Banda Musicale
La prima data certa, riscontrabile nei pochi documenti a nostra disposizione, si trova su un registro delle assemblee, sul verbale della prima seduta, tenuta il 28 maggio 1945: il 29 marzo dello stesso anno, con una "scrittura privata registrata in Caltanissetta" si costituiva legalmente la Banda Musicale "V. Bellini".
La banda dava corpo, tuttavia, a una tradizione musicale che aveva radici ben più antiche e strettamente intrecciate alla struttura socio-economica del paese. In riferimento ad essa, illuminante è la descrizione di A. Menotti Rodanò nel suo Fatti e figure dei tempi andati e presenti, riferita ai primi del Novecento: "…la povera gente…non pensava più ai guai o a sofferenze di sorta e si metteva a suonare e a ballare in casa, o nelle notti blande lunari, si riversava lungo le strade a cantare, al suono dello scacciapensieri, stornelli freschi e semplici su motivi popolari rispecchianti sentimenti d'amore, di lontananza, di gelosia, di sdegno…Anche gli artigiani e i cosiddetti civili si appassionavano alle romanze che venivano cantate con l'accompagnamento di mandolini, chitarre e contrabbasso."
Uno studio del prof. Ignazio Macchiarella (Resuttano: Conoscerlo e amarlo, AA.VV. - 1995), in effetti, sembra confermare questa tesi. In esso si afferma che a Resuttano esistevano due distinte tradizioni musicali: quella della categoria degli artigiani (la Maestranza) e quella dei contadini, che convissero senza mai incontrarsi, causa l'accesa rivalità.
Nei primi dell'Ottocento nasceva la prima banda. A quel tempo per diventare strumentisti e, quindi, membri del corpo musicale, che al suo interno sceglieva il proprio direttore, occorreva imparare i primi rudimenti di solfeggio. Nella formazione, comunque, grande peso aveva anche l'apprendimento "a orecchio". La tradizione orale, da questo punto di vista, ha pesato molto di più degli stessi titoli accademici: nessun componente della banda, infatti, ha mai conseguito il diploma al Conservatorio, al massimo (in particolare i vari capibanda che si sono succeduti nel tempo) il diploma di compimento inferiore o l'attestato di abilitazione.
In questi ultimi cinquant'anni la banda musicale ha vissuto varie vicissitudini (nei registri, ad esempio, sparisce, dopo il 1951, la denominazione "V. Bellini" che, a partire dal 1952 diventa "V. Bellini Bis"), a volte culminate in vere e proprie scissioni. Tutto ciò, comunque, e al di là delle apparenze, mostra quanto sia sentita questa realtà, in particolare da tutte quelle persone che, negli anni, e ciascuna a suo tempo, si sono spese con tenacia e con grande passione per essa.
Di recente costituzione è l'associazione musicale "G. Verdi" che rappresenta, sostanzialmente, la continuazione della tradizione bandistica paesana. La banda musicale continua , grazie ad essa, ad accompagnare con le sue note le principali festività (oltre ai funerali, secondo una vecchia usanza) e a favorire l'avvicinamento dei giovani al mondo della musica e, in questo particolare ambito, alle tradizioni popolari (da qualche anno a questa parte, ad esempio, sono tornate in voga le serenate sotto il balcone della futura sposa, proprio come si faceva un tempo).
Alla fine di questa sintetica trattazione, si vuole ricordare il maestro Alfonso Geraci, recentemente scomparso. Direttore della banda per oltre cinquant'anni, ha lasciato varie composizioni e un'impronta indelebile nella tradizione bandistica e nella memoria resuttanese, per la grande umanità e il profondo amore che nutriva per la musica.

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