Franco Ragusa

 

STORIE DALLA GALASSIA
BERLUSC-INVADERS

 

RGF Editore


ISBN 88-86821-07-7
Distribuzione: Diest
V. G. Cavalcanti, 11 - 10132 Torino
Tel. 011/8981164

Finito di stampare nel Dicembre 1995
Centro Stampa De Vittoria
Via degli Aurunci, 19 - 00185


... Chi era il Ministro Ferrarone? Le sue dimensioni ricordavano pił quelle di un'astronave, non completata per mancanza di fondi, che quelle di un esponente dell'Homo sapiens; un terminator della prima generazione?
C'era poi da capire il senso dell'espressione della faccia del Ministro Urbanio. Un pessimo lavoro di computer-grafic, o quell'immancabile sorriso a guance piene proveniva direttamente da Cartoonia, spedito con raccomandata espresso dall'infaticabile Roger Rabbit?
Ma il mistero più grande e irrisolvibile rimaneva il bagliore aureo che da alcuni anni circondava la villa della famiglia Berlusc ...


   Erano anni che attendevamo che il contenuto di quegli archivi fosse finalmente svelato e quando, nei primi giorni di dicembre del 2002, giunse la notizia che delle spie industriali di Taiwan, travestite da Elaboratore - serie 80-100, si erano introdotte nella Sala Computers del Ministero della Difesa, nessuno capì l'importanza dell'evento.
Sembrava un atto di pirateria industriale come tanti altri: ben presto, sarebbe uscito un nuovo modello della serie 80-200 a basso costo, clonato alla perfezione. Il Ministero dell'Industria, del resto, aveva immediatamente sminuito il caso: "l'80-200 era un modello già superato, destinato ad essere ben presto sostituito dall'80-1000, per cui non c'erano da temere rilevanti ripercussioni sul mercato degli elaboratori."
   Ma il mercato non fa mai quello che desiderano o sperano i ministri. Dopo solo una decina di giorni, l'ottavo anno di reggenza della dinastia Berlusc conobbe la più grave crisi della Borsa.
Non fu difficile scoprirne la causa. Già da un paio di giorni, sulle 87 reti televisive dell'unico gruppo privato Ama il tuo Paese e sulle tre governative, circolava uno strano spot pubblicitario:

      -"Volete fare un salto nel futuro? Siete stanchi delle basse performances? Dite la verità ... farlo ancora in quel modo non vi soddisfa più. Ma cosa aspettate, allora? Cosa c'è di meglio del vostro 80-200? Soltanto un 80-1000, e per di più gratis. Dateci indietro il vostro vecchio elaboratore ed i nostri tecnici saranno felici di installarvi il futuro. Per informazioni telefonate al numero 1441111111. Ogni cento telefonate verranno estratti a sorte 20 buoni-salute spendibili presso le cliniche del gruppo BISCIA."-

   Il mercato dell'informatica ricevette così il più duro dei colpi bassi. Come succedeva ormai da circa otto anni, tutti gli avversari commerciali della Computers-Berlusc-Biscia-Ama il tuo Paese misero in giro la voce che si trattava di una balla colossale:

      "E' un'operazione impossibile." titolò l'unico giornale della concorrenza.

      "Come avrebbe potuto il gruppo C.B.B.AP. finanziare tutta l'operazione?" si chiedevano, intanto, gli operatori di Borsa stranieri.

   L'arcano fu ben presto spiegato dalle reti del gruppo Ama il tuo Paese attraverso delle tempestive dirette televisive.
Nei programmi del Ministero per la Famiglia era stato previsto, in una riunione straordinaria del giorno prima, andata in onda durante la settecentomillesima puntata del video-dramma virtuale "Anche i ricchi soffrono", un fabbisogno di spesa di circa 20.000 miliardi, al fine di alfabetinformatizzare, entro il 2004, un milione di famiglie. Tanto valeva, allora, anziché sprecare quei soldi in risorse improduttive, ritirare dal mercato tutti i vecchi elaboratori 80-200, ma pur sempre validissimi home-computers, e fornire al ceto imprenditoriale nuovi e più potenti mezzi di lavoro che sicuramente avrebbero contribuito a creare non meno di un milione di nuovi posti di lavoro. Durante lo show "Gioca con noi: telefona e vinci" arrivò la notizia che, per poter soddisfare la FORTE richiesta di 80-1000, la C.B.B.AP. avrebbe preso in affitto, dalle agenzie di lavoro della Biscia-Berlusc, almeno 100.000 tecnici.
La notizia venne data direttamente dal Direttore Unico di tutti i TG nazionali, privati e non. L'avere tanti capi redazione era sembrato, durante la crisi economica del '99, un inutile spreco di risorse. Per decreto ne era stato istituito uno soltanto, nominato da un gruppo di esperti nominati dal Presidente Berlusc.

