Cenni sullo sviluppo urbanistico
Se si assume per vera la testimonianza della lapide marmorea posta sul prospetto della Chiesa Madre, e quindi questa è stata costruita, effettivamente, nei primi anni del Cinquecento, è presumibile che il nucleo originario del paese sia sorto proprio intorno ad essa. Tuttavia è dopo la fondazione del borgo che si ebbe un considerevole incremento demografico, tale da permetterci di trattare lo sviluppo urbanistico del centro abitato con maggiore sicurezza proprio a partire dal sec. XVII. In mancanza di riferimenti certi, si può ipotizzare che quel nucleo originario non fosse più che un insediamento rurale, favorito dalla maggiore salubrità del luogo rispetto alla valle dell'Imera, e dalla presenza di una sorgente d'acqua particolarmente attiva.
Fatta questa premessa, l'ipotesi sulla struttura urbanistica iniziale che sembra più verosimile è quella proposta da G. Lo Vetere in Appunti per una storia di Resuttano. La collina presenta due zone di minore pendenza: la chiesa sorge proprio in quella più in basso, mentre risalendo si trovava la fattoria baronale (anche qui è presente una sorgente d'acqua), posta in quell'area probabilmente per dare migliore sfogo alle esalazioni degli ovili e delle stalle. Proprio in questa zona si trovavano tre dei quattro ospizi a cui si è fatto riferimento trattando dell'Ospizio dei Frati Cappuccini di Petralia Sottana.
Posti, dunque, questi due punti di riferimento, si può ipotizzare il successivo sviluppo della struttura urbanistica, considerando anche il contesto storico nel quale si colloca la fondazione del paese: Resuttano era stato costruito, infatti, per motivi economici e di prestigio, e non è infondato ritenere che gli amministratori di allora si siano muniti di un piano regolatore che ne abbia plasmato la struttura secondo i criteri del tempo. Dalla piazza di fronte alla fattoria baronale (pz. Cerere) partono strade inizialmente diritte che collegano questa alla Chiese Madre, e da qui alla chiesa delle Anime Sante si hanno altre tre piazze, successivamente ridotte per l'allungamento della chiesa e per varie costruzioni abusive.
Per motivi di carattere morfologico il paese si estese, successivamente, verso ovest e verso nord: "le strade di direzione E-O presero tutte il tracciato falcato del cono collinare, mentre lavine trasversali smaltivano le acque piovane" (Lo Vetere, da uno studio dell'arch. C. Pantano). Due le tipologie abitative: le case disposte lungo la fila in direzione N-S potevano avere due entrate opposte nello stesso piano; quelle disposte su file in direzione E-O avevano due entrate in pani diversi. "…Il risultato panoramico è quello di una gradinata di case che si sventagliano al sole".