Chiesa Madre
La Chiesa Madre, sita in Piazza Roosvelt (già Piazza del Popolo), dedicata a Maria SS. Immacolata, fu costruita nelle forme attuali nel 1720 dal Principe di Resuttano Federico Di Napoli. Tuttavia l'archivio parrocchiale, che la chiesa era tenuta a tenere secondo le prescrizioni del Concilio di Trento, era già stato iniziato nel 1628.
In effetti esisteva già una chiesa, benedetta proprio nel 1628 da Don Paolo Calabria, sotto la giurisdizione del Vescovo di Messina. Ma, contrariamente a quanto si è sostenuto per molto tempo, non in quell'anno fu costruita, ne quella del 1720 fu una nuova costruzione. Questa teoria, sostenuta da Pietro Giusto de Pietra, e basata unicamente sulla data MDCCXX scolpita nel retro dell'edificio, vacilla sensibilmente se si tiene conto di quanto si legge nella lapide marmorea posta sul lato destro del prospetto: "Federico Di Napoli Principe di Resuttano nell'anno 1720 ampliò con nuove opere e diede ad un sacerdote di proprio diritto questa chiesa sacra a Dio eretta nell'anno 1506 in onore della beata Maria Vergine Immacolata."
L'origine della chiesa, dunque, risulta anteriore alla costituzione di Resuttano come terra del Regno (1627), e avvalora sensibilmente l'ipotesi che il nucleo originario del paese, costruito intorno ad essa, abbia una storia meno recente di quanto i registri parrocchiali non dicano, anche se è innegabile che lo sviluppo demografico abbia subito, a causa di forti movimenti immigratori, una significativa impennata dopo il 1627, come testimonia uno studio della dott.sa Rosa Trombello.
L'importanza della Chiesa Madre risiede, soprattutto, nel fatto che in essa è conservata la testimonianza di una tradizione artigianale che, in passato, deve essere stata particolarmente fiorente. Sono sicuramente opera di artigiani resuttanesi la sedia sacerdotale, la scala del pulpito, molte delle tovaglie che arredavano gli altari, l'organo. Frutto dell'artigianato e della manifattura siciliana, comunque, tutte le altre numerose opere presenti all'interno della chiesa: affreschi, statue, altari, tessuti, etc…

Chiesa San Paolo
La Chiesa San Paolo fu aperta al culto nel 1835. Suo fondatore fu Don Paolo La Rocca, il quale, divenuto erede di una casetta che sorgeva dove ora c'è la chiesa (luogo di culto e di raccoglimento per gli abitanti della borgata, essendo in essa una cappella dedicata proprio a San Paolo), si operò immediatamente affinché questa fosse costruita. Tutto ciò avvenne nell'arco di soli cinque anni, tra il 1830 e il 1835.
La statua raffigurante Maria SS. Addolorata è stata introdotta nella chiesa nel settembre del 1878, grazie all'interessamento di un ex frate cappuccino, Teofilo Albo detto "Talofaro", il quale si fece carico di tutte le spese e fece eseguire l'opera da un suo amico scultore, residente a Castelbuono (suo paese d'origine), all'insaputa dei sacerdoti di Resuttano. All'origine del gesto la constatazione che alla processione del Venerdì Santo mancava la statua dell'Addolorata. Subito dopo, nel 1880, fu costituita la Congregazione di Maria SS. Addolorata.
La devozione alla Madonna caratterizza tutt'oggi la Chiesa San Paolo (anche se, da qualche anno, ha perso lo status di parrocchia), la cui festa principale è proprio quella dedicata all'Addolorata, il 15 Settembre di ogni anno. La processione per le vie del paese raccoglie praticamente tutta la comunità di Resuttano, ed è, forse, quella che registra la maggiore presenza di essa.

Chiesa delle Anime Sante
L'origine della chiesa delle Anime Sante è stata per lungo tempo avvolta in un alone mitico, da una tradizione orale che, non si capisce bene per quale combinazione di memoria e linguaggio, ne ha unito il destino a quello della chiesa della Madonna della Timpa.
Questa teoria, riportata da Pietro Giusto de Pietra in un lavoro del 1932, può così sintetizzarsi: sulla balza di fronte all'attuale chiesa sorgeva una chiesetta, che andò distrutta in seguito alle frane che hanno originato il burrone. In seguito al crollo, e in sostituzione di detta chiesetta, venne edificata la chiesa delle Anime Sante, ove venne conservata la statuetta della Madonna, rimasta intatta dopo la rovina della sua prima dimora. La presenza al suo interno della statuetta e l'orientamento della chiesa sono argomenti che hanno rinforzato la tradizione orale.
Recenti studi (Contributi alla Storia di Resuttano - G. Geraci, 1999), avvalorati dal conforto dei documenti resi disponibili dalla costituzione dell'Archivio Storico Comunale, sono giunti a conclusioni diametralmente opposte. Dal 1759 al 1839 è certa, a Resuttano, la presenza di tre chiese: la chiesa Madre, la chiesa delle Anime Sante e la chiesa della Madonna della Timpa, e non è vero, quindi, che la seconda fu costruita in sostituzione di quest'ultima.