      -"Ancora una volta"- cominciò il suo accorato commento -"le idee vincenti di un uomo vincente hanno vinto di nuovo. Con un colpo solo il Presidente Berlusc ha risolto ben quattro problemi: quello delle famiglie, quello degli imprenditori, quello della disoccupazione e in ultimo, ma non per questo meno importante, l'intera operazione non costerà nulla allo Stato. I 20.000 miliardi stanziati, infatti, rientreranno presto grazie alle nuove entrate fiscali. Un milione e centomila posti di lavoro in più, più la conseguente nuova attività economica che ne scaturirà ... fatevi un po' i conti!"-

   L'Olovetti, però, nonostante fosse ormai ridotta a fabrichetta di calcolatrici da spilla, non si arrese a quell'incontrovertibile logica e tentò l'ennesimo ricorso ai garanti dell'anti-Trust:

      -"Questa forma di concorrenza sleale tende a far sparire tutte quelle forme di libero mercato che non hanno accesso alle stesse agevolazioni di credito."- fu la sostanza della sua opposizione.

   La nuova battaglia politico-commerciale si annunciò più aspra del solito. Un'altra Commissione parlamentare, al fine di permettere al popolo sovrano di non perdere neanche una battuta, approvò in tutta fretta il varo del nuovo sistema informatico-televisivo denominato: "Se c'è una diretta il televisore si accende da solo e se non lo guardi non si spegne più."
Alle 10:24 del 22 dicembre, quindi, interrompendo il documentario "Berlusc: la vita e l'amore per il proprio paese", ci fu un primo collegamento. L'anticamera della sala, dove si stava svolgendo la riunione della Commissione, era piena dell'unico giornalista ammesso. Anche in questo caso, disporre di tanti corrispondenti era sembrato, sempre nel '99, un'inutile spesa. Questo sistema, inoltre, aveva un indubbio vantaggio. Gli intervistati si sentivano più a loro agio, avendo sempre a che fare con lo stesso giornalista; per di più uomo di sicura professionalità, essendo stato scelto da un'apposita Commissione nominata espressamente dal Presidente Berlusc.
Per l'occorrenza, anche la Commissione dell'Anti-Trust era stata istituita ad hoc. Data l'importanza politico-commerciale della questione posta dall'Olovetti, il Presidente Berlusc, al fine di fugare ogni dubbio d'irregolarità, si era premurato di sciogliere quella già esistente e ne aveva istituita una nuova di zecca, formata prevalentemente da esperti: un prestigioso professore di economia, tanto prestigioso da rivestire il ruolo di Ministro delle Finanze; due profondi conoscitori della cosa politica, tanto esperti da essere i consiglieri personali del Presidente Berlusc; ed uno, infine, nominato dall'Amministratore dell'Olovetti, scelto fra una rosa di candidati indicati espressamente dal Presidente Berlusc.
Alle 11:00, senza che la prima diretta fosse mai finita, l'opinione degli esperti, secondo lo stile di efficienza che contraddistingueva la reggenza dei Berlusc, era pronta. Come dire: neanche il tempo di costituire la Commissione che già c'era il parere dattiloscritto, in quattro copie, con tanto di relazione di maggioranza, pronto lì, sul tavolo. All'unanimità, la C.B.B.AP. non venne ritenuta responsabile di alcun comportamento monopolistico, e né si poteva, altresì, intravedere nessun legame tra la decisione di un intervento strettamente politico, presa dal Ministero per la Famiglia, e gli interessi di un gruppo privato.
Il proprietario della Computers-Berlusc-Biscia-Ama il tuo Paese, e cioè il Presidente Berlusc, intervistato dall'unico corrispondente televisivo, alle 11:27 commentò così i risultati:

