Usi e tradizioni
Il Borgo Ciolino, oggi, presenta una popolazione prevalentemente anziana, depositaria di una memoria dei luoghi e delle tradizioni conservata gelosamente, e che vive ancora in molti usi e credenze. Il culto dei Santi, in particolare la devozione a S. Isidoro Agricola, protettore delle campagne; le orazioni contro il malocchio; il rosario delle anime sante, che si recita intorno alla mezzanotte per ottenere una grazia, grazia che viene concessa se, subito dopo, si sentono abbaiare dei cani e, viceversa, non viene concessa se si sentono altri lamenti (questa pratica appartiene anche, con qualche variante, alla tradizione resuttanese); queste usanze sono solo alcuni esempi del grande patrimonio culturale custodito nel Borgo.
La festa dedicata all'Immacolata si svolge ogni anno tra il 14 e il 15 Agosto. Dopo la messa, celebrata dal parroco di Resuttano nella chiesetta che, in seguito a un intervento degli anni Ottanta, ha sostituito quella originaria ormai ridotta a un rudere, ha inizio la processione che fa il giro del Borgo. In testa al corteo c'è la statua della Madonna, portata in spalla dai contadini che, per l'occasione, indossano un abito tradizionale. I festeggiamenti proseguono, poi, fino a tarda notte. Per l'occasione, infatti, gli abitanti preparano ceci, fave e pizzette, che i visitatori possono degustare accompagnate dal buon vino e dalle note dei musicanti, per i quali viene appositamente allestito un palchetto.
Un tempo la statua della Madonna varcava le soglie della chiesetta anche l'otto dicembre. La processione attraversava, allora, le terre intorno all'abitato, ed era caratterizzata da canti e rituali che si concludevano nella chiesetta con la benedizione del parroco.