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Vito Verni

Vito Verni riscopre in età adulta il piacere del morbido acquerellare,persegue nei soggetti che egli profondamente sente (fiori, nature morte, sottoboschi) il sogno gentile di una seconda giovinezza.

La sua pittura felicemente spontanea è di schietta sintesi naturalistica, perchè ha sempre di fronte al vero e al soggetto esatta, immediata comprensione dell'essenziale e del giusto tono, per cui tutte le sue opere assurgono ad efficace trasposizione figurativa, senza scadere mai nella copia pedissequa.

I quadretti di Vito Verni (molti tra essi autenticamente belli) hanno lusso di colori: gli sfondi, quasi sempre bianchi, lasciano sbalzare incontro all'occhio i luminosissimi colori dell'anima.

Disegni magistrali per tratto e precisione, sensibil

ità e gusto rallegrano nei colori all'acqua la esattezza e la profondità del soggetto, senza ombre.

Seguendo i fitti percorsi del disegno, il colore connota il rilievo fisico dei particolari, verso la scoperta graduale delle qualità riposte, che sfuggirebbero ad una descrizione tenuta soltanto in superficie.

La minuziosa lucidità con cui Vito Verni conduce l'analisi realistica dei singoli elementi, rimanda ad una composizione mentale che esige il ricorso di tutti i toni e di tutti i colori pieni.

Nel corso di pochi mesi invernali, trascorsi in Polonia, con febbrile, costante e gioiosa vena, cerca per contrasto con i colori più vivaci, italici, solari, il meglio di un compenso e, se non altro, di un conforto condotto con scrupolo ammirevole verso la propria ispirazione.

Il riporto dell'osservazione è reso possibile da un'interpretazione autentica degli stimoli dal vero (la campagna polacca, i sottoboschi), tradotti per suggestioni di colore: attraverso mescolamenti tonali e il ritmo cangiante della luce, il nudo fraseggio dei contorni si apre a più dilatati spazi della sensazione.

Ed è la luce, così contesa tra reale ed immaginario, a innescare quello scatto (di raccordo tra l'esterno e le intuizioni del pittore) dal profondo, che determina un caldo coinvolgimento del tutto.

Trascorrono le mode e, succedutisi tutti i gusti nel XX secolo, appare chiaro che Vito Verni è un artista di validità sicura, mano ferma, non discutibile, proiettato verso le esperienze di un nuovo naturalismo.

Fulvio Gallione


Il suo sguardo - puro, innocente,

corre, con i colori, lungo la valle

della propria infanzia...



Sono amico da sempre di Vito Verni (Elvi) e la mia attenzione alle sue recenti opere pittoriche potrebbe apparire un'operazione meramente promozionale o, peggio ancora, piaggeria, se non forse per il sincero stupore suscitato in tutti per queste raffigurazioni in acquerello che nascono già con uno stile sicuro, esclusivo sia che si tratti di fiori, di paesaggi o di opere astratte.

Così ci troviamo di fronte a una variopinta terra delle meraviglie, che lascia sempre disponibile uno spazio autonomo di libertà e di fantasia. E questo spazio è il dono più prezioso che Vito Verni ci elargisce perché è qui che ritroviamo la capacità di uscire dal grigiore della "normalità" per assaporare ancora la luce sul mare o in un bosco, le fragole, le ciliegie, i lamponi il cui colore e gusto vero abbiamo perso e raccogliere fiori il cui incanto abbiamo da troppo tempo dimenticato.

Vito Verni si rivela un vero artista che ci conduce per mano nella terra incantata della sua (della nostra infanzia). Egli aspira a creare dei sogni in un mondo che non sogna più.



Angelo Mazzini

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