     -"Ancora una volta abbiamo dato dimostrazione di operare per il bene di tutti. Al solito, i miei avversari politici hanno cercato di gettare fango sulla mia persona e sull'attività del mio gruppo. Come voi ben sapete, ho lasciato la presidenza di ogni mia società, ed ogni altra carica decisionale, proprio per non dare l'impressione, ma anche perché così è giusto che sia, che vi potesse essere possibilità alcuna che gli interessi della Nazione potessero confondersi con quelli di un privato qualsiasi, foss'anche una persona di indubbia moralità, come lo è il sottoscritto. Mi si conceda un'ultima annotazione: abbiamo un milione e centomila posti di lavoro in più di ieri."-

   Finita così la contesa commerciale, la Borsa si riprese in poco tempo, trascinata alle stelle dal buon andamento dei titoli del gruppo C.B.B.AP.

 

   Tutto sembrava quindi procedere per il meglio, non fosse stato per i dinieghi che venivano continuamente posti alle nostre richieste.
Come ho già detto all'inizio, erano anni che l'associazione di cui facevo parte, Cerca l'Alieno fra i tuoi simili, chiedeva di poter esaminare gli archivi del Ministero della Difesa. Sapevamo benissimo che nella sala degli elaboratori c'erano molte delle risposte ai molti dubbi che avevamo.
Chi era il Ministro Ferrarone? Le sue dimensioni ricordavano più quelle di un'astronave, non completata per mancanza di fondi, che quelle dell'Homo sapiens... un terminator della prima generazione?
C'era poi da capire il senso dell'espressione della faccia del Ministro Urbanio. Un pessimo lavoro di Computer-grafic, o quell'immancabile sorriso a guance piene proveniva direttamente da Cartoonia, spedito con raccomandata espresso dall'infaticabile Roger Rabbit?
Ma il mistero più grande e irrisolvibile rimaneva lo strano bagliore aureo che da alcuni anni circondava la villa della famiglia Berlusc. Poter studiare il fenomeno, infatti, era divenuto ben presto impossibile. Con un gesto a sorpresa il Presidente Berlusc aveva confiscato tutta l'area. A dare la notizia ci aveva pensato lui personalmente, con una diretta senza precedenti, sfruttando una nuova tecnica di trasmissione video-virtuale che rendeva gli apparecchi televisivi degli efficienti proiettori olografici.
   Non dimenticherò mai quel momento. Più che vedendo la TV, stavo gustando un bel piatto di spaghetti con le vongole, quando improvvisamente mi apparve Lui, nel pieno splendore di una rappresentazione tridimensionale. Si sedette proprio di fronte a me.
Colto di sorpresa, capii subito che non ero preparato per ricevere ospiti, e che ospiti. Superato l'imbarazzo iniziale, mi liberai subito del tovagliolone a quadrettoni che avevo intorno al collo e della coccia di vongola che ancora albergava fra le mie labbra. Pulirmi le mani e porgergliene una fu tutto un gesto. Con un sorriso appena accennato, ed un impercettibile ma imperativo gesto delle dita, mi fece capire che potevamo tranquillamente soprassedere a quella formalità.
Cominciò a guardarsi intorno, con lenti movimenti del capo e con l'espressione soddisfatta. Confesso che ebbi un moto di compiacimento. Ma proprio quando stavo per sentirmi finalmente a mio agio, come se fossi stato in casa mia, notai, nella sua espressione, una sorta di fastidio. Aveva cominciato, infatti, ad arricciare il naso, come se stesse annusando l'aria, ed aveva quasi perso del tutto il sorriso. Quando poi vidi che la sua attenzione era attratta da qualcosa che doveva trovarsi sotto il tavolo, mi resi immediatamente conto della natura dei suoi problemi. Mascherando i miei movimenti, cercai di infilarmi le scarpe.

      -"Come sono?"- mi chiese.

