analizzando il materiale mi pare di comprendere che si tratti di uno stucco realizzato con colla da falegname e polvere di cuoio, mista ad un colorante rancio vivo che si avvicina al "sangue di drago". Mi interessa sapere se qualcuno ha mai avuto per le mani una ricetta per la formulazione corretta di questo tipo di stucco. 

Grazie e saluti a tutti. Pino. Pino giovedì 2 maggio 2002 - 17.51.54 

Risponde Milo
Quello di cui parli ha il nome di "fondo stucco".
Il componente principale è la colla da falegname che deve avere una consistenza ne troppo rigida ne troppo diluita. per quanto riguarda le polveri inerti amalgamate, ve ne sono molte usate, dal cuoio al carbone antracite, alla polvere di essenze diverse...
In quasi tutte le amalgame è presente il sangue di drago come additivo, ma mai le terre che conferiscono un pessimo effetto estetico. 
Quello che so è che di ricette ne esistono diverse, e che non sono una prerogativa del Maggiolini ma che lui e la sua scuola ne hanno fatto largo uso.
Per un' eventuale ricerca( assai ardua ) direi che la fonte piu probabile siano i testi della Hoepli.... 
Ciao Milo. 


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 Ultimo Aggiornamento: 03/11/05.