Partito della Rifondazione Comunista

Circolo Ernesto “Che” Guevara – Aversa –

 

 

Lettera ai cittadini di Aversa

 

Ad una settimana dalla manifestazione che ci ha visto protestare contro il ministro Castelli, vogliamo ricordare ai cittadini di Aversa, chi sono quelli che per tre anni in Consiglio Comunale hanno fatto nulla ed oggi si vantano, accapigliandosi tra loro, di essere gli artefici dell’apertura della Scuola di Polizia Penitenziaria, risolvendo così i tanti problemi della nostra città.

E’ bene che i cittadini sappiano che costoro sono i carnefici della nostra città:  quelli della maggioranza hanno perso solo tempo a discutere delle poltrone da spartirsi, qualcuno dell’opposizione (il PDA di Stabile e soci) è rimasto immobile nell’attesa di essere invitato alla grande scorpacciata e  chi non s’aspettava inviti (Forza Italia per bocca dell’on. Santulli) ha sempre dichiarato che Golia stava operando bene.

Solo Rifondazione Comunista, sui muri della città e nell’aula del consiglio, denunciava l’immobilità, l’inefficienza e gli imbrogli di questi amministratori.

Oggi,  tutti si gloriano, delle ormai varie inaugurazioni della Scuola di Polizia Penitenziaria nel Castello Aragonese.

Ci avrebbe fatto piacere che in quel luogo sorgesse una fonte di avvio per lo sviluppo turistico culturale, si aggregassero persone, si fosse liberi di giocare, incontrarsi, passeggiare, nascesse cultura e socializzazione.

A chi diranno, questi apprendisti custodi di criminali, che per arrivare fino al Castello, dalla Stazione Ferroviaria c’è bisogno di una vettura a noleggio o altrimenti ci si arriva solo a piedi ? Sì, è così, ad Aversa, tra le poche “città” d’Italia, manca un trasporto pubblico interno.

Difficile è anche la sola passeggiata in pieno centro, strade distrutte, o “armonicamente” in rifacimento (alla faccia di tutte le leggi sulla prevenzione sui luoghi di lavoro), il nostro bel centro storico, distrutto dall’incuria delle tante amministrazioni passate. Un mercato comunale ai margini di una periferia di periferia, simile a quello di tante città africane, senza servizi, senza tutele, dove regna imperante, il caos..

Cosa dire poi del nostro traffico, dei nostri vigili in azione nelle periferie. Non ci resta che osservare i cumuli di immondizia che, in via Plebiscito, fanno addirittura da spartitraffico, cani randagi, strade dissestate e marciapiedi impraticabili, illuminazione insufficiente e bieca, stazioni dei bus inquinanti e inefficaci. Ai tanti visitatori che accorreranno in città, europei di questa Europa, che verranno da noi per ammirare la Scuola di Polizia Penitenziaria, presenteremo tutto questo e non solo. La nostra, una città che per molti dovrebbe essere Provincia...

Cosa faranno poi questi visitatori dell’Europa, allorquando dovranno sistemarsi in alberghi e pensioni, si apriranno per loro le strutture che la Curia sta provvedendo a sistemare o a costruire (con quali soldi non si sa !)?

Toccherà ora all’area dell’ex ospedale psichiatrico della Maddalena ? Un’area che l’intero consiglio comunale decideva, in fase di stesura del Piano Regolatore, di destinare a centro commerciale e sede di villette private, con ben tre strade di attraversamento? Un’area per la quale solo il nostro grido di allarme è riuscito, al momento, a salvare e tutelare.

Tutti coloro che si sono “gonfiati” per l’inaugurazione della Scuola nel Castello e che nulla hanno fatto per risolvere i problemi della Città, aprono ora la caccia disperata al voto per le prossime elezioni.

E’ arrivato il momento di promettere lavoro per i giovani, farsi avanti per offrire pensioni di invalidità anche a chi non ne ha diritto e bisogno, dare una mano nei concorsi e nei trasferimenti all’ASL, aiutare a sistemarsi nell’azienda rifiuti, promettere di costruire tante case popolari, dove poi mettere, per sempre, quanti oggi stanno imbrogliando, oppure rilasciare centinaia di licenze edilizie per stuprare ulteriormente la nostra “città abusiva”, posizionare antenne e moltiplicatori di onde elettromagnetiche.

Noi di RIFONDAZIONE COMUNISTA, a questi politici abbiamo detto che, con loro, non possiamo e non vogliamo stare. A chi riesce ad essere sempre camaleonte, a chi cambia continuamente casacca, a chi cerca solo il potere per il potere, noi proponiamo la possibilità di essere protagonisti della propria vita, scegliere di esseri liberi, gente che possa camminare sempre a testa alta.

Lavoro, sanità, scuola, libertà e democrazia, un’altra città è possibile: noi ci crediamo, credeteci anche voi.

Ai Castelli delle streghe, preferiamo i castelli dei fatti.