      -"Mah!"- gli risposi imbarazzato -"Io le ho provate un po' tutte, anche quella crema che porta il nome di suo fratello. Ma non c'è proprio nulla da fare."-

      -"Ma cosa ha capito! Parlavo di quelli."- mi riprese indicandomi il piatto.

      -"Ah, gli spaghetti. Uhm."- gli feci io, come per dire: "senza lode e senza infamia". Confesso che il suo interesse, riguardo a quello che stavo mangiando, mi lasciò abbastanza stupito. Nella mia immaginazione la figura del Presidente Berlusc aveva tutti i caratteri della creatura angelica, con i pregi e i difetti del caso: senza sesso e senza pancia.

      -"Io, di solito, li preferisco con una leggera venatura di pomodoro."- continuò lui, mostrandosi invece vivamente interessato.

      -"Li vuole provare?"- gli dissi porgendogli il piatto.

      -"Vorrei, vorrei tanto."- mi rispose facendomi un gesto di diniego con la mano -"Sa, i miei tecnici sono abbastanza bravi, ma non fino a questo punto. Sarà per un'altra volta."-

Con ancora il piatto in mano, cominciai a guardarmi nervosamente intorno, nell'inutile tentativo di trovare qualcosa con cui poter fare gli onori di casa in modo dignitoso. Lui, resosi conto del mio imbarazzo, cercò di tranquillizzarmi.

      -"Non si preoccupi."- riprese a parlarmi con voce suadente -"Non posso fermarmi molto. Ho appena il tempo necessario per comunicarle delle novità. Come lei saprà ho una piccola dependances nei pressi di Arcore. Per i motivi che lei potrà facilmente immaginare, l'abitare così vicino al proprio Presidente è sicuramente motivo di prestigio. Pensi, però, all'umiliazione provata dagli abitanti di Canicattì. Una situazione veramente deprecabile. A volte i principi della Democrazia sono veramente duri. Ma come eluderli? Mi conceda, lei cosa avrebbe fatto?"-

E come era venuto se ne andò, sostituito dal faccione del Direttore Unico che, con la foga di un telecronista sportivo, impiegò almeno un'ora per mettermi al corrente riguardo a tutti i dettagli della confisca dell'intera località di Arcore.

 

