Rete Società e Ambiente del Piemonte
Queste pagine vogliono essere uno strumento di lavoro per tutti coloro che in Piemonte sono interessati a costruire e far crescere relazioni e sinergie tra persone, circoli, comitati che si impegnano a livello locale per affermare il diritto democratico dei cittadini a partecipare alle scelte che riguardano il proprio territorio.
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IL COORDINAMENTO PER LA DIFESA DELLE AREE BOR.SET.TO. E DINTORNI  nasce dall’esigenza di contrastare i progetti di edificazione e ulteriore compromissione della zona a nord di Torino. In particolare e come primo passo il Coordinamento ha l’obiettivo di mettere in discussione l’approvazione del Protocollo d’Intesa tra i Comuni di Borgaro, Settimo e Torino, Provincia e Regione, a cui seguiranno le varianti urbanistiche (di carattere strutturale) per la cessione delle aree Bor.Set.To. nella zona Nord dell’area metropolitana torinese.

Tale protocollo d’intesa prevede che in cambio della realizzazione di diritti edificatori per 271.000 mq. di Superficie Lorda di Pavimento, che consentiranno di costruire ca. 1.200.000 mc. di residenze, industrie e terziario dove oggi sussistono attività agricole, vengano ceduti 2.770.000 mq. per consentire interventi di varia natura. Si tratta di aree che, per gran parte (oltre 1.700.000 mq.) sono collocate lungo la Tangenziale Nord ed interessate anche dal passaggio della linea ad Alta Velocità, aree che dovrebbero consentire la realizzazione della “Tangenziale Verde” (PRUSST 2010 Plan) ed altri interventi per servizi e viabilità funzionali ai nuovi insediamenti.

Le aree suddette facenti capo ad un’unica società erano vincolate all’uso agricolo (o a parco) per espressa volontà delle diverse amministrazioni comunali.

Questa improvvisa svolta ci preoccupa profondamente, soprattutto per le gravissime conseguenze sul territorio di Borgaro e Settimo, per le seguenti ragioni:

  1. Si rendono edificabili vaste aree di eccellenza sotto il profilo della fertilità agricola, in contrasto con gli obiettivi che gli stessi piani provinciali e regionali dicono che si dovrebbero perseguire; si svuota così lo stesso Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia.
  2. Si rendono edificabili aree le cui posizioni, dimensioni e forme non sono frutto di un disegno urbanistico unitario, ma sembrano soltanto ricalcare il perimetro di una proprietà fondiaria. Proprietà che peraltro perseguiva da 40 anni tale obiettivo (sino ad oggi invano);
  3. Si rendono edificabili aree in base ad esigenze che non sono documentate in alcun studio o analisi socio-economica;
  4. Si rendono edificabili aree che comprometterebbero le rimanenti aree agricole (6-7.000.000 mq.)

SI VIENE IN SOSTANZA AD APRIRE UN IMPONENTE FRONTE EDIFICATORIO IN TUTTA LA CORONA AGRICOLA POSTA A NORD DELL’AREA TORINESE!

In cambio, ci si dice, avremo un “vasto parco intercomunale di connessione” la cui realizzazione e i cui costi di manutenzione sono del tutto indeterminati.

E’ assolutamente non condivisibile l’asserzione secondo cui è legittimo compromettere una parte di territorio in cambio del possibile recupero di un’altra. Ma la realtà della “Tangenziale Verde” è assai diversa: le aree che la costituiscono - oggi utilizzate per attività agricole - sono poste lungo la Tangenziale autostradale ed altri nodi viari, ed interessate dal progetto di Alta velocità, di cui tutto si può dire eccetto che sia un progetto di “valorizzazione naturalistica”.

Queste aree possono svolgere un ruolo di connessione verde semplicemente mantenendo gli attuali usi agricoli, valorizzando la viabilità delle strade campestri attraverso un uso plurimo agricolo-ambientale.

Per l’area di Torino (ambito Laghetti Falchera), destinata a Parco dal Piano Regolatore (P.25) ci sembra infine incredibile che venga riproposta nel Protocollo d’Intesa come fatto nuovo l’accettazione della proposta, vecchia di oltre 2 anni e già rifiutata dalla precedente amministrazione, di andare a costruire nella parte Sud dei Laghetti in contrasto con il P.R.G..

Il coordinamento si propone quindi l’obiettivo di

1.      Informare e sensibilizzare la cittadinanza e i consiglieri comunali, provinciali e regionali

2.      Favorire la mobilitazione dei/delle cittadini/e

3.      Fermare le speculazioni avviate nell’area

4.      Valutare di volta in volta gli strumenti più idonei per fermare  l’edificazione dell’area

5.      Elaborare proposte di utilizzo agricolo dell’area capaci di creare occupazione nuova e duratura.

Primo elenco di aderenti:

Legambiente circoli Aquilone, Ecopolis, Metropolitano, Tre Fiumi, Laura Conti di Settimo

Pronatura Torino

Italia Nostra Torino

ATA

Bioelogico Mappano

Terra Sana Piemonte

Coldiretti di Torino

“Agire Locale” Torino Social Forum

Comitato NOTAV TORINO

Comitato di quartiere Villaretto

Circolo Berlinguer di Borgaro

Associazione Aprile Torino

Partito della Rifondazione Comunista

Gruppo regionale dei Verdi

Verdi di Settimo

U.d.Eur. regionale

Partito dei Comunisti Italiani

Il coordinamento è aperto a ulteriori contributi di lavoro e di adesione.

Per informazioni rivolgersi a

coord.borsetto@libero.it - tel. 0114422022 – 3333626770

Torino, 11 aprile 2003

Ultimo aggiornamento di questa pagina: 14-gen-05