MOZIONE

Il Consiglio Comunale di Aversa

 

PRESO ATTO

che introdurre in agricoltura OGM (organismi geneticamente modificati) ha sollevato notevoli dubbi e preoccupazioni dell'opinione pubblica (minaccia alla sicurezza alimentare) e degli stessi agricoltori ( minaccia alla sicurezza della biodiversità e dell’ambiente);

 

CONDIVIDENDO

i risultati della Commissione d’Indagine Parlamentare (Roma, 1997) a cura del Parlamento italiano che raccomanda una seria ed approfondita valutazione dell’impatto delle tecnologie genetiche nel nostro Paese e la richiesta avanzata in tal senso dalla Conferenza Stato-regioni al Ministero delle Politiche Agricole;

 

RITENUTO PERTANTO

che in occasione di diverse Conferenze Stato-Regioni gli Assessorati Regionali all'Agricoltura hanno denunciato l'abbandono via via sempre più evidente del principio di precauzione da parte degli organi che autorizzano l'uso di piante ed animali geneticamente modificati, esponendo la nostra agricoltura e le nostre produzioni a rischi certi ma che per il momento non sono misurabili;

 

CONSIDERATO

che l’utilizzo sempre più diffuso a livello planetario di varietà ibride ad alto rendimento o di piante e animali transgenici causa l’abbandono e la scomparsa di ecotipi locali meglio adattati alle diverse caratteristiche ambientali dei singoli paesi. Che questa situazione ha portato all’uniformità genetica delle specie coltivate e delle razze allevate con una pericolosa dipendenza di tutte le filiere produttive nei confronti dei pochi detentori di brevetti;

che tali cambiamenti comportano una pesante ristrutturazione del settore agricolo che determina gravi scompensi economici, sociali e ambientali, in particolare a carico dei piccoli produttori agricoli e dell’agricoltura familiare;

che i produttori agricoli sono costretti a scegliere tra un numero estremamente ristretto di poche e costose alternative produttive con la conseguenza di un degrado crescente della qualità stessa delle materie prime agricole e degli alimenti. Questo risulta particolarmente grave nel caso della nostra agricoltura che può basare il suo sviluppo su una difesa del territorio, dell’ambiente e nella valorizzazione delle tradizioni produttive tipiche mediterranee;

che i consumatori stanno perdendo la possibilità di autonome scelte, pilotati dalle imprese agroalimentari verso prodotti alimentari banalizzati e standardizzati; questo in aperto contrasto di quanto emerge nelle richieste dei consumatori stessi che prediligono prodotti alimentari di qualità, tipici e comunque sempre di più legati al ciclo naturale delle produzioni agricole;

 

 

RITENUTO ALTRESI'

Che alla luce di quanto sopra e valutando positivamente le richieste in questo senso avanzate dai soggetti interessati (agricoltori, consumatori, associazioni ambientaliste, ONG di solidarietà internazionale), è necessario prendere posizione per evitare — per quanto di competenze — che avvengano coltivazioni e allevamenti di piante e animali transgenici e che OGM entrino come componenti di alimenti consumati sul nostro territorio:

 

 

DELIBERA

Di dichiarare il Comune, di Aversa "Comune anti-transgenico";

Di affiggere sotto i cartelli d'ingresso del paese la scritta "Comune anti-transgenico"

Di vietare su tutto il territorio comunale la sperimentazione, la coltivazione e l'allevamento di organismi viventi sia vegetali che animali, ottenuti mediante manipolazione genetica;

Di informare attraverso incontri, manifesti e comunicazioni scritte i cittadini sui rischi legati al consumo di prodotti ottenuti con OGM ed avviare una seria campagna di educazione alimentare legata al consumo di prodotti tradizionali di qualità;

Di richiedere al Governo italiano di impegnarsi per la moratoria sull’utilizzo di prodotti transgenici e per una valorizzazione dei prodotti tipici e di quelli ottenuti con il metodo biologico e biodinamico;

Di chiedere al Governo Regionale di escludere dal sostegno per lo sviluppo rurale quanti utilizzano piante o animali transgenici sia nelle coltivazioni che come materie prime per le trasformazioni industriali.

 

 

Aversa Lì 1/6/2000

 

 

IL CONSIGLIERE COMUNALE

Luigi Salvatore Pascale