Persa così la possibilità di poter studiare da vicino il fenomeno del bagliore aureo, io e la mia associazione ci demmo da fare per trovare un'altra soluzione. E devo dire che le idee non ci mancavano, come quella volta che riuscimmo ad individuare ed eliminare un alieno proveniente dalla Via Lattea.
Ricordo che inizialmente nessuno ci aveva dato alcun credito, quando avevamo cercato, inutilmente, di mettere tutti sull'avviso che una grande personalità politica del passato, Bettin Crack dell'Ambr, altri non era che un batterio della flora intestinale della popolazione gigante di Lattex. E sì che le prove, per poter sostenere quanto affermavamo, non mancavano: il batterio spendeva decine di milioni l'anno per profumi e prodotti cosmetici; non esisteva nessuna immagine nella quale lo si potesse vedere almeno un metro sotto il livello dell'acqua, era ritratto sempre sul pelo; e in ultimo, pare che usasse il W.C. soltanto per gettarci dei fazzolettoni di carta, del tipo doppio spessore, unti del proprio sudore.
Anche il Presidente Berlusc scese in campo per sostenere la tesi che non si era di fronte ad un caso di invasione di alieni. Lui stesso aveva avuto modo di conoscere bene l'ex leader politico Crack; si erano persino scambiati i fazzolettoni e non aveva notato nessuna anomalia particolare. Anzi, aveva addirittura avuto l'impressione che il Bettin usasse il suo stesso profumo.
Fummo quindi costretti ad intervenire drasticamente. Durante il quotidiano lancio delle monetine, che da alcuni anni aveva luogo davanti alla residenza romana dell'alieno, ne lanciammo alcune trattate con dei bacillo-cocchi strepitosi. Centrato in pieno, da almeno tre di quei proiettili, il batterio fu colpito da dissenteria fulminante. Nel giro di pochi istanti si sciolse in una pozzanghera di diarrea.
   Nessuna diretta aveva però ripreso l'evento, per cui Bettin Crack dell'Ambr fu presto dimenticato. Cercammo inutilmente di portare il caso al "Chi l'ha visto?" Stampammo anche milioni di manifesti con su le immagini degli ultimi istanti di vita dell'alieno, che venivano però puntualmente coperti dalla quotidiana propaganda elettorale collegata con un gioco a premi.
Da almeno tre anni, infatti, un giorno sì e l'altro pure, avevano luogo le elezioni Presidenziali. Gli elettori potevano, anche telefonando più volte, senza però poter cambiare il loro voto già dato in precedenza, scegliere il loro candidato alla Presidenza. Fra tutti i voti validi attribuiti a chi sarebbe poi risultato eletto, e di norma si trattava sempre del Presidente Berlusc, venivano estratti ben mille buoni assicurativi della compagnia Ti copre la Biscia. I rischi coperti erano diversi ed andavano dalla caduta di meteoriti alle bottiglie di vetro lanciate dagli aerei delle linee intercontinentali; dalla mancanza di ossigeno nell'aria - ma soltanto fino a duemila metri d'altezza - alla copertura completa dei danni subiti dall'eventuale distruzione del pianeta terra.
   Vista quindi l'impossibilità di poter capitalizzare, in termini di opinione pubblica, il brillante risultato dell'operazione che aveva portato all'eliminazione del pericoloso alieno, c'eravamo rimessi al lavoro intorno al caso del bagliore aureo. Devo però ammettere che se non ci fosse stato l'episodio della clonazione degli 80-200 ora, probabilmente, non starei qui a raccontarvi il seguito.
   Gli interrogativi che poneva la vicenda, infatti, erano molti. Ma uno, in particolare, era suscettibile di varie interpretazioni: perché mai una ditta di Taiwan si era data tanto da fare per clonare un prodotto già destinato ad essere sostituito?
Non se l'aspettavano? ... Non può essere.
Se l'aspettavano ma pensavano di avere ancora delle quote di mercato da coprire? ... Poco credibile. Che gli 80-200 potessero divenire home-computers non era prevedibile, visto comunque il loro alto costo.
Era evidente che i primi a rimanere sorpresi di quanto era poi avvenuto erano stati proprio i Taiwanesi.
Le domande da fare si spostarono quindi sul versante opposto, e qui la situazione si fece più ingarbugliata. Vista sotto una certa ottica, tutta l'operazione portata avanti dal Ministero per la Famiglia aveva avuto un senso: scoraggiare, indirettamente, altri atti di pirateria industriale; far guadagnare tanti soldini alla C.B.B.AP. e, infine, far fare bella figura al Presidente Berlusc, che aveva risolto ben quattro problemi con un colpo solo. Al solito, qualcuno di noi obiettò che una spiegazione di quel tipo non poteva funzionare, ritenendo poco credibile che le imprese avrebbero potuto assumere qualcuno per il solo fatto di avere un computer nuovo, ed era quindi prevedibile che i 20.000 miliardi di nuove entrate fiscali non ci sarebbero state. Alla lunga tutto ciò si sarebbe ritorto contro il Presidente. Ci doveva per forza essere un'altra spiegazione.
Ma anche questo ragionamento aveva le sue crepe. Era come dire che il Presidente Berlusc correva il rischio di non essere rieletto per il solo fatto che i disoccupati erano ormai arrivati al numero di dieci milioni, nonostante il suo Governo vantasse l'ottimo risultato di aver creato più di otto milioni di nuovi posti di lavoro in altrettanti otto anni.
In qualsiasi modo mettevamo la questione non se ne usciva. Fino a che ci arrivò uno dei pochi cloni dell'80-200 che circolavano. Il primo istinto fu quello di telefonare e di farsi installare un bel 80-1000. Ripensammo, però, che non avremmo potuto dimostrare che fosse uno di quelli usciti dalle fabbriche della C.B.B.AP., per cui il cambio forse non era possibile. Telefonammo lo stesso. Con nostra sorpresa ci sentimmo rispondere che ce lo cambiavano ugualmente, che anzi non dovevamo perdere altro tempo, e che comunque il nostro telefono era già stato localizzato per cui i tecnici erano già partiti.
   Rimanemmo lì in attesa, anche perché non volevamo perderci la faccia che avrebbe fatto il barista nel vedersi recapitare un computer grande quanto un armadio quattro-stagioni. Lo lasciammo che discuteva animosamente nel tentativo disperato di rispedire al mittente quello scatolone pieno di integrati.
   Era evidente che gli 80-200 dovevano nascondere qualcosa. Ma cosa? In fondo per alcuni anni non avevano rivestito alcuna importanza.
Ma se non fossero stati loro ad essere importanti?! Un conto era un 80-200 commerciale, un altro conto era un clone di un 80-200 del Ministero della Difesa. Erano i cloni, gli elaboratori da far sparire (Nota dell'autore. Ora molti si domanderanno, o forse se lo sono già domandato: ma perché quelli di Taiwan non hanno clonato un 80-200 che potevano facilmente comprare in un negozio? E' ovvio! Perché se avessero fatto così non sarei riuscito a scrivere questa storia ... licenza poetica).

   Una volta acceso il clone si comportò come tutti i suoi colleghi meno importanti: sapeva fare bene le quattro operazioni, ma per qualcosa di più serio, tipo le radici quadrate, bisognava procurarsi un programma apposito; in compenso aveva di serie un ottimo programma per giocare la schedina; insomma era uno schifo di computer come tutti gli altri, solo un po' più ingombrante (a proposito, chissà dove l'avevano messo i fortunati che l'avevano ricevuto in dono).
Fummo costretti ad ingaggiare un tecnico della C.B.B.AP. La cosa ci costò ben 20 buoni-TV, e dei più cari: il tizio era infatti un appassionato della serie di Beautiful, quella però riservata ai Top- Manager, con il volto del Presidente Berlusc al posto di quello di Ridge.
Dopo due giorni ci diede la sua opinione: "senza alcun dubbio, eravamo in possesso di un bell'esemplare di 80-200. Nulla di più, nulla di meno. Perché non passavamo ad un bel 80-1000?" E senza darci la possibilità di chiedergli altro accese una piccola televisione, vi infilò un buono, e lo perdemmo così di vista.
   Ritentammo con Scintilla, un vecchio tecnico pensionato. Da giovane era stato uno dei più abili hacker sul mercato. Faticammo non poco per rintracciarlo, ma finalmente lo trovammo in un centro di riabilitazione per vecchi alcolizzati. Uno dei tanti operatori volontari, i soli ammessi a lavorare nell'istituto, ci disse che il povero Scintilla si era ridotto in quello stato da quando la Fini-Investiment, un'assicurazione pensionistica privata, aveva assorbito il suo vecchio Ente Previdenziale.
Sapevamo che Scintilla aveva delle idee politiche tutte sue, ma da lì a ridursi in quello stato ce n'era di strada: cercammo di spiegargli che l'importante era la pensione e non chi la elargiva.

      -"Non c'è più, me l'hanno portata via."- ci disse però lui.

Da quelle parole mi resi conto che si trattava di qualcosa di più grave: a Scintilla doveva essere venuto a mancare l'affetto di un caro.

      -"Su, dai"- cercai di consolarlo -"devi farti coraggio, devi fartene una ragione."-

      -"E già! Parlate bene voi, ma loro prima non c'erano ed io l'avevo ancora."-

Decisamente, la faccenda doveva essere ancora più grave di quanto già non mi era sembrato: probabilmente, Scintilla aveva avuto una brutta delusione d'amore, e a quell'età...

      -"Hai provato a rifarti sotto? Magari tutto torna come prima."- gli dissi, nel tentativo di rinfocolargli qualche speranza.

      -"Non c'è nessuna possibilità, è tutta colpa dei tassi." e con un cenno della mano ci salutò.

Più tardi riuscimmo a sapere con precisione cosa gli era successo. Da quando il suo Ente Previdenziale era stato assorbito dalla Fini-Investiment, Scintilla aveva perso il diritto all'assegno mensile. Tutta colpa di un calcolo fatto in base a degli errati tassi d'interesse. La Fini-Investiment, infatti, aveva ricapitalizzato gli antichi contributi, versati dallo sventurato Scintilla al suo vecchio Ente, applicando i giusti tassi d'interesse che, ragionevolmente, un istituto privato avrebbe potuto corrispondere per il periodo a cui si faceva riferimento. Essendo questi notevolmente inferiori a quelli che, di fatto, secondo una logica statalista e assistenziale, erano stati invece corrisposti, era stato facile stabilire che quanto il povero Scintilla aveva sino allora percepito andava ben oltre quello che aveva realmente maturato. Nonostante un trattamento di favore, l'ex pensionato risultava così debitore, nei confronti della Fini-Investiment, di una bella somma. Fortuna volle, per lui, che aveva una casa: la Fini-Investiment si accontentò di quella, lasciandolo libero da ogni pendenza.
 

   Visti gli scarsi risultati ottenuti con le collaborazioni esterne, decidemmo allora di fare dei turni.
Il clone rimase acceso per ben due settimane, senza neanche una sosta per permettere alla molla dell'interruttore generale di distendersi nella posizione di riposo. Prima o poi avrebbe ceduto: se c'era qualcosa di strano si trattava soltanto di attendere che venisse fuori.
Il quattordicesimo giorno di quella maratona in effetti successe qualcosa. Come per incanto, senza che nessuno l'avesse richiesto, partì uno strano gioco interattivo: Personal Manager.
Lo spirito del gioco consisteva nel dover risolvere problemi manageriali di qualsiasi natura. Poteva capitare, ad esempio, di dover decidere riguardo ad un eventuale acquisto di un nuovo centravanti per la propria squadra; oppure stabilire quale fosse il momento giusto per scendere in campo; o calcolare l'ammontare dei debiti da fare, quando vi si dà la possibilità di farli, per essere sicuri che nessun creditore potrà avere il coraggio di far partire un'istanza di fallimento.
Ogni risposta esatta veniva sottolineata da un fragoroso applauso, mentre per quelle sbagliate si metteva in modo una complessa procedura. Dopo aver dipinto, con scenari apocalittici, le conseguenze di una scelta sbagliata (del tipo che per il Presidente di una squadra di calcio si arrivava a prevedere anche la morte a seguito di un attentato realizzato da tifosi ultrà) appariva Lui:

      -"Mi consenta"- erano le prime parole che di solito pronunciava -"perché non si è rivolto a noi? L'avremmo consigliata per il meglio. Nel caso specifico, ad esempio, ..."- e proseguiva così, fino a far vedere come un Presidente di una squadra di calcio sarebbe potuto divenire, se ben consigliato, anche un Presidente del Consiglio; in un altro paese che non fosse l'Italia, però, visto che lì già c'era lui, e dato che i consigli li dava lui...

Dopo aver provocato una decina di crack finanziari, il fallimento di tre multinazionali, il crollo di ben cinque regimi dalle solide tradizioni, il suicidio di almeno venti amministratori delegati, e visto che non ci riusciva di avere nessuna speranza nemmeno con il gioco del Lotto, gli chiedemmo cosa avremmo potuto fare per migliorare le nostre performances. Per alcuni istanti tutto sembrò fermarsi. Poi si accese il led del primo hard-disk. Dopo un altro momento di pausa si accese anche il led del secondo hard-disk e poi anche il terzo ed il quarto, e poi il quinto, il sesto, il settimo, fino all'ultimo, il duecentesimo. Infine apparve uno strano messaggio sullo schermo:

      "Fatal error. Esecuzione del programma interrotta.
MESSAGGIO PER I PRESIDENTI BERLUSC DEL PIANETA TERRA: impossibile rispondere alle questioni poste per un individuo così primitivo; l'archivio galattico non contiene alcun dato riguardo ad una forma di vita che probabilmente non è ancora stata esaminata. Rivolgersi alla Berlusc-Centrale del pianeta Berlusc per comunicare questa vostra nuova scoperta. Riceverete al più presto un nuovo Manuale delle Istruzioni aggiornato con i nuovi fattori di condizionamento. Distruggere immediatamente questo elaboratore. POTRESTE ESSERE SCOPERTI."

Avevamo individuato un nuovo alieno, non c'era altro da fare che trovare il modo per eliminarlo.

FINE
 



 
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